"Davide Gariglio è una figura di comprovata esperienza nel campo delle infrastrutture e dei trasporti, che saprà rilanciare la competitività del sistema portuale toscano, promuovendo investimenti strategici, innovazione e sostenibilità dei porti coinvolti a partire da Livorno e Piombino": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani sul decreto di nomina del neo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
"I porti del Mar Tirreno Settentrionale rappresentano già un asset fondamentale per l’economia italiana; Davide Gariglio garantirà uno sviluppo integrato tra trasporto marittimo, ferrovia e logistica, con l’obiettivo di rendere il sistema portuale motore di crescita economica, occupazionale e ambientale per l’intera area del Mediterraneo": conclude.
“Il ministro Musumeci è un uomo del Sud, ma al Sud le risorse non le ha mai portate. Perché la Lega non vuole. Negli ultimi due anni e mezzo questo governo ha tagliato 3,5 miliardi dal fondo perequativo infrastrutture, soldi che servivano per far fronte alla crisi idrica. È giunto il momento che il ministro cambi la sua solita narrazione ideologica solo per nascondere i fallimenti”. Lo dice il deputato Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente, durante il question time al ministro Musumeci sulla siccità nel Sud.
“In Sardegna – continua l'esponente dem - si assiste al 52,8% di perdite nella rete idrica, al 51,6% in Sicilia dove solo nella città di Siracusa c'è una perdita pari al 65,5%. Il record spetta a Potenza con 71% di perdite d'acqua dalle infrastrutture. Il ministro prima ci dice che non è sua diretta competenza e poi ci dice che il problema della siccità è anche al Nord. Ma in quale realtà sta vivendo? Le risorse devono essere destinate al Sud e sicuramente non vanno tagliate. Con temperature già oltre i 35 gradi, è inutile continuare a negare la crisi climatica come sostengono i 'negazionisti' Lega e Fdi, e soprattutto vanno fatti investimenti concreti e duraturi”. “Se il governo ha posto già 100 fiducie su decreti urgenti, perché non fa un altro decreto, questa volta davvero necessario sull'acqua e finanzia 1,7 miliardi per il Sud d'Italia? In quel caso il Pd, voterebbe sicuramente sì”, conclude Simiani
“Condividiamo l’allarme sul Ponte sullo Stretto del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Giuseppe Busia, oggi in audizione davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera. Giusto prendere atto del rischio concreto di infiltrazioni mafiose sulla gestione degli appalti ed agire di conseguenza rafforzando nel Decreto Infrastrutture i controlli e abbassando la soglia degli affidamenti da sottoporre a controllo, includendo anche quelli inferiori ai 150mila euro. Vanno rispettate anche le regole europee sugli appalti pubblici, a partire dalla normativa Ue che non consente variazioni di costo superiori al 50% rispetto al valore iniziale di gara. E proprio per questo non si può prescindere dal fare chiarezza sui costi finali dell'opera che, in assenza del progetto esecutivo definitivo, sono ancora impossibili da quantificare”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.
"L'evento odierno non premia soltanto una realtà consolidata ma una una intuizione straordinaria che si è rivelata coraggiosa e profondamente lungimirante e che ha saputo trasformare la tutela della natura in una opportunità concreta per il territorio". E’ quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani intervenendo all'evento svoltosi oggi ad Alberese (in provincia di Grosseto) per celebrare il 50esimo anniversario del Parco della Maremma.
"All’epoca non fu infatti una decisione facile: c’era diffidenza, paura di perdere spazi e libertà. Oggi, a distanza di 50 anni, possiamo dire che quella intuizione è risultata vincente: ha portato lavoro, cultura, turismo sostenibile e, soprattutto, una nuova consapevolezza ambientale. Non solo ha protetto paesaggi unici, ma ha anche migliorato la qualità della vita nella nostra città e nella nostra regione", ha concluso Marco Simiani.
“La sicurezza in questo decreto viene vista attraverso il vostro storytelling come un elemento di paura, come elemento di grave emergenza nazionale, dove ogni volta lo scontro è fra cittadini ed istituzioni.
E invece il significato della parola sicurezza lo dà proprio la costituzione della Repubblica che nell’articolo due riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali.
