05/10/2023 - 11:15

"E' veramente allucinante che la maggioranza abbia votato compattamente contro l’ordine del giorno a mia prima firma sottoscritto in aula da tutti i membri dei Gruppi Pd M5S e AVS che chiede al Governo maggiori incentivi e fondi per avere finalmente nelle nostre città taxi ed ncc elettrici, colonnine di ricarica e quant'altro necessario a fare sì che le auto che circolano per tutto il giorno possano produrre emissioni zero. A questo punto prendiamo atto che la maggioranza fa di tutto per andare contro i mezzi elettrici, votando contro un sostegno reale alla transizione ecologica anche nel settore del trasporto pubblico non di linea per taxi ed ncc". Lo ha detto intervenendo in Aula il deputato del Pd, Andrea Casu.

"Purtroppo questa volontà contraria del governo evidenzia la loro impostazione contro l'elettrico, ma la cosa ancor più grave e sconcertante è che nessuno del Governo e della maggioranza abbia preso le distanze dalle dichiarazioni del ministro Salvini a proposito della tragedia di Mestre. Chiediamo al ministro di avere rispetto per le vittime, i feriti, le famiglie e la magistratura che accerterà tutte le responsabilità e smetterla con la sua crociata quotidiana contro l'elettrico, che colpisce un settore strategico e tutta la filiera della componentistica e di lasciare almeno le tragedie fuori dalla propaganda politica", ha concluso il dem.

05/10/2023 - 10:51

"Un documento del CNEL presieduto da Renato Brunetta che, chi l'avrebbe mai detto, accoglie le obiezioni del governo e sentenzia che il salario minimo, in Italia, non è poi così necessario: il titolo giornalistico di oggi diventa, dunque, “affossato il salario minimo”, e il governo spera così, forse, di aggirare il Parlamento, che gli italiani dimentichino e non se ne parli più. Innanzitutto chiedo, nuovamente, perché deve essere il CNEL a fare ciò che il Ministro del Lavoro e la maggioranza di governo non stanno facendo: prendersi la responsabilità della contrarietà a destra sul salario minimo e affrontare questa battaglia dove va affrontata, in Parlamento. Nel merito del documento presentato ieri dal CNEL stesso, poi, non c’è molto da dire: utilizza, per argomentare la non necessità del salario minimo, dati risalenti al 2019. Prima del Covid, prima della guerra in Ucraina, prima dell’inflazione, ma comunque dopo 30 anni in cui salari si sono ridotti. Dal 2019 a oggi è cambiato tanto, se non tutto: se ne accorgono, se non è in grado di farlo la destra, le italiane e gli italiani che vivono ogni giorno la contrazione del loro potere d’acquisto e che in queste ore continuano a sottoscrivere la nostra raccolta firme per chiedere che la proposta di legge delle opposizioni diventi legge. Questo documento ha il sapore di fuga, di temporeggiamento, di vera e propria presa per il CNEL. La destra smetta di nascondersi e affronti la prossima settimana la discussione sul salario minimo nella sede preposta: il Parlamento". Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.

05/10/2023 - 10:33

“Nonostante i tragici fatti del crollo del Ponte Morandi a Genova, malgrado i lutti per la vicenda dei guardrail di Avellino e i tanti altri casi drammatici avvenuti nel nostro Paese di cui sono piene le cronache, il governo e la maggioranza di destra hanno deciso di bocciare un nostro ordine del giorno che intendeva ripristinare il passaggio istruttorio posto in capo al comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici sugli indirizzi da compiere per la manutenzione delle opere infrastrutturali. Stiamo parlando delle autostrade su cui transitano centinaia di migliaia di persone. Con questa decisione del governo Meloni torna addirittura in vigore, su un aspetto così delicato, un istituto da sempre rovinoso per l’Italia repubblicana, quello della decorrenza dei termini: cioè, decorsi i termini si rinuncia al passaggio istruttorio del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Siamo di fronte ad una scelta miope, che impedisce di capire quali siano i bisogni e le necessità di manutenzione successiva di un’opera di interesse nazionale per prefigurarne le criticità realizzative. Si tratta di un grave errore”.

Lo dichiarano il deputato dem, Luciano D’Alfonso, presentatore dell’Odg, e la deputata e responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, che lo ha sottoscritto.

04/10/2023 - 19:52

La Nadef certifica la malafede di una destra che si è accorta dei propri limiti e non sa spiegare agli elettori che le promesse elettorali non verranno realizzate, mentre sanità e servizi saranno tagliati ed il debito pubblico aumentato  per fare spazio a risibili mancette elettorali". E’  quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio.

