• 07/10/2024

Un anno fa la strage di 1200 persone uccise in poche ore da Hamas ha sconvolto il popolo israeliano e il mondo intero. Un anno dopo il ricordo si somma all’angoscia per un conflitto che ha provocato un numero inaccettabile di vittime anche nel popolo palestinese e sta dilagando in tutto il Medio Oriente. Liberare gli ostaggi, fermare l’aggressione di Gaza e in Libano, combattere i rigurgiti di antisemitismo. Israele non è Netanyahu e la Palestina non è Hamas. Per troppo tempo abbiamo lasciato al proprio destino una terra difficile sperando che l’inerzia giovasse alla convivenza. Non è stato così. Ora è il tempo della diplomazia proprio perché tutto sembra perduto. Perché la soluzione di due popoli e due stati è l’unica che può vincere e dare un futuro ai bambini israeliani e a quelli palestinesi. L’Italia deve impegnarsi di più per un protagonismo dell’Europa che sappia far valere la ragione sulle armi, lo sforzo per la pace sulla ineluttabilità della guerra.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati