“L’8 maggio 2022 il diciassettenne Davide Pavan è stato investito e ucciso da un’auto mentre rincasava alla guida del suo scooter. Da un’intervista rilasciata dalla mamma del giovane apprendiamo una notizia sconcertante: alla famiglia della vittima viene chiesto di pagare 183 euro per togliere i rottami e i liquidi del motore rimasti nel punto dell’incidente nonché per spargere della segatura per ripulire il sangue di Davide. Questa richiesta non solo è inaccettabile, ma ci dimostra come questo Governo stia facendo davvero troppo poco per le vittime della strada e soprattutto per sostenere le loro famiglie distrutte”. Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Casu che, insieme ai colleghi Rachele Scarpa e Piero Fassino, ha presentato una interrogazione al ministro delle Infrastrutture per manifestare tutta la vicinanza e il sostegno alla famiglia colpita e chiedere “cosa intende fare per sostenere le vittime della strada e le loro famiglie attraverso strumenti concreti come quelli contenuti dalla proposta di legge depositata dal Partito Democratico nel novembre 2022 ed evitare che in futuro si possano ripetere episodi gravissimi come quello accaduto a Treviso”.
“Complimenti al Caseificio Il Fiorino di Roccalbegna per i nuovi prestigiosi riconoscimenti ottenuti ai ‘Mondial du fromage’ appena conclusi a Tours in Francia. L’azienda ha infatti ottenuto per i suoi formaggi 9 medaglie di cui 4 oro, 4 d’argento ed una di bronzo. Questi successi valorizzano la provincia di Grosseto e promuovono la qualità e l’eccellenza dei prodotti tipici dei nostri territori”: è quanto dichiara Marco Simiani, deputato Pd.
“Le misure per le lavoratrici e i lavoratori esposti al caldo estremo contenute in questo decreto sono insufficienti, inadeguate e tardive. Per questo il Gruppo del Partito Democratico ha dovuto votare contro anche alla Camera. La destra ha scelto di non tutelare quel 90% di lavoratrici e lavoratori del comparto agricolo che non hanno un contratto a tempo indeterminato, così come i lavoratori del mondo delle piattaforme, bocciando tutte le proposte di modifiche in tal senso”.
Lo ha detto la deputata dem, Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sul Decreto Caldo.
“L’esecutivo sceglie di non scegliere - ha aggiunto - colpendo ancora i più fragili. Un ‘decretuccio’ figlio di una logica emergenziale che non risolve i problemi e non maschera il pregiudizio di fondo: il governo affronta con poca serietà e consapevolezza il dramma della crisi climatica, di cui l’Italia è uno dei Paesi più esposti in Europa. Il nostro voto contrario nasce dal profondo convincimento che nel nostro Paese si debba affrontare con grande determinazione, responsabilità e in modo strutturale questa emergenza, con strumenti nuovi e diversi che garantiscano il diritto alla vita per chi lavora. Serve un sistema di norme e tutele che scatti automaticamente all’aumentare delle temperature, nuovi ammortizzatori sociali che aiutino lavoratori e imprese. La sicurezza - ha concluso - deve diventare una priorità, anche di fronte al clima”.
Governo Meloni, da immigrazione a banche, solo demagogia e approssimazione
“Proteggere i cittadini e gli stati nelle transizioni della nostra epoca, prima fra tutte quelle ambientale e digitale. E continuare nella lotta alla crisi climatica, mantenendo altro il livello di ambizione del Green Deal. Questo il messaggio più importante che viene oggi dall’Europa”.
Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, commentando a Sky la relazione sullo stato dell’Unione della Presidente Ursula Von der Leyen.
“Parole molto chiare sui diritti, a cominciare da quelli delle donne e contro la violenza di genere che noi crediamo debbano essere al centro della dimensione europea anche nella prossima legislatura. Così come al centro dovrà essere il tema dell’immigrazione – ha proseguito Braga – anche alla luce delle difficoltà della gestione del Governo Meloni. Dalla lotta alle ong al decreto Cutro, nessuna iniziativa dell’Italia ha dato risposte efficaci. Si è affrontato in modo demagogico e senza lavorare convintamente alla revisione dei trattati di Dublino, isolando il nostro paese e caricandolo di un fenomeno epocale.
Il metodo del governo è sempre lo stesso – ha concluso la capogruppo Pd – propaganda e approssimazione, la stessa con cui ha avanzato la proposta di tassazione degli extraprofitti delle banche che pure può avere un senso redistributivo importante. Tuttavia sarebbe più efficace una seria lotta all’evasione e soprattutto avere una legge di bilancio che dica chiaramente come intende affrontare a proteggere il potere di acquisto delle famiglie e abbassare l’impatto dell’aumento dei tassi dei mutui”.
