Verona: Rotta, non si riscrive Storia, no a via Almirante

  • 20/11/2019

“Il Comune di Verona ne combina un'altra delle sue e prosegue nel tentativo di trasformare la città Medaglia d'Oro della Resistenza, nel laboratorio politico e culturale della peggior destra. E in questa precisa linea politica e amministrativa, si colloca la proposta di intitolare una strada a Giorgio Almirante, respingendo quella che indicava il nome di Giorgio Gaber. Ovviamente, la commissione che si è occupata dell'atto ha usato una serie di patetiche scuse come le eccezioni di territorialità, puntualmente smentite dalla lettura dei regolamenti comunali, per giustificare la sua scelta.

Fascismo: Verini, parole Tajani offensive per storia e valori democrazia

  • 14/03/2019

“Antonio Tajani ha detto cose offensive per la storia, per la memoria, per i valori che stanno alla base della democrazia. Più che da Presidente di tutti, sembra aver parlato come vecchio tifoso di quella monarchia che favorì l’ascesa del fascismo, avallò la vergogna delle leggi razziali. Sono cose pericolose, perché - e Tajani lo sa -  sono cose non solo del passato, ma attuali: in giro per l’Europa e per l’Italia pulsioni e fatti razzisti, discriminazioni, sono all’ordine del giorno e nessun segnale ambiguo può essere dato.

Foibe: Rosato, nessuno può mettere in dubbio la storia

  • 04/02/2019

“La tragedia delle Foibe è storia del Paese. Nessuno ha diritto di metterla in discussione tanto meno fantomatici storici revisionisti e negazionisti”. Lo dichiara Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito delle polemiche provocate dal convegno 'foibe e fascismo' organizzato dall'Anpi il 10 febbraio a Parma.

“Gli italiani conoscono quella pagina e per questo celebriamo il Giorno del ricordo. Domenica sarò a Basovizza con chi sa che quel dramma ha lasciato un segno che nessuno mai potrà cancellare”, conclude

Pd, governo tuteli sicurezza cittadini e manifestazioni locali

  • 17/07/2018

È necessario intervenire per tutelare le tante manifestazioni territoriali, espressione di storia e cultura della nostra nazione. Sono ragionevoli e giuste le motivazioni che hanno portato il capo della polizia ad adottare una circolare per normare le manifestazioni pubbliche, ma, a quasi un anno dalla sua emanazioni, è evidente che quello che Gabrielli aveva fatto per tutelare i cittadini e la sicurezza sta diventando uno strumento che condanna alla sparizione molte manifestazioni locali che arricchiscono il nostro territorio”.

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