La sicurezza è parte di noi e della nostra quotidianità. E non è solo aumentare i presidi delle forze dell’ordine che ringrazio per il loro lavoro e impegno quotidiano, ma anche un’azione di proposta, attraverso la costruzione di infrastrutture sociali, di scuole aperte tutto il giorno, di dare una risposta diversa alle difficoltà sociali, con strumenti culturali, che creano una comunità consapevole e non una comunità divisa, non azioni repressive verso i cittadini. Ecco noi dobbiamo modificare questo storytelling, dobbiamo riuscire ad essere diversi e lo stiamo dimostrando, di essere diversi da voi”. Lo ha detto in Aula Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, dichiarando il parere fermamente contrario del Pd al dl sicurezza.
“Ridurre le emissioni che derivano dal trasporto stradale individuando un destinatario privilegiato, quello delle auto aziendali, la cui flotta rappresenta ad oggi il 41% delle nuove immatricolazioni ed emette il 58% dei gas serra. È quanto emerge dalla proposta di legge del Pd, a prima firma Marco Simiani, capogruppo del Pd in commissione Ambiente della Camera, che intervistato a margine della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge ha spiegato che non possiamo e non dobbiamo rimanere in mezzo al guado. Oggi abbiamo bisogno di una legge che possa incentivare l’uso dell’auto elettrica e riuscire ad abbattere le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Dobbiamo dare risposte anche al settore industriale. La nostra proposta di legge è in grado di dare risposte concrete, con un risparmio sia per i cittadini che per lo Stato. Oggi le risposte da parte del governo sono inadeguate. L’atteggiamento è quello di ignorare la transizione ecologica mentre invece dobbiamo assolutamente percorrerla. Al di là delle ricostruzioni più fantasiose di chi vorrebbe distruggere tutto - ha aggiunto Annalisa Corrado responsabile transizione ecologica del Pd - le industrie delle automobili hanno bisogno di uno scenario chiaro, di strumenti e di lavorare sulla domanda in modo che le persone possano avvicinarsi all’auto elettrica, anche con un mercato secondario. La nostra proposta di legge di oggi qui in Parlamento va in questa direzione, con un vantaggio sia per le casse dello Stato che per le industrie e le persone, hanno aggiunto i senatori del Pd Lorenzo Basso e Michele Fina che sono intervenuti in conferenza stampa”.
“Con il nuovo decreto infrastrutture siamo di fronte all’ennesima, inaccettabile dimenticanza del Governo Meloni nei confronti della Tirrenica. Una forma di amnesia amministrativa tanto selettiva quanto grave, che tradisce ancora una volta le attese di cittadini, enti locali e amministratori, da anni in attesa di risposte concrete su un'opera fondamentale per lo sviluppo e la sicurezza della costa toscana e del centro Italia”. Così Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente della Camera, e Francesco Gazzetti, responsabile Infrastrutture del Partito Democratico della Toscana.
“È evidente – aggiungono – che per il Governo Meloni esistano priorità diverse: si trovano fondi per il Ponte sullo Stretto, ma non una parola né una risorsa per la Tirrenica. Un atteggiamento incomprensibile, che penalizza un intero territorio e compromette opportunità strategiche per mobilità, economia e sostenibilità”.
“Il Partito Democratico – concludono Simiani e Gazzetti – non resterà in silenzio: come gruppo parlamentare presenteremo fin da subito tutti gli atti parlamentari possibili e, all’esito delle audizioni, lavoreremo alla stesura di specifici emendamenti per chiedere che il governo finanzi immediatamente la Tirrenica. È tempo che l’esecutivo ritrovi la memoria e rispetti gli impegni assunti”.
Verrà presentata il giorno 27 maggio alle ore 12:00 presso la sala Berlinguer, Palazzo dei gruppi della Camera dei deputati la proposta di legge del Pd sulla fiscalità della auto aziendali.
