Oggi siamo qui per prenderci un impegno su cosa si può e si deve fare di più, perché quanto fatto sino ad ora non basta. Purtroppo questo 2024 ci consegna già dati in crescita nei primi otto mesi dell’anno, l’Inail ha infatti contato 680 morti sul lavoro, che significa un aumento del 3,5% rispetto al 2023. Di recente sono state introdotte novità normative, che però non sono state all’altezza delle sfide di questo tempo. Servono più ispettori, molti di più; i numeri di oggi non sono minimamente adeguati e serve averli sul campo con procedure rapide perché l’emergenza è ora. Sappiamo che un pilastro centrale di questa lotta deve essere la formazione e la sensibilizzazione di chi lavora. Una vera cultura della prevenzione nasce innanzitutto dalla consapevolezza. Non possiamo dimenticare, però, che esiste anche una piaga ultimamente molto in crescita: la violenza e le aggressioni subite da chi svolge dei lavori a contatto con le persone, dai medici agli insegnanti. I lavoratori non devono essere supereroi. Solo persone normali, di cui noi dobbiamo prenderci cura. Ma serve lo sforzo di tutti. Alle aziende chiediamo un impegno autentico per la salute e sicurezza dei lavoratori. Non basta soddisfare i requisiti minimi. Perché prevenire non è solo una responsabilità etica, è anche un vantaggio per le imprese. Allo Stato chiediamo di riconoscere, a chi fa di più, di essere incentivato e valorizzato rispetto a chi decide di fare il minimo o neanche quello. Ai sindacati di mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza e di continuare a vigilare, di essere promotori e garanti di accordi che tutelino la salute e il benessere di chi lavora. A tutte le lavoratrici e i lavoratori chiediamo di vigilare e denunciare situazioni di pericolo e di contribuire a creare un ambiente di lavoro sicuro. A tutti noi, che questo momento sia il primo e, auspico, un appuntamento annuale per fare il punto sulla situazione, per costruire percorsi comuni: la sicurezza deve essere una priorità assoluta, non solo come diritto, ma come responsabilità collettiva. È nostro dovere fare di tutto per garantire che nessuno debba temere per la propria vita mentre svolge il proprio lavoro.
Così la deputata del Pd Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro, agli Stati Generali della Salute e Sicurezza sul lavoro in corso alla Camera.
“Ho appreso della morte di Paolo Griseri con profondo dolore e stupore. Era un giornalista brillante e un uomo cordiale, attento ed equilibrato.
Ci siamo sentiti non più tardi di un paio di giorni fa a seguito del suo articolo sui rider perché ancora una volta con la sua sensibilità e la sua attenzione era riuscito a mettere in evidenza il punto sul lavoro che cambia e che richiede delle risposte e aveva raccontato quelle lavoratrici e quei lavoratori che soffrono e che più di altri hanno bisogno di tutele normative.
Ricordo ogni chiacchierata con lui perché oltre al piacevole confronto c’era sempre da imparare per me. Con un'intelligenza raffinata e pungente, una curiosità e una meticolosità rara, era un grande esperto di Fiat prima e di Stellantis dopo. Un uomo che più di altri coglieva le complessità dei sistemi produttivi tenendo sempre insieme le attenzioni dei lavoratori.
Oggi Torino, il Piemonte e il Paese tutto piangono un professionista appassionato, di grande spessore e dall’intelligenza arguta.
Alla famiglia, alla redazione e ai suoi amici va il mio commosso pensiero” così Chiara Gribaudo vicepresidente nazionale del PD sulla notizia della morte del giornalista Paolo Griseri.
“Siamo qui in piazza come Pd a sostenere le ragioni delle lavoratrici e lavoratori dell'automotive. È una vergogna che il governo e soprattutto la presidente Meloni non abbia ancora convocato Tavares ad di Stellantis e le parti sociali per risolvere un problema che riguarda tutto il Paese. Il Pd continua a stare al fianco di chi lotta per mantenere l'occupazione e chiede una politica industriale seria sull'automotive in Italia”. Così la deputata dem Chiara Gribaudo a margine della manifestazione in Piazza SS. Apostoli a Roma per lo sciopero dei lavoratori della componentistica dell'automotive.
