“E’ una manovra di galleggiamento, è una manovra che non porta risposte, né alle persone, né alle famiglie, né ai grandi problemi che l'Italia ha oggi. Pensiamo alla sanità, saremmo alle comiche se non ci fossero di mezzo le vite delle persone. Il ministro Schillaci è andato a letto pensando di avere 3,4 miliardi per poi scoprire che invece quest'anno alla Sanità arriveranno solo 880 milioni. Pochissime risorse per un Paese dove la Sanità pubblica è davvero a rischio, con liste d’attesa lunghissime. Per non parlare dei Comuni. Abbiamo avuto un ministro che aveva promesso non ci sarebbero stati altri tagli, invece i Comuni, che devono garantire i servizi alle persone, si troveranno 1,6 miliardi di tagli nei prossimi tre anni”. Lo ha detto la deputata dem Silvia Roggiani, componente della commissione Bilancio, intervistata dal sito web dei Deputati Pd.
“Mancano - ha concluso Roggiani -alcuni temi fondamentali per la vita delle persone: non c'è niente sulle politiche per la casa, un problema che riguarda tantissime famiglie. Niente sul trasporto pubblico locale. Non c'è niente che davvero aiuti le persone contro il carovita, ad esempio, non c'è niente sul caro bollette”.
"Avevano promesso, anche durante le audizioni del PSB, che non avrebbero più tagliato i fondi a chi, sul territorio, deve dare risposte ai cittadini. Ci avevano garantito che comuni ed enti locali non sarebbero stati toccati. E invece, questa mattina ci svegliamo con una manovra che, ancora una volta, colpisce duramente gli enti locali, che saranno costretti a contribuire con 1,6 miliardi di euro in due anni. È inaccettabile che siano sempre i territori a pagare il prezzo delle scelte sbagliate di questo governo. Costringere regioni, province e comuni a tagliare servizi essenziali e diritti per le comunità è gravissimo. La destra dimostra ancora una volta di voler fare 'cassa' sui cittadini, mentre sceglie di continuare con condoni e privilegi per i soliti noti”.
Lo ha dichiarato Silvia Roggiani, deputata alla Commissione Bilancio e Segretaria regionale del Partito Democratico della Lombardia.
"La destra sta preparando una Legge di bilancio contro gli italiani. Abbiamo un governo spaccato e nel caos, con un Ministro dell'Economia che ha di fatto commissariato i ministri. La manovra che arriverà in CDM si tradurrà in tagli ai servizi e al welfare e il prezzo più alto lo pagheranno i cittadini più in difficoltà, mentre si preparano condoni per i soliti noti. Ci opponiamo fermamente a questa visione e lavoreremo per indicare all'Italia una strada alternativa, basata sul sostegno al lavoro, sulla giustizia sociale e. su un forte impegno verso la green economy, tema totalmente ignorato dal Governo".
Così la deputata Pd in commissione Bilancio, Silvia Roggiani.
“La manovra del governo non affronta nessun tema reale che riguarda i cittadini come il lavoro, i trasporti e la sanità pubblica. Al contrario, andrà a colpire i soliti noti e renderà più poveri le italiane e gli italiani. Giorgia Meloni e la destra hanno detto che non avrebbero aumentato le tasse ed è falso perché i cittadini ne andranno a pagare di più: quella sulla casa, che il ministro dell’Economia Giorgetti ha confermato in audizione, e quella sulle accise dei carburanti, su cui Giorgia Meloni si era spesa in prima persona salvo poi smentire se stessa, visto che l’aumento delle accise è scritto nero su bianco nel ‘Piano strutturale di bilancio’ “.
Lo dichiara Silvia Roggiani, deputata Pd in Commissione bilancio.
