• 30/04/2021

Le mafie stanno cercando di lucrare sulla pandemia. La criminalità attecchisce su situazioni di disagio, sociale ed economico. Le mafie sono in grado di colmare ogni forma di vuoto dello Stato, sfruttandone le debolezze e speculando sia che si tratti di aziende sia che si tratti di comunità̀ in difficoltà. Questo il quadro che ci consegna il primo documento politico di analisi dei fenomeni mafiosi in epoca covid del Partito Democratico. La relazione, firmata Lattanzio (in veste di presidente del Comitato per la prevenzione e la repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria), ha evidenziato alcune questioni sulla quali il Pd vuole intervenire con urgenza e sulle quali chiediamo al governo il massimo impegno. Riteniamo infatti l’impegno antimafia, la cultura dell’antiriciclaggio e della trasparenza debbano diventare la principale direttrice di una ripartenza sana e stabile e metteremo in campo provvedimenti che inibiscono i rischi di distorsione che potrebbero derivare dall’immissione di ulteriori capitali illeciti nel sistema Paese e quindi un’alterazione delle dinamiche democratiche, economiche e sociali. Per far questo bisogna intervenire sull’occupazione: è impossibile infatti oggi parlare di mafia in tempo di pandemia senza partire dalle disuguaglianze e dalle ingiustizie. Il diritto a un lavoro degnamente retribuito è il primo strumento per evitare che intere comunità in difficoltà finiscano invischiate nel giogo mafioso.
Così in una nota la capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Debora Serracchiani.