"Domani il Pd sarà in piazza per lo sciopero unitario proclamato da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e UilTec sulla componentistica dell’automotive. Parliamo di un settore che occupa migliaia di lavoratori il cui destino è strettamente legato alle scelte di Stellantis. Continuiamo a chiedere un tavolo a Palazzo Chigi perché non può esistere futuro dell’industria italiana senza l’automotive. Meloni dia risposte". Così in una nota congiunta la deputata dem Chiara Gribaudo e il capogruppo in Commissione Lavoro, Arturo Scotto.
“La manovra di bilancio è finalmente bollinata e tutte le bugie raccontate da esponenti del Governo sono emerse, dalla sanità alle pensioni” dichiara Chiara Gribaudo, vicepresidente del PD.
“L’aumento di tre euro al mese alle pensioni annunciato tra le righe piccole della manovra è uno schiaffo a quei milioni di cittadini che vivono con pensioni misere come documentato oggi dall’Osservatorio pensionistico dell’INPS. Il quadro oggi è molto grave soprattutto per le donne la cui pensione da sempre è la fotografia di una carriera lavorativa frastagliata, povera e precaria” continua la deputata democratica.
“I dati presentati oggi, in continuità con i precedenti - ragiona ancora Gribaudo - ci interrogano anche sulle pensioni future perché una carriera di precarietà strutturale come quella che è stata riservata a milioni di giovani non potrà che portare a risultati anche peggiori.”
“Occorre agire e occorre farlo presto su pensioni basse senza ricorrere a vere e proprie elemosine. Ma soprattutto, essendo le pensioni strettamente collegate alla attività lavorativa delle donne e degli uomini dobbiamo creare le condizioni per lavoro e salari giusti, con il salario minimo, con la creazione di posti lavoro e infine abolendo i contratti più precari anziché peggiorare la situazione come ha fatto il Governo in questi anni, da ultimo con il collegato lavoro” conclude l’onorevole Gribaudo.
“Mentre siamo al lavoro in Commissione e lamentiamo l’assenza del Governo leggiamo che la Ministra Calderone trova il tempo di attaccare l’opposizione. Ma è questo il modo di governare?” denuncia la Vicepresidente Nazionale del PD Chiara Gribaudo.
Conclude la deputata Dem: “Proprio mentre parliamo di una sperimentazione che punta a ridurre orario, aumentare salari e produttività del lavoro, cioè tutto quello che serve al nostro paese, né la ministra né il suo vice Duringon trovano il tempo, o forse le ragioni, per venire a contrastare le nostre proposte in Parlamento. Però hanno sia tempo che prosopopea di mandare comunicati stampa per dileggiare le nostre proposte.”
“In un Paese serio, un governo che spende quasi 1 miliardo per i CPR in Albania, trasporta 16 persone con una nave Militare per poi riportarli in Italia il giorno dopo, dovrebbe scusarsi con tutti gli italiani. Soldi che potevano essere investiti nella sanità, contro il caro spesa per le famiglie, per il contrasto alla povertà, che la destra ha buttato per la propria disumana propaganda. Ci hanno trasformato nello zimbello del mondo, altro che patrioti. Incapaci e pericolosi” dichiara Chiara Gribaudo vicepresidente nazionale del PD.
