12/02/2024 - 14:57

“La scuola è, prima di ogni altra cosa, una comunità educante dove si formano i cittadini di domani e non si può pensare di risolvere ogni problema che si verifica al suo interno  introducendo nuovi reati e punendo indiscriminatamente gli studenti, tenuti addirittura all’onere della prova. Questo non significa essere buonisti o troppo permessivi ma, nel riconoscimento che eventuali responsabilità personali vanno sempre accertate e sanzionate se ci sono, rivendicare il ruolo principale della scuola che è quello di formare i cittadini di domani. E ogni eventuale sanzione all’interno della scuola deve avere questo  obiettivo educativo davanti. Per questo si dovrebbe valorizzare sempre di più il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia, rendendolo una elaborazione sempre più partecipata e collettiva con l’obiettivo di ricostruire il dialogo necessario tra scuola, studenti, genitori e rifondare la fiducia nella scuola. Si dovrebbe operare per costruire progetti di comunità educante. Non si può pensare che la repressione sia l’unico strumento efficace per il processo  di maturazione e crescita degli studenti e per ripristinare un clima di reale e proficuo confronto all’interno della scuola.  Chi danneggia già oggi viene punito: ciò che occorre, valorizzando l’autonomia che caratterizza ogni scuola, è lavorare per ripristinare un clima di dialogo e confronto reciproco, per la serenità della comunità scolastica, senza affidarsi a misure propagandistiche che cavalcano le notizie del giorno. Purtroppo per il ministro la risposta sanzionatoria sembra essere l’unica soluzione ad ogni problema presente nella scuola. Così davvero non si rende un buon servizio alla crescita del sistema di istruzione del nostro Paese”.

Così Irene Manzi, responsabile nazionale scuola Pd e capogruppo in commissione Istruzione alla Camera.

07/02/2024 - 14:35

Manzi, no all’amichettismo negli atenei

“Dopo la scorpacciata di nomine nelle aziende di stato e l’occupazione dei luoghi della cultura adesso Fdi mira alle Università che, parole loro, dovrebbero essere “a disposizione” del Presidente del Consiglio. Una vera e propria follia” è duro il commento della capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, alle dichiarazioni del Responsabile Università di Fdi, Massimo Miscusi rilasciate oggi nel corso di una conferenza stampa alla camera. “Promuovere e sostenere la diffusione di alcune discipline, come quelle Stem, è cosa ben diversa dal minare l’autonomia scientifica delle università. Cosa pensa la Ministra Bernini di questa stravagante proposta Fdi che ha tutto il sapore di un’invasione di campo nelle sue competenze?”.

 

05/02/2024 - 12:08

*Manzi: Cosa aspetta intanto Sangiuliano a ritirare deleghe?*

“Apprendiamo che la Presidente del Consiglio ha ricevuto una lettera firmata dal ‘sottosegretario dimissionario’, Vittorio Sgarbi, che annuncerebbe una trattativa con il governo su modalità, tempi e conseguenze delle sue dimissioni. Siamo davanti a una situazione mai accaduta che getta le istituzioni nel ridicolo e nell’imbarazzo. Meloni dica con chiarezza se Sgarbi si è dimesso o no. E, in caso contrario, chiuda questo balletto inqualificabile e proponga immediatamente al Presidente della Repubblica il decreto di revoca del sottosegretario” così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi. “In questa situazione di stallo - aggiunge la democratica - stigmatizziamo inoltre la reticenza del Ministro della Cultura, il cui silenzio appare intollerabile alla luce della delibera dell’Agcm che dichiara Sgarbi incompatibile. Perché questi tentennamenti? Cosa aspetta Sangiuliano, anche in questa fase, a revocare le deleghe che ha conferito a Sgarbi?”.

31/01/2024 - 15:29

Opposizione contraria

“Governo in imbarazzo sul caso Sgarbi. La maggioranza va avanti a colpi di rinvii sperando che siano altri a decidere le sue sorti. Dopo Santanchè e Delmastro prosegue la difesa oltranza di chi mette in imbarazzo il Paese”. Così la deputata democratica, Irene Manzi, tra i promotori della mozione di sfiducia al sottosegretario Sgarbi che è stata “rinviata dal calendario della Camera dopo le richieste dei gruppi di maggioranza con il parere contrario delle opposizioni”.

26/01/2024 - 09:47

Cosa aspettano Meloni e Sangiuliano a farlo dimettere?

