21/02/2025 - 16:03

“Persino Bardella annulla la sua partecipazione al CPAC (Conservative Political Action Conference) dopo il saluto nazista di Bannon. A questo punto la partecipazione della presidente del Consiglio Meloni al raduno di quella cricca di destra estrema sarebbe davvero la conferma di un disegno sciagurato”. Lo scrive su X la deputata Pd Lia Quartapelle commentando il saluto romano di Steve Bannon, ex collaboratore di Donald Trump, alla convention dei conservatori americani

 

21/02/2025 - 12:29

"Ci troviamo in una fase di trasformazione che non ha precedenti. E' come se fossimo alla fine di un'epoca mentre se ne apre un'altra nella più totale incertezza. E in questo frangente cade il diritto internazionale, cadono le corti internazionali, cadono i principi sui quali per decenni si è riconosciuto il cosiddetto Occidente. Trump si rivolge a Putin perché lo riconosce come leader, ritenendolo l’unico interlocutore valido e alla sua altezza". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera, intervistata oggi da L'Unità.
L'Europa, però, appare frammentata e "per far cambiare passo all'Ue serve una forte determinazione a non abbandonare i pilastri su cui è nato e si è sviluppato questo grande progetto di pace - prosegue Boldrini -: la solidarietà, i diritti di tutte e tutti, l’uguaglianza, l'autodeterminazione dei popoli e delle persone, il diritto d'asilo, l'inclusione, il welfare. Ecco cosa vuol dire essere europei e di tutto questo dobbiamo essere orgogliosi. Esattamente il contrario di quello che sostengono le destre sovraniste che, invece, vogliono distruggere le nostre fondamenta".
"L'impressione è che Trump pensi di potersi insinuare nelle fragilità dell'Europa per scardinarla perché un'Europa salda, forte e compatta è per lui insopportabile. E lo fa sfruttando i suoi amici sovranisti che pur di conquistare qualche consenso in più si abbassano a fare gli utili idioti funzionali al progetto distruttivo del presidente statunitense - incalza l'ex presidente della Camera -. Bisogna che l'UE tenga testa a Trump e faccia valere le proprie posizioni e la propria storia: i modi felpati non funzionano. In appena un mese ha minato alle fondamenta un assetto multilaterale basato su luoghi di confronto condivisi e paritari, un sistema di regole che ci siamo dati sulla scia degli orrori della Seconda Guerra Mondiale: distruggere questo significa precipitare nel caos".
"I valori su cui si fonda l’Ue sono esattamente i valori considerati basilari dal cosiddetto Occidente - conclude -. Oggi sono proprio le forze sovraniste, i paesi guidati da leader nazionalisti, gli stessi che sbandierano “i valori occidentali” a minacciare quei principi. Di quali valori parlano? Di quali principi si ergono a difensori i Trump, i Salvini, gli Abascal, le Weidel se sono proprio loro a minare le basi del cosiddetto Occidente?"

 

20/02/2025 - 13:14

"Abbiamo depositato un’interrogazione per sapere se la premier Meloni sia a conoscenza che lo staff di Elon Musk in Italia sta commissionando sondaggi sul gradimento del ministro dell’Interno in un momento così delicato per la sicurezza nazionale e internazionale. Meloni ritiene normale che uno dei suoi ministri più importanti sia sotto attacco da un suo amico e influente esponente vicino a Trump? Attendiamo una risposta chiara: Meloni che dice? Il governo non ravvisa alcuna ingerenza? Gradiremmo una risposta". Lo dice il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, intervistato sui social dei deputati dem.

