“A Roma siamo nella giusta direzione verso meno costi per i cittadini e una migliore gestione dei rifiuti, in maniera più ecosostenibile e quindi più rispettosa dell’ambiente”. Lo ha spiegato Marco Simiani, deputato Pd segretario della commissione Ecomafie e relatore di minoranza, a margine della conferenza stampa di presentazione della relazione finale sul filone d'inchiesta intitolato 'I RIFIUTI di Roma Capitale e Malagrotta'.
“La relazione - ha proseguito il dem - mette in chiara luce tutti gli aspetti negativi del passato e le responsabilità, e non deve in alcun modo essere strumentalizzata. È al servizio del Parlamento e dei cittadini ed è una fotografia della situazione sia di Malagrotta che di Roma Capitale. Merita di essere evidenziata come significativa la scelta, in controtendenza rispetto al passato, fatta dal Comune di Roma e dal Commissario Roberto Gualtieri, con il ruolo attivo di AMA. Il sindaco Gualtieri ha poteri legittimi per agire e sta agendo mediante procedure corrette. Siamo consapevoli che ancora permane il tema ambientale, ma siamo anche convinti che la strada intrapresa va sostenuta perché i dati ci indicano meno costi per i cittadini e una gestione molto più sostenibile rispetto al passato. Aumenta la raccolta differenziata a Roma, rispetto ad altre città come Genova, Catania e Palermo, e diminuisce il costo ad abitante. Finalmente Roma dopo anni di non scelte, mette al centro una pianificazione ragionata e di stampo europeo per affrontare la gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Come mai prima si era fatto. La mancata pianificazione di questi ultimi anni aveva portato la situazione in città a livelli inconcepibili per una capitale europea e per la sua storia. L’iniziativa del sindaco Roberto Gualtieri cambierà il volto della città”, ha concluso Simiani.
“Sulla Modifica al Codice della Nautica il Ministro Salvini ha toccato il fondo: il suo Ministero, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, ha infatti avuto il coraggio di motivare le nuove disposizioni che rendono di fatto difficoltose e rischiose le procedure di emergenza e soccorso in caso di naufragio come norme imposte dall’Europa, facendo riferimento ad un atto della Commissione Ue che parla però di promozione dell’economia del mare e non di sicurezza. In sintesi: per questo governo le imbarcazioni non dovranno più dotarsi obbligatoriamente di strumenti spesso indispensabili per assicurare l’incolumità dei passeggeri perché occorre – cito testualmente la risposta del dicastero – ‘garantire una maggiore crescita ed occupazione nel turismo costiero’. Viene poi aggiunto che le modifiche apportate al Codice della Nautica, che stravolgono di fatto le attuali norme e consentono strumenti di soccorso meno performanti, sono state fatte per semplificare i procedimenti amministrativi e per aumentare l’innovazione tecnologica nel settore; quindi il risultato è l’opposto di quanto chiesto. Di fronte a queste affermazioni farneticanti prendiamo atto che il Ministro Salvini non sappia di cosa si parli. Una cosa però è chiara: queste disposizioni riducono drasticamente la sicurezza in mare e penalizzano gravemente molte imprese del paese, ed in particolare della provincia di Grosseto, che da anni producono le zattere, vanto del Made in Italy per innovazione e sicurezza nautica”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani sulla risposta alla sua interrogazione sulle modifiche al Codice della Nautica svolta a Montecitorio.
“L’accordo tra Sae e sindacati sul mantenimento di una sede poligrafica a Livorno per la stampa anche del giornale Il Tirreno è una buona notizia. Si tratta di un compromesso al rialzo che coniuga interessi dell’azienda e diritti dei lavoratori. Questa soluzione, ad una vertenza comunque difficile, raccoglie pienamente le indicazioni dell’atto parlamentare presentato nei giorni scorsi ed impegna il governo a vigilare sul buon esito della trattativa”: è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani.
“Quali siano le aree pubbliche di proprietà del Demanio, terrene e marittime, interessate dall’accordo tra Jsw e Metinvest per la riqualificazione dell’area siderurgica di Piombino e sia già stato predisposto un piano di risanamento ambientale per quelle zone che verranno riconsegnate agli enti locali”. E' quanto chiede il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani in una interrogazione al governo.
“Ci sono ancora troppe ombre sull'accordo siglato nelle scorse settimane; non possiamo permetterci altri casi Beko con un governo disattento ed ininfluente e tutti i dubbi vanno chiariti. Tra le ombre da sgombrare subito vi sono le concessioni demaniali, scadute dal 2023, il cui rinnovo deve comprendere le giuste garanzie di rilancio sociale ed economico del territorio e la completa bonifica delle aree escluse dall'accordo che andranno riconsegnate in sicurezza alla piena disponibiltà delle comunità locali", conclude Marco Simiani.