"Mentre alla Camera la maggioranza rallenta le indagini conoscitive sulle detrazioni fiscali edilizie,nascondendo quindi i reali e certificati benefici del bonus 110, la Nadef demonizza il Superbonus come l'unico freno agli investimenti. In questa confusione la destra al Senato approva un atto della stessa maggioranza che proroga proprio il Superbonus per altri tre mesi. È un governo in piena confusione che sta portando il paese verso la crisi economica e sociale", conclude Simiani.

04/10/2023 - 19:35

"La destra con l'ennesima giravolta ha negato ogni impegno per sostenere il processo di reindustrializzazione di Gkn promosso dalla cooperativa dei lavoratori, l'unico progetto concreto ad oggi per salvare il sito industriale ed attirare investimenti": è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi a proposito del suo ordine del giorno al Decreto Asset, sottoscritto da M5S e Avs e votato da tutte le opposizioni, ma respinto oggi, mercoledì 4 ottobre, dalla maggioranza e con il parere contrario del governo.
"Siamo sconcertati per un governo che in poche ore rinnega se stesso e la sua maggioranza: durante il question time odierno il Ministro Urso aveva promesso attenzione verso la ex GKN mentre la destra nelle sue dichiarazioni di voto al Decreto Asset celebrava le norme contro le delocalizzazioni. La verità è che questa destra non riesce ad andare oltre agli annunci e quando si tratta di prendere impegni seri e concreti per rilanciare le imprese in crisi si tira indietro miseramente. Il Partito Democratico è a fianco dei lavoratori e l'unità delle opposizioni ottenuta oggi su questo tema rappresenta comunque un tassello significativo per costruire una credibile alternativa a questa destra incapace ed in malafede": conclude Emiliano Fossi.

04/10/2023 - 19:21

“Apprezzo le dichiarazioni del Ministro Abodi che oggi sottolinea che fra le opzioni alternative alla costruzione della pista da bob a Cortina c’è quella del ripristino della pista di Cesana, che ospitò le gare dei Giochi Olimpici di Torino 2006”.
Lo dichiara il deputato democratico Mauro Berruto, responsabile sport del Pd.
“Oltre ad esprimere la mia soddisfazione per la dimostrata attenzione all’ordine del giorno approvato dal Parlamento pochi giorni fa – aggiunge Berruto -, sottolineo con forza che l’operazione di ripristino di Cesana (possibile ed incomparabilmente più economica della costruzione di una pista nuova) non avrebbe alcun impatto ambientale. Credo anche, che da subito, dovrebbe essere previsto lo smantellamento della pista stessa, terminati i Giochi Olimpici del 2026 e la riforestazione dell’area.

Questa soluzione, oltre ad essere enormemente più economica – conclude - credo sia l’unica possibile per raggiungere un obiettivo più volte dichiarato: rendere i Giochi Olimpici invernali 2026 i più sostenibili di sempre”.

04/10/2023 - 18:40

“In vista del parere che la Commissione Giustizia della Camera deve esprimere in merito all’avvio da parte del governo delle procedure di nomina del presidente del garante dei detenuti e dei membri dell’organo, il Partito democratico oggi ha chiesto che prima dell’emissione del parere vengano auditi i soggetti che il governo ha individuato. Trattandosi di materia molto delicata e di una scelta di grande rilievo, viste anche le situazioni di difficoltà che coinvolgono le carceri italiane, la scelta del governo è una scelta di estrema importanza e pertanto il Partito democratico chiede che sia fatto un approfondimento serio e rigoroso e quindi siano auditi i soggetti individuati” dichiara Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia.

04/10/2023 - 17:50

Dichiarazione dei deputati Pd Marco Sarracino, Piero De Luca, Luciano D’Alfonso, Maria Cecilia Guerra, Silvia Roggiani, Claudio Stefanazzi, Silvio Lai

L’audizione in commissione del Ministro Fitto in merito al decreto sud non fa che confermare tutte le nostre preoccupazioni rispetto a una misura che tutto fa meno che offrire  nuove opportunità per lo sviluppo del Mezzogiorno. Il ministro non ha praticamente risposto a nessuna delle questioni che sono state poste e che risultavano avere come premessa  le rilevazioni emerse nel corso delle audizioni da parte dei Presidenti di regione, di ogni colore politico, dall'anci, dagli otto commissari ZES, dalle sigle sindacali e dalle associazioni datoriali.
Da un lato, infatti, si accentrano poteri e funzioni, dall’altro si elude il problema delle coperture economiche necessarie a garantire il funzionamento e le opportunità di una ZES unica per tutto il mezzogiorno.
Non esiste nessuna garanzia che nell'ambito della sostituzione dei fondi PNRR con l’FSC venga garantito il rapporto 80/20 delle risorse da destinare al Mezzogiorno.
Per questo e altri motivi esprimiamo un giudizio fortemente negativo nei confronti di un decreto su cui continuiamo ad esprimere moltissime critiche e che proveremo a migliorare in parlamento.