Infine, aggiunge Gribaudo: “il Governo e la presidente Meloni dovrebbero smettere di fare propaganda e addossare le proprie colpe ad altri poteri dello Stato”
“Il 13 ottobre del 2021, all'unanimità, veniva approvata una legge sulle discriminazioni sui luoghi di lavoro per le donne, che rivedeva il codice delle pari opportunità. Una legge su cui erano stanziati 52 milioni. A distanza di anni abbiamo chiesto al governo di informarci sull'applicazione della norma e abbiamo ricevuto come risposta 'vi faremo sapere'! Oggi non si nulla sulla situazione del gender gap e non esiste neanche un momento di condivisione in Aula”. Così la deputata dem Chiara Gribaudo, intervenendo a Montecitorio sulle mozioni per la parità di genere.
“Le donne – continua la parlamentare - rappresentano circa il 7% del Pil e in un Paese che non riesce a crescere dello 0 virgola, possiamo davvero permetterci di sprecare un tale potenziale? Nonostante i vostri toni trionfalisti, il divario occupazionale tra uomini e donne rimane di 18 punti percentuali e la situazione diventa ancora più drammatica quando parliamo di maternità che diventa un ostacolo vero e proprio alla carriera e anche all'indipendenza economica delle donne”.
“In un Paese normale, e civile, l’iniziativa del Comune di Figline e della UISP di dedicare, nella piscina comunale, un’ora per le donne di religione musulmana seguite da istruttrici femminili, sarebbe vista e giudicata come un bel gesto di integrazione, rispetto di un’altra cultura e accoglienza.
La destra invece, da stamattina, ha sparato le fanfare della propaganda, creando il nuovo mostro da sbattere in prima pagina. Ha addirittura mobilitato i suoi “simpaticissimi” vignettisti, sempre pronti con la mano pesante contro le minoranze e un po' meno contro il potere e il Governo.
Ovviamente in questo giochino le donne sono solamente un mezzo. Nessuno di quelli che urlano all’islamizzazione le ha interpellate, ha chiesto loro qualcosa. Scoprirebbero che è stata una loro precisa richiesta che il Comune ha, giustamente, avallato, per creare una dimensione sportiva accessibile realmente a tutti e tutte, allargando il campo dei diritti senza toglierne a nessuno” lo ha scritto la Vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo.
“Ho sentito il dibattito di ieri tra i candidati della regione Liguria e sono rimasta impietrita” afferma la Vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo.
“Come al solito - prosegue Gribaudo - la destra di fronte ai grandi problemi non è in grado di trovare soluzioni ma solo di scaricare responsabilità. E in questo caso addirittura di colpevolizzare le persone che non hanno figli”
“Bucci - spiega la deputata dem - ragiona da stato etico, offensivo per milioni di persone che hanno vite, esperienze e dolori per i quali chi si candida a governare una regione dovrebbe solo avere rispetto, anzi proporre ricette per sostenere la natalità e le donne in percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Bucci dà uno schiaffo a quelle coppie che non hanno potuto avere figli. Dire che chi fa figli contribuisce al successo della società è oscurantista, per nulla liberale.”
Infine il doppio appello di Chiara Gribaudo: “Mi auguro che Bucci chieda scusa a tutte le donne e che intervenga anche la Presidente Meloni per dire se condivide questo pensiero dal momento che Bucci stesso rivendica di essere stato scelto proprio da lei”
L’approvazione definitiva della direttiva per i lavoratori delle piattaforme digitali da parte del Consiglio è una notizia importantissima. Ora, si può sconfiggere il caporalato digitale” così si è espressa la vicepresidente del PD Chiara Gribaudo.
“Finalmente si ristabilisce un principio di realtà per cui se ti viene detto cosa devi fare, dove devi andare e in quali tempi svolgere il tuo compito questo è lavoro dipendente e non può essere considerato in nessun modo lavoro autonomo” ha proseguito la Deputata dem. "Il tema adesso è definire i parametri affinché queste ingiustizie non accadano più ed è una questione di volontà politica.”
“Questa direttiva - prosegue Gribaudo - regola finalmente i rapporti di lavoro di 28 milioni di lavoratrici e lavoratori europei la cui sicurezza è i cui diritti sociali non possono essere determinati solo da algoritmi e decisioni automatizzate.”
