• 17/09/2025

Seduta fiume alla Camera sulla riforma della separazione delle carriere. Nella notte a garantire la continuità del dibattito sono stati soltanto i deputati del Partito Democratico, che sono intervenuti in blocco, mentre questa mattina, dopo la pausa tecnica delle 7.30, i lavori si sono fermati per l’assenza del Governo in Aula: una dimostrazione della scarsa attenzione con cui la maggioranza tratta una riforma costituzionale che la sua stessa propaganda definisce “epocale”.
“Quella in corso è una forzatura gravissima, decisa dalla maggioranza e inspiegabilmente avallata dalla Presidenza della Camera – ha sottolineato la capogruppo del Pd, Chiara Braga, intervenendo in Aula – che ha piegato il calendario parlamentare all’agenda della propaganda dell’esecutivo”.
Il testo in discussione, hanno più volte ribadito i democratici, è identico a quello uscito dal Consiglio dei ministri: nessun ascolto, nessun confronto, nessuna modifica. “Una riforma costituzionale trattata come un decreto legge, con arroganza e chiusura totale, proprio su un tema che riguarda le garanzie fondamentali della nostra democrazia”.
Nel merito, per i democratici, la separazione delle carriere non affronta i veri problemi della giustizia – processi troppo lunghi, organici insufficienti, digitalizzazione inadeguata, carceri in condizioni drammatiche – e mina l’indipendenza della magistratura e, in particolare, dei pubblici ministeri, aprendo la strada al loro assoggettamento al potere politico e mettendo in discussione l’obbligatorietà dell’azione penale e la stessa legalità.
In mattinata interverrà in Aula la segretaria Elly Schlein per ribadire l’opposizione ferma del Partito Democratico a questo attacco alla Costituzione e alla credibilità della giustizia.
Il PD – hanno sottolineato le deputate e i deputati – continuerà a battersi per una giustizia più veloce, accessibile e giusta, davvero al servizio dei cittadini. “Stanno calpestando la Costituzione, fermiamoli con un no”.