12/04/2024 - 16:03

Martedì 16 aprile alle ore 11 presso la sala Berlinguer del Gruppo Pd si terrà una conferenza stampa a cui parteciperanno i capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, il responsabile Esteri della Segreteria nazionale del Pd, Giuseppe Provenzano, e Rolf Mützenich, capogruppo SPD al Bundestag.

L’incontro giunge al termine di una serie di incontri tra rappresentanti del Pd di Camera e Senato e una delegazione dell’SPD al Bundestag, guidata dal capogruppo Rolf Mützenich, a Roma lunedì 15 e martedi 16 su invito della Fondazione Friedrich Ebert in Italia.
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10/04/2024 - 18:35

Da Premier e vicepremier interessi legittimi su investimenti Musk? Pd presenta interrogazione parlamentare
“Il Governo Meloni mette in campo un pool di esperti per dirimere le controversie tra Tim e Starlink la società di Elon Musk, che incassa una prima vittoria: i satelliti di Starlink dialogheranno con le stazioni di terra a Foggia, Marsala e Milano. Caso strano il dossier è supervisionato dalla sorella del sottosegretario Fazzolari, fedelissimo della Meloni che ha avuto Musk come ospite d’onore in una recente festa di partito. Ma caso ancora più strano è che il ministro Salvini abbia ricevuto ieri una delegazione di Elon Musk al Ministero, mostrando uno smaccato sostegno alla Starlink. Tutto questo scambio di cortesie con Musk, mentre TIM fa sapere di questioni legate alla sicurezza delle comunicazioni e non è chiaro quale sia la strategia del governo per portare la banda larga nelle aree interne del nostro paese. Questa corsa tra Salvini e Meloni a chi arriva prima tra le braccia di Musk è legittima, coerente con gli impegni di investimenti previsti e con le garanzie di tutela dei nostri dati? Noi abbiamo preparato una interrogazione per chiedere conto di questo inquietante incrocio tra interessi industriali, sicurezza nazionale e simpatie politiche”. Così il deputato democratico, responsabile esteri del Pd, Peppe Provenzano.

 

27/03/2024 - 16:56

Giorgetti ha responsabilità su operazione concepita a Palazzo Chigi

“La vendita di Agi agli Angelucci è un’operazione politica, che è passata sulla sua testa, concepita su un banco vuoto di quest’aula, quello dell’On. Angelucci, e nelle alte stanze di Palazzo Chigi, e che la farà passare come l’autore di una svendita dell’interesse economico del Paese e di un pezzo di democrazia”. Così il deputato democratico, Peppe Provenzano, si è rivolto in aula alla Camera al ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti nel corso del question time. “È responsabilità del ministro dell’economia – ha aggiunto Provenzano - non permettere che una grande azienda partecipata come l’ENI si riduca a fare favori alla maggioranza attuale e al governo in carica. Magari alla vigilia di tornate di nomine di altre partecipate. Così come è sua responsabilità non assecondare una concentrazione editoriale senza precedenti e evitare una svendita in un coacervo di conflitti di interessi, che al di là di quelli di Angelucci, la riguardano direttamente. Perché lei è Vice Segretario del Partito di cui farebbe parte l’acquirente: una pratica, Ministro, da oligarchi alla fine della dissoluzione dell’Unione Sovietica. Pezzi di partito che spolpano pezzi di Stato”.

27/03/2024 - 11:51

“Leggiamo dagli organi di stampa che il ministro dell’economia sarebbe intenzionato a riferire in aula solo sulle questioni tecniche della presunta vendita da parte di Eni dell’agenzia giornalistica Agi al gruppo Angelucci. Dal ministro Giorgetti attendiamo linguaggi chiari, no burocratese o vuoti tecnicismi: qual è l’orientamento del governo sulla vendita? Per quali ragioni questa operazione di importante valore economico e dagli effetti significativi sull’indipendenza dell’informazione viene gestita con questo modo poco trasparente?” così il deputato del Pd, Stefano Graziano che ha promosso insieme al democratico Peppe Provenzano il question time di oggi alla Camera a cui risponderà il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

