“Il quesito referendario leghista è sia inammissibile sia sbagliato. Inammissibile perché secondo i consolidati parametri della Corte c 'è un vuoto che non può essere colmato. Mancano i collegi uninominali in cui votare e non è sufficiente una delega che li prometta.
In ogni caso, al di là dell’inammissibilità, se si inserisce un maggioritario a turno unico in un sistema che è multipolare si rischiano quattro serie conseguenze. La prima è che la frammentazione entri in modo forte nella spartizione dei collegi tra chi si coalizza. La seconda è che non ci sia nessun vincitore perché si realizzerebbero vittorie a chiazze: la bipolarizzazione è incentivata solo a livello di collegio, non nazionale. La terza è che vi potrebbe anche essere all'opposto o un super-vincitore anche con pochi voti (ad esempio più di due terzi dei seggi a chi prende meno di un terzo dei voti). La quarta è che potrebbe vincere in seggi anche chi non ha vinto con più voti. Il maggioritario più logico, nel contesto dato, se lo si vuole, può essere solo nazionale e a doppio turno”. Lo dichiara il deputato democratico Stefano Ceccanti.