Tutto bello, tutto bene ma con quali soldi lo fai? Se estendi di dieci volte il territorio devi metterci almeno dieci volte le risorse di prima. Ed invece le riduci. Si dice dividi ricchezze e ti ritrovi povertà. Viene il mente il detto napoletano ‘Sparti richezza e addiventa puvertà’”.
Lo dichiara il deputato democratico Ubaldo Pagano, capogruppo in commissione Bilancio
“Vicinanza alle popolazioni colpite in un territorio esteso è popolato. La portata dell’evento è per il Marocco epocale e sono certa che il sostegno italiano ed internazionale sarà massimo per dare aiuti e supporto nei salvataggi, per l’emergenza sanitaria in corso”.
Lo dichiara la deputata democratica Ouidad Bakkali.
"Una notizia terribile. Sono vicina al popolo marocchino colpito così duramente, alle comunità marocchine che vivono nel nostro Paese, agli italiani che si trovano in Marocco e alle loro famiglie. È un grande dolore vedere le immagini che arrivano da città come Marrakech. L'Italia faccia tutto il necessario per aiutare nei soccorsi e salvare più vite possibili". Lo afferma ina una nota Laura Boldrini, deputata del Pd e Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti Umani nel mondo.
“Non con i congedi paritari, non con nuovi nidi, non alleggerendo il carico di cura per le donne. Per Roccella l’unico modo per incentivare la natalità è ricordare che i figli li fanno un uomo e una donna che vivono insieme. Punto, tanto basta. Problema risolto. Ma dove vive?”.
Lo scrive su X il deputato Alessandro Zan, responsabile Diritti della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Il contrasto alla violenza giovanile dovrebbe passare per un investimento su educazione e formazione: il decreto ‘Caivano’ invece mette i giovani nelle mani dei questori”. Così la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia, commentando le misure contenute nel decreto del governo Meloni. “Arresti facili, daspo, fino alla decisione di incarcerare i genitori: il decreto legge Caivano è la “summa” di una strategia repressiva che non guarda ai veri fattori scatenanti il disagio e la criminalità giovanile”.
“Non si tratta di un intervento legislativo strutturale – sottolinea la deputata Pd - ma di misure spot schiacciate nella direzione securitaria, che servono a costruire slogan ma non risolvono le fragilità alla base di questi fatti. E’ necessario invece rovesciare la prospettiva: la pena non è un deterrente a non commettere nuovi reati. Mettere mano al sistema penale richiederebbe come primo passo la differenziazione delle pene per i minori. Aggiungo, serve un investimento sull’educazione, sul contrasto al disagio giovanile, sull’inclusione sociale. Sono necessari investimenti sociali e culturali nelle periferie urbane. Serve – conclude Di Biase - la lotta alla dispersione scolastica, non attraverso l’arresto dei genitori ma con investimenti sulle scuole e sull’insegnamento”.
“Il taglio dei voli da e per la Sardegna da parte della Rayanair attesta l'arroganza di una compagnia che ha condizionato il sistema della mobilità sui cieli della nostra isola con l'aumento vertiginoso dei costi per i passeggeri e la riduzione sistematica dei voli. Ma questa vicenda conferma l'assoluta inadeguatezza del governo regionale e del ministro Salvini incapaci di garantire la continuità territoriale attraverso un piano generale a tutela del diritto alla mobilità dei residenti sardi e dei turisti, calmierando al contempo i prezzi dei biglietti. Ora non si dovrà cedere ai ricatti della Rayanair, ma avere le idee chiare per fronteggiare una situazione di evidente disagio. Non serve mago Zurlí, ma capacità di governo che purtroppo è completamente assente”.
Lo dichiara Silvio Lai, deputato del Partito Democratico della commissione Bilancio.
“In tutti i grandi Paesi europei i candidati a posti delicati nella macchina dello Stato sono valutati per le competenze (e ci mancherebbe!) e ricevono anche un nulla osta di sicurezza. Possibile che i concorsi parlamentari non prevedano nulla di simile?”.
Lo scrive su X la deputata democratica e vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle, postando l’articolo di Repubblica.it: “La russa Irina Osipova, fan putiniana e sovranista, vince il concorso al Senato: sarà impiegata di palazzo Madama. Assunta dal 1 novembre la figlia 35enne dell'ex direttore del centro russo di scienza e cultura della Capitale. Nel 2016 si candidò con Fratelli d'Italia alle comunali di Roma. Interprete di Salvini a Mosca, sui social foto con affiliato alla Wagner”.
“Oggi sono 80 anni dall’inizio della Resistenza che portò alla cacciata dal suolo italiano dei nazifascisti e alla Repubblica democratica basata sulla Costituzione.