19/02/2025 - 19:51

Delusione" è la parola che più spesso è stata ripetuta oggi in Comitato diritti umani della Camera dai rappresentati di Kairos Palestina, un movimento cristiano palestinese che sostiene la fine dell'occupazione israeliana e la liberazione dalle posizioni più estremiste di entrambe le parti per arrivare a una riconciliazione tra i due popoli. Delusione per l'assenza di una presa di posizione chiara e netta della comunità internazionale - Italia inclusa- rispetto alle continue violazioni dei diritti dei palestinesi che il governo israeliano compie quotidianamente sia a Gaza che in Cisgiordania.
"L’occupazione in Cisgiordania avanza - ha riferito Munther Isaac, pastore e teologo cristiano palestinese - La sola Betlemme è circondata da 90 checkpoint e da 20 insediamenti israeliani ed è sempre più isolata, rischia di diventare un'altra Gaza, e la stessa cosa sta accadendo ad Hebron, Nablus e altre località. La vita per i palestinesi dei territori occupati è sempre più insostenibile, mentre i coloni israeliani possono fare tutto quello che vogliono, anche cacciare i palestinesi e occupare le loro case e le loro terre nella totale impunità".
"Israele si muove al di sopra delle leggi e del diritto internazionale con il sostegno dei suoi alleati - ha denunciato con fermezza Munther Isaac -. Noi palestinesi chiediamo che il diritto internazionale venga applicato e i diritti garantiti a noi come agli israeliani. Com'è possibile che il mondo non reagisca neanche quando Trump prefigura la pulizia etnica a Gaza? Il messaggio che viene mandato è chiaro: il diritto internazionale non esiste più, vale la legge del più forte. E tutto questo è documentato. La nostra comunità cristiana in Terra santa è a rischio di scomparire, tanti se ne stanno andando per mancanza di futuro.”
Un messaggio la cui responsabilità ricade anche sul governo italiano che non solo non riconosce lo Stato di Palestina, non chiede la fine dell'occupazione israeliana della Cisgiordania e, perfino, contravviene ai mandati di cattura emessi dalla Corte penale internazionale negando la possibilità di arrestare Netanyahu se venisse in Italia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

19/02/2025 - 18:29

“Il Partito Democratico vota contro l’ottantesima fiducia al governo. La destra ci ha ricordato quanto la sua idea d'Italia sia diversa dalla nostra con un Milleproroghe fatto di mance e prebende, che vengono di nuovo distribuite da una maggioranza non ancora paga di quello che ha già fatto con la legge di bilancio e con lo scempio fatto con gli ordini del giorno. Con questo provvedimento la destra ci ricorda la sua idea d'Italia, che è quella che premia i furbi e che dice a chi ha sempre pagato le tasse che è più fesso degli altri. Un’idea di Italia di chi rompe i patti di solidarietà e di comunità, come hanno fatto cancellando le multe per i Novax. Un'Italia che probabilmente vogliono sempre più somigliante a quello che Trump sta facendo oltreoceano. In questo Milleproroghe non ci sono risposte per chi fa più fatica, per chi rinuncia a curarsi. Nessuna risposta al caro Energie, nessuna risposta alle imprese, nessuna risposta ai comparti più in difficoltà. Con la fiducia di oggi e il provvedimento perdiamo un'occasione. L'occasione la perde Forza Italia di essere coerente con quello che dichiara sui giornali e nelle dichiarazioni. Ma soprattutto l'occasione la perde il governo di dare risposte, risposte a chi paga le tasse e chiede sanità pubblica, trasporti accessibili, scuola, servizi”.

Così la deputata Pd, Silvia Roggiani, nel corso della dichiarazione di voto sulla fiducia al Dl Milleproroghe.

 

 

18/02/2025 - 15:23

Non è passato nemmeno un mese dalla nuova amministrazione Trump e il mondo è completamente cambiato rispetto a come lo abbiamo conosciuto finora. Il presidente americano ha lanciato una sfida epocale all’Europa e proprio questo è il momento di dimostrare di essere all’altezza di rispondere con una voce unitaria e autorevole. È finito il tempo delle ambiguità. Dalla premier Meloni ci aspettiamo una scelta chiara e netta: scelga tra Trump e l’Unione europea. Perché abbiamo bisogno di costruttori di un’Europa forte.

Così Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa della Camera.

 

18/02/2025 - 11:43

Pienamente condivisibile l'allarme lanciato nuovamente dal Presidente Draghi sull'urgenza di agire in un'ottica di maggiore integrazione ed unità perché è in gioco il presente e il futuro dell'Europa. Siamo di fronte a sfide e minacce globali, sempre più pericolose, che assumono un carattere esistenziale. Di fronte al nuovo atteggiamento del Presidente Trump, di fronte al rischio di irrilevanza, è urgente e necessario rafforzare l'Europa. E' del tutto evidente che se non saremo capaci di mettere davvero in comune tutti gli sforzi, agendo come se fossimo uno Stato unico, saremo sopraffatti e rischiamo un'implosione politica". Lo scrive in una nota Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione politiche Ue alla Camera.

