10/07/2023 - 20:18

Con la proposta di legge sulle competenze non cognitive e trasversali che la maggioranza porta in aula in questi giorni, si spreca in maniera irresponsabile una straordinaria opportunita’ per promuovere le competenze non accademiche degli studenti italiani e contrastare l’insuccesso formativo, l’abbandono scolastico, la povertà educativa. La norma è senza finanziamento ma nessuna sperimentazione, seppur volontaria, può davvero avviarsi senza risorse. L’onorevole Sara Ferrari denuncia nel suo intervento oggi alla Camera che purtroppo si tratta di un bluff, di un testo di meri principi, una scatola vuota. Si perde così l’occasione di far progredire il sistema scolastico italiano, che regista esiti degli studenti inferiori alla media OCSE, per la sua rigidità e incapacità di essere inclusivo di tutti i giovani e di valorizzare tutti loro diversi talenti. L’obiettivo di valorizzare le competenze trasversali è comune a tutte le forze politiche, ma la maggioranza lo destituisce di ogni forza reale perché non prevede nessuna risorsa nemmeno per la formazione dei docenti.

06/06/2023 - 20:16

“La maggioranza alla Camera ha bocciato un ordine del giorno che chiedeva formazione per tutti gli operatori pubblici che hanno a che fare con la violenza sulle donne. Prendiamo atto dell’ipocrisia di questa maggioranza che prima applaude le vittime da femminicidio da inizio anno e poi respinge la richiesta di fare formazione e informazione ai dipendenti pubblici per essere sentinelle attive rispetto alla prevenzione del rischio su questo tragico fenomeno di mattanza delle donne”. Lo dichiara la deputata dem Sara Ferrari, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

06/06/2023 - 14:22

L’assemblea del Gruppo Pd della Camera su proposta della presidente Chiara Braga ha eletto il nuovo ufficio di presidenza. Ne faranno parte Simona Bonafé (vice presidente vicaria), Paolo Ciani, Valentina Ghio e Toni Ricciardi (vice presidenti); Andrea Casu e Federico Fornaro (segretari d’aula), Piero De Luca (segretario con delega per il Pnrr, riforme e sicurezza), Sara Ferrari, Roberto Morassut e Silvia Roggiani (segretari con deleghe comunicazione, coordinamento commissioni parlamentari, rapporti Senato e Partito); Andrea De Maria (tesoriere).

09/05/2023 - 17:44

“Tutto come previsto. La destra boccia la nostra richiesta di ripristinare ‘Opzione donna’ e non lo sostituisce con niente. Lascia la misura solo a chi si fa carico a spese proprie anziché pubbliche, del welfare familiare. Non investe nei servizi di cura. Si impegna con promesse vaghe ad ‘assumere specifiche iniziative’ per contrastare il divario pensionistico di genere, ma intanto che ‘studia formule innovative’ compatibili con i ‘vincoli di finanza pubblica’ non proroga lo strumento attivo da quasi vent’anni e lascia almeno 20mila lavoratrici senza alcuno strumento di anticipo pensionistico. Ne’ la Premier, ne’ la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno trovato i soldi per aiutare poche migliaia di lavoratrici, in barba ai proclami sulle pari opportunità”. Lo afferma in una nota la deputata dem Sara Ferrari

08/05/2023 - 12:21

“La mozione PD a prima firma Andrea Orlando che ho sottoscritto, chiede che venga ripristinata “opzione donna”cancellata dal governo Meloni. È proprio la prima donna premier in Italia ad eliminare l’unico strumento di flessibilità per la pensione delle donne! In cambio di cosa? Nulla! Anzi questi tagli alla spesa non sono stati reinvestiti in strumenti di sostegno pubblico al lavoro di cura che grava soprattutto sulle donne.
La chiamano ancora così ma non è più un’opzione, bensì una possibilità per pochissime di fare assistenza privata a familiari certificati, in supplenza del welfare pubblico e rinunciando al 30% dell’assegno. Non solo, ma assistiamo anche alla discriminazione dell’anticipo in base a quanti figli la lavoratrice ha avuto.
Un intervento contro le donne che noi chiediamo con forza di correggere, ripristinando l’istituto pensionistico come era prima del bilancio 2023 della destra, che ha perso l’occasione con il “decreto precarietà” del 1 maggio di rimediare al danno fatto alle lavoratrici italiane”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Sara Ferrari.

