“L’intesa “mobile” tra tutte le forze del centro sinistra crea un largo schieramento di ‘lealtà costituzionale e repubblicana’ che può fermare le ambizioni della destra di cambiare la Costituzione, ambizioni mai così forti dal dopoguerra. Questa intesa ‘mobile’ non è un fatto inedito. Le culture democratiche e progressiste sono sempre state segnate in Italia da marcate differenze, ma ogni volta che sono state a rischio condizioni essenziali di esercizio democratico esse hanno spesso trovato con successo condizioni per una intesa”. Così il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“Oggi - continua - è in gioco la stessa collocazione internazionale del Paese per un’Europa protagonista e non gregaria nella Alleanza Atlantica nel pieno della guerra in Ucraina e della crisi di Taiwan. L’intesa lascia margini di autonomia programmatica su cui lavorare ancora. Il Pd è stato generoso. Soprattutto Calenda, protagonista importante del patto costituzionale e repubblicano, può riconoscerlo avendo beneficiato molto di questa generosità oggi e in passato”.