La Resistenza fu una guerra patriottica per l’indipendenza nazionale e per la democrazia condotta da uomini e donne di diverse culture e classi sociali unite dal rifiuto del Fascismo e della dittatura.
Questo fondamento della Repubblica è inamovibile e scritto nei principi della Costituzione in modo irreversibile.
Nessuno può tentare di offuscarlo, confonderlo o peggio rimuoverlo. Oggi lo diciamo con forza alla destra italiana che è al governo del Paese. Deve scegliere se aderire a questa storia e alla sua verità e diventare una destra di ispirazione antifascista o se continuare nell’ambiguità delle sue radici in un passato morto e sepolto per sempre. Nessuna rilettura di quella pagina di storia è possibile”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
"La storia di Emanuela Petruzzelli, che da ieri si è incatenata davanti a Montecitorio, è l'ennesima, drammatica storia di una donna vittima di violenza e a rischio femminicidio. Emanuela mi ha raccontato di aver denunciato suo marito e da quattro anni aspetta che giustizia sia fatta. Quattro anni in cui ha vissuto ogni giorno con l'incubo di venire ammazzata, proprio come la sorella, dall'uomo che diceva di amarla. Un incubo che deve finire e per il quale, è evidente, il Codice Rosso non è sufficiente. Perché se si vuole fare sul serio non basta la repressione e perché servono fondi". Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo. "Come fa questo governo, dopo un'estate segnata da violenze e femminicidi, a ritenere che le vite delle donne non valgano i finanziamenti necessari per aumentare gli organici della magistratura e per la formazione di giudici, forze dell'ordine e di tutte le figure necessarie a tutelare le tante, troppe donne che ogni giorno rischiano di essere ammazzate? Ce lo ha ricordato anche il Presidente Mattarella nella sua lettera di oggi a 'Il Tempo delle Donne'. Serve 'un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione del rapporto tra donna e uomo'. E per fare questo bisogna investire risorse e cominciare dalle scuole. Sul caso di Emanuela Petruzzelli presenterò un'interrogazione al ministro Nordio per capire come sia possibile un ritardo di questo genere e chiederò alla Commissione bicamerale d'inchiesta sul femminicidio di occuparsene direttamente".
“Mentre la destra accentra e cambia per decreto la governance delle Zes istituendo nel Sud Italia una unica Zona Economica Speciale la cui efficacia è ancora tutta da verificare, ci sono territori in tutta Italia che aspettano da mesi l'istituzione delle Zone logistica semplificate, già individuate dalle singole Regioni, ma colpevolmente ancora non ratificate dal governo: stiamo parlando della Toscana, della Lombardia, del Lazio, della Liguria, del Friuli e dell’Emilia Romagna. Si tratta di aree vaste però private di strumenti normativi e fiscali che garantirebbero il rilancio sociale, occupazionale ed economico di zone oggi in crisi”. Così Marco Simiani, capogruppo del Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, sul provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri.
“Quello che colpisce di più di questa maggioranza non è soltanto l’incapacità e la confusione, già manifestata dai ritardi del Pnrr, dall’inflazione che sale, dal caro carburante, dall’immigrazione incontrollata, ma l’arroganza con cui governa: dichiara di volere l’autonomia ma poi accentra la governance, chiede tempo per attuare le riforme ma poi smantella quelle appena varate, è incapace di rispettare gli impegni comunitari ma accusa il Commissario Gentiloni. Sui ritardi delle Zls non ancora istituite nel centro e nel nord Italia abbiamo da tempo presentato numerosi atti parlamentari ancora senza risposta”, conclude Marco Simiani.
Cancellano il reddito di cittadinanza, azzerano fondi del Pnrr per le periferie. L’unica risposta del Governo a povertà e disagio sociale è ordine e sicurezza. Il decreto reprime, colpisce i minori senza costruire reti sociali e solidali. Cercano voti a destra e dimenticano il Paese.
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
L’Esecutivo, oltre a regolamentare una ZES unica per il Mezzogiorno in maniera inconcludente e farraginosa, completa l’opera dimenticando la Regione che ha subito più calamità nel corso dell’ultimo decennio.
“L’istituzione della nuova ZONA ECONOMICA SPECIALE unica per il Mezzogiorno, formalizzata mediante Decreto, avviene attraverso l’adozione di un modello caratterizzato da enormi falle. Ed è grave peraltro che il provvedimento, nel metodo, rappresenti l’ennesimo e offensivo atto di indifferenza riservato dal Governo Meloni alla Regione Marche. Cioè a quella realtà territoriale che, ancora oggi, è caratterizzata dalla vigenza di ben quattro stati di emergenza. Assolutamente incomprensibile, poi, la posizione di vassallaggio assunta dalla Giunta regionale di centrodestra: sempre più incapace di incidere sulle scelte fondamentali e costantemente umiliata sul fronte della tutela degli interessi della nostra Comunità. Stupiscono, in particolare, il silenzio e l’accondiscendenza dei rappresentanti territoriali di maggioranza che, pur esercitando ruoli anche di primo piano, non sono in grado di erigere un argine rispetto alla deriva impressa dall’Esecutivo nazionale. Pertanto nei prossimi giorni mi adopererò affinché il decreto venga rivisto nei suoi contenuti e le Marche, tristemente messe in panchina dal Governo Meloni, possano giocare la loro partita”. Lo dichiara il deputato del PD Augusto Curti.