“Dal ministro dell’economia nessuna risposta agli appelli delle parti sociali”
“Giorgetti ammette che la crescita del Pil dell’1% nel 2024 non ci sarà. Si sgonfia così tutta la propaganda della destra. Dopo mesi di slogan e promesse, il governo stesso ammette che l’obiettivo che si era dato è irraggiungibile. È molto grave che dal ministro dell’economia non sia arrivata nessuna risposta sulle sollecitazioni e sugli appelli di sindacati, Confindustria e enti locali, che hanno denunciato il pericolo di austerità selettiva per i prossimi anni. Il governo non sta mettendo in campo le necessarie misure per stimolare la crescita e garantire una vera transizione ecologica, mentre decide di portare avanti politiche che colpiranno i soliti noti: lavoratori, pensionati e servizi pubblici, mentre chi evade continuerà a beneficiare dei soliti condoni”.
Così Silvia Roggiani, Deputata Pd in Commissione bilancio.
“Il grido d’allarme lanciato oggi da Anci e Upi è inequivocabile: i tagli imposti dal governo rischiano di compromettere definitivamente la stabilità degli enti locali. Il ministro Giorgetti non può ignorare il segnale chiaro che arriva: continuare su questa strada significa spingere molti enti verso il dissesto finanziario”. Così Silvia Roggiani, deputata Pd in commissione Bilancio alla Camera, a margine dell’audizione di Anci e Upi sul Piano Strutturale di Bilancio. “La legge di bilancio attuale mette a nudo le reali intenzioni del governo, che vuole continuare a tagliare risorse agli enti locali, a costo di far saltare i servizi essenziali per i cittadini. È una scelta irresponsabile che la destra deve assumersi di fronte agli italiani”.
“Oggi la Commissione presieduta da Sabino Cassese ha annunciato che per l’autonomia differenziata i LEP saranno definiti a dicembre. Il governo dovrebbe chiarire dove pensa di trovare i soldi per garantirli in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Mentre sulla manovra stanno già litigando, con un Giorgetti smentito dalla stessa Meloni sulle nuove fantasiose coperture, ci troviamo di fronte a una politica economica confusa e a una maggioranza che naviga a vista. Le promesse sull’autonomia differenziata rischiano di crollare sotto il peso di nuove tasse a carico dei soliti noti, mentre agli evasori continuano a concedere condoni, o con tagli ai servizi essenziali. Come sempre, saranno i cittadini a pagarne le conseguenze”.
Così la deputata Silvia Roggiani, segretaria regionale Pd Lombardia.
“Dopo quello delle fiducie e dei decreti, la maggioranza ci sta abituando anche a un altro primato, quello dei condoni, arrivando al record del ventesimo condono fiscale. Dopo lo stralcio delle cartelle, dopo gli scudi penali, il ravvedimento forfettario, la conciliazione agevolata, la pace edilizia, oggi la destra regala sulla pelle dei contribuenti onesti un bel ravvedimento speciale in un paese in cui, tra l'altro, l'evasione fiscale pesa come un macigno sui diritti delle persone e sui servizi che non riusciamo a garantire a persone e a famiglie". Così la deputata Pd Silvia Roggiani, intervenendo in Aula nelle dichiarazioni di voto sul Decreto Omnibus del Governo.
"Oggi, grazie a questo fantomatico decreto omnibus - continua la parlamentare - state dicendo ai contribuenti onesti che premiate chi è più furbo. State dicendo a chi ha sempre pagato che è un fesso, state dicendo a chi ha sempre pagato che forse conviene fare i furbi in questo Paese. Con il bonus Natale premiate solo il 5% dei contribuenti, che devono essere regolarmente sposati, avere dei figli e tutta un'altra serie di cose anche faticose da comprendere, con risorse che togliete dall'assegno unico e che non andranno più agli incapienti e a chi fa più fatica". "Perché alla destra piace giudicare la vita degli altri, piace giudicare le scelte che fanno gli altri e punirli o premiarli a seconda del fatto che abbiano accanto un uomo, una donna, che si sposino o non si sposino, senza considerare il fatto che quella famiglia tradizionale che tanto sbandierate qua siete in tanti a non averla”, conclude Roggiani.
“Non si sorprenda la Premier Meloni: se sono in tanti a essere contrari all’autonomia di Calderoli è perché il governo sta chiaramente sbagliando direzione. Non possiamo accettare che l'autonomia della destra venga utilizzata come strumento per aggravare le disuguaglianze territoriali e danneggiare la competitività del nostro Paese. Dalla Premier non è arrivato nemmeno oggi un chiarimento sulla mancanza di risorse e di investimenti rispetto a una pseudo-riforma che ad oggi resta ancora una scatola vuota”.