La transizione ecologica legata al corretto smaltimento dei rifiuti e la sicurezza energetica sono due pilastri strategici per il nostro paese, ma possono essere realizzati soltanto mettendo in campo preventivamente politiche efficaci contro le ecomafie e attraverso una collaborazione tra istituzioni, cittadini e associazioni. Il lavoro delle forze dell'ordine, come i Carabinieri, è fondamentale in questa battaglia, e a loro va il mio più sentito ringraziamento. Eventi come quello di oggi rafforzano queste sinergie ricordandoci che la lotta per un futuro sostenibile passa anche attraverso il rafforzamento della legalità e il rispetto per l'ambiente. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per lasciare alle prossime generazioni un paese più pulito, più giusto e più sicuro”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio a margine della conferenza nazionale “Ambiente e legalità: insieme per il futuro” promossa da Legambiente e Arma dei Carabinieri, ed in programma oggi giovedì 5 dicembre a Roma.
Calendarizzare Pdl, avviare discussione
“Sul lupo come su altre specie faunistiche qualsiasi ragionamento non può prescindere dalle valutazioni e dalle indicazioni della scienza. Ed è in questo contesto che vanno inquadrate anche le problematiche di ordine sociale ed economiche che scaturiscono da una presenza eccessiva di una specie. Per le specie protette, che tali devono rimanere, anche se con classificazioni diverse sul piano della protezione, come nel caso del lupo, non si tratta di caccia, come pregiudizialmente si vorrebbe far credere, tantomeno di un favore ad una fantomatica lobby, ma di gestione ovvero della possibilità di interventi mirati che garantiscano equilibrio faunistico anche a tutela dello stesso lupo. In sede europea e alla Convenzione di Berna hanno utilizzato questi parametri sapendo peraltro che la decisione finale deve essere ancora presa. Per questo insistiamo sul fatto che in Italia il vero problema è rappresentato non tanto dai 3.300 lupi censiti , ma dagli oltre 500mila cani randagi presenti sul territorio che diventano ibridi accoppiandosi con il lupo arrecando un danno notevole alla biodiversità. Su questa problematica occorre intervenire con assoluta celerità riponendo le bandiere ideologiche che non servono a nessuno. La proposta di legge che come Pd abbiamo presentato alla Camera va in questa direzione e chiediamo che venga calendarizzata al più presto per avviare la discussione”.
Lo dichiarano Stefano Vaccari e Marco Simiani, capigruppo Pd nella commissioni Agricoltura e Ambiente della Camera.
"In occasione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione Ambiente, insieme ai colleghi Amendola e Barbagallo, ho richiesto l’audizione urgente del Commissario per l’emergenza idrica, delle società di gestione e del Ministro Pichetto Fratin.
La situazione in Basilicata e Sicilia è oggettivamente drammatica, con le comunità locali che stanno vivendo una fortissima sofferenza a causa della carenza idrica. È indispensabile che vengano fornite risposte tempestive e immediate per affrontare questa emergenza e garantire il diritto all'acqua per i cittadini.
Non possiamo permetterci ulteriori ritardi: servono interventi concreti e risolutivi" ha dichiarato il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera, Marco Simiani.
“Si tratta di un provvedimento approvato in tutta fretta solo per non perdere risorse inserite nel Pnrr. Non c’è alcuna misura in grado di stimolare la crescita del mercato e di attivare un virtuoso percorso positivo. Non ci sono norme sul commercio al dettaglio e per i servizi alle imprese, nonostante il settore viva una crisi devastante. Non si interviene per migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione, non si riduce l'evasione fiscale, non si potenziano gli investimenti su ricerca e innovazione per contrastare con rapidità ed efficacia i cambiamenti climatici. Ci troviamo in presenza di un testo debole anche sul riordino delle concessioni autostradali sugli usi commerciali delle startup. Tutte le nostre proposte migliorative sono state sistematicamente respinte. Come quelle che intendevano garantire tariffe sostenibili agli utenti con investimenti, innovativi ed efficaci, che intervenivano sul trasporto pubblico locale e gli Ncc, che in migliaia si stanno mobilitando per poter continuare a lavorare, e sul telemarketing. Riguardo il servizio sanitario la destra ha superato e stessa riuscendo a prorogare con una deroga una legge, la legge Draghi sulla concorrenza, che dava sì la possibilità alle aziende private di poter concorrere, ma lo faceva cercando di far risparmiare la sanità”.
Così il deputato democratico e capogruppo in commissione Ambiente, Marco Simiani, intervenendo in Aula alla Camera per annunciare il voto contrario del gruppo al Ddl Concorrenza.
