“Dopo una settimana orribile in cui, ancora una volta, le destre hanno mostrato il loro volto peggiore, dagli attacchi squadristi in Parlamento passando per gli elogi alla X Mas fino a Meloni che nega al G7 il diritto all'aborto, ci voleva una boccata d'ossigeno. E il Pride di Torino lo è, splendidamente” afferma Chiara Gribaudo, vice presidente del Partito Democratico, dal Pride di Torino.
“Un'onda di persone, tutte colorate, tutte diverse, ma che chiedono di essere uguali nei diritti. Nel diritto ad amare, ad essere sé stessi, a non essere discriminati. Cose, evidentemente, inconcepibili per la destra” continua la deputata dem.
“Torniamo in piazza per ricordare a questo Governo che servono diritti universali, da riconoscere a tutte e tutti. Viva il Pride, dove si parla di diritti il Partito Democratico c'è” conclude Gribaudo.
"L’Italia poteva avere un ruolo di primo piano al G7, promuovendo la sua autorevolezza a livello internazionale: invece, il Governo Meloni si presenta davanti ai leader mondiali mettendo in discussione un diritto fondamentale delle donne: quello di scegliere sul proprio corpo. Una premier donna che non difende i diritti delle donne non serve né alle donne italiane né a quelle del resto del mondo" afferma Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico.
"Il diritto all'aborto sicuro e legale è sotto attacco. Stiamo assistendo a una pericolosa regressione che mina il diritto alla salute, all'autodeterminazione e alla libertà di scelta” continua Gribaudo. "Un governo che chiede di eliminare la parola 'aborto' dalla bozza delle conclusioni del G7 e che non considera prioritari i diritti riproduttivi e sessuali, creando un caso internazionale, non tutela le persone."
"Questi eventi sono di una gravità inaudita: non garantire i diritti espone le persone a gravi rischi. Questo governo sta portando il nostro Paese verso una pericolosa deriva” conclude.
“Per Crippa della Lega cantare bella ciao è più grave che esaltare la x mas come hanno fatto ieri. Parole gravissime, ancora di più nel giorno dell'80° anniversario della strage di Forno in cui quelli che esalta uccisero 68 italiani. Viva l'Italia antifascista, ora e sempre” così su X la deputata democratica, vicepresidente del Pd, Chiara GrIbaudo.
“Una vittoria da inserire nei manuali. Senza sigle ma con liste di persone che ci credevano. Nella città del Presidente della Regione appena rieletto, che nei manifesti compariva a fianco del sindaco uscente, il giovane candidato del PD Alberto Gatto vince al primo turno” così Chiara Gribaudo, Vice Presidente del Partito Democratico sulla recente vittoria del centro sinistra ad Alba.
“La vittoria di Gatto rappresenta un cambiamento significativo per la città, dimostrando che il desiderio di rinnovamento e di idee diverse ed inclusive può vincere se ci si mette competenza e passione.
Questo risultato straordinario apre una nuova era per Alba, confermando che la determinazione e la capacità di ascoltare le esigenze dei cittadini possono portare a cambiamenti positivi.
In un panorama politico che cambia rapidamente, sta emergendo una generazione di amministratori giovani e dinamici che dialogano tra loro e ridefiniscono le istituzioni locali e il modo di far politica. Alberto Gatto incarna un ricambio generazionale che porta nuova energia e idee innovative: la sua esperienza dimostra che le nuove generazioni non solo sono pronte a prendere il testimone, ma anche a guidare con passione verso un futuro migliore.
Oggi Alba festeggia una svolta politica che parla a tutta il Paese, un modello che può e deve diventare un esempio per il centro sinistra. Auguriamo ad Alberto Gatto e alla sua squadra un mandato ricco di successi e soddisfazioni, nella speranza che possa guidare la città verso un futuro prospero e inclusivo” conclude la deputata.
"La scelta della maternità è un diritto fondamentale e le istituzioni devono garantire che questa scelta possa essere presa in modo libero e consapevole," ha dichiarato oggi la vice presidente del Partito Democratico piemontese Chiara Gribaudo in risposta all'iniziativa dell'assessore regionale Maurizio Marrone.
