"La vergognosa denigrazione del Manifesto di Ventotene da parte di Giorgia Meloni ha avuto almeno una conseguenza significativa: ha spinto anche il sindaco di Grosseto a leggere, seppur superficialmente, un testo base dell'Europa dei popoli, libera e democratica. Sui commenti del primo cittadino, che ha voluto scimmiottare la Premier con due giorni di ritardo, sorvoliamo. Non mi meraviglia il suo solito teatrino": è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani sul video social di Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
“Dalla risposta all’interrogazione Pd svolta alla Camera sul contrasto al dissesto idrogeologico in Toscana emerge chiaramente come questo governo non solo non abbia fatto niente in due anni e mezzo per prevenire le alluvioni, ma non abbia nemmeno intenzione di predisporre piani straordinari di fronte all’aumento esponenziale di eventi catastrofici: ne prendiamo atto ma continueremo a chiedere risorse per salvare i nostri territori”.
Lo dichiarano i deputati Pd, Emiliano Fossi, segretario Dem della Toscana e Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.
“Nel corso della discussione alla nostra interrogazione - aggiungono - è stato confermato come il rapporto Rendis (Repertorio nazionale degli interventi contro la difesa del suolo) non venga aggiornato da anni; il Ministero ha poi fatto riferimento al Pnacc (Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici) che ad oggi è però soltanto una ‘scatola vuota’ priva di risorse. Come Pd avevamo presentato un emendamento alla Legge di Bilancio per finanziarlo ma la destra lo ha bocciato. L’unica norma varata dalla maggioranza in questi - concludono - è stata infatti quella di obbligare le imprese ad assicurarsi contro il maltempo: una scelta che si commenta da sola”.
"Senza una programmazione efficace e strutturata, la Laguna di Orbetello continuerà a subire emergenze cicliche e devastanti, come l’attuale invasione di moscerini. La particolare conformazione del territorio, unita agli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, crea una situazione insostenibile che mette a rischio il fragile equilibrio dell’ecosistema.
Oggi è fondamentale intervenire con urgenza per contrastare l’invasione degli insetti, ma senza l’istituzione rapida e operativa del Consorzio non sarà possibile attuare una vera strategia di prevenzione e tutela della zona e della comunità locale. Per questo motivo, abbiamo presentato un’interrogazione al Ministero dell'Ambiente affinché acceleri le procedure necessarie per dare attuazione alla legge approvata a gennaio. È indispensabile convocare gli enti competenti e approvare lo statuto per rendere pienamente operative le attività del Consorzio”: Lo dichiarano i parlamentari toscani del Partito Democratico Marco Simiani, Laura Boldrini ed Emiliano Fossi.
"Le dichiarazioni della Presidente del Consiglio contro il Manifesto di Ventotene superano ogni limite e suscitano profonda indignazione. Scagliarsi contro un documento che rappresenta le fondamenta dell’Europa unita dimostra come Giorgia Meloni non abbia ancora pienamente assimilato i valori europeisti e democratici su cui si basa la nostra comunità. Il Manifesto rappresenta la base di un’Europa libera e solidale, gettando le basi di un progetto politico rivoluzionario per le future generazioni. In un momento di grande instabilità globale, è irresponsabile e strumentale attaccare un testo storico senza considerarne il contesto in cui fu concepito”: dichiara il deputato Pd Marco Simiani.
“Le parole della Presidente appaiono come un maldestro tentativo di distogliere l’attenzione dalle fragilità della sua azione politica e dalla necessità sempre e comunque di trovare un capro espiatorio per i suoi fallimenti nonostante due anni e mezzo di governo. Servirebbe invece maggiore responsabilità: viviamo un periodo storico cruciale per noi e per il nostro continente, il mondo sta cambiando rapidamente ed è fondamentale riaffermare l’importanza di un’Europa unita, forte e solidale: conclude.