“Da Sgarbi toni volgari e minacciosi che imbarazzano anche governo e

maggioranza che gli vietano di fare ingresso in parlamento.  Cosa aspettano Meloni e Sangiuliano a rimuovere Sgarbi dai suoi incarichi?“ lo chiede la deputata democratica, Irene Manzi, insultata ieri da Sgarbi per aver depositato, insieme ai deputati del Pd, del M5s e di Avs, una mozione che chiede al Governo di revocare la nomina di Vittorio Sgarbi a Sottosegretario di Stato.

Ecco il testo della replica della capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi a Il Giornale:

“Gentile Direttore,

spiace dover tediare i lettori ma

l’articolo pubblicato ieri a firma del sottosegretario Sgarbi mi chiama direttamente in causa. Il tono volgare, per non dire velatamente minaccioso di Sgarbi, nasce dal fatto che ho depositato insieme ai deputati del Pd, del M5s e di Avs una mozione che chiede al Governo di revocare la sua nomina a Sottosegretario. Non si tratta di un “atto scritto sotto dettatura”, come viene sintetizzato sulle vostre pagine, ma della constatazione che il sottosegretario è al centro di diversi procedimenti che rendono imbarazzante la sua permanenza al governo.

Avrei discusso volentieri con lui in Parlamento, ma non è stato possibile: gli imbarazzi nel governo - quelli di Meloni e Sangiuliano - non permettono più al sottosegretario di fare ingresso nelle aule parlamentari. E infatti Sgarbi non era presente al dibattito alla Camera! Così come è lui stesso a ricordare che non viene più ricevuto e che non ha contatti con Sangiuliano da quando il Mic ha trasmesso all’Agcm gli atti per sue presunte violazioni della legge sul conflitto d’interesse. Non la sottoscritta, non il Pd, non Il Fatto quotidiano, non Report, ma il Capo di gabinetto del ministero! Per non parlare delle forti pressioni che il sottosegretario sta ricevendo da quando è stata comunicata dalla Procura di Macerata - non dai giornali! - la sua iscrizione nel registro degli indagati per autoriciclaggio di beni culturali. E da quando i Carabinieri del Comando di Tutela del beni culturali - non i giornali! - che dipendono dal Ministero della Cultura, gli hanno sequestrato il dipinto al centro dell’inchiesta che lo vede indagato. Un dipinto che – se l’indagine sarà confermata – è stato rubato, deturpato, tagliato, modificato. A tal riguardo, nella mozione ricordiamo che Sangiuliano ha attribuito a Sgarbi, tra le altre, le “funzioni di sicurezza del patrimonio culturale”. Non spetta a noi deputati emettere sentenze, è però di tutta evidenza il valore politico di questo caso. Ed è per questo che, in piena libertà e nel rispetto dei regolamenti parlamentari, abbiamo presentato la mozione di sfiducia. Invece di prendersela con me e con il Parlamento, Sgarbi dovrebbe riflettere sul perché la sua maggioranza no

24/01/2024 - 12:04

“Non solo l’accordo è sbagliato ma per finanziarsi toglie risorse a più capitoli di bilancio, tra cui proprio quelli di un settore centrale per lo sviluppo del Paese come la ricerca. Venti milioni tagliati ad università e ricerca a partire dal biennio 2024/2025 è una cifra spropositata ”. Lo dichiara Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio, la quale aggiunge: “La spesa complessiva prevista dal citato accordo Italia Albania è di 653 milioni di euro per soli 5 anni e per al massimo 3mila migranti al mese. Una spesa folle per fare le stesse cose che si fanno normalmente in Italia a costi immensamente minori. Ma ancor più una conferma della considerazione- scarsa- che il Governo del Merito nutre per i settori legati alla ricerca e al sapere”.

23/01/2024 - 15:35

“Gli impegni presi dal governo per le scuole e per il personale coinvolto sono ancora troppo generici e insoddisfacenti. Chiediamo - già in fase di conversione del decreto Milleproroghe - risorse certe per consentire la proroga dei contratti e certezza per i lavoratori che devono seguire i progetti del Pnrr e che invece al momento non si sono visti rinnovare il contratto”. Così Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione per denunciare le gravi criticità generate dalla distinzione prevista dal suo dicastero rispetto alle proroghe tra le diverse figure del personale Ata.