04/04/2023 - 19:34
"Il lupo è una specie protetta a livello internazionale che ha rischiato l'estinzione ma che oggi sta lentamente ripopolando vaste zone del nostro Paese. Per continuare a tutelarlo è necessario anche preservare il suo patrimonio genetico contrastando quindi l'ibridazione lupo - cane, fenomeno peraltro all'origine dei numerosi episodi di aggressione agli allevamenti e alla conseguente tensione sociale che sta coinvolgendo il settore agricolo e zootecnico. Per questi motivi chiediamo al governo di intervenire anche di concerto con gli Enti Locali e le Regioni coinvolte, al fine di introdurre sulla base del monitoraggio dell’Ispra, gli strumenti più idonei a garantire un giusto equilibrio tra la presenza del lupo e quella degli allevatori, per salvaguardare al tempo stesso le attività di reddito per le comunità locali e la conservazione e la valorizzazione delle peculiarità faunistiche ed ambientali del territorio. Così in una nota del Gruppo Pd alla Camera, annunciando una interpellanza urgente, a prima firma della Presidente Chiara Braga, su tale tematica. Tra i cofirmatari del Gruppo Pd anche Stefano Vaccari, capogruppo dem in commissione Agricoltura, Marco Simiani, capogruppo dem in commissione Ambiente, Augusto Curti, Christian Di Sanzo, Antonella Forattini, Sara Ferrari, Emiliano Fossi, Silvio Lai, Stefania Marino, Nico Stumpo, Nicola Zingaretti e Valentina Ghio.
"Al tempo stesso - prosegue la nota - è stato chiesto quali misure intende assumere il governo per giungere all’eradicazione dei cani inselvatichiti presenti sul territorio".

 

21/02/2023 - 20:18
Dichiarazione dei deputati Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, Chiara Braga, Sarà Ferrari, Augusto Curti e Christian Di Sanzo

Il  nuovo codice appalti  votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non  convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero  grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr.  In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo  non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore  dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per  la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”

21/02/2023 - 19:22

Dichiarazione dei deputati Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, Chiara Braga, Sarà Ferrari, Augusto Curti e Christian Di Sanzo

Il  nuovo codice appalti  votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non  convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero  grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr.  In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo  non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore  dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per  la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”

15/01/2023 - 11:38

“Uccisa da un ex davanti al ristorante dove avevano cenato. In vista a molte persone, le ha puntato la pistola al cuore e poi ha sparato. Ci chiediamo come mai quest’uomo potesse girare armato con un permesso “sportivo”. Di fronte all’ennesimo femminicidio, ci interroghiamo anche sul troppo facile possesso di armi da fuoco. Chiediamo il rispetto urgente degli impegni presi con l’ultima unanime mozione parlamentare del novembre scorso, con la quale si invita a rendere effettiva l’applicazione delle misure previste dalle norme sul possesso di armi da fuoco e l’istituzione della banca dati dei possessori, prevista dalla direttiva europea, recepita ancora nel 2017, che prevede che alla detenzione “legittima” di un’arma corrisponda una tempestiva ed efficace comunicazione ai familiari e ai conviventi maggiorenni, anche diversi dai familiari, oltre a compiere un monitoraggio costante ed attuale della persistenza della non pericolosità di chi detiene un’arma. Come possiamo accettare che dalla pratica sportiva si possa semplicemente passare a uccidere chi rivendica soltanto la propria libertà?”. Lo dichiara Sara Ferrari, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

