La Carta dei valori firmata dai 16 partiti della destra europea, tra cui Lega e Fratelli d'Italia, è un documento insensato. Contestare l'Ue proprio mentre sta approvando definitivamente il Pnrr che consentirà al nostro Paese di avviare un programma straordinario di investimenti da più di 200 miliardi è un'azione politica incomprensibile e deleteria per l'Italia. Soprattutto da parte di chi, come Salvini, dovrebbe sostenere un governo convintamente europeista che crede nell'Europa come strumento di crescita, sviluppo, tutela dei diritti e delle libertà fondamentali. Ricordiamo a Salvini e Meloni, forse distratti in questo mesi, che i loro alleati europei si sono opposti con forza alla creazione del Recovery Fund così come all'emissione degli Eurobond per finanziare il piano Next generation EU, e contrastano da tempo politiche di solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità nella gestione delle politiche migratorie. Sostenere le posizioni di Orban e della destra europea vuol dire lavorare contro gli interessi del nostro Paese. La conversione europeista di Salvini è durata poco. La demagogia e la propaganda sovranista per lui viene sempre prima degli italiani. I Democratici continueranno ad opporsi con forza a questa retorica e continueranno a difendere l'Italia e l'Europa.
Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo dei deputati del Pd.