"Il governo disattende completamente l’impegno preso con il Parlamento la scorsa settimana e non aumenta i fondi per la moda." Così la vicepresidente del gruppo Democratico della Camera, Simona Bonafè, che sottolinea: "La moda italiana è stata abbandonata e, nonostante l'impegno del governo di trovare i fondi per superare la crisi del settore nel primo provvedimento utile, nulla è stato fatto. La manovra di bilancio è piena di provvedimenti microsettoriali di cui non si comprende la ratio. Sarebbe stato molto più opportuno intervenire su un settore che rappresenta un fiore all’occhiello del nostro Made in Italy."
"Le promesse di Giuli sono state tutte tradite: durante la discussione della manovra di bilancio, non c'è stato alcun aumento dei fondi per la cultura. Restano i tagli feroci che Giorgetti ha inflitto a tutti i settori del Ministero della Cultura, commissariando di fatto il neo ministro Giuli." Così la capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, a margine della discussione della manovra in Commissione Bilancio.
“Cara Montaruli, l'unica cosa che sapete fare bene è dire bugie. Il fondo contro la morosità incolpevole è stato completamente definanziato, mettendoci comuni in difficoltà e a rischio sfratto 600mila famiglie italiane. Il piccolo particolare è che lo avete definanziato voi, alla prima legge di bilancio. Cancellando un fondo per i poveri morosi di 50 milioni di euro, mentre facevate vergognosi condoni per oltre un miliardo di euro. Per questo i comuni non hanno i soldi per le persone in difficoltà. Il fatto che ora abbiate deciso di reinserirlo dopo due anni di pressing delle opposizioni dimostra solo quanto vi siate sbagliati e che alla fine la realtà per fortuna è più forte della vostra ipocrisia”. Così sui social il capogruppo democratico nella commissione affari sociali della Camera, Marco Furfaro.
‘Nel meraviglioso mondo di ‘Ameloni’, in aula si annuncia il ritiro della norma che aumenta gli stipendi dei ministri, mentre in commissione permane la riformulazione dell'emendamento dei relatori, che prevede solo un dimezzamento dell'aumento. Le cose sono due: o Meloni è stata contraddetta dalla sua maggioranza, o siamo di fronte all'ennesima strategia comunicativa pensata per distogliere l'attenzione con notizie fuorvianti” così in una nota il capogruppo democratico nella commissione bilancio della camera, Ubaldo Pagano che sottolinea “attendiamo che la maggioranza passi dalle parole ai fatti e ritiri definitivamente l’aumento degli stipendi dei ministri”.
7 territori tra nord e centro Italia abbandonati e senza risorse
“La maggioranza di centrodestra che Governa il Paese lascia, ancora una volta, un importante progetto a metà, prima propagandandolo e mettendolo al centro di proclami e passerelle e, poi, al momento del dunque, lasciandolo senza mezzi per divenire davvero operativo. E’ il caso del mancato finanziamento della Zls 7 territori tra nord e centro Italia. l’emendamento prevedeva uno stanziamento di 250 milioni, in grado di coprire il triennio 2025 – 2027. “Non possiamo che leggere questo voto contrario come una presa in giro – commenta la deputata democratica Nadia Romeo – Mi domando che senso abbia generare illusioni e aspettative di vasta portata in un territorio, creando strumenti potenzialmente vincenti, che vengono però lasciati senza la le risorse finanziarie per farli funzionare davvero. Agire così, lo ripeto, è una presa in giro che colpisce e danneggia istituzioni, associazioni di categoria, lavoratori, cittadini che tanto si erano impegnati facendo rete per la loro istituzione".
Il ministro Urso mente sapendo di mentire. Di quale miliardo parla per la filiera dell’automotive nel 2025? Dopo il taglio del governo Meloni sul fondo del comparto, non c’è traccia di nessun miliardo ma residuano soltanto 200 milioni. I 200 milioni previsti invece nell’emendamento che la maggioranza ha presentato alla manovra andranno sul 2026. Quindi Urso o sta inventando cifre in libertà oppure ci deve dire esattamente dove recupera queste risorse aggiuntive, da quali altri fondi provengono e a quale settore li sta sottraendo.
Così il deputato dem Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive.
Niente per giovani agricoltori, risarcimento peste suina e bonus verde
“Nella Finanziaria il bilancio per l’agricoltura italiana vede più ombre che luci. Pochi spiccioli che non hanno consentito di affrontare le grandi criticità del comparto e tanto meno dare una prospettiva concreta agli agricoltori italiani impegnati a promuovere la transizione ecologica”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, che insieme al capogruppo della commissione Bilancio, Ubaldo Pagano e ai colleghi Forattini, Marino, Romeo e Rossi, avevano presentato un pacchetto di emendamenti sulla base delle richieste avanzate dalle organizzazioni professionali agricole.
“Peraltro - aggiunge - con Legge di bilancio ritorna la tassazione Irpef sui terreni agricoli che era stata sospesa negli ultimi anni e nessuno si aspettava che fosse reintrodotta in un momento di difficoltà per gli agricoltori italiani. E se da un lato il governo torna sui suoi passi accettando le proposte del Pd di dare continuità alla Zes agricola e sul rifinanziamento al fondo per la pesca e acquacoltura, dall’altra parte all’appello mancano, in primis, il sostegno ai giovani agricoltori, il risarcimento dei danni indiretti a causa della peste suina e il bonus verde che avrebbe consentito non solo di sostenere il settore della florovivaista ma anche di rendere più belle e resilienti le nostre città ai mutamenti climatici. Dopo questa manovra - conclude - il governo sarà costretto, anche in virtù degli annunciati dazi del presidente Trump, a tornare in Parlamento con nuove misure che consentano agli agricoltori italiani di non essere schiacciati nel vortice dei nuovi equilibri internazionali”.
“Un passo avanti per il benessere psicologico delle nostre studentesse e dei nostri studenti.” Così Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, annuncia con soddisfazione l’approvazione nella legge di bilancio di un emendamento a favore dell’istituzione di un servizio di sostegno psicologico nelle scuole. La misura, che riprende la proposta di legge di cui la parlamentare è prima firmataria, è stata inserita nella manovra grazie all’impegno del Partito Democratico. L’emendamento prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro per il 2025 e di 18,5 milioni di euro a partire dal 2026, per garantire l’accesso a servizi di supporto psicologico rivolti agli studenti e alle studentesse delle scuole italiane. “Avevamo chiesto uno stanziamento più ambizioso, pari a 120 milioni di euro per il 2025 e a 200 milioni di euro a partire dal 2026, consapevoli dell’enorme bisogno presente nelle scuole – sottolinea Scarpa – sappiamo che quanto ottenuto non basterà assolutamente, ma intanto abbiamo dato avvio al percorso, e questo è un bene.”
La parlamentare ha voluto ringraziare le associazioni che, con il loro impegno costante, hanno contribuito a portare questo tema al centro del dibattito pubblico: “La necessità di un supporto psicologico nelle scuole è un tema che è stato sollevato con forza da campagne come Chiedimi come sto, promossa dalla Rete degli Studenti Medi, dall’Unione degli Universitari e dal Sindacato Pensionati Italiani CGIL. Grazie al loro lavoro e alla loro mobilitazione, sono state poste le basi per la proposta di legge che ho depositato e a cui questo emendamento approvato si ispira.” Scarpa evidenzia l’importanza di questa misura in un momento storico in cui i dati sul disagio psicologico tra i giovani sono allarmanti: “Le difficoltà legate alla pandemia, le incertezze sul futuro e il crescente stress scolastico stanno lasciando segni profondi. È compito della politica offrire strumenti efficaci per supportare i giovani e le loro famiglie. Questo fondo rappresenta una prima risposta alle loro richieste.” La deputata ha infine assicurato che il lavoro del Partito Democratico continuerà per rafforzare questo servizio e raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi: “Non ci fermeremo qui – conclude – perché crediamo fermamente che investire nel benessere psicologico dei giovani significhi investire nel futuro del nostro Paese.”
Grazie al Pd unica norma approvata per italiani all’estero
“Nella notte è passato l’emendamento Pd alla manovra per il potenziamento dei fondi per i Comites, 600 mila euro, che rappresentano una prima boccata di ossigeno dopo anni di tagli verticali. I Comites sono degli organismi rappresentativi della collettività italiana all’estero, eletti direttamente dai nostri connazionali residenti all’estero e che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all’estero nei rapporti con gli uffici consolari con i quali collaborano, per individuare le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana”. Lo dichiarano i deputati del Pd eletti nelle circoscrizioni estere Christian Di Sanzo, Toni Ricciardi, Fabio Porta e Nicola Carè, a proposito dell’emendamento alla manovra del PD a prima firma di Sanzo che prevede lo stanziamento di un fondo di 600 mila euro per i Comites.
“Si tratta - sottolineano i dem - di una promessa da parte del Pd mantenuta, un impegno concreto del Pd per i tanti italiani all’estero, i 7 milioni di persone della “21esima regione d’Italia” che vedono nei Comites un punto di riferimento. Di contro da parte della maggioranza e del
Governo c’è stata una completa disattenzione e noncuranza nei confronti dei cittadini italiani residenti all’estero. Questo emendamento rappresenta l’unica norma per la nostra comunità all’estero e senza questo sarebbero stati trattati come cittadini di serie B quando invece sono una forza lavoro importantissima per il nostro Paese. Ovviamente continueremo fino all’ultimo minuto utile a cercare di far cambiare idea a questo governo che vuole bloccare la rivalutazione delle pensioni per gli italiani all’estero”, concludono i deputati Pd.