“Quando l'Europa è coraggiosa, riesce a mettere in campo risposte innovative e straordinarie, necessarie per affrontare le sfide complesse del nostro temp. Pienamente condivisibile il messaggio che @vonderleyen ha lanciato oggi, invitando a non interrompere nei prossimi anni il percorso delle riforme avviato a Bruxelles per rafforzare sempre più la nostra Unione. Solo con maggiore integrazione potremo difendere al meglio gli interessi dei nostri Stati, delle nostre famiglie, dei nostri lavoratori, delle nostre imprese e delle nostre comunità. In questa prospettiva, è estremamente positiva la decisione di affidare a Mario Draghi il compito di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea. È un motivo di orgoglio per tutti noi e uno stimolo a continuare il cammino intrapreso in questi ultimi anni per un’Europa sempre più solidale, forte e dinamica”. Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.
“Il governo continua ad accanirsi contro i rider, ad oggi una delle categorie senza diritti, simbolo di precarietà e spesso costretta a mettere a rischio la propria incolumità per pochi euro. La destra ha infatti respinto un ordine del giorno del Pd che avrebbe garantito a questi lavoratori maggiori tutele, anche sotto forma di specifiche indennità aggiuntive, in caso di eventi climatici estremi. Sono ancora sotto gli occhi di tutti le immagini dei giorni scorsi del ciclo fattorino che tentava a Genova di consegnare una pizza al buio durante un nubifragio mentre era in corso un’allerta meteo. Siamo sconcertati da questa maggioranza che volta le spalle ai più deboli e respinge qualsiasi norma elementare di sicurezza sul lavoro anche dopo la tragedia di Brandizzo”: è quanto dichiara il deputato Pd Emiliano Fossi sul suo ordine del giorno al cosiddetto “Decreto Caldo” respinto dall’Aula di Montecitorio.
“L'allergia ai controlli di questo governo, rischia di diventare una malattia incurabile per il Paese. La maggioranza ha infatti respinto un nostro ordine del giorno che chiedeva al governo di adottare ogni iniziativa utile, al fine di potenziare i controlli sull'utilizzo appropriato delle risorse previste dal decreto legge all’esame dell’Aula. Ma davvero questo Parlamento può votare contro i controlli sull'utilizzo appropriato delle risorse? Ma dove stiamo arrivando? Questo voto contrario è già gravissimo, ma è ancora più grave, perché appena due mesi fa, sempre su proposta delle opposizioni, praticamente un testo quasi identico ha avuto un parere favorevole da parte del governo. Cosa è cambiato in questi due mesi?”. Lo dichiarano i deputati dem Andrea Casu e Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro in merito al decreto Caldo in discussione alla Camera.
“Oggi – concludono Casu e Scotto - la maggioranza non è più d'accordo a potenziare i controlli? Sullo scandalo che colpisce la Visibilia editore e la ministra Santanché apprendiamo ogni giorno nuove inquietanti elementi e sarà la magistratura ad accertare le responsabilità ma politicamente è chiaro che questa brutta vicenda rappresenta purtroppo la punta dell’iceberg dello spreco di risorse che ha riguardato l’uso improprio della cassa Covid. Secondo uno studio dell'ufficio parlamentare di bilancio del 2020, 2,7 miliardi di euro di spesa si sarebbero potuti risparmiare in presenza di comportamenti corretti. Come è possibile votare contro i potenziamento dei controlli per evitare che il furto di risorse pubbliche possa ripetersi in futuro?”.
“Non c’è niente da fare, quando Salvini parla di Roma è come il Dottor Stranamore, perde il senso della misura e ritorna il solito trombone antiromano. Non è un caso se il suo Partito a Roma e nel Lazio, conti poco e sia sempre stato irrilevante.
Lo dichiara Claudio Mancini Deputato del Partito Democratico
“Alla vigilia dell'assegnazione dell’EXPO e durante la preparazione del Giubileo- conclude il deputato Dem -, un vice premier dovrebbe evitare di parlare di “tonnellate di monnezza” se non vuol far credere di remare contro obiettivi che tutti dovrebbero sostenere con convinzione".
"Questa scuola costa troppo, e loro non se la possono permettere. Il caro vita non ha risparmiato nemmeno il costo dei libri, che va a sommarsi ai costi già eccessivi della scuola nel nostro Paese, dove i singoli istituti si mantengono a fatica solo grazie al contributo 'volontario' dei ragazzi. Molte persone sono pendolari, e anche qui il costo dei servizi pubblici è inaccessibile. Se a questo si aggiunge la mancanza di supporto psicologico in un luogo che sconta ancora pesantemente gli effetti della pandemia, si capisce che le organizzazioni studentesche hanno tutte le ragioni per manifestare. Andare a scuola è ormai da troppo tempo una corsa ad ostacoli, per questo richiamano la politica su un diritto imprescindibile, quello allo studio e alla formazione! Tutto il mio supporto alla Rete degli Studenti Medi che oggi ha manifestato davanti al ministero dell'Istruzione, porterò le vostre battaglie anche in Parlamento; per questo proprio oggi ho sottoscritto una mozione a firma delle colleghe Manzi e Braga per impegnare il governo con politiche di welfare all'inizio di quest'anno scolastico". Così la deputata dem Rachele Scarpa.