"Dobbiamo rafforzare gli investimenti nei settori strategici decisivi dall'energia al digitale, dalla difesa comune all'industria, dalla ricerca alla cybersicurezza fino alla finanza, mettendo in campo un grado di coordinamento inedito, come fatto durante la pandemia. Contro le spinte a dividerci, la nostra risposta deve essere ferma e soprattutto celere: governi, parlamenti nazionali, istituzioni europee devono agire con un nuovo spirito "pionieristico" per usare un'espressione cara a David Sassoli. La Premier Meloni con il Governo e la maggioranza non hanno neppure presentato una propria mozione in aula durante la discussione del rapporto Draghi la scorsa settimana. Cosa pensano del futuro dell'integrazione europea? Meloni non può più glissare o pattinare. Guai a pensare di assecondare le sirene trumpiane che mirano a indebolirci e disgregarci". Così conclude il dem.

 

17/02/2025 - 17:20

“Sono in gioco i cardini della nostra collocazione nel mondo”

Giorgia Meloni deve venire in aula, perché siamo alla fine del mondo di ieri. Gli alleati che ci avevano aiutato a liberarci dall’abisso del nazifascismo, oggi spalleggiano gli estremisti di destra, nostalgici del nazismo, in Germania. L’idea di escludere l’Europa dal negoziato per la pace in Ucraina è un attacco diretto al nostro continente. A quel tavolo l’Europa deve starci, perché la pace, una pace giusta e sicura, è il nostro primo interesse.
Il governo nelle scorse settimane, con l’improvvida solitaria presenza della premier alla cerimonia giuramento di Trump, aveva chiarito la sua strategia. Un rapporto privilegiato con la nuova amministrazione americana da far valere nel nostro continente. Ma in pochi giorni si è aperta una voragine nell’Atlantico. Una voragine strategica, politica, economica e persino morale. Bisogna prenderne atto. E reagire. Certo, serve la difesa comune, non liberare le spese nazionali magari per comprare dalle industrie belliche americane. Ma serve anche e soprattutto la politica. Una reale autonomia strategica. La costruzione di un’architettura di sicurezza e di pace. Il rilancio del multilateralismo. Sono in gioco i cardini della nostra collocazione nel mondo. L’Italia deve scegliere da che parte stare. Il Governo deve dirci da che parte vuole stare. Se partecipare al rilancio di un necessario protagonismo dell’Europa o continuare a stare dalla parte di chi vuole picconare la nostra costruzione comune.

Così il deputato Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Partito democratico.

 

17/02/2025 - 15:00

È in atto un attacco all’Europa per dividerla e indebolire la sua forza. Un obiettivo delle destre di tutto il mondo che va contrastato con determinazione perché solo un’Europa più forte e coesa può garantire una soluzione di pace per l’Ucraina. Per questo chiediamo alla Premier Meloni oggi a Parigi di abbandonare le sirene trumpiane e di collocare l’Italia nel campo europeista dove pace, democrazia e sicurezza sono valori irrinunciabili.

Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo PD alla Camera dei Deputati e al Senato, e Nicola Zingaretti, capo delegazione PD al Parlamento Europeo.

 

16/02/2025 - 14:22

Nei giorni scorsi con grande sollievo il Parlamento italiano è riuscito a eleggere i quattro giudici della Corte costituzionale. Questo fatto è avvenuto grazie a un accordo tra la prima ministra Giorgia Meloni e Elly Schlein.
È questa prova di lavoro comune che mi ispira a rivolgere, dalla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, un caloroso e pressante invito a Giorgia Meloni e alla mia segretaria Elly Schlein.
Siamo in uno dei momenti più difficili della storia europea del secondo dopo guerra. Ora che gli Stati Uniti di Trump hanno deciso di procedere in un dialogo diretto con Putin sull’Ucraina che esclude l’Europa e indebolisce la NATO, c’è in gioco molto di più. C’è in gioco l’unità nazionale e la sicurezza europea e italiana. Cioè un terreno sacro che richiede la collaborazione tra maggioranza e opposizione.
A fronte delle provocazioni contro l’Europa pronunciate dal vice presidente Vance, a fronte della possibilità che si chiuda un accordo tra Stati Uniti e Russia sulla testa degli ucraini, bene ha fatto Ursula von der Leyen, a annunciare azioni concrete per integrare l’Europa sul terreno della difesa, proponendo di scorporare le spese in difesa dal patto della stabilità, di creare risorse comuni per gli investimenti europei sulla difesa e di accelerare l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea.
L’Italia deve essere al centro di questo sforzo comune per costruire con urgenza una solida Europa della difesa.
Mentre in Italia, come negli altri paesi europei, non mancano le correnti, a destra e a sinistra, arrendevoli rispetto alla propaganda del Cremlino, la presidente del Consiglio e la leader dell’opposizione sono state sono sempre state limpide e coerenti a sostegno dell’Ucraina che, come dice sempre Schlein, si difende con coraggio dalla criminale aggressione russa. Raccogliamo ora la sfida e ribadiamo con decisioni e atti la scelta di difendere l’Italia e fare l’Europa della difesa. Facciamolo subito, facciamolo insieme.

