12/05/2025 - 18:20

“La ministra Bernini chiede, senza alcuna vergogna, di avere i numeri, come se non conoscesse le condizioni di lavoro di chi si occupa della ricerca e non solo in Italia. Si parla di 40mila precari a livello nazionale e di oltre 4mila solo in Piemonte: dopo anni di tagli queste persone chiedono al Governo di venire ascoltate e in cambio ricevono parole vuote e canzonatorie”.

Così Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, sullo sciopero indetto oggi, 12 maggio, in tutta Italia da parte dei precari e delle precarie dell’università.“La ministra non comprende cosa vogliono? Che si smetta di distruggere con continui tagli dei fondi e dei finanziamenti una delle offerte didattiche più prestigiose e stimate nel mondo, permettendo a chi ci lavora di continuare a garantire nelle accademie di tutta Italia la formazione che gli studenti e le studentesse meritano - prosegue la deputata dem - Il Ddl 1240 firmato dalla ministra Bernini e dal Governo Meloni non fa altro che rendere il perenne precariato l’unica prospettiva di continuità all’interno delle università, dando a questa condizione un carattere istituzionale e consentendo di fatto agli atenei di non assumere mai i precari e le precarie”.

“Oggi queste persone scioperano con una dignità che dovrebbe essere d’esempio per tutta la politica. Quello che ci viene chiesto è semplice: diritti e tutele per chi svolge un ruolo così importante in una democrazia” conclude Gribaudo.

 

 

03/05/2025 - 12:00

Stupisce che la Lega proponga un ddl sui salari dopo due anni e mezzo di governo. Soprattutto perché non fanno i conti con la realtà. I salari sono bassi perché il governo è stato fermo in questi mesi, non ha aiutato a firmare i contratti e quando li ha imposti come nel pubblico impiego ha spaccato il sindacato e riconosciuto solo un terzo del potere d’acquisto perduto dai lavoratori. Rispondano invece alla nostra domanda: perché non sostengono il salario minimo che alzerebbe gli stipendi di tre milioni e mezzo di lavoratori e darebbe nell’immediato una scossa alla domanda interna. Siamo stanchi della propaganda di governo: vogliamo fatti concreti.

Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.

 

16/04/2025 - 18:07

“Oggi è stato incardinato in Commissione Giustizia il decreto legge sicurezza. Annichilendo il lavoro parlamentare, il Governo ha scelto di approvare un nuovo decreto che copia e incolla i contenuti del ddl sicurezza, ritirando quest’ultimo dalla discussione del Senato. Un fatto gravissimo, una lesione della democrazia, anche perché le modifiche contenute nel decreto sicurezza non raccolgono appieno le preoccupazioni su alcuni temi specifici, come quello riguardante le detenute madri”. Lo ha dichiarato la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.

“Cambia purtroppo ben poco. Infatti è reso facoltativo il rinvio della pena per le detenute madri, ma si specifica che nel caso di detenute incinte o con figli con età inferiore ad un anno si potrà scontare la pena in un Icam e nel caso di figli da uno a tre anni la detenzione è prevista in un Icam oppure, se le ragioni di sicurezza lo richiedono, in un carcere. Una modifica – ha proseguito la deputata Pd - che rischia di peggiorare le cose, perché in Italia sono presenti pochi istituti a custodia attenuata, con il rischio di sottrarre le detenute ai legami di territorialità. Un Icam è un carcere, i bambini saranno costretti a crescere reclusi. Si sta perpetrando una grave violazione di diritti fondamentali – ha sottolineato Di Biase - come il supremo interesse del bambino”.

“Ma c’è di peggio, perché il decreto prevede anche che in casi di violazione della sicurezza o dell’ordine da parte delle madri, espressioni vaghe e prive di specificità quelle contenute nel decreto, è previsto il loro trasferimento in carcere e la sottrazione del minore. Un vero e proprio ribaltamento della civiltà giuridica e dei diritti” ha concluso la deputata Di Biase.

 

26/02/2025 - 19:45

“La destra evoca un clima idilliaco nei posti di lavoro, ma nella realtà, con i provvedimenti approvati in questi due anni, contribuisce a peggiorare le condizioni dei lavoratori aumentando a dismisura le possibilità di assumere con contratti precari, a tempo determinato e in somministrazione e con continui attacchi al principio fondamentale della rappresentanza. Siamo convinti che le regole della rappresentanza vadano messe in chiaro, nero su bianco, ma devono partire da ciò che le parti sociali da tempo stanno proponendo. Purtroppo la visione della destra ha seminato i suoi veleni anche su questo disegno di legge che era nato con altre intenzioni. Possiamo quindi dire che ‘c’era una volta’ un disegno di legge della Cisl finalizzato a disciplinare varie forme di partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese. Forme accumunate da un principio base: una partecipazione attivata dalla contrattazione collettiva nazionale o di secondo livello. Questo approccio non piaceva a Confindustria che sosteneva che la partecipazione dovesse essere solo una libera scelta delle imprese. E questo è quello che è diventato questo disegno di legge. Della proposta della Cisl non resta che il titolo. Noi ci asteniamo, nel rispetto di questo grande sindacato. Ma è una sfiducia critica finalizzata a favorire un processo costruttivo per modificare in tutte le sedi opportune i tanti aspetti negativi di questo testo”.

Così la deputata democratica, Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, intervenendo nell’Aula per annunciare il voto di astensione del Gruppo al Ddl Partecipazione dei lavoratori.

31/01/2025 - 12:10

Ci opporremo con fermezza a ddl annunciato
“La Lega costretta a ritirare l’emendamento contro le Soprintendenze. Grazie alla ferma e tempestiva reazione delle opposizioni, il governo ha dovuto imporre il ritiro di un emendamento becero che avrebbe colpito alla radice la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico italiano e la pianificazione urbanistica.
Il Partito Democratico si opporrà con la stessa determinazione al Disegno di Legge  annunciato, continuando a difendere un sistema di protezione dei territori e del patrimonio che il mondo intero ci invidia.
È sbagliato considerare le Soprintendenze come un ostacolo da aggirare anziché riconoscerne l’importanza fondamentale. Il loro lavoro capillare su tutto il territorio nazionale è essenziale per garantire la salvaguardia della nostra storia, della nostra cultura e dell’identità del Paese.
Il PD continuerà a vigilare e a battersi affinché l’Italia non rinunci a strumenti fondamentali per la tutela del suo patrimonio”. Così una nota dei deputati del Pd della commissione Cultura della Camera.

14/01/2025 - 18:04

"Ancora una volta il Governo si dimostra sordo alle proposte delle opposizioni, per poi riproporle come proprie. È il caso della staffetta generazionale: il ministro Urso ha bocciato le nostre proposte, ma ora porta in Cdm una misura che non si discosta dal disegno di legge che ho presentato come primo firmatario," affermano i democratici Mauro Laus, primo firmatario della proposta di legge per favorire l'assunzione di giovani da parte delle imprese mediante l'accesso volontario al lavoro a tempo parziale da parte di lavoratori prossimi al pensionamento, insieme ai capigruppo dem in commissione Bilancio, Lavoro e Attività produttive della Camera, Ubaldo Pagano, Arturo Scotto e Vinicio Peluffo e ai deputati Marco Sarracino e Emiliano Fossi.
“La staffetta generazionale – sottolineano i democratici - già oggetto di diverse iniziative parlamentari del PD, rappresenta un’importante opportunità per promuovere il ricambio generazionale nel mercato del lavoro, favorendo l’ingresso di giovani lavoratori e accompagnando verso il pensionamento chi è a fine carriera. "Non possiamo che accogliere con favore questa apertura, ma aspettiamo di vedere il testo per valutare i dettagli", aggiungono.
“Per il PD è cruciale che la maggioranza e il governo adottino un atteggiamento aperto durante l’esame parlamentare del disegno di legge: "Sinora – aggiungono i dem - abbiamo assistito a una chiusura totale al confronto, anche su temi di interesse comune come questo. Ci auguriamo che, almeno stavolta, prevalga il dialogo per il bene del Paese."
In precedenti interventi parlamentari, il gruppo del Pd aveva evidenziato l’urgenza di misure strutturali per la flessibilità pensionistica e il riequilibrio generazionale nel mondo del lavoro segnalando anche al presidente della commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, di calendarizzare con urgenza la proposta di legge per favorire l'assunzione di giovani da parte delle imprese mediante l'accesso volontario al lavoro a tempo parziale da parte di lavoratori prossimi al pensionamento.

29/12/2024 - 11:21

“Leggiamo della proposta del Cnel sul carcere, già inviata alle Camere. Noi abbiamo le nostre idee, non condividiamo tutto, ma almeno iniziamo a discuterne seriamente e per dare risposte ad una situazione ormai insostenibile. Lavoro, misure alternative, sconto per buona condotta, case di reinserimento sono tutte proposte condivisibili e giuste che abbiamo presentato più volte con emendamenti puntuali. Sempre respinti. Vale la pena ricordare il comportamento della maggioranza, ed in particolare di Forza Italia, sulla proposta Giachetti di liberazione anticipata o quanto accaduto sull’inutile decreto carcere o quanto contenuto nell’inaccettabile Ddl Sicurezza. Basta quindi farsi belli con proposte che poi non si è disponibili a sostenere al momento opportuno. Sì passi ai fatti e non si sprechino solo parole al vento. Il partito democratico è pronto a discuterne”.