04/10/2023 - 17:40

Non sono abituato a commentare il merito di documenti di analisi e riflessione ancora parziali e, allo stato, in fase di discussione al Cnel. Ho troppo rispetto per quell’Istituzione per interferire in una discussione così articolata e complessa, benché si debba prendere atto che due dei principali sindacati confederali, Cgil e Uil, non hanno votato il documento. Quando e se il testo sarà trasmesso in via definitiva al Parlamento daremo un giudizio compiuto. In ogni caso, il 17 ottobre la nostra proposta sul salario minimo tornerà in Parlamento per il voto. Questa è l’unica certezza. Qui la destra dovrà dire al paese se è d’accordo o no, anche alla luce della sentenza della Cassazione che ribadisce la necessità di un salario minimo legale e costituzionale.

Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.

 

04/10/2023 - 17:35

“Garantire che gli elettori godano di un’adeguata conoscenza delle scadenze elettorali, delle candidature e dei relativi programmi per le elezioni suppletive che si volgeranno nelle giornate di domenica 22 e lunedì 23 ottobre nel collegio uninominale di Monza e Brianza”.

E’ quanto chiedono i componenti democratici della commissione di Vigilanza Rai in un’interrogazione all’amministratore delegato dell’Azienda.I presentatori ricordano inoltre le norme che garantiscono la parità di accesso ai mezzi di informazione nel corso della campagna elettorale e riportano le fonti di stampa secondo le quali il candidato Marco Cappato avrebbe appreso che i fondi pubblici per i consueti messaggi autogestiti sarebbero esauriti per l’anno in corso.

Si rivolgono quindi all’ad Rai per sapere se ritiene che per questo appuntamento elettorale il servizio pubblico stia adempiendo agli obblighi di legge.

04/10/2023 - 17:10

Un atto di accusa verso un modello di sviluppo insostenibile e verso chi nega i cambiamenti climatici. Ma anche un’esortazione ad agire, a superare ipocrisie, a dare voce a chi non riesce a farsi ascoltare. La politica dia seguito alle parole di Papa Francesco.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla camera dei Deputati.

04/10/2023 - 16:42

Un monito, un avvertimento forte, un serissimo richiamo quello che Papa Francesco ha voluto esprimere ieri con la Laudate deum, esortazione apostolica che richiama la Laudato si. Una esortazione non solo e non tanto per i fedeli ma ancora di più per "politici e imprenditori", per chi detiene il potere e con il suo uso spregiudicato rischia di minare il presente e il futuro di tutti. "Nessuno si salva da solo" ripete come un mantra sacrosanto Papa Francesco e accusa chi nega e tenta di minimizzare fenomeni che sono sotto gli occhi di tutti, dalle ondate di calore alle forti alluvioni e che ormai sperimentiamo tutte e tutti sulla nostra pelle. Parole e pagine importanti che chiunque dovrebbe leggere, a maggior ragione chi come noi fa un lavoro di alta responsabilità nelle istituzioni. Parole che spiegano con dovizia di dettagli e di particolari il fallimento di alcune scelte della politica internazionale ma anche le responsabilità dei singoli governi e delle persone. "Dobbiamo superare la logica dell'apparire sensibili ai problemi e allo stesso tempo non avere il coraggio di effettuare cambiamenti sostanziali". Questo il punto, questo il richiamo che nella giornata della Festa di San Francesco, il patrono dell'ambiente, il Sommo Pontefice ha voluto fare a tutti noi e che voglio sottolineare e rilanciare verso il lavoro e l'azione del governo italiano. Non possiamo fermarci, non ci si deve fermare, nessuno, appunto, si salva da solo.

Così il deputato PD Stefano Vaccari, dell'Ufficio di Presidenza della Camera.

04/10/2023 - 16:38

“L’esame della Nadef conferma quanto il governo ha continuato a negare: nel 2023 l’economia italiana si è fermata e le prospettive per il 2024 sono peggiori rispetto alle previsioni di sei mesi fa. In questo quadro difficile il documento si pone purtroppo in continuità con una politica economica debole e del tutto inadeguata. L’incertezza generata da fattori internazionali (inflazione, rialzo dei tassi, tensioni geopolitiche), aggravata dall’improvvisazione e dalle scelte fallimentari del primo anno di governo (ritardi del Pnrr, nessuna strategia contro il carovita, quattordici condoni fiscali), stanno minando la credibilità del Paese come è evidente dall'andamento dello spread”.