"Purtroppo non è soltanto l'Emilia a non aver ancora ricevuto le risorse promesse per i danni causati dalle alluvioni, ma anche i territori del Mugello. Nonostante le rassicurazioni del governo e soprattutto della premier Meloni, dopo mesi la situazione di molte località ed aziende nei comuni toscani colpiti rimane critica ed aggravata da collegamenti viari non ancora ristabiliti, linee ferroviarie danneggiate e numerose frane che insistono su un territorio ancora fragile e quindi pericoloso come denunciato anche dai sindaci". Così Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario del Partito Democratico della Toscana, che ha presentato una nuova interrogazione parlamentare su queste problematiche. L' atto è stato sottoscritto anche dai colleghi del PD Marco Furfaro, Marco Simiani, Federico Gianassi e Simona Bonafè.
"Nel territorio del Mugello infatti oltre alle infrastrutture sono stati danneggiati settori importanti, come quello agricolo e boschivo. E' evidente come tutte queste numerose problematiche stiano compromettendo la ripresa sociale economica e produttiva dei territori. Il tempo delle passerelle elettorali è finito da tempo, dal governo ci aspettiamo interventi rapidi ed efficaci", conclude Emiliano Fossi.
"I dati forniti dal Bambino Gesù relativi al disagio neuropsichiatrico tra i giovani sono allarmanti. Nei giorni scorsi, dopo aver ricevuto il dossier, il Partito Democratico ha proposto in Commissione Infanzia di estendere a tutte le malattie neuropsichiatriche una indagine conoscitiva per contrastare quella che si configura come una vera emergenza”. Lo afferma Michela Di Biase, capogruppo del Partito Democratico in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza. "Dopo la pandemia, gli aumenti dei tentativi di suicidio superano il 10 per cento e riguardano nella stragrande maggioranza dei casi bambine e ragazze. Aumentano i numeri degli accessi al pronto soccorso, aumentano i ricoveri, - sottolinea la deputata Pd - e aumenta anche il numero di ragazze e ragazzi vittime di autolesionismo o con disturbi alimentari. Siamo davanti ad un fenomeno preoccupante - conclude Di Biase - che va affrontato con ogni strumento a disposizione per aiutare i più giovani a superare gli effetti della pandemia ed a contrastare i momenti di fragilità della fase di crescita e sviluppo".
“Con l’eliminazione delle Zes il Governo ha creato uno strumento burocratico infernale, una cabina di regia che dovrebbe rilasciare tutte le autorizzazioni che prende il posto delle 8 Zes esistenti con una dotazione finanziaria e di personale identica a quella di una sola Zes, quindi 8 milioni per la Zes unica come precedentemente 8 milioni per ogni singola Zes. Si creerà un collo di bottiglia enorme. Hanno eliminato il taglio del 50% dell’ires; hanno semplicemente rifinanziato il credito d’imposta Sud quindi nulla di innovativo da parte dell’attuale Governo; per cui al momento la cabina di regia unica dovrebbe fare un’attività di programmazione per tutto il Mezzogiorno impossibile da realizzare. Questa manovra sembra piu che altro un tentativo maldestro da parte del Governo di tornare ad una sorta di Iri”. Lo dichiara Stefano Graziano deputato Pd.
“Ma la cosa che va evidenziata e che è stata nascosta nel decreto Sud spostando tutta l’attenzione sulle Zes e poco e niente sul Fsc - prosegue il dem - è proprio il fatto che il ministro Fitto si è letteralmente appropriato del Fsc, cioè sostanzialmente ha definito un procedimento anche in questo caso barocco e complesso di negoziato regione per regione per autorizzare l’utilizzo del Fsc ma definendo in maniera preventiva quali sono gli obiettivi che devono essere raggiunti con l’utilizzo del Fsc, il più importante dei quali è finanziare progetti coerenti con il Pnrr. Quindi si completa il furto che Fitto aveva annunciato per cui quando si siederà con le Regioni e negozierà l’utilizzo del Fsc pretenderà che le Regioni vadano a coprire i progetti che lui nel frattempo ha tagliato sul Pnrr”, conclude Stefano Graziano.