 Lo dichiarano Debora Serracchiani, deputata e responsabile giustizia del Pd, e i capigruppo in commissione di Senato e Camera, Alfredo Bazoli e Federico Gianassi, e il capogruppo in Antimafia, Walter Verini.

25/11/2024 - 13:06

“Ci troviamo difronte a un ddl debole riguardo alla rimozione degli ostacoli regolatori dell'apertura dei mercati, la promozione della concorrenza, la tutela dei consumatori e insufficiente per le aspettative di famiglie. Il governo resta sordo davanti a miglioramenti richiesti dal Pd sulla messa a gara delle concessioni autostradali ed è totalmente insufficiente sui Dehors, dove assistiamo alla proroga per un altro anno dei provvedimenti emergenziali e si elimina il principio dell’assunzione di responsabilità da parte di Sindaci e amministrazioni locali”. Così il deputato dem, Andrea Casu, vicepresidente in Commissione Trasporti alla Camera intervenendo sulla legge per il mercato e la concorrenza.
“Sul tema del trasporto pubblico non di linea ancora una volta si spreca l’occasione per sanare le ingiustizie nelle sanzioni e garantire un servizio pubblico più efficiente al servizio di tutti i cittadini. Il Governo getta la maschera e dimostra ancora una volta come l’obiettivo non sia affatto contrastare l’abusivismo ma rendere letteralmente impossibile il lavoro da parte di migliaia di operatori del settore NCC che chiedono solo di poter lavorare onestamente e invece si scontrano quotidianamente con interventi punitivi e persecutori da parte dell’attuale governo come abbiamo visto con l’assurdo obbligo dell’attesa dei 20 minuti tra un servizio e l’altro”, conclude Casu.

25/11/2024 - 13:06

“Ci troviamo difronte a un ddl debole riguardo alla rimozione degli ostacoli regolatori dell'apertura dei mercati, la promozione della concorrenza, la tutela dei consumatori e insufficiente per le aspettative di famiglie. Il governo resta sordo davanti a miglioramenti richiesti dal Pd sulla messa a gara delle concessioni autostradali ed è totalmente insufficiente sui Dehors, dove assistiamo alla proroga per un altro anno dei provvedimenti emergenziali e si elimina il principio dell’assunzione di responsabilità da parte di Sindaci e amministrazioni locali”. Così il deputato dem, Andrea Casu, vicepresidente in Commissione Trasporti alla Camera intervenendo sulla legge per il mercato e la concorrenza.
“Sul tema del trasporto pubblico non di linea ancora una volta si spreca l’occasione per sanare le ingiustizie nelle sanzioni e garantire un servizio pubblico più efficiente al servizio di tutti i cittadini. Il Governo getta la maschera e dimostra ancora una volta come l’obiettivo non sia affatto contrastare l’abusivismo ma rendere letteralmente impossibile il lavoro da parte di migliaia di operatori del settore NCC che chiedono solo di poter lavorare onestamente e invece si scontrano quotidianamente con interventi punitivi e persecutori da parte dell’attuale governo come abbiamo visto con l’assurdo obbligo dell’attesa dei 20 minuti tra un servizio e l’altro”, conclude Casu.

21/11/2024 - 18:31

"Per la prima volta una legge dedicata agli italiani all’estero è stata approvata con un iter ordinario. Un risultato importante ottenuto grazie al lavoro del Partito Democratico con una proposta a prima firma di Toni Ricciardi. La norma investe sulle sedi consolari, ne rafforza i servizi e riduce le liste d’attesa per i passaporti. Un segnale importante per gli oltre 7 milioni di italiani nel mondo, che oggi si sentono più integrati nella comunità nazionale". Lo dichiara Peppe Provenzano, deputato e responsabile Esteri del Partito Democratico.

07/11/2024 - 15:06

“Sulla canapa industriale silenzio assordante del ministro Lollobrigida dopo la sciagurata decisione del governo e delle destre di vietarne, con una misura ad hoc nel ddl Sicurezza, ora all’esame del Senato, la coltivazione, la trasformazione, la distribuzione e la rivendita delle infiorescenze. Abituati alla retorica dialettica del ministro su tutto ciò che attiene il rapporto tra giovani ed agricoltura non si è riesce ora a comprendere perché, di fronte ad un settore che impegna decine di migliaia di giovani imprenditori, con una età media inferiore ai 35 anni, e che può vantare una produzione di eccellenza, tutta italica, su vari fronti, dal tessile alla cosmetica, dall’alimentare al benessere individuale, l’onorevole Lollobrigida abbia scelto di non occuparsi di una questione che produrrà l’effetto di azzerare 3mila imprese con un fatturato di 500 milioni di euro e far perdere il posto di lavoro, tra diretti ed indiretti, agli attuali 30mila occupati”.

