Giustizia: PD, M5S, AVS, IV, da Governo chiusura incomprensibile, parità di genere sia principio costituzionale

  • 16/01/2025

PD, M5S, AVS e IV hanno respinto la riformulazione proposta dal governo all’ordine del giorno sulla separazione delle carriere, che chiedeva di garantire la parità di genere nel sistema elettivo dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).

Separazione carriere: Pd, maggioranza imbavagliata è pericoloso precedente

  • 14/01/2025

Gianassi: riforma punitiva e ideologica mentre giustizia collassa

"È gravissimo quanto sta avvenendo oggi in aula: la maggioranza e il Governo scelgono ancora una volta il silenzio su una riforma costituzionale che stravolge i principi fondamentali della nostra Costituzione. Siamo di fronte a una deriva autoritaria che segna un pericoloso precedente per il nostro sistema democratico," denuncia il capogruppo democratico nella commissione giustizia della Camera, Federico Gianassi.

Giustizia: Gianassi attacca Nordio: Ministro imbarazzante imbavaglia la maggioranza e tace in aula

  • 14/01/2025

"Che razza di Ministro è lei, signor Nordio, che non ha neanche il coraggio di difendere le ragioni della propria riforma in Parlamento?" Con queste parole Federico Gianassi, capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Giustizia della Camera, ha attaccato frontalmente il Ministro della Giustizia Carlo Nordio durante l’esame della riforma sulla separazione delle carriere.

Giustizia: Pd, Grave bocciatura emendamento per la parità di genere nel Csm

  • 09/01/2025

La decisione di respingere l’emendamento del Partito Democratico, a prima  firma Gianassi, che chiedeva di assicurare la parità di genere nel sistema elettivo dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, rappresenta un atto gravissimo. Garantire un’equilibrata rappresentanza di donne e uomini nei luoghi decisionali non è solo una questione di giustizia e democrazia, ma un passo necessario per superare le disuguaglianze ancora presenti nella società e nelle istituzioni.

Ddl giustizia: Serracchiani, grave escludere da riforma principio parità di genere

  • 09/01/2025

Noi riteniamo che questa riforma non ci appartenga e abbiamo tutti i motivi per dire che siamo contrari, però ci chiediamo perché tenere fuori un principio costituzionale, quello della garanzia della parità di genere, quello che non ci sia discriminazione tra sessi? Perché dire che un principio, come quello della parità di genere, può anche essere fatto con una legge ordinaria? L'idea che si sta dando è che non sia un valore così importante e che ne possiamo fare a meno. L'idea insomma che la Carta costituzionale sia cartastraccia.

Giustizia: Gianassi, Nordio attacca magistratura ma delegittima se stesso

  • 09/12/2024

“Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, in un recente attacco alla magistratura, ha citato sondaggi secondo cui solo il 30% degli italiani avrebbe fiducia nell’operato dei magistrati. Un dato che il ministro ha usato per delegittimare l’intero sistema giudiziario. Tuttavia, risulta che il gradimento dello stesso Nordio, come membro del governo Meloni, si attesta anch’esso al 30%.

Giustizia: PD, separazione delle carriere errore grave della maggioranza

  • 03/12/2024

“L’approvazione in Commissione Affari Costituzionali del testo sulla separazione delle carriere è profondamente sbagliata e rappresenta un grave errore della maggioranza, che per equilibri interni sacrifica il funzionamento della giustizia a bandiere ideologiche e interessi di partito”. Lo dichiarano Simona Bonafé e Federico Gianassi, capigruppo del Partito Democratico nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera.

Camera: Pd, inammissibili emendamenti Lega per Italexit, deriva polacca nella maggioranza

  • 03/12/2024

“La Commissione Affari Costituzionali della Camera ha dichiarato inammissibili due emendamenti presentati dalla Lega nell’ambito della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere. Gli emendamenti, a prima firma Iezzi, proponevano l’eliminazione dei riferimenti ai trattati comunitari dalla Costituzione italiana e la supremazia della Costituzione sui trattati europei, segnando un passo concreto verso un indebolimento dei principi fondativi dell’Unione Europea, come già avvenuto sotto la guida dell’ex premier polacco Morawiecki.