Autonomia: Pd, fare luce su attuazione riforma, Calderoli riferisca in Parlamento
Su protezione civile da Musumeci pugno in faccia a Governo
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“Solo un laureato in porcate parlamentari come Calderoli poteva concepire una proposta come questa”, lo ha detto il deputato Pd Peppe Provenzano intervenendo alla Camera sull’autonomia differenziata, suscitando la reazione dei deputati di maggioranza. “Non è un insulto, è una citazione del Ministro Calderoli stesso, che ripetutamente nel corso di questi anni ha rivendicato questo suo curriculum”.
Davanti a un incredulo Calderoli per l’assenza totale della Lega, la maggioranza è andata sotto sull’Autonomia su un emendamento dell’opposizione ma non riconosce l’esito del voto. Il ddl è già un dànno gravissimo per il paese evitiamo che lo sia pure per il funzionamento della democrazia parlamentare. Non accetteremo la dittatura della maggioranza.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Calderoli rispetti il lavoro del Parlamento ed eviti di offendere gli auditi. I toni e gli attacchi ai tecnici che stanno fornendo un contributo all'istruttoria della Camera sono assolutamente inaccettabili e fuori luogo. Peraltro la sostanziale unanimità delle critiche e delle preoccupazioni che arrivano da tutte le direzioni e che sono giunte anche oggi alla Commissione bicamerale per le questioni regionali dai rappresentanti degli enti locali, delle parti sociali, dei settori economici e produttivi, dovrebbero indurre ad una riflessione il Ministro e il suo Governo.
“Anche alla Camera dalle audizioni parlamentari sta emergendo un giudizio negativo univoco sugli effetti dell’autonomia differenziata proposta dal governo” così i deputati democratici della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Bonafè, Sarracino, Ricciardi, Fornaro, Cuperlo e Mauri commentano il primo ciclo di audizioni che si è tenuto questa mattina. “È una bocciatura su tutta la linea – aggiungono i dem – ed è molto grave che la maggioranza resti sorda, confermando l’impostazione di chiusura su un tema centrale per l’assetto futuro del nostro paese.
Le considerazioni di Calderoli non ci convincono. La Costituzione prevede certo le materie che possono essere oggetto di eventuale devoluzione alle competenze regionali. Ma la stessa Carta prevede l'obbligo di definire e finanziare preliminarmente tutti i Lep relativi a queste materie prima di procedere ad eventuali forme di autonomia.
"La comunità del PD condanna senza se e senza ma ogni forma di violenza che provi a condizionare il dibattito pubblico. Quindi auspichiamo che vengano individuati al più presto gli autori delle minacce rivolte al Ministro Calderoli a cui va la nostra totale solidarietà. Le minacce e la violenza non hanno cittadinanza nel nostro paese". Lo scrive in una nota il deputato e responsabile Sud e Coesione della Segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.
Dichiarazione di Marco Sarracino , deputato Pd e responsabile Sud e Coesione del Partito Democratico
La presunta “Agenda” del Ministro Valditara riteniamo, purtroppo, sia la stessa del suo collega di governo Calderoli, e lì la parola sud non c'è. Non basta fare un’agenda per rivendicare una serie di cifre e di risorse già stanziate da altri governi. Il nodo politico non affrontato è quale futuro si vuol costruire per il Mezzogiorno sapendo che l'istruzione è una leva fondamentale. I dati invalsi, infatti, sistematicamente, ci riportano un sistema formativo in cui le diseguaglianze diventano ereditarie. Su questo il Ministro continua a eludere risposte.
"Le dichiarazioni odierne di Calderoli alla stampa e di Zaia in tv il termometro della grande difficoltà della Lega sul capitolo autonomia differenziata. La verità è che iniziano ad emergere sostanziali differenze e distinguo all'interno della maggioranza rispetto ad un disegno di legge che aumenta i divari e le diseguaglianze.