Così la deputata dem, Ilenia Malavasi, illustrando in commissione Affari sociali il parere contrario del Pd alla Nadef.

“Preoccupano fortemente - ha aggiunto - i tagli alle amministrazioni centrali e, soprattutto, alla spesa sanitaria che è prevista scendere dal 6,6% del Pil del 2023, al 6,1 nel 2026, senza stanziamenti nel triennio 2024-2026 per il personale del Ssn o l’abolizione del tetto di spesa per le assunzioni, che è una priorità assoluta. Oggi è un imperativo salvare il Ssn, quale strumento di giustizia e di coesione sociale, secondo quei principi di universalità e eguaglianza, mentre vediamo aumentare spesa privata, liste di attesa e numero delle persone che non possono più permettersi le cure. La Nadef manca di visione e prospettive anche per le politiche di welfare, di sostegno alle famiglie, a partire da quelle a basso reddito; anzi, di politiche sociali, nonostante l'aumento delle fragilità e della povertà, non si parla. Insomma - ha concluso - una Nadef inadeguata a dare risposte concrete e vere al Paese”.

04/10/2023 - 16:17

Il copione è sempre lo stesso, il paese da una parte il governo dall’altra. Servirebbero investimenti e risorse e invece dal governo arrivano tagli e coperture irrisorie. Dopo le parole del ministro Schillaci ci saremmo aspettati un impegno concreto e invece arrivano briciole e l’ennesima menzogna. La spesa sanitaria in rapporto al Pil scende al 6,6% nel 2023 e continuerà a calare negli anni successivi, sino a raggiungere il 6,1% nel 2026, la media europea è ormai un miraggio e siamo scesi addirittura sotto al livello pre-pandemico che era del 6,4%. Un disastro. Secondo la fondazione Gimbe le stime Nadef 2023 spingono la sanità pubblica sull’orlo del baratro. Come partito democratico non solo siamo contrari a questa nota di aggiornamento del documento di Economia e Finanza ma siamo preoccupati per la pericolosità che rappresenta. L’importanza del SSN abbiamo avuto modo di vederla durante la pandemia e non permetteremo al governo Meloni di smantellarlo scaricando gli effetti sul personale sanitario, sui cittadini e sul diritto all'universalità dell'assistenza sanitaria.
Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari Sociali e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico

04/10/2023 - 16:15

Ho sottoscritto convintamente le due proposte di legge scritte insieme all'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia), presentate questa mattina dal gruppo del Pd alla Camera dei deputati. La prima prevede il divieto di intitolare strade, piazze e luoghi pubblici a gerarchi fascisti. La seconda prevede la repressione della propaganda di idee fondate sull'esaltazione di metodi eversivi propri dell'ideologia fascista e nazifascista. Due testi che hanno un fondamento solido che e' la nostra Costituzione, nata dalla lotta antifascista e fondata su quei valori. Due testi necessari mentre assistiamo ad un sistematico tentativo di riscrivere la storia e di prendere le distanze dalla Resistenza". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani. "E nel solco di questa battaglia va anche la proposta di legge che io stessa ho presentato con la quale si prevedono misure per la prevenzione e il contrasto della diffusione di manifestazioni di odio su Internet - aggiunge la parlamentare -. Lo ha spiegato benissimo, oggi, l'esperto di cyber propaganda, Alessandro Orlowski: forze eversive riversano sul web fiumi di denaro per diffondere fake news, come abbiamo gia' visto prima dell'elezione di Trump negli Usa, e propagandare idee direttamente riconducibili all'estrema destra. Lo scopo e' condizionare il voto. E' gia' successo e succedera' ancora in occasione delle prossime elezioni Europee. E' un allarme che non possiamo ignorare. La mia proposta, gia' depositata ad inizio legislatura, e' stata redatta insieme ad un gruppo di esperte ed esperti e intende arginare tutto questo. Per scriverla, ci siamo ispirati a una legge che esiste gia' in Germania". Boldrini prosegue: "In vista delle elezioni Europee, e' urgente calendarizzare, discutere e approvare gli strumenti che permettano di arginare un fenomeno preoccupante. Regolamentare la rete non vuol dire censurare: questo deve essere chiaro. Ne va, invece, dei principi democratici e della tutela di interi gruppi sociali, a partire dalle donne che peraltro sono il 51 per cento della popolazione. La misoginia e il sessismo sono utilizzati come arma politica contro le avversarie: una modalita' violenta che i partiti democratici non possono accettare e che devono contrastare con piu' forza. Se non fermiamo questa deriva che limita la liberta' di espressione e di scelta, a farne le spese sara' la democrazia. Ovunque nel mondo".

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