Lo dichiarano i deputati  del Pd Stefano Vaccari, capogruppo in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, e Matteo Mauri, vice presidente commissione Affari costituzionali e responsabile Sicurezza del Partito Democratico.
“Siccome la posizione del ministro Lollobrigida è importante - aggiungono - e serve a fare chiarezza nel mentre si discute il provvedimento al Senato anche per verificare la possibilità di abrogare o quantomeno modificare una norma sbagliata ed ideologica, abbiamo presentato una interrogazione, insieme ai colleghi Forattini, Marino, Romeo e Rossi, per sapere come il Governo vorrà intervenire per gestire la crisi del settore della canapa industriale, avuto riguardo anche dei licenziamenti che inevitabilmente ne discenderanno e della necessità di riconvertire le imprese impiegate nell’attività. Al ministro chiediamo pure se non ritenga di convocare i tempi rapidi un tavolo con le Associazioni di categoria e di filiera dove confrontarsi sulla necessità di posticipare l’entrata in vigore dell’articolo 18 del Ddl Sicurezza pubblica, per consentire lo smaltimento delle scorte ed evitare i procedimenti penali. Ci auguriamo che il ministro Lollobrigida - concludono - prenda coscienza dell’errore fatto dal governo e delle conseguenze nefaste che seguirebbero all’approvazione definitiva della norma. C’è ancora tempo per fermarsi e per trovare le giuste soluzioni”.

30/10/2024 - 10:45

“Sul tema della cybersecurity, il governo continua a litigare e a non fare nulla per difendere l’Italia,” così Matteo Mauri, responsabile nazionale sicurezza del Partito Democratico, commenta il ‘nulla di fatto’ del Cdm di ieri e della riunione al vertice dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale sui ransomware. “È inutile – sottolinea Mauri - che l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale riconosca i ransomware come ‘principale minaccia’ per la sicurezza informatica del Paese, se poi non propone soluzioni concrete. Già nel corso della discussione alla Camera sul ddl sicurezza avevamo segnalato al governo l’urgenza di un intervento legislativo, avanzando due proposte precise e dimostrandoci pronti a un dialogo ampio e costruttivo. Nonostante questo, il governo, per mano di Mantovano e Frattasi, ha stoppato ogni possibilità di interlocuzione. E ancora oggi, dopo l’ennesimo nulla di fatto del Consiglio dei Ministri, l’esecutivo non propone soluzioni a uno dei problemi più urgenti che riguarda la sicurezza informatica dei cittadini e dell’intero sistema economico italiano. L’Italia non può permettersi di rimanere indietro sulla cybersecurity. Quando il governo deciderà di mettersi seriamente al lavoro, ci troverà pronti a collaborare per definire nuove norme e per individuare le risorse necessarie alla protezione informatica del Paese,” conclude Mauri.

23/10/2024 - 16:35

“Sul contratto del pubblico impiego ci sono pochi soldi, è quello che c’è scritto nella bozza del ddl Bilancio depositato oggi alla Camera. Non ci saranno le condizioni per garantire il pieno recupero del potere d’acquisto. Nel frattempo si procede con il blocco del turn over che comprometterà il funzionamento degli enti locali, ancora una volta penalizzati da questo governo. La manovra è un colpo ai lavoratori del pubblico impiego. Stanno smontando lo Stato”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

08/10/2024 - 18:51

“Il governo ha dato parere positivo a due ordini del giorno molto importanti per la provincia di Modena. Il primo riguarda la reindustrializzazione del polo Mozarc di Mirandola, il secondo il piano industriale di rilancio del Marchio Maserati. Coi nostri odg, votati all'unanimità dall'Aula, abbiamo ottenuto che particolare attenzione sia dedicata alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Continueremo a pressare il governo perché a questi impegni seguano i fatti”.

Così i deputati del Partito democratico Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra.

08/10/2024 - 17:38

Oggi eravamo in piazza perché condividiamo la protesta di Cgil e Uil sul collegato al lavoro, che non solo non interviene minimamente sui salari e sulla parità retributiva tra uomini e donne, ma aumenta ancora di più la precarietà. Stiamo constestando con fermezza questo provvedimento in Aula presentando proposte alternative e oggi siamo anche fuori dal Parlamento per difendere il diritto ad un lavoro stabile e dignitoso. 

Così la vicepresidente Pd alla Camera Valentina Ghio, oggi in una delegazione dem al Pantheon guidata dalla capogruppo Chiara Braga, insieme ai colleghi Ferrari, Guerra e Scotto.

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