“L’Istat oggi conferma quello che sosteniamo da tempo: alle riforme non bastano pochi mesi per dispiegare i loro effetti positivi, ma a due anni dal Jobs Act l’occupazione continua a salire sostenuta dalla crescita del paese. Ora dobbiamo alzare il ritmo al segno più, e dare nuovi strumenti per il lavoro dei giovani e dei più deboli”. Lo dichiara Chiara Gribaudo, vice capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati.
“Siamo finalmente scesi – spiega - sotto i 3 milioni di disoccupati, e questo nonostante continui a scendere anche il numero degli inattivi. Anche la disoccupazione giovanile fra i 15 e i 24 anni scende al 35%, una notizia buona ma ancora non abbastanza. Questi dati vanno letti insieme alla crescita della fiducia delle imprese: le persone stanno uscendo di casa per cercare un lavoro, si stanno rimettendo in gioco. In questa partita dobbiamo essere accanto a loro con una pluralità di interventi: servono una nuova decontribuzione per i giovani e il taglio del cuneo fiscale, ma anche la ristrutturazione definitiva delle politiche attive del lavoro”.
“Gli assegni di ricollocazione partiti il mese scorso genereranno presto dati ancora più positivi, ma ad Anpal rimane un intero sistema da ricostruire e riformare, a partire dai centri per l’impiego. Su entrambi i fronti serve assolutamente la spinta del governo, perché nessuno venga lasciato indietro”, conclude.