“Con questo governo distratto e superficiale anche le norme di buon senso vengono respinte. La geotermia è una fonte pulita a basso costo e può rappresentare un elemento di competitività se venisse utilizzata per alimentare le industrie dei territori, soprattutto quelle siderurgiche fortemente energivore. Mi riferisco in particolare alla opportunità di realizzare un termodotto in Toscana che possa contribuire al rilancio del polo siderurgico di Piombino, fondamentale non solo a livello territoriale (dove sono coinvolti oltre 1300 lavoratori) ma per l’intera industria nazionale. In tale direzione avevo anche proposto, proprio in virtù delle nuove tecnologie di sfruttamento, un nuovo ed approfondito studio sulle attuali potenzialità della geotermia su tutto il territorio nazionale per il fabbisogno energetico dell’industria pesante. Purtroppo, la destra ha bocciato ogni iniziativa: evidentemente ignora che in Toscana, nei prossimi anni, quasi il 50 per cento dell’energia che serve alla regione sarà prodotta dalle locali centrali geotermiche”. E’ quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera Marco Simiani sul suo ordine del giorno al Decreto Ilva respinto dall’Aula di Montecitorio.
"Le difficoltà che sta vivendo Venator sono parte di una crisi più ampia che colpisce l'unica azienda in Italia di biossido di titanio. Sollecito quindi il governo ad intervenire senza perdere ulteriore tempo per affrontare con efficacia una vertenza che riguarda una azienda strategica per il territorio e per l'intero comparto nazionale della chimica di base. Negli ultimi decenni, infatti, sono stati commessi errori strategici che hanno frenato l'innovazione, la sostenibilità ambientale e la capacità di adattarsi alle nuove sfide tecnologiche. Tuttavia, non possiamo permetterci di abbandonare questo asset industriale fondamentale per il nostro paese". Lo dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani, intervenuto al Consiglio Comunale aperto di Roccastrada, su invito del sindaco Francesco Limatola, per affrontare la delicata situazione della Venator di Scarlino (Grosseto).
"E' necessario che il Governo Meloni ponga, dal sito di Scarlino, le basi per la rinascita della chimica di base in Italia. Serve un progetto che punti sull'innovazione, sulla transizione ecologica e sulla competitività internazionale. La difesa dell'occupazione e la tutela del territorio passano attraverso una visione industriale di lungo periodo, che deve vedere istituzioni, imprese e sindacati lavorare insieme per rilanciare la chimica italiana e garantire un futuro sostenibile e competitivo", conclude Marco Simiani.
“È di nuovo allarme rosso in Emilia Romagna e Toscana per le violente precipitazioni di queste ore. Fiumi ingrossati oltre i limiti di guardia, strade invase dall'acqua, chiusura di scuole ed esercizi pubblici. Torna la paura già vissuta in precedenza in tante parti del Paese. Non si tratta più di eventi eccezionali, ma di situazioni estreme che si ripetono con impressionante regolarità per via dei mutamenti climatici e che compromettono la vita sociale ed economica di intere comunità. Eppure c'è ancora, anche tra le forze politiche, a cominciare da destra e governo, chi nega l'evidenza e guarda con fastidio alla necessità di avviare piani strategici di prevenzione, resilienza e mitigazione. Trump, vate della presidente Meloni e di Salvini, annuncia l'uscita dagli accordi di Parigi, definendoli truffa, che fissano con date certe il conseguimento dell'obiettivo di emissioni zero in atmosfera. Alla rivoluzione green, seppure con le necessarie gradualità in un contesto di giustizia sociale, preferiscono il petrolio e la devastazione dei territori. Su tutti il grande interesse dei capitali. Il resto per loro signori è noia. E come sempre per affrontare le emergenze si inventeranno nuovi giochi per fare cassa e chissene importa se tanti cittadini cadranno nella trappola della ludopatia e della criminalità organizzata”.
Così i capigruppo Pd nelle commissioni Agricoltura e Ambiente della Camera, Stefano Vaccari e Marco Simiani.
"Il paesaggio è una componente essenziale del nostro paese: rappresenta una ricchezza naturale, un'opportunità di crescita economica e occupazionale, nonché un volano di sviluppo sostenibile. È anche un presidio irrinunciabile per contrastare il dissesto idrogeologico e le drammatiche notizie sulle alluvioni che stanno colpendo molte regioni, in particolare la Toscana, ci ricordano quanto sia urgente tutelare il paesaggio per garantire la sicurezza dei territori": Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente, partecipando oggi al convegno dedicato alla tutela e valorizzazione del paesaggio della Maremma.
"Il paesaggio non è quindi soltanto una cartolina ma un patrimonio identitario da proteggere e una risorsa strategica. In Commissione Ambiente tutte le mie proposte su questa tematica sono finalizzate ad una transizione ecologica che non si traduca in ricchezza per pochi né in una speculazione ai danni del territorio. Come ad esempio sull'energia rinnovabile che va promossa ma pianificata in sinergia con gli enti locali, evitando contrapposizioni che rischiano di compromettere la vocazione agricola e turistica delle nostre aree": conclude Marco Simiani.
