20/04/2023 - 11:59

“E’ arrivato il momento in cui il governo deve decidere di decidere. Non sono ammessi più rinvii”. Lo affermano i deputati democratici Piero De Luca e Andrea Gnassi dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia Ue sul no a proroghe per le concessioni balneari.

“Non è più possibile – proseguono gli esponenti democratici – tergiversare e continuare a lasciare nell’incertezza tutti gli operatori e i territori di un settore nevralgico per il nostro turismo e per la nostra economia, impedendo qualsiasi possibilità di programmazione e investimenti. Una situazione ormai insostenibile che mette in grave difficoltà  Regioni e Comuni. È giunto il momento di definire una disciplina della materia organica, strutturale e compatibile con il diritto Ue”.

19/04/2023 - 17:50

“Piano è patrimonio del Paese, non di un singolo governo”

Il Pnrr non è solo uno strumento economico, è il simbolo politico di un nuovo modello di integrazione europea. È patrimonio dell’intero Paese, non è nella disponibilità di un singolo governo o di una forza politica. Voi avete il dovere anzitutto di attuarlo questo piano, non di bloccarlo. Per questo, noi eserciteremo ogni giorno un’azione seria di vigilanza e controllo. Finora abbiamo visto solo caos e approssimazione. E dovete smetterla di fare scaricabarile sui precedenti governi, tocca a voi assumervi le vostre responsabilità. Avete fatto fatica a chiudere gli ultimi 55 obiettivi del 2022. E i ritardi nell’erogazione della terza rata da 19 miliardi lo dimostrano. Non state dicendo nulla rispetto agli obiettivi dell’attuale semestre. E ancora più grave, ascoltiamo a giorni alterni annunci sulla volontà di rinunciare a parte delle risorse che abbiamo ottenuto con tanta fatica. 
Chiediamo al governo una grande operazione di verità e trasparenza e di tornare indietro rispetto ad alcune scelte sbagliate. Accentrare a Palazzo Chigi il coordinamento non solo politico, ma anche tecnico del Piano con la soppressione dell’Agenzia, è un errore gravissimo. Allo stesso modo, unire la spesa del Pnrr a quella dei fondi di coesione è un orrore politico: vuol dire rinunciare, da un lato, alle risorse del Piano, e perdere, dall’altro lato, i progetti da finanziare con i fondi di coesione rivolti soprattutto al Sud. E non vorremmo che uno dei vostri obiettivi fosse proprio togliere risorse destinate al Mezzogiorno per dirottarle in altre aree del Paese. Se ci sono aggiustamenti mirati da fare per le nuove contingenze economiche noi siamo pronti a verificarli e a discuterne con spirito costruttivo, ma dovete condividerli con il Parlamento. L’Italia non può permettersi di fallire questa occasione. Se avete intenzione di perdere fondi decisivi per il Paese, sappiate che non vi consentiremo di mandare in fumo miliardi di euro per l’ambiente, il digitale, gli investimenti nel sociale, nelle scuole, nel lavoro, nella sanità. Non vi consentiremo di bruciare il futuro dell’Italia e degli italiani.
Lo ha detto il capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue, Piero De Luca, durante la dichiarazione di voto in Aula.

 

17/04/2023 - 19:20

“ Il Governo non è mai riuscito ad avviare pienamente il motore del Pnrr da quando si è insediato. Prima le difficoltà nel completare gli ultimi 55 obiettivi del 2022 e il conseguente rinvio del pagamento della terza rata da 19 miliardi. Successivamente, la confusione sull'attuazione dei prossimi progetti e sulle eventuali modifiche da apportare al Pnrr. Poi, le dichiarazioni di vari esponenti di maggioranza sulla volontà di riunciare addirittura a parte delle risorse già ottenute, mettendo in discussione ad esempio investimenti decisivi come le case di comunità. Infine, il ritardo nella definizione dei programmi ReactEU. Il caos e l'incompetenza della destra stanno mettendo seriamente a rischio il futuro del Paese”. Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue

15/04/2023 - 18:01

“Dopo la presidente Meloni, continuiamo ad ascoltare da esponenti di maggioranza dichiarazioni fuorvianti sulla protezione speciale, ritenuta un’anomalia solo italiana. Non è così. La maggioranza degli Stati UE, infatti, prevede ipotesi di protezione complementare a tutela di diritti umani fondamentali. Queste ipotesi sono consentite proprio dalla normativa dell'Unione, in particolare dalla direttiva c.d. qualifiche e dalla direttiva c.d. rimpatri, che prevedono forme possibili di protezione umanitaria o speciale in aggiunta allo status di rifugiato e alla protezione sussidiaria. È sconvolgente il grado di falsità delle informazioni che si veicolano pur di giustificare provvedimenti del Governo sbagliati, inefficaci e disumani”.
Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

14/04/2023 - 11:21

“Non siamo assolutamente soddisfatti della risposta del governo. Anzi, abbiamo avuto la conferma che in merito al RePowerEu vi è grande confusione e incertezza sugli stessi progetti che si intendono presentare. Petaltro, il termine previsto dal nuovo regolamento europeo è quello del 30 aprile. Mancano solo pochi giorni, dunque, e apprendiamo che il governo è in assoluto ritardo e che non vi è alcuna idea precisa di quali siano i progetti sui quali puntare. Denunciamo inoltre il mancato coinvolgimento del Parlamento sulle modifiche che la destra intende fare al Pnrr nel suo complesso. Questo è ancor più grave perché alcuni esponenti della maggioranza hanno annunciato di voler rinunciare ad una parte di queste risorse. Dal Pd il messaggio è chiaro: l’Italia non può rinunciare a queste risorse decisive per il futuro del Paese e che abbiamo ottenuto dall’Europa. Occorre dal governo una operazione di trasparenza e verità. Lo chiedono gli italiani”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Politiche europee, Piero De Luca, in replica alla Camera alla risposta della sottosegretaria, Matilde Siracusano, all’interpellanza urgente presentata insieme al collega Andrea Casu.

“RePowerEu - ha detto Andrea Casu illustrando l’interpellanza - è un piano finalizzato a risparmiare energia, produrre energia pulita, diversificare il nostro approvvigionamento energetico. L’obiettivo è quello di rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima del 2030, secondo modalità che garantiscano la coerenza con il Green Deal europeo. Parliamo per l’Italia di risorse che possono arrivare fino a 5 miliardi di euro complessivi per il miglioramento delle infrastrutture e dell’efficienza, il contrasto alla povertà energetica, la diffusione delle energie rinnovabili, l’incentivazione della riduzione della domanda e la riqualificazione della forza lavoro per acquisire competenze verdi. Ecco perché - ha concluso - sarebbe una follia non portare a termine questa missione”.

13/04/2023 - 16:02

“La drammatica esperienza della pandemia dovrebbe aver insegnato a tutti l'importanza decisiva di investire nel rafforzamento dei presidi sanitari pubblici nel nostro Paese.
Il Governo invece sta facendo l'esatto contrario. Dopo una legge di bilancio in cui ha ridotto i futuri impegni economici in sanità, la destra conferma questo grave disinteresse nel Def appena approvato e annuncia di considerare addirittura irrealizzabili i progetti delle case di comunità previsti dal Pnrr”. Così l'on. Piero De Luca, capogruppo PD in Commissione politiche europee alla Camera, intervenendo a Fuori campo su SkyTg24.
“È un atteggiamento grave e pericoloso per i nostri cittadini. Ci opporremo con forza a questi tagli sulla sanità, perché il diritto alle cure per tutti va difeso e tutelato in modo assoluto”, conclude.

11/04/2023 - 15:34

“La destra al governo sta mostrando tutta la sua incapacità a gestire i fondi del Pnrr. Un’occasione storica, un’opportunità di crescita e sviluppo senza precedenti, ottenuta grazie all’impegno in particolare dei Democratici e progressisti a Roma e a Bruxelles”. Così il vice capogruppo alla Camera del Pd, Piero De Luca, in un’intervista a euroactiv.it. “Il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto - continua De Luca- ha chiaramente detto che ‘alcuni interventi’ non potranno essere realizzati entro il 2026, senza precisare a quali progetti si riferisca e a cosa stia lavorando da mesi per evitare di perdere queste risorse straordinarie. Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha rincarato la dose affermando che è meglio non spendere i soldi piuttosto che spenderli male’. Questa inadeguatezza e questa confusione politica mettono a rischio un Piano che non è nella disponibilità di un singolo Esecutivo, ma è patrimonio dell’intero Paese. Ed è decisivo soprattutto per il Mezzogiorno, cui è destinato il 40% delle risorse. Per questo abbiamo chiesto con forza che il ministro Fitto chiarisca in Parlamento. È necessaria una vera operazione trasparenza”.

06/04/2023 - 12:47

“La fotografia dell’Italia che ci consegna oggi l’Istat conferma tutte le nostre preoccupazioni. Abbiamo un Paese in cui le differenze tra Nord e Mezzogiorno sono drammatiche. Al Sud, ad esempio, la spesa pro-capite per il welfare territoriale è la metà della media nazionale e poco più di un terzo di quella del Nord-Est. Quasi un comune su tre nelle regioni meridionali non è in grado di offrire assistenza domiciliare agli anziani fragili. Abbiamo 155 euro di spesa in meno in media per ciascun minore residente, 917 euro in meno per una persona con disabilità, 49 euro in meno per l’assistenza agli anziani. Certo, parliamo di problemi storici e nessuno pensa di dare responsabilità dirette al governo Meloni. Ma una cosa è certa, la strada intrapresa da questa destra va nella direzione di ampliare queste divergenze. L’incapacità, se non addirittura la resa, nello spendere presto e bene le risorse europee attraverso il Pnrr, da un lato e il progetto di riforma costituzionale con la cosiddetta autonomia differenziata, dall’altro, rappresentano due macigni su ogni ipotesi di riscatto nazionale. Avevano detto di essere pronti, ma in questi sei mesi abbiamo visto solo issare bandierine propagandistiche e nulla per il futuro dell’Italia”.

Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione Politiche europee alla Camera, Piero De Luca.

03/04/2023 - 14:47

“Con questo governo l’Italia rischia di perdere un’occasione storica. Il Governo sta accumulando ritardi sull’attuazione del Pnrr per la sua incapacità e prova a scaricare le responsabilità su chi lo ha preceduto. A ciò si aggiunge una confusione pericolosa sull'utilizzo dei fondi stessi tra la Presidente Meloni, i suoi Ministri e gli esponenti della sua maggioranza. Sono assurde le parole del capogruppo della Lega alla Camera, Molinari, che propone di valutare di rinunciare a parte delle risorse. Con quale faccia si presentano agli italiani se bruciano queste risorse europee preziose per il Paese? Il caos regna sovrano. Il Ministro Fitto venga a riferire subito in Parlamento”. Così il capogruppo PD in Commissione politiche europee alla Camera, Piero De Luca.

30/03/2023 - 14:17

“Ormai in Europa l’Italia si isola ogni giorno di più. Oggi tocca al tema della registrazione dei figli di coppie dello stesso sesso. La condanna del Parlamento europeo dimostra quanto ci stiamo allontanando dagli altri Paesi e quanto questa destra ci stia portando indietro”. Lo scrive su twitter Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche Ue di Montecitorio.

 

29/03/2023 - 10:30

“Ogni giorno apprendiamo notizie sempre più allarmanti sul Pnrr. Il Piano è fermo al palo. Il pagamento della terza rata è stato congelato e sui prossimi step del cronoprogramma di investimenti e riforme non c’è alcuna chiarezza da parte dell'esecutivo. Così come nessuna notizia arriva dal governo su eventuali modifiche che ha annunciato di voler apportare al Recovery Plan. Se a questo aggiungiamo anche il blocco da mesi dei Fondi di Sviluppo e Coesione al Sud, la situazione è davvero preoccupante. Il governo ha il dovere di informare il Parlamento e fare chiarezza su cosa sta facendo e cosa intende fare. Non gli consentiremo di sprecare questa occasione storica per l'intero Paese”.

Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue alla Camera.

25/03/2023 - 15:08

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dichiara che il governo è pronto ad intervenire in caso di contagio del sistema bancario italiano. Ricordiamo al ministro che il suo governo sta bloccando la ratifica della riforma del Mes, che contiene il c.d. backstop, ossia un nuovo strumento europeo di difesa dei risparmiatori in caso di crisi degli istituti di credito. Siamo al grottesco. Stanno scherzando col fuoco”.

Lo dichiara il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Piero De Luca.