Lampedusa esplode. Al momento sono quasi tremila i migranti arrivati in 24 ore in settanta sbarchi, molti dei quali approdati direttamente sulla costa. Nonostante il lavoro della Prefettura, delle Forze dell'Ordine e della Croce Rossa nella gestione dell'enorme flusso di migranti, è chiaro il totale fallimento della Destra su un tema sul quale ha coltivato il più becero populismo. Il silenzio di Giorgia Meloni e del ministro Piantedosi è un'offesa non solo all'enorme flusso di uomini, donne e bambini ma è anche la prova di quanto dicevamo già in campagna elettorale: questo Governo è un bluff. Dopo l’ispezione già condotta al centro di Porto Empedocle, sarò nei prossimi giorni a Lampedusa per ascoltare chi vive e opera lì e anche la voce di chi, su quel lembo di Stato italiano, è giunto alla ricerca di un futuro migliore. Lo dichiara la deputata Democratica Giovanna Iacono.
"Ennesima figuraccia del Governo. Avevamo già denunciato l'illegittimità della norma contra personam per rimuovere il sovrintendente del Teatro San Carlo e compiere un'operazione di occupazione politica. In uno stato di diritto, la legge non può piegarsi ad interessi di partito". Lo scrive su X il deputato dem Piero De Luca.
"La maggioranza è in confusione totale. Hanno passato settimane ad insultare Gentiloni che è quello che ha portato a casa il PNRR e la revisione del patto di stabilità per poi accorgersi che in casa, tra di loro, hanno una distanza siderale sulla stessa idea di Europa. Invocano l'Europa e poi l'ospite d'onore del Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini è un'antieuropeista e dalla parte opposta degli interessi dell'Italia come Marine Le Pen. Infine, Tajani, omologo di Matteo Salvini, governa con i leghisti - gli amici stretti di Le Pen - però ci racconta che non sarà mai una sua alleata. Una barzelletta che rende debole l'Italia in Europa, che mostra un governo diviso e che pensa solo ai propri interessi particolari. Sono sempre dalla parte opposta rispetto agli interessi dell'Italia, ipocriti che giocano con la parola Patria per poi tradirla tutti i giorni". Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, ospite di Tagadà su La7.
“Pur di nominare la nuova governance della Rai, il governo Meloni aveva rimosso con un decreto legge il sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, Stephane Lissner, per sostituirlo con Carlo Fuortes costretto a dimettersi dalla guida di Viale Mazzini. Oggi il Tribunale di Napoli ha reintegrato nel suo ruolo Stephane Lissner, dandoci di fatto ragione quando definivamo quel decreto un atto illegittimo e ad personam. Una scelta sciagurata contro la quale presentammo anche una pregiudiziale bocciata da una maggioranza di destra ammalata da bulimia di poltrone”.
Lo dichiarano i componenti della Vigilanza Rai del Partito Democratico.
La Meloni e Salvini avevano promesso che con loro ci sarebbe stata una svolta sull'immigrazione. E infatti sono riusciti a stabilire un nuovo record, quello del numero degli sbarchi però. A metà pomeriggio di oggi sono già state 2.500 le persone sbarcate a Lampedusa. Cioè quasi 150 all'ora. Non era mai successo.
Invece di continuare a raccontare le favole agli italiani sarebbe il caso che il centrodestra facesse due cose. Ammettere che le loro "ricette" sono sempre state completamente sbagliate.
E impegnarsi per rafforzare tutto il sistema di accoglienza, che è ormai al collasso. Perché la demagogia può pagare quando si urla dall'opposizione ma non serve ad affrontare i problemi quando si è al governo.
Se vogliono iniziare a parlare di cose serie, come l'accoglienza di qualità e il superamento della Legge Bossi-Fini, ci troveranno qui a discuterne seriamente. Altrimenti continueremo a denunciare questi scempi, in Parlamento e in giro per l'Italia.
Così il deputato del Pd Matteo Mauri, ex viceministro dell’Interno.
Dichiarazione di Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro
L’approvazione dell’ordine del giorno per garantire la continuità degli ammortizzatori sociali ai lavoratori ex Whirlpool è un segnale fortissimo da parte del Parlamento. Un messaggio di unità perché firmato da tutti i capigruppo di maggioranza e di opposizione in commissione lavoro e dai deputati e le deputate campane e condiviso dal Governo con il via libera del sottosegretario Durigon. Si preparano le basi per togliere l’ultimo ostacolo per far partire il progetto di TeaTek che assumerà entro la fine di ottobre oltre trecento operai e operaie che finalmente vedranno riconosciuto il loro diritto al lavoro dopo tanti anni di mobilitazione.