Forse uno strumentale posizionamento politico che prescinde dal merito?
“Francamente non comprendo le reazioni quasi isteriche di Italia Viva, soprattutto di fronte a un loro comportamento di voto che li unisce a chi, come la Lega, sul giustizialismo e sul ‘tutti a marcire in carcere’ ha costruito la propria identità politica”. Lo dichiara Franco Vazio, deputato dem e vicepresidente della commissione Giustizia della Camera.
“Non le capisco se rileggo le dichiarazioni di Italia Viva di qualche giorno fa, di tenore completamente opposto e che dicevano letteralmente ‘È stato tolto il totem della prescrizione ma quanto ha proposto il premier non è sufficiente. Valuteremo in un prossimo incontro perché questo non è stato risolutivo bisogna vedere nel merito la proposta fatta da Conte’. È successo qualcosa che mi sono perso? L’incontro che si sarebbe dovuto fare è saltato? Oppure le reazioni sono frutto di uno strumentale posizionamento politico che prescinde dal merito delle questioni.”
“Io per storia e per battaglie sul campo – prosegue l’esponente dem - non accetto sui temi del garantismo o del rispetto della Costituzione lezioni da alcuno e mi permetto di suggerire prudenza, calma e rispetto per chi sta seriamente lavorando. Il Presidente Conte e il Ministro Bonafede si sono impegnati sul fatto che nella riforma del processo penale, che insieme stiamo costruendo, ci saranno quegli strumenti e quelle norme che possono e devono garantire un giusto processo celebrato in tempi brevi. Inoltre, sarà rivista la norma iniqua che parificava condannati ed assolti in primo grado in relazione alla sospensione - abrogazione della prescrizione. Se alle parole e agli impegni seguiranno i fatti, finalmente avremo un Paese dove i processi saranno celebrati e definiti in pochi anni, dove le vittime del reato saranno in brevissimo tempo risarcite e dove l’istituto della prescrizione sarà nei fatti inutile perché i tempi ventennali degli attuali procedimenti diventeranno solo un ricordo del passato. E non credo – conclude Vazio - che di tutto ciò si possa lamentare alcuno; neppure gli amici di Italia Viva”.