“C’è una grande opportunità per l’Italia, cioè convocare subito le parti sociali, recepire la direttiva ed essere capofila dei Paesi che la adottano per regolare i diritti di questo tipo di lavoro ed evitare altre forme di caporalato digitale” auspica infine l’Onorevole Chiara Gribaudo.
"La sicurezza sul lavoro è priorità permanente della Repubblica, è una questione di dignità umana" sono le parole del Presidente Mattarella con cui Chiara Gribaudo Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia ha aperto il suo intervento a Palermo in occasione dell'iniziativa per la 74esima giornata Nazionale per le vittime sul lavoro e nel ricordo degli operai morti a Casteldaccia organizzata da ANMIL.
La Deputata, che ha anche incontrato i famigliari delle vittime dell’incidente di Casteldaccia, ha poi proseguito: “È importante che di sicurezza sul lavoro si parli sempre. Dev'essere un argomento ricorrente, un tema sul quale il Paese unito trovi le soluzioni per fermare la strage.”
“Se ognuno - ha ragionato Gribaudo - fa la sua parte la sfida si può vincere.”
E poi annuncia: “Noi proviamo a fare la nostra parte e come commissione d'inchiesta stiamo preparando gli Stati Generali su salute e sicurezza, dal 29 al 31 ottobre.”
“Per questo abbiamo organizzato gli stati generali - conclude Gribaudo - e quindi esprimo apprezzamento e ringrazio ANMIL per il Lavoro che fa di affiancamento alle vittime di infortuni e di incidenti anche questo spirito solidale va mantenuto. Chiediamo giustizia per chi rimane e per chi ha subito infortunio. Ringrazio poi il Presidente ANMIL Palermo Nicolo La Gattura per l’organizzazione della giornata.”
GRIBAUDO: “Il calcio femminile un microcosmo di diseguaglianze. Per fortuna sta cambiando ma occorre impegnarsi di più”
Il libro “Volevo solo fare la calciatrice” di Alice Pignagnoli è stato presentato questo pomeriggio, mercoledì 9 ottobre, alla Camera dei Deputati nel corso di un dibattito organizzato dall’Onorevole Chiara Gribaudo.
Il libro racconta i sogni di una bambina che voleva diventare calciatrice e di quella calciatrice, che una volta diventata donna dovrà combattere non solo i pregiudizi dello sport e della società ma anche le ingiustizie del mondo del lavoro.
“Sono davvero felice di presentare la storia di Alice Pignagnoli in questo Luogo e con questa platea, perché il suo libro non è solo il racconto di una donna che ha inseguito con tenacia il sogno di diventare calciatrice, ma è anche uno spaccato autentico della realtà che molte ragazze hanno dovuto affrontare e continuano ad affrontare nel mondo dello sport” ha esordito l’Onorevole Chiara Gribaudo.
Ha spiegato poi Gribaudo: “Il libro ci prende per mano [...] e ci trasmette tutta la paura e la rabbia che ha provato come donna, come professionista, come lavoratrice, quando le viene comunicato che essendo incinta è fuori rosa, anzi è fuori rosa e senza più compenso. La sua storia ci ricorda quanto sia grande la disparità di trattamento e di opportunità tra uomini e donne, un gravissimo problema che attraversa trasversalmente la nostra società, dallo sport al lavoro, dalla politica alla cultura. È un'equazione ancora lontana dall'essere risolta.”
“Il calcio femminile - continua Gribaudo - è stato a lungo un microcosmo di queste disuguaglianze. Per anni è stato visto come qualcosa di strano, di marginale, di non conforme. Le donne calciatrici hanno dovuto lottare per conquistare spazi, visibilità e riconoscimento. Fortunatamente negli ultimi anni abbiamo assistito a una lenta ma inesorabile evoluzione. Sempre più ragazze si avvicinano al calcio. In tal senso un grande contributo è arrivato dai mondiali in Francia del 2019 dove quasi 7 milioni di italiani in TV seguirono le Azzure.”
