“C'è scarsa consapevolezza da parte del governo su cosa significhino le parole liste d'attesa e l'impatto che hanno sui cittadini italiani: parliamo di 10 milioni di prestazioni sanitarie inevase e di 4 milioni di persone che vi rinunciano nell'impossibilità di accedere in tempi utili o perché non hanno risorse per rivolgersi al privato. Questa situazione non nasce con il governo Meloni, ma si acuisce con questo esecutivo per mancanza di risposte concrete, per la carenza di personale sanitario, per la scarsa interconnessione dei 21 sistemi territoriali, per la presenza del privato convenzionato solo nelle zone di maggiore 'mercato' e non in tutti i territori”. Lo dichiara il deputato dem Gian Antonio Girelli intervenendo in Aula sulle misure urgenti per la riduzione delle liste di attesa.
“Nel decreto – continua Girelli - esistono molti aspetti che non vengono trattati come il maggiore investimento nella medicina di iniziativa e la soluzione del problema della medicina difensiva che va contro i pazienti e i medici 'scaricabarile' perché isolati da carenza normativa e impauriti dalle tante cause giudiziarie. Per eliminare le liste d'attesa, si incominci a garantire le risorse necessarie per il Ssn, si smetta con la propaganda e si facciano funzionare per davvero i sistemi regionali. Avete messo su un binario morto la legge Schlein, ora cominciate a dare risposte concrete”.