 

13/02/2025 - 13:16

“Dazi distorsivi ed effetti profondi sull’Italia. Confindustria è stata netta sui possibili effetti catastrofici che i dazi imposti da Trump porterebbero alle industrie italiane. Il Governo ancora non si è espresso su questa scellerata politica di Trump, ma la presidente Meloni si è auto elevata ad alfiere delle relazioni fra Europa e Stati Uniti. Grande imbarazzo in sede europea perché da una parte le industrie di tutti i Paesi inclusa l’Italia esprimono fortissimi disagi e dall’altra l’Italia con il governo Meloni dimostra di fatto di essere la prima a piegarsi ai diktat degli Stati Uniti”. Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera.

13/02/2025 - 13:08

“Confindustria evidenzia in modo molto netto come i dazi imposti da Trump sia uno strumento ‘estremamente distorsivo’ e nel caso dell’Italia ‘le connessioni sono estreme e profonde’. Oramai gli effetti disastrosi che la politica dei dazi della nuova amministrazione americana avranno sul nostro Paese e sull’economia globale sono chiari a tutti, restiamo, tuttavia, in attesa di sapere quale sia la posizione del governo italiano. Sono giorni che Giorgia Meloni è sparita dai radar, ma oltre a fare l’influencer, si dà il caso che lei sia anche la presidente del consiglio e questo suo prolungato silenzio su questioni cruciali, mentre la nostra economia è visibilmente in affanno, rischia di avere effetti devastanti sul nostro tessuto imprenditoriale, fortemente dipendente dall’export”. Così il deputato Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, commenta la nota del Centro Studi di Confindustria, che ha evidenziato il ruolo chiave degli Stati Uniti come primo mercato extra-UE per l’export italiano, con vendite pari a 65 miliardi di euro nel 2024 e un surplus commerciale vicino ai 39 miliardi.

“L’Italia e l’Ue – conclude Merola - non possono permettersi di essere ostaggi di una politica commerciale americana protezionista e miope. La patriota Meloni prenda le distanze da Trump e dimostri di voler difendere le imprese italiane, il lavoro e la competitività del nostro Paese. Servono azioni concrete, non ambiguità”.

 

12/02/2025 - 12:38

Siamo in una fase storica decisiva per il futuro dell’Europa. L’Ue nasce in risposta all’orrore della seconda guerra mondiale e ci ha garantito 70 anni di pace ininterrotta nel nostro continente. Oggi la sua mission è a rischio. Siamo ad un bivio. O decidiamo di seguire la scia delle decisioni assunte durante le ultime crisi o rischiamo un’irrilevanza strutturale, se non una vera e propria implosione nei prossimi anni. In questo contesto, il Piano elaborato da Mario Draghi, da leggere insieme a quello di Enrico Letta, traccia un indirizzo a nostro avviso condivisibile per rilanciare l’Europa. Ci dispiace che la maggioranza abbia fatto una scelta gravissima non depositando nessuna mozione al riguardo. Com’è possibile che governo e maggioranza che non abbiano una posizione su un documento così importante per il futuro dell’Europa?