25/03/2024 - 17:23

Provenzano e Graziano, operazione dai contorni inquietanti, Giorgetti avalla vendita a deputato Lega

“Mercoledì il Governo dovrà chiarire in aula alla Camera i contorni della presunta vendita dell’Agi al Gruppo Angelucci”. Lo rendono noto i democratici Peppe Provenzano, che ha già depositato un’interrogazione a cui il Governo non ha risposto, e Stefano Graziano, capogruppo dem in Commissione di Vigilanza Rai. Al question-time dovrà rispondere il ministro Giorgetti che, fanno notare i democratici, “si trova in un eclatante conflitto d’interesse dal momento che dovrà avallare - o ha già avallato secondo alcune indiscrezioni stampa - la vendita di un'agenzia giornalistica indipendente di proprietà di ENI, società di cui è azionista il Mef, a un deputato del suo stesso gruppo parlamentare. Un’operazione inaccettabile nelle modalità e dai contorni inquietanti – sottolineano i dem – perché in aperta violazione del pluralismo della informazione e in contrasto con i principi recentemente riaffermati nell’Unione europea nell'ambito dell' “European media freedom act”, che punta proprio a proteggere la libertà e il pluralismo dei media. Il ministro Giorgetti dovrà dirci: se corrispondano al vero le notizie riportate con insistenza in questi giorni in merito alle trattative in corso per la vendita dell’agenzia AGI ad Angelucci; per quali ragioni non sia stata intrapresa una procedura ad evidenza pubblica; quali sono le garanzie sull’autonomia e l’indipendenza giornalistica e gli effetti sull’organizzazione futura dell’agenzia”.

13/02/2024 - 17:09

“La Camera dei deputati del Parlamento italiano impegna il Governo Meloni a chiedere il cessate il fuoco a Gaza.
E sì, oggi il partito democratico ha fatto la sua parte. E ha riportato l’Italia dalla parte giusta, quella della pace in Medio Oriente, dove deve stare”. Così il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano.

08/02/2024 - 11:57

Botta e risposta in aula alla camera tra il deputato democratico Peppe Provenzano e il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani nel corso dell’informativa urgente del governo sulla vicenda di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria. Al centro dello scontro, la possibilità per Ilaria Salis di scontare gli arresti domiciliari presso l’ambasciata italiana su cui il ministro ha chiuso le possibilità adducendo questioni di “sicurezza”. “Quali sarebbero i problemi di sicurezza? Avete paura ci siano neonazisti in Ambasciata?” ha chiesto Provenzano criticando l’inerzia del governo. “Parliamo dei documenti ufficiali” ha ribattuto Tajani a cui Provenzano ha risposto “non avevate la stessa preoccupazione con la documentazione segreta del ministero della giustizia” rievocando il caso che vede coinvolto il sottosegretario Del Mastro.

21/12/2023 - 13:43

Hanno sbagliato tutto sul Patto di stabilità e ora per coprire il fallimento bocciano il Mes. Un'inutile rappresaglia, com'era inutile arma negoziale. La maggioranza si spacca, smentisce Giorgetti. Hanno perso in ??Europa e oggi lo ammettono. Col Governo Meloni a perdere è l'Italia". Così su X Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria Pd.

06/12/2023 - 17:25

“Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia vantavano grande amicizia con Nethanyau, con la destra israeliana. Ora questo vi impone una responsabilità. Parlare chiaro. Dire con chiarezza che, se si vuole lasciare aperta una prospettiva di pace, il finanziamento dell’espansione degli insediamenti illegali è inaccettabile. Lo sta dicendo parte importante della società israeliana. Così come è inaccettabile la protezione dell’esercito alle provocazioni, alle umiliazioni dei coloni nei confronti dei palestinesi a cui è impedita persino la raccolta delle olive. Dire che non possono restare impuniti i crimini commessi in West Bank. Ieri il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha annunciato sanzioni contro i coloni che stanno cercando di far esplodere la Cisgiordania. Facciamolo anche noi, come Italia, come Europa. E non perdiamo di vista Gerusalemme, patrimonio dell’umanità e dimora anche della nostra preziosa comunità cristiana, dove è stata sciaguratamente autorizzata dal Governo israeliano per domani una manifestazione di nazionalisti, che potrebbe sfociare in scontri capaci di incendiare non la Palestina, ma l’intera regione. La pace non può restare una mera invocazione o un espediente retorico che copre l’inerzia e l’indifferenza. Il tempo è adesso”.