“La nota ministeriale – aggiunge Manzi - ha generato, di fatto, una gravissima disparità di trattamento tra le figure professionali: da un lato i collaboratori scolastici e dall'altro gli assistenti tecnici ed amministrativi prorogati solo teoricamente e rimasti senza lavoro e senza alcuna certezza. Gran parte delle scuole, di fronte alle incertezze circa le risorse a disposizione, ha scelto infatti di non rinnovare i contratti del personale tecnico e amministrativo e, molte altre, si trovano a vivere una situazione di estrema confusione. Chiediamo al governo di garantire le risorse necessarie perché tutte e tre le figure professionali siano gestite e tutelate equamente, essendo tutte necessarie al buon funzionamento degli istituti scolastici e all’espletamento dei progetti Pnrr”.

22/01/2024 - 15:20

Sangiuliano riferisca alla Camera

“Quanto avvenuto alla Fondazione Teatro di Roma è molto grave. I rappresentanti di Regione e Ministero hanno compiuto un vero e proprio blitz per la nomina del nuovo direttore - nonostante il parere del Presidente del Cda e della rappresentante del Comune di Roma, socio di maggioranza e proprietario degli immobili.
Una nomina che, quanto apprendiamo, sarebbe avvenuta su input del presidente della commissione cultura della Camera che, per primo, ha rivendicato la scelta nel più assoluto silenzio del Presidente della Regione Lazio e dello stesso Ministro. Noi vorremmo che il ministro Sangiuliano riferisca in parlamento sul caso e ci dica chi ha dato e in quali sedi indicazione di voto al componente del Cda espresso dal MiC e quali sono le motivazioni”. Lo ha detto la capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio, Irene Manzi, che ha aggiunto: “davanti alle dichiarazioni del presidente della commissione cultura della Camera, circa il suo ruolo di vigilanza operativa sui teatri stabili e le istituzioni culturali, chiediamo inoltre al presidente Fontana se ritiene che il presidente Mollicone abbia agito nel rispetto delle sue reali prerogative”.

20/01/2024 - 17:14

Oltre che eredità passato, cultura è presente e futuro.

"Esprimo grande apprezzamento per il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione di Pesaro capitale italiana della cultura 2024, dove ha affermato come la circolarità della cultura non sopporti restrizioni o confini, pretende il rispetto delle opzioni di ogni cittadino, respinge la pretesa, di pubblici poteri o di grandi corporazioni, di indirizzare le sensibilità verso il monopolio di un pensiero unico. Se la cultura è sapere, creatività, emozione, passione, sentimento, ebbene, è il presupposto delle nostre libertà, inclusa quella di stare insieme". Lo dichiara la deputata dem Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura.

“L’apertura della stagione di Pesaro Capitale della Cultura 2024 ci offre l’opportunità per rilanciare una volta di più il ruolo della cultura. Eredità del passato, ma ancor più, come di ha ricordato il Presidente Mattarella oggi, presente e futuro vivo e creativo, nel passaggio di testimone da una generazione all'altra, in un rapporto virtuoso tra tradizione, sostenibilità e nuove tecnologie, a cominciare dalle sfide e dalle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale", conclude Manzi.

20/01/2024 - 13:26

Attacchi FdI a Schlein gravi e fuori luogo, servono più risorse dal governo.

“Invece di attaccare il partito democratico, FdI prenda atto del fallimento dell'azione del presidente Acquaroli, il cui immobilismo sta danneggiando i cittadini marchigiani”. Così in una nota i deputati marchigiani del Pd Irene Manzi, capogruppo dem in commissione Cultura e Augusto Curti, componente della commissione Ambiente.

"La Senatrice di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi - aggiungono i dem - da troppo tempo confinata nel mondo immaginario costruito dal centrodestra, si rende autrice di dichiarazioni gravi e totalmente fuori luogo. E quella di stamattina è l’ultima dimostrazione, in ordine di tempo, dell’enorme distanza che separa oramai i marchigiani da governo e Giunta regionale. Anziché perdere tempo nell’esercizio sterile di una critica totalmente fuori contesto, invitiamo la senatrice Leonardi a recarsi presso i territori alluvionati per prendere atto dell’umore dei cittadini. Attaccare Elly Schlein, che si sta prodigando per far sì che su questo dramma non vengano spenti i riflettori, significa non comprendere la portata del problema. Leonardi dovrebbe piuttosto indirizzare tutta la sua vis polemica nei confronti del Presidente Acquaroli, Commissario per l’alluvione, al fine di chiedergli conto del totale immobilismo e di un’indifferenza che offende e danneggia i cittadini. Attendiamo la Senatrice Leonardi, insieme al suo partito, alla prova dei fatti: lunedì, in commissione Ambiente alla Camera, verrà infatti votato un emendamento da noi presentato che dispone maggiori risorse ed equi risarcimenti per gli alluvionati. Vedremo se Fratelli d’Italia si esprimerà favorevolmente".