23/03/2023 - 14:36

“Questa destra incivile e oscurantista ancora una volta ha dato prova di una disumanità pazzesca. Ha stravolto la nostra proposta di legge sulle madri detenute e ci ha costretto a ritirarla. Non si ferma neanche di fronte a bambini e bambine. Non c’è mai fine al peggio”. Lo scrive su twitter il vicepresidente dei deputati Pd, Piero De Luca.

22/03/2023 - 19:00

“Nella sua replica oggi in Aula la presidente Meloni, che ha cominciato il suo intervento sostenendo che dall’opposizione erano arrivate una serie di bugie, ha detto una cosa non vera nel tentativo di smentire le nostre argomentazioni.
Non è affatto vero che la protezione speciale sia un’anomalia italiana. Quasi tutti i paesi europei, infatti, prevedono ipotesi di protezione complementare a tutela di diritti fondamentali, come quello al rispetto della vita privata e familiare, riconosciuti a livello europeo e in Italia dalla nostra stessa Costituzione. Queste ipotesi sono consentite dalla normativa dell'Unione e non sostituiscono ma si aggiungono a quelle relative allo status di rifugiato e protezione sussidiaria cui la Presidente ha fatto riferimento.
Pima di parlare ci documentiamo, noi. Sorprende invece che chi guida il governo contesti queste affermazioni con tesi infondate, non sappiamo se per mancata conoscenza o, come spesso accade, per pura propaganda”.
Lo dichiara il vice capogruppo del Pd alla Camera, Piero De Luca.

22/03/2023 - 11:43

“Viviamo in una fase storica delicata, dopo una pandemia devastante, una guerra drammatica e un’emergenza energetica con l’impennata del costo della vita. In questa situazione, il nostro Paese avrebbe potuto pagare un prezzo altissimo. Se siamo riusciti a reggere è perché l’Italia era ed è fortemente ancorata all'Euro ed all'Ue, e questo grazie al Pd e alle forze progressiste che hanno tenuto la barra dritta anche quando qualcuno di voi, con i suoi amici di Visegrad, provava ad allontanarci dai nostri Partner. Oggi che siete al governo vi rendete conto di quanto fossero sbagliate le vostre posizioni. Siamo commossi e piacevolmente colpiti. Ora, anche per le crisi delle banche Svb e Credit Suisse, bisogna ratificare subito la riforma del Mes. Basta con bugie e fake news. Se fosse stato per voi, inoltre, il Pnrr non sarebbe neppure esistito, oggi è patrimonio dell’intero Paese. Avete poi il dovere di rendere permanente un meccanismo come Sure per difendere l’occupazione in caso di crisi. E come ha già fatto la nostra segretaria Schlein, vi ribadiamo che è giunto il tempo di attuare nel nostro Paese le previsioni sul salario minimo, quelle che peraltro avete votato anche voi, entusiasti, in Europa”.

Così il vice presidente del Gruppo Pd, Piero De Luca, intervenendo in Aula alla Camera sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista della riunione del Consiglio Ue.

“Occorre - ha aggiunto - rafforzare il ruolo dell’Ue quale attore internazionale, a partire dalla drammatica emergenza in Ucraina dovuta alla grave, ingiustificata e illegittima, aggressione decisa da Putin. Noi siamo stati da subito dalla parte dell’Ucraina, delle libertà, dei diritti fondamentali, essenza stessa della nostra integrazione europea. Siamo in presenza di vere e proprie azioni criminali e non è un caso che la Corte dell’Aia abbia emesso un mandato di arresto contro Putin. Questo sostegno è,la premessa per ottenere il cessate il fuoco e una soluzione diplomatica per una pace giusta. Rafforzare l’Ue vuol dire, infine, porre rimedio anche alle incapacità sul fenomeno immigrazione. Non è certo una soluzione la soppressione della protezione speciale o dichiarare guerra alle Ong. Le immagini di Cutro hanno segnato un punto di non ritorno. Ancor più devastante è stata la vostra reazione: colpevolizzare chi parte e fugge da guerre, violenze o persecuzioni. Servono politiche di vicinato, canali umanitari, una Mare nostrum europea. Così come è giunto il tempo di superare il Regolamento di Dublino. Una modifica bloccata voi a Bruxelles insieme ai vostri colleghi sovranisti. Speriamo - ha concluso - che anche su questo abbiate cambiato idea”.

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