Questa notte è stato approvato un emendamento unitario delle opposizioni che prevede di incrementare le risorse destinate al sistema della ricerca, alla valorizzazione del personale al CNR. Si tratta di 9 milioni in più per il 2025, 12,5 per il 2026 e 10,5 a decorrere dal 2027. Una boccata d’ossigeno per un mondo dimenticato: finalmente potrà essere assunto personale. Per noi è fondamentale trovare risorse da investire sul mondo della ricerca che è una leva fondamentale di crescita e di sviluppo del Paese. Senza investimenti rischiamo di perdere uno straordinario capitale umano. Questo è anche un successo dell’opposizione che può e deve lavorare unita”. Così Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione cultura e Toni Ricciardi, vice presidente del gruppo democratico alla Camera.
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd
Una manovra rimasta bloccata per 50 giorni, che di notte viene riscritta con norme indecenti.
Proprio stanotte, dopo le concessioni elettriche per 40 anni a cura di grandi aziende di Stato, arriva la concessione ad Anas spa per 50 anni.
Senza bisogno di essere Milei si tratta di una vergognosa operazione ai danni dei cittadini, che pagheranno nelle bollette e nei pedaggi le inefficienze di sistemi garantiti in maniera decennale.
Ma sorge anche il sospetto che la concessione ad Anas per 50 anni serva per dare più valore a Ferrovie delle Stato, che ne ha la proprietà, in vista di una privatizzazione prossima di cui da tempo si parla mentre il governo nega (come negava per le Poste).
Non so se l’amico argentino della premier apprezzi queste politiche stataliste, di sicuro non si fanno gli interessi dei cittadini. Lo dichiara Silvio Lai, deputato PD della Commissione Bilancio della Camera
“Governo allo sbando, incapace di chiudere la Manovra, è stato costretto a fare marcia indietro sulla norma vergognosa del raddoppio degli stipendi di ministri e sottosegretari. Con gli emendamenti del Pd approvati nella notte sono stati invece raddoppiati gli ispettori assunti per la sicurezza sul lavoro, rafforzato l’investimento per la stabilizzazione dei ricercatori precari Cnr, impedito l’aumento delle tariffe autostradali” così la capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga, al termine della seduta notturna della commissione bilancio della camera. Nel corso dell’esame – fanno sapere i democratici - sono state approvate diverse altre misure proposte dal Pd finanziare con la quota del fondo parlamentare, a partire da fondo da 18 milioni di euro per il sostegno psicologico a scuola, i fondi per le celebrazioni dell’anniversario della Resistenza e Casa Matteotti.
"La Commissione Bilancio della Camera ha approvato ieri un emendamento, a mia prima firma, che finanzia, per il prossimo triennio, con 700mila euro l'anno, iniziative dedicate alla memoria dell' anniversario della Liberazione, della nascita della Repubblica e del voto alle donne, della Costituzione. Le iniziative saranno promosse dalla "Confederazione italiana delle associazioni combattentistiche e partigiane". Inoltre sono stati stanziati 300mila euro per la Casa Museo di Giacomo Matteotti. Credo si tratti di un fatto importante che segna l' impegno di tutta la Camera per promuovere la memoria di quelle che sono le radici della nostra democrazia, nata dalla Resistenza antifascista. L' emendamento è stato sottoscritto, insieme a me dall' on Giorgio Mulè e da diversi deputati del PD (Morassut, Fornaro, Ascani, Graziano, Fassino, Carè).
“In commissione alla Camera è stato approvato un mio emendamento per l’assunzione di 500 nuovi ispettori del lavoro. Si tratta di un raddoppio dei numeri previsti dal Governo” lo annuncia la vicepresidente del PD Chiara Gribaudo. “Queste nuove assunzioni - continua la Presidente della Commissione d’inchiesta sulla Sicurezza del lavoro Gribaudo - andranno ad integrare il personale dell’Ispettorato nel fondamentale lavoro di prevenzione degli infortuni e incidenti sul lavoro nonché a coadiuvare nella repressione dell’illegalità ancora diffusa. Si tratta di una battaglia che porto avanti da anni e che si è resa sempre più urgente. Il pd ne ha fatto un punto fermo, specie dopo i tagli fatti su sanità e scuola e grazie al lavoro del Partito Democratico in Commissione Bilancio finalmente raddoppiamo le assunzioni di ispettori. È noto che laddove c'è personale e controlli il rischio diminuisce. Serve una cultura della sicurezza che sia fatta di molte azioni ma la carenza strutturale di personale resta pesante e questo lo sanno anche le mafie che nella mancanza di controlli diffondono il proprio intervento. Così si combatte l’illegalità, il lavoro nero e il rischio. Infine mi fa piacere che queste assunzioni contribuiscano alla creazione di lavoro pubblico di qualità proprio laddove servono di più” conclude la deputata democratica