Migranti: Di Biase, gravissima aggressione nel Cpr di Gradisca.
“Lo Stato deve rispondere del modo in cui tratta chi si trova sotto la sua custodia”
“Lo Stato deve rispondere del modo in cui tratta chi si trova sotto la sua custodia”
“Ogni giorno che passa i fatti dimostrano sempre di più l’assurdità dei centri in Albania voluti dalla Meloni. La Destra ha provato a forzare le regole per un progetto che era sbagliato fin dall’inizio. Una propaganda fatta sulla pelle dei più fragili e mettendo le mani nelle tasche degli italiani che stanno già pagando un miliardo di l euro per la propaganda della Meloni”.
“In questi giorni nel Mediterraneo c'è stato un caso Sar tanto complesso quanto discutibile. Un'imbarcazione in difficoltà con più di 100 persone a bordo è stata soccorsa a più riprese da assetti navali differenti. In un primo caso c'è stato un respingimento illegale in Libia, e verificheremo nelle prossime ore chi ha la responsabilità di questa decisione. Alcune persone risultano disperse. Le altre messe in salvo sono state portate in porti differenti, probabilmente smembrando nuclei familiari.
“Qui a Gjader, in Albania, come in tutti i Cpr italiani le condizioni di vita e di lavoro sono infime e non si possono più tollerare. I Cpr sono illegali e vanno chiusi. A Gjader, le persone che entrano nel centro perdono ogni qualità umana, vengono ridotte a bestie o nella migliore delle ipotesi, animali in gabbia. E come in tutti i Cpr italiani, qui non c'è alcuna umanità ma solo l'aggravante di trovarsi in Albania con un costo, anzi uno spreco, di 800 milioni che potevano essere spesi per altre priorità, a partire dalla sanità pubblica”.
Centri migranti sono disumani e costosi
Non sono serviti per fermare i trafficanti di essere umani, né come deterrenza. I centri in Albania sono il fallimento totale di un Governo che ha buttato un miliardo di euro prendendo in giro gli italiani. Grazie alle deputate e ai deputati del partito Democratico, andati sul posto a svelare e a mostrare il costoso bluff.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Per sapere cosa succede in Albania dobbiamo ricorrere al sindacato ispettivo perché questa vicenda è avvolta da un velo di opacità e di propaganda assoluta. Oggi possiamo fare una riflessione su quanto accaduto in quest’anno sulla storia di questo fallimento. L'obiettivo del governo era di portare in Albania 36.000 migranti: ce ne sono stati 157. Visti i costi stimati che sono di 130 milioni all'anno, il trasporto di ogni singolo migrante è costato un milione di euro che avremmo potuto investire sulla sanità pubblica, sul sociale, sulla sicurezza.
Procedure opache, sprecato oltre un miliardo per progetto che non funziona
«Una bambina di soli due anni e uno di quattro sono morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Una notizia che spezza il fiato. Un dolore che grida giustizia. Ma la vera tragedia è che questo dolore si sta trasformando in una macchia ordinaria nel nostro orizzonte politico, dove la vita e la morte di chi cerca rifugio sembrano non valere più nulla» – così l’on. Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, commenta la notizia del naufragio al largo di Lampedusa.
“Sono appena rientrato da Gjader in Albania, dove – insieme ad una mediatrice culturale e a un esperto in diritto internazionale – ho avuto nuovamente la possibilità di visitare una delle due ‘cattedrali nel deserto’ che nell’arco di cinque anni costeranno quasi un miliardo di euro alle casse dello Stato italiano.”