"La consegna delle chiavi della stanza d’ascolto dell’Ospedale Sant’Anna, affidata alle associazioni pro vita, è un segnale chiaro della volontà di ledere un diritto fondamentale, con una decisione che affossa i diritti delle donne e le fa tornare indietro di decenni," ha aggiunto Gribaudo."La Regione Piemonte, sotto la guida di Cirio, ha completamente ignorato la legge sulla contraccezione gratuita per le giovani sotto i 26 anni e il potenziamento delle figure professionali all'interno dei consultori," ha continuato Gribaudo. "I fondi sono stati dirottati su iniziative demagogiche come il fondo 'Vita nascente', che ledono i diritti e la dignità delle donne."
"I consultori piemontesi, che dovrebbero essere servizi sanitari a libero accesso e gratuiti, hanno visto chiusure e riduzioni di orario," continua Gribaudo "Nel 2023, le interruzioni di gravidanza sono diminuite non per un migliore supporto alle donne, ma per il peggioramento dei servizi offerti dalla sanità piemontese."
"La decisione di aprire la stanza d’ascolto all’Ospedale Sant’Anna, è una ferita enorme per il nostro territorio" dichiara deputata “È una decisione ideologica che dimostra la furia con cui la destra governa il Piemonte, attaccando i diritti delle donne e strumentalizzando i loro corpi. Non ci arrenderemo. Nelle sedi istituzionali e nelle piazze continueremo a rivendicare con forza che “il corpo è mio e lo gestisco io”.”
“Dobbiamo reagire a questa destra oscurantista, e combattere affinché il diritto all’aborto sia esigibile in ogni ospedale del Paese: oggi nelle regioni governate dal centro destra questo diritto si trova di fatto in pericolo. Primo caso fra tutti il Piemonte, dove addirittura nell’ospedale più importante della Regione è stata istituita una ‘stanza d’ascolto’, data in affidamento diretto al Movimento per la vita. Questa è violenza psicologica, istituzionalizzata dentro gli ospedali” dichiara Gribaudo, durante la conferenza stampa sulla legge 194 di stamattina.
”A questa situazione va aggiunto un elemento molto grave: le misure contenute nel Decreto Pnrr, che di fatto permettono alle associazioni antiabortiste l’ingresso nei consultori. È ora che questo attacco alla 194 finisca. La denatalità si combatte con degli strumenti a tutela del lavoro femminile, servizi di welfare inclusivi, la capacità di ripensare i tempi di scuola e lavoro in dimensione genitoriale e il congedo paritario obbligatorio retribuito di 5 mesi. Così si cambia la cultura e si favorisce la genitorialità” continua la deputata.
”Chiediamo alle donne di fare un’alleanza non per rivendicare una battaglie del passato, ma per scrivere una pagina di diritti della storia odierna, perché abbiamo bisogno di costruire un futuro diverso. Non lasceremo spazio alla deriva oscurantista, useremo ogni luogo democratico per difendere la possibilità di autodeterminazione delle donne” conclude la vice presidente del Partito Democratico.
Gli Onorevoli Gribaudo e Fornaro hanno presentato un’interpellanza urgente al Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica riguardante il progetto del biodigestore previsto a Borgo San Dalmazzo. Il progetto prevede un impianto con una capacità di trattamento di 35mila tonnellate di rifiuti organici e 10mila tonnellate di sfalci, adatto a servire una popolazione di 800-900mila abitanti, mentre la provincia di Cuneo conta poco meno di 600mila residenti: per saturare questa capacità di smaltimento, la provincia di Cuneo dovrebbe "importare" rifiuti organici.
È importante sottolineare che il nord-ovest Italia è già pieno di impianti di trattamento dei rifiuti organici, con significative capacità residue nelle province confinanti.
Il biodigestore in progetto a Borgo San Dalmazzo è sostenibile economicamente solo se viene saturata la sua capacità di trattamento, poiché le entrate sono proporzionali alla quantità di rifiuti smaltiti: se non arriveranno sufficienti quantità di rifiuti, non sarà possibile per ACSR ripagare l'investimento e questo si tradurrà in tariffe più care per i 158 mila cittadini cuneesi serviti da questo gestore.
Il costo previsto per l'impianto di digestione anaerobica di Borgo San Dalmazzo è di 16 milioni di euro, di cui quasi 13 milioni coperti dal PNRR.
Perché spendere così questi soldi? A chi serve questo impianto? Non è forse meglio investire su altri capitoli più urgenti ed utili al territorio? Il tempo per fermare il progetto non è ancora scaduto, e visti i problemi su alcune infrastrutture del territorio come quella del Colle di Tenda, per fare l’esempio più eclatante, avrebbe più senso decidere di investire questo denaro su progetti più rilevanti per il benessere del territorio.
