Fs: Casu, no a svendite, Salvini riferisca in parlamento su ipotesi privatizzazione
Siamo al dilettantismo, solo 3 giorni fa Mit smentiva in parlamento esistenza piano privatizzazione
Siamo al dilettantismo, solo 3 giorni fa Mit smentiva in parlamento esistenza piano privatizzazione
"Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu. La fermata straordinaria imposta da Lollobrigida a Ciampino, come si apprende oggi dalla stampa, è un atto di un’arroganza ingiustificabile, uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine che erano sul suo stesso treno, già in ritardo, e a tutte le persone che fronteggiano ogni giorno i disservizi causati dalla mancanza di finanziamenti nei trasporti da parte del governo Meloni di cui fa parte.
“La firma del contratto di programma tra Mit, Ferrovie dello Stato e Telt per la realizzazione della Tav potrà garantire minori spese complessive per quasi mezzo miliardo di euro”.
E’ quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio e relatore del provvedimento.
Dichiarazione on. Alessia Rotta, vicepresidente gruppo Pd alla Camera
"Voglio esprimere le più sentite condoglianze ai familiari dei due macchinisti deceduti nel grave disastro ferroviario di Ospedaletto Lodigiano e ai feriti l’augurio di una immediata guarigione. In attesa di accertare le cause di questa terribile tragedia, il nostro pensiero è rivolto a tutti coloro che prestano servizio pubblico nel paese, come il personale ferroviario."
“Il Partito Democratico è stato e continua ad essere contrario alla partecipazione diretta di Ferrovie dello Stato in Alitalia. Ferrovie dello Stato deve infatti risolvere le attuali criticità a partire dall’ammodernamento delle infrastrutture e dei disagi dei pendolari.
“L'annuncio che il prossimo piano industriale 2019-2023 di Ferrovie dello Stato escluderà ogni operazione su Alitalia è l'ennesima conferma dell'incapacità del governo di risolvere la situazione.
<Il ministro Tria smentisce il collega Di Maio sulle prospettive di Alitalia. Mentre Di Maio aveva annunciato una presenza pubblica nella compagnia superiore al 50% oggi il ministro dell’Economia dice che non esiste alcuna decisione e che occorre attendere la presentazione del piano industriale. Siamo alle solite. Anche su questo versante si dimostra che l’esecutivo è privo di una visione in campo economico e industriale e diviso al suo interno. L’esito è quello che tutti gli indicatori economici segnalano: un paese bloccato e in recessione.
“Sono scioccato dalle parole del ministro Tria sulla situazione del sistema bancario”. Lo ha dichiarato Luigi Marattin, capogruppo Pd in Commissione Finanze, in relazione alla risposta fornita dal ministro dell’Economia Tria al question time.
Di Maio voleva salvare Alitalia creando una nuova compagnia con Ferrovie dello Stato in cui quest’ultima avrebbe messo sostanzialmente solo soldi e si sarebbe caricata il personale in esubero. Operazione possibile con il taglio alle spese già preventivate dalle Ferrovie per l’acquisto dei treni per i pendolari.
Quando gli hanno fatto notare l’impraticabilità dell’operazione ha aggiustato il tiro ridimensionando il ruolo di Fs.
Certo le cose cambiano in fretta nel meraviglioso mondo di Di Maio. Mesi fa infatti sosteneva che l’intervento pubblico non sarebbe stato necessario.