Apprendiamo da notizie di stampa che presso l’ex sito nucleare di Casaccia, gestito dalla Sogin, alle porte di Roma, nei giorni scorsi un operaio sarebbe risultato colpito da contaminazione da plutonio. Chiediamo pertanto al ministro dell'Ambiente se sia stato informato tempestivamente di quanto avvenuto, di quali elementi conoscitivi disponga in relazione all’incidente e, in particolare, in merito allo stato di contaminazione del sito e al progetto al quale stava lavorando l’operaio coinvolto e se siano state messe in atto misure idonee ad assicurare la massima sicurezza e protezione sanitaria per la popolazione. Chiediamo inoltre quali iniziative urgenti intenda intraprendere per accelerare l’iter di individuazione del deposito unico nazionale delle scorie radioattive al fine di anticipare, rispetto alla previsione del 2039, la sua messa in esercizio.
Così i deputati del PD Simiani, Peluffo, Di Sanzo, Laus e D’Alfonso, in un’interrogazione al ministro dell'Ambiente.
"Mentre il governo litiga ci sono 4mila opere pubbliche in tutta Italia bloccate di fatto dal Ministro Giorgetti che non ha ancora trasferito al Ministero delle Infrastrutture i fondi, già stanziati dalla legge, per coprire gli aumenti dei costi nei cantieri. Dopo continue sollecitazioni l'Aula di Montecitorio ha approvato il mio ordine del giorno al Decreto Concorrenza per accelerare questi versamenti ma ormai il tempo stringe e si rischia un disastro irreparabile": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
"La lista delle opere è interminabile e va ad incidere direttamente non solo sulla mobilità territoriale ma anche sull'erogazione dei servizi essenziali ed in particolare sulla sanità. Che sia stato necessario fare approvare un ordine del giorno per garantire risorse già stanziate da tempo e bloccate da un ministro all'altro è paradossale e rende perfettamente l'idea dell'incapacità di questa destra al governo": conclude Marco Simiani.
“Il 25 novembre ci consegna purtroppo una vera e propria emergenza sociale: un fenomeno che colpisce tutto il paese e contro il quale siamo chiamati ogni giorno a non abbassare la guardia perché la sola repressione non basta ed è l’educazione a fare la differenza. La prevenzione ed il rispetto devono partire innanzitutto dalle scuole, ma non può prescindere un ruolo attivo delle famiglie”. Lo dichiara il deputato del Pd, Marco Simiani.
“I dati anche nei nostri territori sono allarmanti e mostrano un preoccupante aumento delle violenze sessuali denunciate in numerose province del sud-est della Toscana, tra cui Grosseto, Siena e Arezzo. In particolare, nella provincia di Livorno si segnala un incremento significativo. Tuttavia, il dato più allarmante riguarda il grossetano, dove le denunce per violenze sessuali su minori di 14 anni sono più che raddoppiate in un solo anno, passando da 4 a 11”, aggiunge il dem.
“Purtroppo, la visione del ministro Valditara, che ha affermato che il patriarcato sarebbe stato ‘sconfitto per decreto’ e che le violenze sessuali sarebbero in aumento a causa dell’immigrazione, risulta non solo errata ma pericolosa. La cultura patriarcale è ancora profondamente radicata in Italia dove la violenza di genere, che si manifesta tra le mura domestiche, sul luogo di lavoro o in altri contesti, continua a essere un fenomeno sommerso. Come Partito Democratico, continueremo a impegnarci per garantire un sostegno concreto a chi subisce violenza, per finanziare maggiormente i centri antiviolenza, decostruendo al contempo gli stereotipi di genere che sono alla base di una cultura patriarcale e sessista, per promuovere nei fatti l'educazione alla parità di genere. Non è più sufficiente dire alle donne di denunciare: occorre comprendere davvero il loro punto di vista e cambiare la narrazione sulla violenza commessa dagli uomini. Possiamo farlo solo tutte e tutti insieme, non in una sterile lotta tra generi, ma nella comprensione chiara di chi agisce e chi subisce, intervenendo quindi sui modelli culturali”, conclude Marco Simiani.
Ruolo marginale del governo italiano nei negoziati
“La COP29 si è svolta in un contesto di forti tensioni geopolitiche e crisi economiche, che hanno più volte messo a rischio i negoziati: probabilmente sarebbero addirittura saltati se non fosse stato per il ruolo dell’Europa e di pochi altri Paesi, con cui però non si è riusciti a realizzare un coordinamento sufficiente per spingere su obiettivi più ambiziosi.