È importante ricordare che questi fondi provengono dai contribuenti italiani e che una parte significativa del PNRR è finanziata da prestiti che dovremo restituire. Spendere male questi fondi, investendo in un impianto non necessario, rappresenterebbe un danno per tutti i contribuenti.
A un mese dalle elezioni, un duro colpo si è abbattuto sulla giunta Cirio. La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 8 del bilancio di previsione 2023-2025, che prevedeva il posticipo al 2032 dei pagamenti del piano di rientro sanitario, costringendo così la Regione Piemonte a coprire un ammanco di bilancio che si aggira attorno ai 250 milioni di euro.
"La Corte Costituzionale ha bocciato le manovre contabili della giunta regionale, certificando come il presidente Alberto Cirio e l'assessore alla Sanità Luigi Icardi non abbiano rispettato gli accordi stipulati con il governo dalla precedente giunta Chiamparino, che avevano permesso al Piemonte di uscire dal commissariamento," dichiara la deputata dem Chiara Gribaudo.
"Da tempo denunciamo che questa Giunta naviga a vista senza una vera programmazione. Oltre alla mancanza di visione, ora sappiamo che anche la gestione contabile è inaffidabile. Durante il piano di rientro, il centrosinistra è riuscito a garantire livelli di assistenza tra i migliori in Italia, mentre il centrodestra, non rispettando i conti, ci ha portato a metà classifica nonostante le risorse straordinarie" conclude Gribaudo.
“Solidarietà ad Antonio Augelli, candidato del PD a Settimo Torinese, insultato da vigliacchi anonimi. Amate le differenze significa non avere paura, tantomeno di chi pensa di intimidirci in questo modo. Forza Antonio, sempre a testa alta per i diritti di tutti e tutte” dichiara la vice presidente del Partito Democratico.
“Quanto accaduto a Casteldaccia rappresenta l'ennesima strage sul lavoro che non possiamo ignorare. È evidente che il cordoglio da solo non basta: siamo di fronte ad uno stillicidio quotidiano che richiede un'azione immediata e incisiva”, dichiara Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia.
“In questo momento di dolore e lutto, desidero esprimere il mio più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime, a cui va la mia più sincera vicinanza”, continua la deputata.Conclude: “Dalla tragedia di Brandizzo, abbiamo assistito ad un preoccupante ripetersi di eventi tragici che hanno colpito più persone contemporaneamente: i dati sulle morti sul lavoro continuano a crescere, mentre la carenza di personale negli ispettorati del lavoro rimane una questione critica che va affrontata con urgenza.
Basta ai subappalti a cascata, al lavoro precario e all’illegalità che mettono a rischio la vita dei lavoratori ogni giorno. È fondamentale superare le divisioni politiche, per affrontare con determinazione e fermezza questa situazione”
“È evidente come il Sistema Sanitario Nazionale stia raggiungendo il punto di collasso, e non è una questione di "se" ma di "quando" questo accadrà: il Governo ascolti il grido proveniente dalle comunità di tutta Italia.
È necessario un deciso cambio di rotta per garantire una risposta adeguata ai bisogni dei cittadini, per contrastare le disuguaglianze e per assicurare il diritto fondamentale alla salute, come sancito dall'articolo 32 della nostra Costituzione.
La proposta di legge presentata da Elly Schlein prevede un graduale aumento della spesa sanitaria fino al 7,5% del PIL, per affrontare l'emergenza legata alla carenza di personale, alle lunghe liste d'attesa per esami e visite, e alla situazione critica dei pronto soccorso.
È imprescindibile raggiungere un livello di finanziamento della sanità in linea con la media europea e attuare un piano straordinario di assunzioni per soddisfare le esigenze dei cittadini.
Chiediamo al governo e alla maggioranza di calendarizzare al più presto la proposta di legge del PD a firma Schlein, e di coinvolgere le opposizioni in una discussione volta a elaborare una riforma valida.
Basta con i tagli: servono più risorse e maggiori investimenti.
La sanità non può diventare una lobby privata: non possiamo permetterci di creare una nuova disuguaglianza tra cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Lo dichiara Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera.