L’idea di fondo del Piano Draghi è di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa, aumentare la competitività con una nuova strategia industriale, rafforzare la sicurezza e la difesa comune, ridurre le dipendenze: sono obiettivi decisivi per colmare il divario nei confronti di Stati Uniti e Cina, ma anche per difendere il nostro modello sociale di welfare, ed assumono il carattere di “una sfida esistenziale per l’Unione”. La domanda che vi rivolgiamo da tempo è semplice: in quale parte della storia ha deciso di collocarsi il governo Meloni? Non è più tollerabile l’ambiguità. La premier ha deciso di seguire le azioni politiche di Trump che mirano ad indebolire e disgregare l’Europa o le indicazioni del rapporto Draghi che propongono di rafforzarla e rilanciarla? Questo è il punto centrale. Non ci sono vie di mezzo. Noi non abbiamo dubbi su quale sia la parte giusta della storia. E vi ribadiamo che se avete deciso di stare con gli sfascisti europei, con i sovranisti di Vox e Le Pen, con i nazionalisti austriaci o l’ultradestra neonazista di AFD, ci troverete contro a fare le barricate politiche perché non vi consentiremo di distruggere l’Europa.

Così il capogruppo Pd in commissione Affari Europei della Camera, Piero De Luca, intervenendo in Aula.

 

11/02/2025 - 17:33

Nel 20 marzo del 2023 in occasione dell'incontro a Londra fra i ministri della Giustizia dei Paesi aderenti alla Corte penale internazionale, l'Italia ha ribadito il pieno sostegno all'attività della Corte e il ministro Nordio addirittura invitava l'Ucraina a ratificare lo statuto di Roma. Noi non sappiamo dove sia finito adesso quel ministro Nordio e abbiamo appreso che il nostro governo, che prima ricordava quanto fosse importante la Corte penale internazionale, abbia deciso di non sottoscrivere un atto firmato da più di 79 paesi che invitava il presidente Trump a rivedere la propria posizione sulle sanzioni alla Cpi. Ci sembra di capire che l'Italia agisca rispetto agli Stati Uniti con una sorta di relazione familiare o interpersonale tra la presidente del Consiglio e il presidente Trump, quando su questi temi ci si dovrebbe muovere non solo come Unione Europea, ma anche nel rispetto di quelle norme fondamentali come lo statuto di Roma che noi convintamente abbiamo voluto e sottoscritto proprio in questa città. Per questi motivi chiediamo un'informativa urgente della presidente del Consiglio per capire se finalmente ci darà voce e notizia della sua posizione, visto che viene tirata in ballo ormai da settimane ma è totalmente scomparsa dai radar. Ci preoccupa come Paese questa sua disattenzione e distrazione proprio in passaggi così delicati. È giunto il momento che la premier Meloni si decida a venire in Parlamento per spiegare la responsabilità politica che l'Italia si sta assumendo con decisioni che non solo non sono condivisibili, ma che isolano e mettono l'Italia dalla parte sbagliata della storia.

Così la deputata democratica Debora Serracchiani, responsabile nazionale giustizia del Pd, intervenendo in Aula.

 

11/02/2025 - 14:59

"I dazi imposti da Trump all’importazione di acciaio e alluminio europei sono una delle sfide più gravi per l'economia italiana e per l'intera Unione Europea. Anche Eurofer, l’associazione dei produttori di acciaio ha espresso enorme preoccupazione per la guerra commerciale innescata dalla nuova Amministrazione americana. Tuttavia, l'atteggiamento del governo Meloni è a dir poco preoccupante: non sappiamo più da che parte sta. È a favore della nostra appartenenza all'Unione Europea, con tutte le sue tutele e alleanze, o si schiera dalla parte di Trump, cedendo a politiche protezionistiche che penalizzano i nostri settori strategici?". Così il deputato Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio.

"Il governo Meloni – continua l’esponente Pd – deve prendere una posizione chiara e netta. È in un momento cruciale per l'Europa, dove la cooperazione tra gli Stati membri è fondamentale, eppure l'Italia appare sempre più isolata e priva di una visione strategica. Una guerra commerciale Usa-Ue sarebbe devastante sia per i produttori che per i consumatori".

"Giorgia Meloni  - conclude Pagano - si assuma le proprie responsabilità e chieda, senza indugi, una strategia comune europea per fronteggiare gli effetti devastanti dei dazi imposti dagli Stati Uniti. La nostra politica estera e commerciale non può più essere giocata senza un piano concreto e condiviso con i nostri partner europei. Oggi più che mai, l'Europa ha bisogno di una leadership forte, ma al momento, la presidente del consiglio e il governo italiano sono assenti. In questi momenti, più che mai, è necessario essere parte di un progetto europeo che guardi al futuro con coraggio e determinazione".

 

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