Da segnalare il ruolo totalmente marginale dell’Italia, con un’unica nota rilevante: la pubblica sconfessione da parte della premier Meloni delle ambizioni di un ritorno alla fissione nucleare, data per certa da Lega e Forza Italia. L’italica visione sul futuro è ostinatamente rivolta al passato, puntando sul gas, come i Paesi produttori, ma senza averlo, con un tocco di futurismo con la fusione nucleare, che essendo ancora ben lungi dall’essere una possibilità vagamente reale, non può rispondere alle necessità urgenti di decarbonizzazione.
Una visione fuori contesto rispetto agli obiettivi discussi. L’esultanza del ministro picchetto Frattin sui risultati del summit conferma questo quadro di distonia desolante,”
dichiarano in una nota i componenti della delegazione democratica alla COP29: Annalisa Corrado, responsabile dem per la Conversione ecologica, Clima e Green economy; Marco Simiani, capogruppo dem in Commissione Ambiente alla Camera; e Nicola Irto, capogruppo dem in Commissione Ambiente al Senato.
Nel merito dell’accordo di finanza climatica, - segnalano i dem - il divario tra i fondi promessi (entro 10 anni) e le necessità del sud globale resta abissale, con una differenza di mille miliardi di dollari all’anno. Anche l’intesa sui nuovi mercati del carbonio presenta lacune significative, con regole solo abbozzate che rendono incerto il futuro delle misure. “Preoccupa infine la fragilità del testo su mitigazione e decarbonizzazione, ostacolato dall’opposizione dei Paesi produttori di idrocarburi, incluso il Paese ospitante”. concludono i parlamentari democratici.
Interviene sulla durata delle concessioni
Nell’ultima seduta delle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera è stato approvato un emendamento al dl concorrenza che interviene sul quadro normativo sulle concessioni autostradali introducendo importanti modifiche per rendere il sistema più equilibrato e sostenibile e abbattere le barriere all’ingresso.
Il testo approvato stabilisce che la durata delle concessioni “non può superare i quindici anni”, ma introduce una deroga significativa. Questa deroga consente di estendere la durata nel caso in cui il programma dei lavori affidati in concessione non permetta il recupero degli investimenti effettuati e il ritorno del capitale nel termine stabilito. Questa soluzione risponde alle criticità evidenziate, in particolare per le concessioni c.d. greenfield, dove un limite temporale rigido avrebbe potuto generare valori di subentro eccessivi, creando barriere all’ingresso per nuovi operatori e ostacolando la competitività del settore. L'approvazione di questa proposta presentata dal Pd rappresenta un passo importante per favorire investimenti strategici nel settore autostradale, garantendo al contempo una maggiore apertura del mercato e un utilizzo sostenibile delle risorse pubbliche e private”. Così in una nota i capigruppo democratici nella commissione ambiente e attività produttive della camera, Marco Simiani e Vinicio Peluffo.
"Sul Codice Appalti si consuma l'ennesimo disastro del ministro Salvini che rischia di escludere le Pmi da tutte le gare pubbliche. Con la nuova norma, introdotta dalla destra, sarà infatti vietato ai Consorzi stabili di attivare il cosiddetto 'avvalimento'. In sintesi non verrà più permesso al Consorzio stesso di fare da garante economico alle imprese appaltanti che ne fanno parte: una misura necessaria per le piccole realtà produttive e una tutela forte per la Pubblica Amministrazione che fino ad oggi ha consentito il completamento dei lavori in caso di difficoltà".
Così il capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.
"Le ripercussioni di questa norma - aggiunge - saranno gravissime: migliaia di Pmi e decine di migliaia di lavoratori a rischio che lasceranno spazio alle grandi aziende. Qualcuno nella maggioranza parla già di marcia indietro, ma qui siamo di fronte ad una precisa scelta politica di un governo e di un ministro che, nonostante gli annunci, continuano a favorire solo i grandi gruppi industriali a scapito del tessuto produttivo nazionale da sempre caratt
“Il virus Blutongue, dopo aver colpito il Nord Italia, sta ora decimando gli ovini in Maremma. Occorrono misure urgenti per arrestare l’epidemia, circoscrivere i focolai e predisporre risarcimenti per le aziende”. Lo chiede il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, annunciando una interrogazione sottoscritta anche dal capogruppo dem in commissione Agricoltura Stefano Vaccari, al ministro Lollobrigida sulla diffusione del virus veicolato dagli insetti e in crescita esponenziale anche a causa delle alte temperature registrate nei giorni scorsi.
“L’entità e la gravità di queste infezioni - ha concluso Simiani - mai registrate fino ad ora con questi numeri, sono l’ennesima conseguenza dei mutamenti climatici. Servono protocolli aggiornati per prevenire e contrastare le stragi di pecore ed agnelli e vanno trovate le risorse per ristorare un settore fondamentale per l’agricoltura e l’economia territoriale”.