“Da un governo che ha attaccato in ogni modo il Superbonus, ci si aspettava almeno una proposta seria sull'efficientamento energetico, con una strategia chiara per il medio e lungo periodo. Invece, la maggioranza si presenta in Aula con una mozione che è solo una goccia nel mare: un provvedimento vuoto, privo di misure strutturali e concrete.” Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente, annunciando il voto contrario del Partito Democratico alla mozione della maggioranza sul caro-bollette.
“Alcuni esponenti di governo sostengono che il problema del caro-bollette si possa risolvere semplicemente visitando un sito web per ottenere sconti. Ma come può essere credibile un esecutivo che, dopo due anni di immobilismo sull’energia, propone come unica soluzione un portale online? È una risposta a dir poco ridicola, che nasconde l’inerzia di chi, da un lato, parla di nucleare in un futuro indefinito e, dall’altro, continua a rallentare lo sviluppo delle energie rinnovabili.”
Simiani critica inoltre la gestione dell’Acquirente Unico: “Il governo ha copiato una proposta del PD, ma l’ha snaturata, eliminando elementi fondamentali come la pianificazione della produzione energetica su scala europea anziché regionale e la rapida installazione di impianti rinnovabili. Ancora una volta – conclude – si nasconde dietro lungaggini burocratiche e attese di sentenze, anziché agire con decisione per abbassare le bollette degli italiani.”
“La legge istituisce presso Crea il registro dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agroforestale nazionale; però ad oggi e a distanza di due anni non risulta ancora emanato da parte del Governo alcun provvedimento in tale senso per la definizione delle Linee guida recanti modalità di certificazione dei crediti e di gestione del registro.
Rispondendo ad un’interrogazione dello scorso maggio, il Ministro dell’Agricoltura aveva fatto sapere che il gruppo di lavoro istituito presso il Masaf ha separato gli assorbimenti forestali da quelli agricoli, prevedendo due percorsi distinti e complementari.
Lo scorso dicembre 2024 è entrato in vigore il regolamento europeo (UE) 2024/3012, direttamente applicabile negli stati membri, con l’obiettivo di agevolare e incoraggiare la realizzazione, da parte di gestori o gruppi di gestori, di assorbimenti permanenti del carbonio, della carboniocoltura e dello stoccaggio del carbonio.
Secondo quanto stabilito dal regolamento, per ottenere la certificazione, le attività di assorbimento del carbonio dovranno soddisfare quattro criteri generali, ma vediamo che i ministeri competenti non si sono espressi e queste linee guida non sono ancora state definite.
Pertanto chiediamo al Governo come intende procedere e se intendano prevedere la possibilità che i crediti generati da progetti forestali realizzati nel territorio nazionale e impiegabili su base volontaria per compensare le emissioni in atmosfera possano essere utilizzati per remunerare gli enti territoriali e loro forme associative per la produzione di servizi ecosistemici e ambientali”. Lo dichiarano i deputati del Pd Simiani, Vaccari, Braga, Curti, Evi, Ferrari, Forattini, Marino, Romeo, Andrea Rossi che hanno presentato una interrogazione al ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura.
"La Laguna di Orbetello resta un territorio fragile: le criticità di questi giorni rimarcano come sia necessario, proprio per affrontare con rapidità ed efficacia le problematiche che con molta probabilità si presenteranno nei mesi estivi, che il Ministero dell'Ambiente avvii le procedure per concretizzare la legge approvata a gennaio: vanno quindi convocati gli enti preposti ed approvato lo statuto per dare piena attuazione alle attività del Consorzio": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.
"Non va perso ulteriore tempo, senza il Consorzio la Legge è tecnicamente bloccata e conseguentemente non potranno essere inaugurate tutte le azioni previste per tutelare la laguna: a partire dalla gestione e manutenzione degli impianti, dal monitoraggio dello stato ambientale e dagli interventi necessari a prevenire le criticità": conclude Marco Simiani.
“Sentendo questo dibattito, io non ho capito ed è quello che vorrei capire da che parte sta la maggioranza, chi decide oggi in questo paese, se questo Parlamento o qualche altro imprenditore con un nome e cognome chiaro a tutti e che tutti conosciamo.
