"La Turchia che esce dal referendum costituzionale è un Paese dilaniato da contrapposizioni e da uno scenario che si caratterizza per un restringimento, sempre più evidente, degli spazi democratici: l'analisi del voto fatta dagli osservatori dell'Osce mette in evidenza le violazioni degli standard europei internazionali sulla libertà e l'equità del voto". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Vanna Iori. "La vittoria, di strettissima misura, di Erdogan è oscurata dai brogli e da numerosi episodi di violazione delle regole della democrazia: l'arresto di alcuni giornalisti e lo spegnimento di alcuni media durante una campagna elettorale che l'Osce ha fotografato come squilibrata in favore del Sì, sono solo alcuni degli esempi che delineano un quadro preoccupante sul fronte dell'inasprimento delle tensioni", prosegue Iori. "Dopo il tentativo di golpe militare fallito a luglio, Erdogan ha messo in campo lo stato d'emergenza e ha dato vita alle cosiddette purghe, che hanno coinvolto tutti i settori della società civile, dalla scuola alle forze dell'ordine: l'annuncio della proroga dello stato d'emergenza preoccupa non poco per il futuro dei diritti e della democrazia inTurchia", conclude la deputata del Pd.