Lo ha detto il deputato democratico, Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd, intervenendo in Aula dopo l’informativa del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sugli aiuti umanitari in Medio Oriente.

06/12/2023 - 17:24

“Stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere per fermare questo trionfo della morte? Aiuti, nave militare, incontri diplomatici… tutto bene. Ma non sono la risposta a questa domanda. Sono appena rientrato da una missione in Israele e Palestina. Abbiamo incontrato il Presidente israeliano e il Primo Ministro palestinese, le forze politiche e sociali che credono nel processo di pace, le famiglie degli ostaggi e i palestinesi che in Cisgiordania subiscono l’occupazione e l’oltraggio dei coloni. A Gaza non c’è solo è una catastrofe umanitaria, non solo una gravissima violazione del diritto internazionale, ma si sta appannando la differenza tra legittima difesa e punizione collettiva che non distingue tra Hamas e popolo palestinese. La risposta alla domanda iniziale è solo: la tregua. Non solo per ragioni umanitarie, ma anche politiche”.

Lo ha detto il deputato democratico, Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd, intervenendo in Aula dopo l’informativa del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sugli aiuti umanitari in Medio Oriente.

“Per sradicare il terrore - ha spiegato - serve tornare alla politica. Mettiamo in campo tutte le nostre relazioni per avanzare una proposta credibile di Pace. Lei ha espresso un giudizio liquidatorio della missione Unifil, dicendo che ‘non ha funzionato’. Ma Unifil è una missione di pace, non deve amministrare la guerra. L’Italia, forte della credibilità guadagnata ad esempio in Libano, deve spingere l’Europa, gli Usa che non vogliono l’occupazione di Gaza, a proporre una forza multinazionale di interposizione, con il protagonismo di quei Paesi arabi che possono avere un ruolo cruciale, sotto l’egida delle Nazioni Unite. Se vogliamo davvero essere onesti, quando diciamo ‘due Popoli, due Stati’, dovremmo ricordarci sempre che uno Stato ancora non c’è. Questo Parlamento - ha concluso - già nel 2015, aveva votato una risoluzione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Il tempo è arrivato. Non solo per noi, per tutta l’Europa. Anche come spinta per rilanciare un processo di Pace. Serve uno sforzo diplomatico che purtroppo oggi non vediamo. E domani potrebbe essere troppo tardi”.

07/11/2023 - 19:20

“Oggi è trascorso un mese esatto dal 7 ottobre, da quel tragico giorno in cui abbiamo assistito all'attacco terroristico di Hamas nei confronti di Israele, nei confronti di cittadini inermi, pacifici, spesso pacifisti, massacrati senza alcuna ragione, se non l'odio. Una furia antisemita che ha prodotto quelle atrocità. Quest'Aula ha condannato quel massacro, ma da allora si è avviato una spirale di morte e di violenze. Israele nella Striscia di Gaza ha commesso gravi violazioni del diritto internazionale umanitario. La sua leadership ha rivendicato vendetta e non giustizia. Nella Striscia si è aperta una catastrofe umanitaria. Da allora, da quel giorno, ogni giorno, il rischio di un'escalation regionale si è fatto più alto e il conflitto sta diventando una linea di frattura che divide il mondo intero. Da allora assistiamo a una crescente ondata di antisemitismo anche nel nostro Paese e di islamofobia con un invito allo scontro di civiltà che a volte è arrivato anche dai banchi di questo governo”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Partito Democratico.