Così Silvia Roggiani, deputata in Commissione Bilancio e Segretaria regionale Pd Lombardia.
“Nel corso del Question time di oggi, Salvini ha mentito al Parlamento sulle modalità dell’assegnazione degli alloggi ad alcune famiglie sgombrate da un campo Rom a Milano. Il Comune ha operato nel rispetto della legge e in accordo con la prefettura: la ricostruzione che è stata fatta da Salvini non è pertanto veritiera” così la deputata democratica, Silvia Roggiani è intervenuta in aula alla camera stigmatizzando la mancanza di rispetto del vicepremier Salvini a cui ha chiesto di “chiedere scusa al parlamento”.
“Davanti alla crescente emergenza abitativa che affligge la Lombardia, l'unica iniziativa della destra è quella di attaccare il Comune di Milano sul campo di via Bonfadini ma in questo modo Lega e Fratelli d’Italia, che sono al governo sia del Paese che della Regione, non fanno altro che certificare il loro fallimento sulle politiche abitative e oltraggiare la drammatica situazione che migliaia di famiglie stanno vivendo ogni giorno solo per la propria propaganda”.
Così Silvia Roggiani, deputata e segreteria regionale Pd Lombardia, commentando il Question Time del Ministro Salvini sui criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica a Milano.
“Senza alcun pudore – aggiunge la deputata Pd - Salvini ha attaccato il Comune di Milano per aver agito a favore della legalità. Ricordo a Salvini che in Lombardia la destra non ha mai fatto nulla per l’emergenza abitativa e, a causa della sua incapacità al governo, oggi nessuna Aler dispone di fondi propri nel bilancio destinati alla ristrutturazione di migliaia di appartamenti che, di conseguenza, restano vuoti senza essere assegnati a chi ne avrebbe diritto. La destra in Regione si è sempre opposta alla possibilità di stanziare risorse e a tutte le proposte del Partito Democratico, lasciando migliaia di cittadini in una situazione di incertezza e disperazione”.
“Salvini dice non aver seguito iter ma ha firmato il via libera”
“Il Ministro Salvini dichiara di non aver seguito le procedure che hanno portato alla intitolazione dell'aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi. Questo nonostante abbia firmato, lo scorso 10 luglio, il via libera, ai sensi dell'art.11 comma 3 del decreto legislativo 250/97, alla delibera strategica di ENAC del 5 luglio. Quindi il Ministro firma atti senza preoccuparsi della loro piena legittimità. Questa vicenda è un tale pasticcio che, per rispetto della figura di Berlusconi e per dignità delle amministrazioni centrali e territoriali dello Stato, Enac dovrebbe immediatamente ritirare la propria delibera, evitando così che se ne debba occupare la giustizia amministrativa”.
Così la deputata Pd Silvia Roggiani, segretaria regionale Pd Lombardia.
Su Milano la solita farsa di una Lega bugiarda che si copre di ridicolo
Maggioranza spaccata, Forza Italia prende distanze da scelte governo
“Sapere che un'istituzione come Cassa Depositi e Prestiti, che ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del nostro Paese e dei nostri territori, sia ostaggio di un governo di destra che non solo non riesce a mettersi d'accordo sulle nomine ma che addirittura vuole farci fare dei passi indietro sulla rappresentanza femminile, è davvero vergognoso. Ed è ancora più grave che a portarci indietro sul tema dell’uguaglianza di genere sia il primo governo guidato da una donna che ama definirsi madre e cristiana ma che poi si dimentica delle donne del Paese. Anche l’intervento della deputata Bergamini di Forza Italia, che ha preso le distanze dalle scelte del governo, non fa che mettere in evidenza come la destra non tuteli le donne, confermando l’evidente spaccatura presente in maggioranza”.
Così la deputata Pd Silvia Roggiani, chiedendo al Ministro Giorgetti di riferire in Aula sulle nomine di Cassa Depositi e Prestiti.