Oggi qui in quest’Aula parliamo di un provvedimento importantissimo che riguarda il futuro della tecnologia, il futuro del mondo e soprattutto del nostro paese e riguarda i sistemi di sicurezza del nostro paese. Ecco perché noi dobbiamo dire NO e dobbiamo anche capire da parte vostra se decidete voi su questo tema o decide qualcuno oltreoceano. Se decidete voi, allora parlate ora e in quest’Aula, in un dibattito vero e sano, facendo decidere il Parlamento e non qualcuno in America”. Lo ha detto intervenendo in aula Marco Siamiani, capogruppo pd in commissione Ambiente di Montecitorio a proposito del ddl spazio.
Un disegno di legge sul nucleare nel bel mezzo di un'indagine conoscitiva è assurdo e rappresenta una mancanza di rispetto verso il Parlamento e tutte le persone coinvolte nel processo. Martedì dovremmo proseguire con l’indagine, ma mentre aspettiamo le relazioni della Camera, frutto di mesi di audizioni e approfondimenti, si procede con l'approvazione di un provvedimento che, di fatto, esclude il Parlamento dal processo decisionale. È inaccettabile che il governo decida tutto senza considerare il lavoro svolto e senza dare il giusto valore al confronto istituzionale.
Così i deputati Pd Marco Simiani e Vinicio Peluffo, rispettivamente capogruppo in Commissione Ambiente ed Attività Produttive della Camera, e Christian Di Sanzo
“Le false fideiussioni stanno compromettendo il corretto completamento delle opere pubbliche ed in particolare l’attuazione del Pnrr. Si tratta di vere e proprie truffe che danneggiamo le imprese oneste, la sicurezza dei lavoratori coinvolti e mettono a rischio moltissimi cantieri aperti, creando conseguentemente problemi alle casse dei comuni e ai cittadini. Su questa vicenda, emersa con assoluta gravità dall’inchiesta del quotidiano La Repubblica, presenteremo una interrogazione parlamentare”: è quanto dichiarano Marco Simiani, Ubaldo Pagano e Piero De Luca, rispettivamente capogruppo Pd in Commissione Ambiente, Bilancio e Politiche Ue di Montecitorio.
“Queste frodi stanno continuando nonostante il Codice Appalti preveda che la garanzia fideiussoria debba essere emessa e firmata digitalmente, attraverso piattaforme autorizzate e certificate. E’ necessario che il governo intervenga per garantire la piena attuazione di questa norma senza la quale non può essere assicurata la regolarità e la sicurezza degli appalti pubblici”.
Maggioranza accolga la proposta del Pd
“Nei piccoli centri ogni giorno chiudono decine di negozi, schiacciati dalla concorrenza dei colossi dell’e-commerce e dalla perdita del potere d’acquisto delle famiglie. Queste attività non solo generano economia, ma hanno anche un forte valore sociale, contribuendo all’identità e alla vivibilità delle comunità locali. I dati che arrivano dalla Toscana sono allarmanti: nel solo 2024 hanno cessato l’attività 3.760 negozi. Un fenomeno che impoverisce le città e colpisce tutti gli strati sociali. Per contrastare questa tendenza e sostenere il commercio di vicinato, abbiamo presentato una proposta di legge per incentivare e tutelare le imprese che fanno parte dei cosiddetti ‘centri commerciali naturali e dei piccoli comuni’”. Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente alla Camera.
“La nostra proposta prevede misure concrete, tra cui la semplificazione degli adempimenti fiscali e incentivi per l’acquisto di registratori di cassa. Inoltre, introduce un ‘programma di rimborso’, che consentirebbe ai clienti di ricevere indietro fino a 200 euro l’anno sugli acquisti effettuati nei negozi fisici. Questa misura sarebbe interamente finanziata attraverso un’imposta sulle transazioni digitali, applicata alla vendita di beni e servizi online. L’obiettivo è duplice: incentivare gli acquisti nei negozi tradizionali e garantire una maggiore equità fiscale tra commercio fisico e digitale, sempre promuovendo pagamenti elettronici tracciabili per contrastare l’evasione fiscale. Avevamo proposto di calendarizzare subito il provvedimento abbinandolo a una proposta simile già in discussione alla Camera, ma la destra ha inspiegabilmente bloccato questa possibilità. Non ci fermeremo e continueremo a lavorare affinché questa legge venga approvata”, conclude Marco Simiani.