11/01/2023 - 19:11

“Questo decreto è l’ennesimo inutile segnale di debolezza e incapacità che il Governo e lo Stato stanno dando al Paese e alla comunità di Taranto. Mentre si continua a regalare denaro pubblico ad una gestione fallimentare degli stabilimenti, migliaia di cittadini, l’intero personale dell’azienda e tutti i loro familiari vivono un dramma quotidiano fatto di rassegnazione e paura per il prossimo futuro. Oggi gli operai dell’ex Ilva hanno protestato duramente davanti a Montecitorio e noi eravamo qui con loro e con le organizzazioni sindacali, esattamente come lo siamo stati negli ultimi anni, per dire al Governo che è giunta improrogabile l’ora di decidere. I lavoratori si sono espressi quasi all’unanimità per un avvicendamento della governance, condizione ineludibile per dare agli stabilimenti di Taranto una vera prospettiva di rilancio e di sviluppo sostenibile. Per trasformare la decarbonizzazione dallo stato di promessa a quello di realtà servono risorse e volontà, requisiti che oggi mancano a sufficienza. Per questo, insieme alle rappresentanze sindacali, il Partito Democratico chiede che il Governo, nelle persone del Presidente Meloni e del Ministro Urso, ascoltino attentamente ciò che da mesi un’intera comunità sta chiedendo: più lavoro e sicurezza, in un quadro di sostenibilità ambientale e zero rischi per la salute.”

Lo dichiarano i deputati del Partito Democratico Ubaldo Pagano, Marco Simiani, Marco Lacarra, Claudio Stefanazzi, Chiara Braga, Sara Ferrari, Augusto Curti.

23/11/2022 - 13:33

“Ottantadue donne uccise quest’anno e altrettante lo scorso ci dicono che la violenza contro le donne è fenomeno esteso e radicato.
Viviamo in un Paese in cui le donne che lavorano sono meno del 50% e quando lavorano guadagnano la metà dei propri compagni, fratelli, padri, anche se magari hanno studiato di più, e se decidono di avere un figlio quel lavoro lo perdono o ottengono un part-time che renderà più povere loro e le loro famiglie, comprometterà la carriera e regalerà loro una pensione da povere (oggi 50%). In un Paese in cui queste palesi discriminazioni sono all’ordine del giorno, dovremmo stupirci della violenza sulle donne? Ogni volta che mestamente con la sconfitta nel cuore partecipiamo alle fiaccolate per Giulia Carla Eleonora Francesca Stefania uccise da chi avevano amato solo perché avevano scelto di terminare una storia, di essere libere, ci diciamo che c’è un problema culturale. E' esattamente così.

E allora il Partito democratico, nella sua mozione, chiede che il nostro sforzo maggiore sia quello sull’educazione scolastica, sensibilizzando e finanziando progetti specifici contro gli stereotipi di genere, di educazione a relazioni corrette e rispettose, sull’uso consapevole del linguaggio e dei social network, estendendo però tali progetti alla comunità educante in senso largo, quindi anche alle associazioni sportive, culturali, religiose dove bambini e bambine e ragazzi e ragazze possano imparare il rispetto e il riconoscimento del valore delle reciproche differenze.

Chiediamo inoltre che alle donne sia garantita la possibilità di scegliere davvero di uscire in sicurezza dalla violenza, non solo attraverso strumenti di accoglienza, ma di presa in carico complessiva ed integrata insieme ai loro figli, sostenendo protocolli di rete tra istituzioni e associazionismo e valorizzando le Best Practices introdotte anche a livello regionale e dobbiamo assicurare loro la possibilità di costruirsi una nuova vita e quindi assicurare alle donne in qualsiasi luogo del paese vivano, aiuti speciali per l’inserimento nel mondo del lavoro. 