“Da allora – ha concluso Provenzano - abbiamo assistito, sul piano diplomatico, a una serie poco coordinata di iniziative. L'Europa è apparsa divisa, debole. Alle Nazioni Unite su una risoluzione che chiedeva la tregua umanitaria, il governo italiano ha assunto una decisione senza nemmeno volerla discutere in quest'Aula. Quali iniziative, concretamente, si stanno mettendo in campo per fermare il massacro? Il rischio non è solo quello di assuefarci ogni giorno di più alla violenza, all'orrore, alla guerra, ma anche far perdere di senso a questa parola, pace, che per fortuna abbiamo ripreso a pronunciare e pace significa ristabilire giustizia legalità internazionale. Per questo richiamiamo il governo al suo dovere di tornare in quest'Aula a riferire sulla grave situazione che infiamma il mondo intero”.

31/10/2023 - 11:19

“Il governo usa le riforme in questo momento come arma di distrazione di massa perché non è in grado di mantenere le promesse. Le usano come alibi per dire che non riescono a farlo perché non hanno potere. In questo senso, la coincidenza con la presentazione della manovra non è causale. Volevano essere il governo del popolo ma si rivelano come affamatori del popolo.

Stiamo assistendo a una degradazione della democrazia impressionante, una cosa senza precedenti con un grave svuotamento del ruolo del Parlamento. In questo modo l’unica arma esistente è il ricatto della maggioranza verso la presidente del consiglio.

C’è inoltre un attacco all’unica istituzione che gode della fiducia dei cittadini, il Presidente della Repubblica. Se davvero volessero stabilità, dovrebbero introdurre la sfiducia costruttiva. Se insisteranno su questa strada, troveranno un muro. Come succede con la proposta dell’autonomia differenziata.”. Lo ha detto stamani a la7 il deputato democratico Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.

31/10/2023 - 10:27

“Dobbiamo compiere tutti insieme uno sforzo fondamentale. Poiché condividiamo il giudizio su Hamas, anzi noi siamo forti come Unione europea di essere stati coloro che hanno dichiarato per primi Hamas organizzazione terroristica, rivelata la natura di Hamas, a questo punto la lotta contro Hamas non possiamo delegarla soltanto ad Israele. Ma è una lotta che deve condurre la comunità internazionale con due linee politiche, che peraltro avevamo condiviso con il governo, che noi richiamiamo alla coerenza: isolamento politico e internazionale di Hamas e separazione netta di Hamas dalla causa palestinese. Perché noi abbiamo chiesto all’Anp, per quanto debole e delegittimata, di prendere le distanze da Hamas. La tregua umanitaria serve a isolare sul piano internazionale Hamas e ad evitare di infiammare le piazze arabe sulla catastrofe umanitaria che si sta realizzando a Gaza. La comunità internazionale, allo stesso tempo, deve farsi carico della causa palestinese e della soluzione ‘due popoli, due Stati’, perché questo svuota e separa definitivamente Hamas dalla causa palestinese. Da lì deriva anche la sicurezza stessa di Israele, che Netanyahu in questi anni e non solo il 7 ottobre non è stato in grado di garantire, nonostante fosse la sua promessa”.

Così il deputato e responsabile Esteri del Pd, Giuseppe Provenzano, a Omnibus su La7.

18/10/2023 - 16:46

“Apprezziamo le parole del ministro Tajani, ma chiediamo al governo uno sforzo in più per evitare che il Medio Oriente possa diventare un drammatico detonatore di violenza e terrore, che mette a rischio la sicurezza degli ebrei, dei palestinesi e la nostra. Ieri c’è stato il Consiglio Ue dei 27. Chiediamo che l’Italia sia all’altezza della sua storia, moltiplichi gli sforzi diplomatici per fermare l’escalation e rilanci la prospettiva dei due Popoli e due Stati, unica soluzione possibile. Israele ha diritto a esistere e difendersi, e teniamo alta l’allerta sull’antisemitismo. Ma quel diritto si esercita nel rispetto del diritto internazionale e umanitario. Bisogna colpire i terroristi di Hamas, non punire collettivamente i palestinesi, che hanno il medesimo diritto a esistere. I crimini di guerra vanno denunciati e condannati sempre. Il rispetto del diritto internazionale deve valere sempre. Oggi condanniamo la Russia per l’attacco terroristico a Zaporizhzhia. Se vogliamo preservare la credibilità dei nostri principi, non possiamo reiterare in Medio Oriente doppi standard, doppie morali. La morale dell’umanità è una sola. C’è un confine, invalicabile, tra giustizia e vendetta. Noi dobbiamo presidiare quel confine, da lì passa la nostra civiltà”.