Intererverranno:
- Annalisa Corrado responsabile nazionale transizione ecologica Pd
- Marco Simiani deputato Pd capogruppo commissione ambiente Camera
- Vinicio Peluffo deputato Pd capogruppo commissione attività produttive camera
- Lorenzo Basso senatore Pd vicepresidente commissione Ambiente Senato
- Michele Fina senatore Pd componente commissione ambiente Senato
Parteciperanno Associazioni e stakeholders del mondo produttivo e ambientale.
Per info e accrediti scrivere a pd.ufficiostampa@camera.it
“Le norme antimafia sono materia seria, complessa e delicata. Meritano rigore, trasparenza e rispetto — non bracci di ferro né scorciatoie legislative. Le difenderemo con determinazione nel corso dell’esame parlamentare, perché non si possono trattare come un fastidio da aggirare. Dalla Lega, invece, arrivano solo nervosismo e una preoccupante sgrammaticatura istituzionale. Le poltrone e il potere sembrano dare alla testa a Salvini, che si comporta come se fosse al di sopra di ogni critica, di ogni richiamo, di ogni equilibrio. Ma in democrazia non esiste qualcuno “al di sopra”: esistono regole, controlli, bilanciamenti tra poteri, che sono il fondamento della nostra Repubblica.
Ma come dice il vecchio adagio: più ti monti la testa, più ti fai male quando cadi” così Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione ambiente della camera dove sarà discusso nei prossimi giorni il decreto infrastrutture commenta le dichiarazioni della Lega.
“In un momento in cui tornano ad affacciarsi proposte di modifica alla legge 157/1992, ribadiamo con forza la necessità di tutelare e rafforzare un quadro normativo che ha garantito equilibrio tra la conservazione della biodiversità, la protezione della fauna selvatica e una regolamentazione responsabile dell’attività venatoria. La legge 157, "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio", rappresenta una conquista fondamentale della legislazione ambientale italiana. Frutto di un lungo confronto tra associazioni ambientaliste, venatorie, agricole, scientifiche e forze politiche, ha saputo costruire un modello che tutela la fauna selvatica, riconosciuta come patrimonio indisponibile dello Stato, e al tempo stesso regolamenta in modo rigoroso la caccia. Dopo oltre trent’anni, i risultati sono evidenti: ha contribuito alla protezione di numerose specie, introducendo divieti di uccellagione e di cattura indiscriminata, nonché al prelievo di uova e nidi e di caccia nei valichi montani; ha previsto specifiche tutele per specie vulnerabili come il lupo, l’orso, la lontra, i rapaci e numerosi uccelli protetti;
ha imposto alle Regioni la redazione di piani faunistico-venatori e di piani di gestione della caccia, sulla base di criteri scientifici e territoriali, grazie anche al supporto di Ispra;
ha favorito l’integrazione delle aree protette con una visione ecosistemica e lungimirante; ha introdotto norme per il contenimento della fauna in caso di danni o pericoli, bilanciando esigenze ambientali, agricole e di sicurezza. In questo contesto, la proposta avanzata dalla destra di stravolgere l’impianto della legge 157 si configura come un grave passo indietro, che porterebbe a una pericolosa deregolamentazione della caccia, ad un indebolimento degli strumenti di tutela e alla normalizzazione di attività di bracconaggio.
Il Partito Democratico si oppone con fermezza a qualsiasi tentativo di destrutturare questa norma e riafferma il proprio impegno per il rispetto dei principi costituzionali, il contrasto al bracconaggio e ai traffici illeciti di fauna e per una caccia sostenibile e rigorosamente regolamentata, che rispetti gli equilibri ecologici, tuteli la biodiversità e rafforzi la partecipazione delle Regioni e dei territori nella gestione della fauna. Difendere la legge 157 significa difendere un equilibrio costruito con responsabilità e visione, a protezione del nostro patrimonio naturale e della biodiversità, oggi più che mai minacciata. Per questo diciamo con chiarezza: la legge 157 non si tocca” Così i capigruppo Pd delle commissioni ambiente e agricoltura della Camera, Marco Simiani e Antonella Forattini.
La destra ha prodotto il più costoso spot elettorale della storia sulla pelle dei migranti
“Il governo si rifiuta di fare una relazione dettagliata sui soldi pubblici sprecati in questi anni per realizzare le strutture in Albania, ad oggi praticamente inutilizzate e trasformate in tutta fretta in Cpr”. Lo dichiara il deputato del PD Marco Simiani che ha presentato un ordine del giorno al Dl Albania che è stato rifiutato.