La Vicepresidente Nazionale del PD ha poi toccato gli aspetti più politici: “Da lì in avanti grazie alle battaglie di AIC e di alcuni parlamentari del Pd è stato istituito il Fondo per il professionismo nello sport femminile, che ha messo a disposizione 11 milioni di euro per tre annualità per le federazioni che decidevano il passaggio al professionismo, che ha dato la spinta decisiva a tutto il movimento, inoltre grazie all’entrata dei club professionistici nel 2017 in questo mondo si è determinato un vero e proprio salto di qualità sia in termini di tesserate, oggi quasi 40 mila che di pubblico.
Infine uno sguardo sul presente e soprattutto sul futuro: “Ad oggi solo la serie A di calcio femminile è da considerarsi professionista, mentre le altre serie B e C femminili, sono da considerarsi dilettanti anche se con l’avvento della riforma del lavoro sportivo lo status di dilettanti esiste solo per la normativa sportiva, perché tutte sono da considerarsi lavoratrici sportive che stipulano contratti di collaborazione con le società con una, seppur modesta, contribuzione previdenziale. Questo non può e non deve bastarci, serve infatti continuare su questa strada partendo dal saldare ai club la terza annualità da 3.9 milioni del Fondo per il professionismo ed allo stesso tempo prolungarlo, applicare sgravi fiscali per i contratti delle giovani calciatrici , applicare una tax credit per realizzare strutture dedicate solo al femminile ancora carente di impianti dedicati solo al femminile e rafforzare le campagna di sensibilizzazione a partire dalle scuole.
“Alice voleva solo fare la calciatrice ma è diventato ben altro. Suo malgrado e per fortuna il suo coraggio ha permesso di trasformarla in un esempio per tutte le giovani atlete che sognano di fare carriera nel calcio” sono le parole con cui Chiara Gribaudo ha chiuso il suo intervento.
All’iniziativa organizzata in Sala Refettorio di Palazzo San Macuto hanno partecipato oltre all'autrice del libro personalità politiche come la Vicepresidente della Camera Onorevole Chiara Ascani e il deputato Mauro Berruto, già allenatore della Nazionale Italiana di Volley, le calciatrici della Nazionale di calcio femminile Laura Giuliani e Martina Piemonte e Astrid De Berardinis vicepresidente di Women in film, television and media Italia.
Il dibattito è stato moderato da Saverio Montingelli, inviato speciale Raisport.
“Anche oggi dobbiamo piangere l’ennesimo operaio che lavorava per una ditta in appalto morto sul luogo del lavoro sui binari delle nostre ferrovie e questo è diventato ormai inaccettabile. Un altro incidente gravissimo dopo quelli di Brandizzo e Meina” così si è espressa la vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo.
“Non più tardi di due settimane fa - continua Gribaudo - la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia dopo un anno di indagini ha presentato una relazione del lavoro d'inchiesta che è stato svolto votata all’unanimità cercando di contribuire con quattordici proposte su controllo, investimenti in sicurezza e in tecnologia per evitare che tragedie simili accadano ancora.”
“Il Ministro Salvini e RFI - si appella la deputata dem - devono accogliere questa relazione e lavorare da subito su queste proposte.”
“Non possiamo più sopportare notizie di incidenti sul lavoro sulle linee ferroviarie, si deve fare ogni azione possibile. Subito” conclude l’onorevole Gribaudo.
“La maschera è caduta, le bugie della destra vengono svelate da Giorgetti. Sarà una Manovra lacrime e sangue che colpirà le pensioni, il welfare, la sanità, gli enti locali, le imprese, i lavoratori e i giovani. Il Paese è fermo, senza chiodi da incolpare, solo la loro incapacità.” Così la vicepresidente del Pd, la deputata democratica, Chiara Gribaudo.