"Le parole pronunciate ieri dal segretario Enrico Letta sono il segno chiaro di un programma di governo che mette al centro i giovani e la scuola. L’istruzione è una leva decisiva per garantire lo sviluppo, la lotta alle disuguaglianze e l'emancipazione sociale. Riteniamo che sia indispensabile un investimento concreto sui nostri insegnanti. Docenti preparati e motivati sono un valore aggiunto per formare le nuove generazioni. In Italia la carriera di docente è meno ambita rispetto ad altri Paesi perché la professione non gode di adeguato riconoscimento in termini di prestigio, retribuzione e carriera. Le retribuzioni del nostro corpo docente sono tra le più basse in UE. Per questo se vinceremo le elezioni intendiamo entro il 2027 pagare i nostri docenti con una retribuzione nella media degli altri insegnanti europei. È indispensabile rinnovare il contratto per affrontare nodi cruciali come la progressione di carriera, la definizione degli incarichi e la qualificazione professionale. Capiamo il nervosismo della destra: loro hanno solo tagliato sull’istruzione ogni volta che sono andati al governo, a partire dagli insegnanti. Mentre Meloni, Salvini e Berlusconi parlano esclusivamente di tasse inique e ingiuste per favorire i più abbienti, noi pensiamo a migliorare la nostra scuola pubblica. Questo è un gesto concreto per dare centralità all’istruzione del nostro Paese".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera e Simona Malpezzi capogruppo Pd al Senato