La battaglia contro la violenza sulle donne deve diventare la battaglia di tutti, in primis degli uomini. Chiediamo allora di predisporre attraverso la comunicazione istituzionale una vasta campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini per la crescita della consapevolezza maschile della violenza contro le donne. Perchè il problema della violenza maschile contro le donne diventa un problema delle donne ma nasce come problema degli uomini, incapaci di vedersi e riconoscersi maltrattanti e di accettare che le relazioni affettive possono anche finire”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Sara Ferrari, illustrando la mozione del Partito Democratico sulla violenza contro le donne.

22/11/2022 - 12:42

È misura di riequilibrio della rappresentanza

“La doppia preferenza di genere è una misura di riequilibrio della rappresentanza che non impone un obbligo, ma crea negli elettori un’abitudine a saper riconoscere anche all’interno delle candidature femminili le possibili rappresentanti di interessi collettivi. La doppia preferenza di genere è lo strumento di legge più equo, perché non rappresenta una quota riservata a qualcuno, ma rispecchia esattamente la cittadinanza, fatta per metà di uomini e per metà di donne e cerca di riprodurla nei luoghi decisionali. Perché questa ‘giustizia elettorale’ non deve valere in Friuli Venezia Giulia?”.

Lo affermano le deputate dem, Sara Ferrari e Ilenia Malavasi.

07/11/2022 - 16:33

Interrogazione Pd al ministro Pichetto Fratin.

"In piena crisi energetica, cosa aspetta il governo a emanare la nuova disciplina sull'autoconsumo e sulle comunità energetiche?". E’ quanto chiede un’interrogazione urgente al ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, presentata dal Gruppo del Partito Democratico alla Camera.
"Le comunità energetiche rappresentano oggi una soluzione utile e concreta per contrastare il caro bollette, l’emergenza climatica e la povertà energetica, ma per i ritardi del Mite, sono pochissime quelle realmente attive o che stanno ricevendo gli incentivi statali erogati. A pesare sul loro avvio scontiamo purtroppo ritardi, lungaggini burocratiche, ma soprattutto la mancanza del decreto che avrebbe dovuto aggiornare i meccanismi di incentivazione e favorire lo sviluppo di questa nuova forma di produzione energetica pulita e collaborativa. Fissare finalmente un nuovo quadro normativo di disciplina dell'autoconsumo e delle comunità energetiche è fondamentale per favorire l’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale”.

Ne danno notizia le deputate dem Chiara Braga, responsabile Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture del Partito Democratico, e Sara Ferrari.

25/10/2022 - 15:44

“Gentile Presidente Meloni, mi permetto di chiederle gentilmente se potesse quanto prima tranquillizzare le cittadine e i cittadini che abitano in Trentino, ma anche i colleghi e le colleghe onorevoli e senatori che sono stati eletti nella provincia autonoma di Trento nelle fila della sua maggioranza, i quali insieme al Presidente Fugatti hanno rassicurato durante la campagna elettorale che lei sarebbe stata garanzia di difesa delle prerogative autonomistiche. Perché mi corre l’obbligo di segnalarle che questa mattina lei nel suo discorso di insediamento ha detto “per la Provincia di Bolzano tratteremo del ripristino degli standard di autonomia che nel 92 hanno portato al rilascio della quietanza liberatoria ONU”.  Parliamo dello Statuto regionale del Trentino-Sudtirol. Bene. Le devo far presente però che l’autonomia statutaria che lei ha citato è regionale e comprende quindi entrambe le province. Dunque non è possibile adoperarsi per rafforzare l’autonomia di una sola delle due. Pertanto, speranzosa che si sia trattato soltanto di una svista, che ha generato un involontario sgarbo istituzionale, auspico una sua rapida smentita, che rassicuri sul rispetto dello Statuto in vigore e non ci induca a temere che nelle sue intenzioni di riforma della costituzione ci possa essere anche la revisione dello stesso in senso negativo per Trento”.

Lo dichiara la deputata del Pd, Sara Ferrari, a proposito delle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Aula.

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