16/01/2024 - 14:57

“Alla luce delle audizioni odierne in commissione Cultura, ribadiamo che è necessario tutelare i livelli occupazionali, sia rispetto alle sospensioni che ai licenziamenti. Domani ci sarà un nuovo tavolo e auspichiamo che la proprietà ritiri gli 11 licenziamenti e le sospensioni. Le audizioni - richieste da tutte le forze politiche della Commissione - sono state un momento importante per fare chiarezza su molti punti della vicenda, per ascoltare tutte le parti coinvolte e ribadire la necessità di tutelare presidi fondamentali per la democrazia”. Lo dichiara la capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio, Irene Manzi.

15/01/2024 - 18:29

Mantenere deleghe a Sgarbi sfregio a  tutela e sicurezza patrimonio culturale

“Il silenzio del ministro Sangiuliano, che non ha proferito parola nel corso del dibattito su un provvedimento che porta la sua firma, è la conferma che la sua presenza in aula alla Camera era dovuta solo a coprire gli imbarazzi sul caso Sgarbi dal momento che il sottosegretario ancora detiene la delega al sicurezza del patrimonio culturale italiano. Siamo davanti a una situazione surreale che sta compromettendo la reputazione italiana nella tutela e salvaguardia dei beni culturali. Sangiuliano prenda coraggio e batta un colpo con la presidente Meloni, la permanenza di Sgarbi al Collegio Romano è uno sfregio all’onorabilità internazionale del nostro paese e del suo patrimonio culturale”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi.

09/01/2024 - 14:18

“Basta tentennamenti, Meloni e Sangiuliano smettano di proteggere Sbarbi”. È duro il commento della capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, alla nota della procura di Macerata che conferma che il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi è indagato per il reato di autoriciclaggio di beni culturali di cui all'articolo 518-septies del codice penale.
“Sono accuse
molto gravi che, se confermate, si sommano a una situazione già compromettente per un responsabile delle istituzioni. Meloni e Sangiuliano smettano di tentennare, le indagini avranno il loro corso ma è indubbio che siamo davanti a un caso politico e sono troppo fresche le ferite subite dal patrimonio artistico e bibliotecario italiano per colpa della mala gestione”.

30/11/2023 - 11:45

“Il rapporto di Save the Children diffuso stamattina indica chiaramente, per l'ennesima volta, che in Italia c'è un problema di povertà educativa e povertà alimentare. I dati di questa mattina ci raccontano la necessità di interventi progressivi che arrivino poi al riconoscimento della mensa come un servizio pubblico essenziale da garantire uniformemente su scala nazionale. Un primo, significativo passo, sarebbe l'approvazione alla prossima Legge di Bilancio, di un emendamento che il Gruppo del Partito Democratico al Senato ha presentato, raccogliendo le sollecitazioni emerse anche questa mattina, proprio per costituire un fondo a contrasto della povertà alimentare a scuola da destinare ai Comuni, a favore di quelle famiglie che nel corso dell'anno scolastico non riescono a provvedere al pagamento delle rette previste per la fruizione del servizio di ristorazione scolastica ai propri bambini e alle proprie bambine. La mensa è un'occasione di socialità per i bambini e la garanzia di un pasto equilibrato e sano al giorno, è un'opportunità anche per implementare quello che è il servizio del tempo pieno a scuola. Può essere davvero un grande strumento di sostegno e di contrasto alla povertà alimentare e alla povertà educativa”. Così la deputata dem Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura e responsabile Scuola del Partito Democratico, durante la presentazione del policy paper di Save the Children e dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani "Mense scolastiche: un servizio essenziale per ridurre le disuguaglianze" diffuso in occasione di un evento di presentazione alla Camera dei Deputati.

21/11/2023 - 11:21

“Chiediamo una informativa urgente del Ministro Valditara sulle indiscrezioni apparse oggi sul quotidiano Il Domani circa il ruolo di Alessandro Amadori come coordinatore del gruppo e del progetto che riguarda l’educazione alle relazioni nelle scuole, che lo stesso ministro ha costituito e che domani verrà presentato”. Lo chiede in Aula la deputata del Pd, Irene Manzi.

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