Strage di via D’Amelio: Iacono, manca ancora la verità, è dovere delle istituzioni contribuire a ricercarla
Trentadue anni senza che a Paolo Borsellino, ad Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli possa essere tributata l’unica cosa che una democrazia ormai adulta e matura come la nostra, dovrebbe loro riconoscere.
La strage di via D’Amelio fu la dimostrazione del fatto che l’Italia era in guerra, coinvolta in una battaglia che però non tutto lo Stato stava combattendo.
Dopo 57 giorni dalla strage di Capaci, nel luglio del 1992, la mafia ripeteva il suo atto criminale, facendoci assistere, attoniti, a un nuovo orrore.