“Troppe parole in libertà, non soppesate e che poi creano conseguenze: dire che contemporaneamente bisogna bloccare le sanzioni alla Russia e fare lo scostamento di bilancio, che significa più debito, significa mettere l’Italia in condizioni di grande fragilità.
Noi dobbiamo rimanere ancorati all’unità dell’Europa, e reagire in maniera adeguata per strozzare le risorse con le quali Putin alimenta la sua macchina bellica in Ucraina. Uscire dalle intese europee, sfilandoci da una risposta comune europea e atlantica, significa essere più deboli.
E se poi ci mettiamo a fare più debito, in questi momenti di inflazione galoppante e tassi di interesse che aumentano, significa che alla fine scarichiamo i problemi sui più giovani e chi verrà dopo. E indebolendoci sul piano europeo, verremmo ancora di più esposti alla furia dei mercati con maggiore debito e minore copertura europea.
Gli indispensabili interventi contro il caro-energia debbono essere finanziati con l’aumento delle tasse sugli extraprofitti delle società energetiche che stanno guadagnando da questa situazione, colpendo la speculazione e analizzando l’andamento del gettito fiscale di agosto come sta facendo il governo. Se ci saranno risorse libere aggiuntive vanno immediatamente girate contro il caro energia, ma l’uno-due “eliminazione sanzioni e maggiore debito” è un danno secco per l’Italia, per la nostra sicurezza e per la nostra credibilità internazionale”.
Lo ha dichiarato questa mattina l’on. Enrico Borghi, della segreteria nazionale del Partito Democratico, intervenendo come ospite al programma “Aria Pulita” su La7Gold.