Così il deputato e responsabile Esteri del Partito Democratico, Giuseppe Provenzano, replicando in Aula al ministro Tajani nel corso del Question Time alla Camera. Nell’illustrazione del Q/T, Provenzano ha denunciato come a Gaza sia “in corso una catastrofe umanitaria. È necessaria l’apertura immediata di corridoi per la salvaguardia dei civili e la creazione di ‘safe zones’ che includano scuole e ospedali. Assedio e bombardamenti hanno causato oltre 3 mila vittime e 12.500 feriti. La strage di civili all’ospedale Al Ahli - ha aggiunto - impone a questo Parlamento un messaggio, forte, unitario, di solidarietà al popolo palestinese e a chi lo rappresenta. Che non sono i terroristi di Hamas”.

27/09/2023 - 16:13

“Sta diventando come l’araba fenice”

“Ministro, oggi lei ha un’occasione quasi storica: far luce su quello che sta diventando uno dei più grandi misteri italiani: il Piano Mattei. La Presidente del Consiglio ne aveva parlato un anno fa nel suo discorso di insediamento alle Camere. Da allora, non abbiamo saputo nulla. Se non che avete scomodato un grande antifascista per un piano che evidentemente non c’è. Perché questo Piano Mattei sta diventando un po' come l'araba fenice: “che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”. Gli unici luoghi in cui non ne avete parlato, sono proprio quelli in cui avreste la responsabilità di farlo: il Consiglio dei Ministri e il Parlamento. Azioni, progetti, risultati attesi, cifre. Questo sarebbe un Piano. Non lo pretendiamo. Ma almeno un sito, un volantino, qualcosa da leggere, uno straccio di idea, quello sì. Invece, anche oggi ministro Tajani non ci ha dato nessun elemento concreto, nessun impegno reale.

Ha solo confermato tutti gli errori di impostazione che sospettavamo. State piegando tutta la politica estera al contenimento dei flussi migratori, esponendoci al ridicolo di fronte al consesso della Nazioni, a quei paesi africani che subiscono la pressione di milioni di profughi di guerra, sete e fame ai loro confini e ai quali parlate di “emergenza immigrazione” per le poche decine di migliaia di persone che la vostra scelleratezza ha concentrato a Lampedusa. Gli unici progetti e investimenti reali sono legati all’energia fossile, secondo un modello “estrattivo” che è l’esatto contrario dello spirito di cooperazione paritaria. Allora basta menzogne. Mentre parlavate di Mediterraneo e Africa avete tagliato 50 milioni alla cooperazione allo sviluppo, marginalizzando tutti gli operatori coinvolti. Ma pensate davvero di competere, da soli, con potenze come Cina, Russia e Turchia? Serve l’Europa. E con voi manca l’Europa. La Francia dice non saperne nulla. La Repubblica federale tedesca è stata paragonata dal partito del suo collega vice premier alla Germania nazista. Non la invidio, domani, quando incontrerà la sua omologa a Berlino.
Su priorità strategiche come il Mediterraneo e l’Africa, ci dovrebbe essere se non condivisione, almeno un confronto. Accettate di farlo in Parlamento, di fronte al Paese. Perché vi negate? Cosa avete da nascondere?”

Così Peppe Provenzano, deputato e responsabile Esteri della segreteria nazionale del Pd, nella replica in Aula al ministro degli Esteri durante il Question Time.

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