“L’unica che non ne azzecca una è la Santanchè: in un Paese normale ci si dimetterebbe dopo un minuto. Lei invece resta ancora lì, protetta dalla destra che se ne frega dei diritti di chi lavora”.
La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per la ministra Santanchè sulla truffa ai danni dell'Inps. L'accusa è gravissima: secondo la Procura intascava i fondi della cassa Covid costringendo i dipendenti a lavorare.
Già a giugno dello scorso anno la deputata aveva presentato un ordine del giorno, con il quale impegnava l’esecutivo “a sanzionare gli operatori che avessero usufruito in maniera fraudolenta della Cassa integrazione Covid”. Nel documento viene esplicitamente citata Visibilia Editore, “società quotata in Borsa, a suo tempo controllata con il 48,6 per cento delle azioni dalla Senatrice Santanché”
Gribaudo: “L'ordine del giorno è stato votato dalla maggioranza in Parlamento. Non hanno nulla da dire oggi?”
La vicepresidente del Partito Democratico conclude: “Il Governo sfiduci Santanché e smetta di proteggerla, lo chiediamo da tempo: sul rispetto dei diritti di lavoratori e lavoratrici non facciamo passi indietro. La scelta più giusta, in ogni caso, per decenza istituzionale, sarebbe quella delle dimissioni immediate.”
In occasione della giornata organizzata dal Partito democratico per chiedere condizioni di reclusione rispettose della legge e della Costituzione, l'Onorevole Chiara Gribaudo ha compiuto una visita ispettiva presso il Carcere di Cuneo.
“La situazione che ci è stata rappresentata in questo momento conferma il dato nazionale: manca il personale e qui in modo particolare, poiché in organico sarebbero previsti 46 tra ispettori e sovrintendenti, ma ne sono presenti meno di 10. Come Partito Democratico ci impegniamo a portare avanti le preoccupazioni e le richieste emerse durante la visita ispettiva al Carcere di Cuneo. È fondamentale affrontare queste sfide in modo collaborativo e con un impegno concreto, raccogliendo gli stimoli di ogni giorno lavora nel settore” dichiara la deputata.
Diverse le questioni sul tavolo: la carenza di personale, il sovraffollamento, la carenza del sistema sanitario interno e le sfide legate alla gestione della popolazione carceraria.
“Chiederemo conto della situazione con un’interrogazione urgente al ministro Nordio” aggiunge Gribaudo. “Anche perché in Piemonte c’è una situazione anomala: nonostante il sovraffollamento di carceri come quelli di Cuneo o di Torino, la struttura di Biella ha smesso da tempo di accogliere nuovi detenuti, e 50 posti di questa risultano non essere occupati. La giustizia non può funzionare a seconda dei comuni e di residenza dei sottosegretari: il sottosegretario Delmastro venga a Cuneo e visitare la struttura e si dia da fare per invertire questa tendenza. Non è normale avere questo squilibrio di posti nella stessa Regione: non è rispettoso di chi lavora dentro al carcere e non è dignitoso per chi è dentro e sta scontando la pena” conclude Gribaudo.
Con Madia, Gribaudo, Quartapelle e Scarpa
Le deputate democratiche Marianna Madia, Chiara Gribaudo, Lia Quartapelle e Rachele Scarpa parteciperanno insieme al Comitato ‘voto dove vivo’ alla conferenza stampa sul voto per gli studenti fuorisede alle prossime elezioni europee. La conferenza stampa si terrà mercoledì 17 aprile alle ore 17.30 nella Sala stampa della Camera dei Deputati.Per accrediti ospiti e giornalisti (entro martedì 16 aprile ore 18): pd.ufficiostampa@camera.it
Ingresso: Via della Missione, 4 - Roma
Giacca obbligatoria per gli uomini
Con Madia, Gribaudo, Quartapelle e Scarpa
Le deputate democratiche Marianna Madia, Chiara Gribaudo, Lia Quartapelle e Rachele Scarpa parteciperanno insieme al Comitato ‘voto dove vivo’ alla conferenza stampa sul voto per gli studenti fuorisede alle prossime elezioni europee. La conferenza stampa si terrà mercoledì 17 aprile alle ore 17.30 nella Sala stampa della Camera dei Deputati.Per accrediti ospiti e giornalisti (entro martedì 16 aprile ore 18): pd.ufficiostampa@camera.it
Ingresso: Via della Missione, 4 - Roma
Giacca obbligatoria per gli uomini