“Si parla di centinaia di milioni di euro dei contribuenti gettati al vento e di personale delle Forze dell’Ordine bloccato inutilmente fuori dall’Italia: risorse che il governo ha il dovere giuridico e morale di rendicontare. Mentre famiglie ed imprese sono in sofferenza a causa dei costi energetici, la destra ha prodotto il più costoso spot elettorale della storia sulla pelle dei migranti”, conclude Marco Simiani.
"Ancora una volta la destra si ė dimostrata non solo politicamente ma anche tecnicamente inadeguata a gestire il paese: il Tar del Lazio ha infatti bocciato il decreto ministeriale per la individuazione delle aree idonee e non idonee alla installazione di impianti a fonti rinnovabili costringendo di fatto il governo a riscrivere la norma entro 60 giorni. Il nostro paese ha bisogno di energia a prezzi calmierati e le fonti pulite rappresentano in questo contesto una risorsa necessaria. Fino ad oggi invece questa destra ha fatto di tutto per disincentivare gli investimenti delle imprese ed ostacolare in ogni modo la transizione energetica, mentre i costi energetici stanno mettendo in ginocchio aziende e famiglie": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani
"Ancora fumata grigia al Ministero del Made in Italy sulla vertenza Venator. Serve una soluzione rapida ed efficace per i 200 lavoratori e le loro famiglie ancora bloccati nell'incertezza. I contratti di solidarietà vanno confermati almeno fino al 2026 mentre serve un piano industriale serio, anche valutando nuovi soci visto la disponibilità avanzata dalla società di cedere lo stabilimento di Scarlino per rilanciare un sito produttivo fondamentale per la provincia di Grosseto”. E’ quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani intervenendo oggi alla riunione presso il Dicastero delle Imprese e del Made in Italy.
"La giornata di oggi rappresenta un momento significativo per Livorno e per tutta la Toscana. Dopo anni di lavoro, progettazione e impegno condiviso, viene finalmente inaugurato il cantiere di un’opera strategica, fondamentale per il rilancio e lo sviluppo del nostro sistema portuale, in grado di generare occupazione, attrarre investimenti e rafforzare la competitività logistica della nostra regione": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio in occasione della posa della prima pietra della nuova Darsena Europa svolta oggi a Livorno.
"La nuova Darsena Europa non solo potenzierà i flussi commerciali, ma offrirà anche nuove opportunità per il traffico turistico e per l’intera economia toscana. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e lo hanno reso possibile: i tecnici, le istituzioni locali, la Regione Toscana – che ha contribuito con risorse concrete – i governi che hanno creduto nell'opera e i ministri che hanno sostenuto con convinzione questa grande visione": conclude Marco Simiani.
“La Giunta Comunale di Orbetello ha impedito le celebrazioni del 25 aprile perché si trattava di una “manifestazione di carattere politico”. Le motivazioni rese note dopo due settimane dal Comune sono francamente ridicole e sovversive: la Festa nazionale della Liberazione, celebrata da 80 anni in tutto il Paese dalle maggiori cariche dello Stato e giorno festivo dalla nascita della Repubblica, è stata definita da un ente pubblico un evento politico per impedire che venisse svolto liberamente? Ma stiamo scherzando? Una legge del 1946 equipara il 25 Aprile alle principali festività nazionali, come il 2 Giugno, il 1° Maggio, Natale e Pasqua. Si tratta di una ricorrenza che celebra la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e che appartiene alla storia e alla coscienza democratica del paese, al di là delle appartenenze politiche. Se questo è il nuovo criterio, ci chiediamo allora cosa accadrebbe se il Presidente della Repubblica volesse venire a Orbetello per celebrare la Festa della Repubblica: non gli verrebbe concessa la piazza? E’ oggi più che mai urgente e necessario che il ministro dell’Interno intervenga per evitare che questo episodio increscioso rimanga isolato e non consenta ad amministratori in malafede di infangare i valori fondanti della democrazia”. È quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani.