La narrazione propagandistica del governo Meloni si scontra con i fatti e il decreto bollette ne è l’ennesimo esempio. Le misure per alleggerire l’impatto dell’aumento dei costi energetici per famiglie e imprese sono solo proroghe di interventi già adottati in precedenza. Il governo procede così, non permettendo nessun tipo di stabilità né di programmazione e con risorse insufficienti a migliorare la situazione di lavoratori e pensionati a fronte di un aumento consistente del costo della vita dovuto a inflazione e speculazione: dall’energia ai generi alimentari. Vanno recuperate altre risorse con un’operazione di equità dal punto di vista fiscale attraverso il recupero dell’enorme evasione fiscale. Peccato che invece questo decreto vari uno scudo penale, l’ennesimo condono per gli evasori inserito all’ultimo secondo. La maggioranza infatti depenalizza l’omesso versamento, perché i 12 condoni della legge di bilancio evidentemente non sono bastati.
In materia di sanità questo decreto prevede solo un’operazione di maquillage, ignorando il precario stato di salute del Servizio sanitario nazionale, i cui princìpi fondamentali di universalità, uguaglianza e equità sono minati da criticità che compromettono il diritto costituzionale alla tutela della salute. Interminabili liste di attesa costringono a ricorrere al privato, impoveriscono le famiglie, sino alla rinuncia alle cure; diseguaglianze regionali e locali nell’offerta di servizi e prestazioni determinano migrazione sanitaria, inaccessibilità alle innovazioni, sino alla riduzione dell’aspettativa di vita. E questo quadro rischierà di aggravarsi con il progetto Spacca Italia del governo che mira a disgregare il Paese, impoverendo sempre di più chi già è in difficoltà.
Il tempo è scaduto. È ora che questo governo prenda in mano le questioni vere del nostro paese: la tenuta della sanità pubblica, l’attuazione dei progetti finanziati con il Pnrr, la valorizzazione del personale sanitario, senza dimenticare i ricercatori precari, la lotta all’evasione fiscale, smettendola di strizzare l’occhio agli evasori fiscali.
Così la deputata del Pd Ilenia Malavasi durante la dichiarazione di voto in Aula.
Non c’è nessuna polemica strumentale, hanno ragione i presidenti delle Regioni Puglia, Michele Emiliano e Campania, Vincenzo De Luca. Come già indicato in un'apposita interrogazione parlamentare, il PD chiede nuovamente che venga calendarizzata al più presto una seduta del Cipes per procedere subito all'assegnazione alle Regioni delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027, già ripartite sulla base delle intese stabilite con i governi precedenti. Il mondo non inizia con questo Governo e con il Ministro Fitto. La leale collaborazione istituzionale che si è sempre registrata è fondamentale per il coordinamento della spesa e il buon utilizzo delle risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati. Purtroppo l’atteggiamento protervo di questo governo e l’introduzione di procedure accentrate e che non rispettano i territori rischiano di produrre effetti deleteri nella capacità di spesa e nella messa a terra di progetti attesi. Siamo prossimi ad un corto circuito totale che riguarda non solo il PNRR ma anche le risorse degli altri fondi e questo ci preoccupa fortemente. Ci permettiamo di far notare al Ministro Fitto che nessuno mette in dubbio le percentuali di ripartizione FSC tra Nord e Sud, peraltro stabilite per legge, quanto il rischio che possano essere utilizzati per finanziare il LEP, come candidamente dice il collega Calderoli. Perché è chiaro che in tal caso ci sarebbe un effetto sostitutivo che non produrrebbe alcun aumento di risorse per colmare i divari territoriali.
Lo dichiarano i deputati democratici eletti nel Mezzogiorno Sarracino, Pagano, Scotto, De Luca, Iacono, Marino, Amendola, Stefanazzi, Ricciardi, Graziano, D'Alfonso, Lacarra, Provenzano, Stumpo e Lai.
Oggi ho avuto l'onore di prendere parte alla conferenza stampa "Diritto al Profitto" convocata dall'Unione degli Universitari. Il sindacato studentesco denuncia un cattivo utilizzo delle risorse del Pnrr e la mancanza di prospettiva e pianificazione strutturale in materia di residenzialità universitaria. Ringrazio l'UDU per il prezioso lavoro che inchioda la politica alle sue responsabilità e alle sue omissioni, e mi associo alla dura condanna delle parole della ministra e dell'operato del governo, che nelle politiche sulle residenze antepone gli interessi privati al diritto allo studio e all'impegno del pubblico nel garantirlo.
La stessa ministra ieri durante il question time ha detto che è il mercato a creare welfare, dimostrando di non avere alcuna volontà regolatrice. Il governo e il Parlamento ascoltino le denunce degli studenti, che in queste settimane stanno protestando nelle tende in tutta Italia, costretti non solo a sopportare le prese in giro del governo, ma anche il paternalismo di ricchi imprenditori come Brugnaro che, invece di adoperarsi per trovare soluzioni in quanto sindaco, sminuisce le proteste con fare tronfio e arrogante.
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.
"Questo è un Paese che non ha fatto ancora i conti con la sua fragilità dal punto di vista idrogeologico e sismico. In questi mesi si parla di modifiche del Pnrr, avrebbe senso mettere risorse sulla prevenzione e messa in sicurezza del territorio". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, in un forum organizzato da Repubblica. "Ci vorranno molte risorse, siamo in contatto costante con la regione e i comuni. Difficile quantificare il danno, ma parliamo di miliardi di danni. Dobbiamo capire come recuperare le risorse necessarie per questi interventi. Poiché "è quasi certo che non basterà il fondo di emergenza della Protezione civile, che è di 130 milioni. E c'è da lavorare anche su norme quadro che possano rendere più efficaci e semplici gli interventi". Per Schlein è necessario "un salto di qualità del sistema Paese per un problema, quello della criticità idrogeologica, che non è di oggi ma che non può più aspettare. Servono politiche di adattamento e mitigazione e bisogna intervenire sul dissesto del suolo. Serve finalmente un piano nazionale sul dissesto idrogeologico"
Siamo vicini alle popolazioni, alle famiglie delle vittime e agli amministratori dell’Emilia Romagna e inviamo un messaggio di ringraziamento alla Protezione Civile, alle forze dell’ordine e ai volontari impegnati nei soccorsi.
Abbiamo deciso di dedicare la nostra riunione all’emergenza di questi giorni – in collegamento da remoto con i deputati emiliano romagnoli
attivi sul territorio – perché siamo di fronte a un evento eccezionale che deve vedere tutte le forze politiche impegnate negli aiuti immediati e poi nella ricostruzione.
Sarà necessario mettere subito a disposizione risorse utilizzando i fondi della protezione civile, chiedendo di attivare il fondo di solidarietà europeo e mettendo in campo iniziative immediate per la sospensione dei pagamenti e il sostegno alle attività economiche colpite.
Serviranno risorse straordinarie per ricostruire strade e infrastrutture distrutte e per realizzare velocemente le opere di messa in sicurezza del territorio rispetto al rischio di nuove frane che potranno verificarsi nei prossimi giorni. In questo senso è fondamentale aumentare la presenza di personale tecnico specializzato a supporto dell’operatività dei Comuni e della Regione.
Serve intanto un attento monitoraggio sui fondi del Pnrr che vanno utilizzati tutti e bene, in particolare per la cura del territorio e l’impatto dei cambiamenti che un territorio fragile come quello italiano rischia di pagare a caro prezzo.
Il gruppo Pd chiederà un’informativa al Governo, dichiarando fin d’ora la volontà di essere pienamente coinvolti e di partecipare sia nella fase di gestione dell’emergenza che in quella di programmazione per la ripresa, insieme alla Regione e al commissario straordinario che ci auguriamo sia individuato nella figura del presidente Bonaccini.
Nel corso del dibattito è emersa la necessità di incalzare il governo sul fronte della lotta al cambiamento climatico, a partire dalla necessità di varare un piano contro il dissesto idrogeologico, una legge sul consumo del suolo, l’attuazione del piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Temi fortemente connessi a quanto è avvenuto in queste settimane in ER, nelle Marche e in altre aree del Paese, ma totalmente assenti dall’agenda di governo in questi mesi.
Infine è stata comunicata l’adesione dei deputati e le deputate del Pd alla raccolta fondi attivata dalla Regione Emilia Romagna.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, al termine dell’Assemblea del Gruppo.
Dal governo Meloni l'ennesima figuraccia, con un imbarazzante dietrofront sui 660 milioni annunciati solo la settimana scorsa per realizzare nuovi alloggi universitari, e dare risposte al caro affitti. Oggi all’ultimo minuto utile viene ritirato l’emendamento che sbloccava queste risorse del Pnrr, che rappresentano un primo segnale, sia pur insufficiente, per risolvere un problema che è diventato un’emergenza nazionale e per garantire il diritto allo studio a tutti. È ormai sempre lo stesso triste copione: roboanti annunci seguiti da vertiginose retromarce da parte di un governo di improvvisati, buoni solo a fare propaganda.
Frettolosi, sciatti e imprudenti. La risposta al caro affitti della maggioranza ha fatto una brutta fine: lo stesso governo ha deciso di ritirare l'emendamento che doveva sbloccare i fondi del Pnrr per gli alloggi per gli studenti. Ritirato un minuto prima che venisse bocciato. Che era uno spot elettorale l’avevamo capito, ma almeno andava fatto bene. Intanto la protesta cresce e noi sosterremo le ragioni e le proposte di chi vede messo in pericolo il diritto allo studio.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“L'acqua è un bene prezioso e non va sprecato. Anzi bisogna diffondere una maggiore cultura e consapevolezza dell’acqua ‘bene comune da tutelare’. Il nostro Paese ha purtroppo una rete idrica vetusta, con sprechi d'acqua notevoli non più sostenibili, anche alla luce dei cambiamenti climatici che stanno portando alla luce il tema critico della siccità. Invitiamo dunque il Governo a fare grande attenzione. L'Italia non può permettersi il lusso di perdere l'opportunità delle risorse del Pnrr che prevede più di quattro miliardi di investimenti per migliorare la qualità dell'acqua, per rafforzare le infrastrutture idriche, per creare nuove reti di distribuzione, fognatura e depurazione, nonché per realizzare nuovi investimenti sostenibili nel settore agricolo e manifatturiero. A questo dobbiamo ovviamente accompagnare la diffusione di una cultura della tutela dell’ambiente a partire dai più giovani, che si dimostrano molto sensibili al futuro del pianeta”. Così Piero De Luca, deputato del Partito democratico, intervenendo all’evento conclusivo del progetto di educazione ambientale “Le Vie dell’Acqua”, organizzato da Salerno Sistemi.
I deputati liguri del Partito Democratico Andrea Orlando e Valentina Ghio, con la Presidente del Gruppo Chiara Braga e i componenti delle commissioni Trasporti e Ambiente, hanno presentato un’interpellanza urgente alla Camera in cui chiedono al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini se le contestazioni sollevate dal Tar per l’assegnazione dell’appalto a Webuild possano rappresentare un rischio per la realizzazione della Diga di Genova e se è concreto il rischio di richieste risarcitorie milionarie e la possibile accusa di danno erariale; e come sia stato possibile procedere con la posa della prima pietra senza l’approvazione dei progetti esecutivi e la conclusione delle verifiche del modello geologico-geotecnico propedeutiche all’avvio del cantiere.
“Il Ministro deve chiarire se le ultime contestazioni arrivate dal Tar sull’assegnazione dell’appalto per la Diga di Genova, possano rappresentare un pericolo relativo all’effettiva capacità di realizzazione dell’opera e se c’è un rischio concreto di richieste risarcitorie milionarie a carico dell’AdSP”, lo domandano attraverso un’interpellanza urgente al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini i deputati liguri del Partito Democratico Andrea Orlando e Valentina Ghio, dopo la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso del consorzio Eteria.
“Anche se la disciplina prevista per le opere finanziate con il Pnrr consente di poter proseguire con i lavori - osservano Orlando e Ghio - l’illegittimità dell’atto ha valore ai fini risarcitori che si profilano milionari. Inoltre se venisse evidenziata L’illegittimità della gara scatterebbe anche la possibile accusa di danno erariale a carico dell’AdSP”.
“La Diga – sottolineano i deputati PD – è una delle opere più importanti del Pnrr ed è un’infrastruttura strategica e fondamentale per Genova e il suo porto, perché permetterà di ospitare in sicurezza navi di ultima generazione, ma stiamo assistendo a continui errori procedurali che ne ritardano e mettono in discussione il percorso".
“Abbiamo assistito alla posa della prima pietra della Diga senza che le procedure propedeutiche per l’avvio del cantiere fossero concluse e pochi giorni prima del clamoroso pronunciamento del Tar. Adesso il Ministro, ma anche Autorità Portuale, Regione e Comune devono fornire nelle sedi opportune i chiarimenti necessari sui rischi e le contromisure intraprese per assicurare la realizzazione dell'opera", concludono Orlando e Ghio.
“Il caro affitti, che riguarda purtroppo non soltanto gli studenti ma anche le famiglie, non è una tematica nuova ma è esplosa oggi nella sua drammaticità a causa della mancanza di risposte della destra: una maggioranza divisa e a cui non rimane altro, come sempre in questi mesi, di addossare ad altri la propria inadeguatezza. Il governo Meloni non ha infatti saputo contrastare con efficacia l’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto, ha tolto risorse alle politiche abitative (dal fondo morosità incolpevole, alla garanzia mutui giovani) proprio quando la Bce ha alzato i tassi di interesse, e non sta riuscendo a spendere le notevoli risorse del Pnrr sulla casa e sugli alloggi universitari”. Lo ha detto la deputata dem Simona Bonafè, nel corso della trasmissione “Omnibus” sul La 7.
“Solidarietà agli studenti che protestano contro il caro affitti: la politica che specula sul diritto allo studio è demagogia che serve a ben poco. Uniti per trovare soluzioni concrete come l'utilizzo dei fondi del PNRR per alloggi studenteschi accessibili”. Lo scrive su twitter Stefano Graziano, deputato Pd.
“La gestione della realizzazione della Diga da parte di Toti, Bucci e Signorini si rivela sempre più fallimentare. La sentenza del Tar che dichiara illegittima l’assegnazione dell’appalto a Webuild è l’ulteriore conferma di come Comune, Regione e Autorità Portuale stiano mettendo a rischio la costruzione di un’opera centrale per la Liguria e per il Paese, che procederà nel suo iter solo perché protetta dalle misure speciali previste per il Pnrr. Diversamente sarebbe saltato tutto, con danni enormi. Siamo di fronte all’ennesimo colpo alla credibilità gestionale di chi dovrebbe realizzare l’opera principale del Pnrr, che fino a oggi ha già visto diversi scivoloni: dalla gara andata deserta al ritardo nell’assegnazione dei lavori da parte della commissione aggiudicatrice a causa di un conflitto di interesse, fino ai dubbi mai chiariti e fugati sulla tenuta progettuale. A questo ora si aggiunge il fatto che, secondo il TAR, pure l’affidamento è viziato, sentenza che apre la strada anche all’ipotesi di risarcimento che, su un’opera così costosa, rischia di essere ingente. Nonostante la propaganda e la passerella della destra, la realtà è chiara: chi mette in discussione la diga ogni giorno sono coloro - Comune, Regione e Autorità di Sistema portuale - che dovrebbero realizzarla al meglio e che invece falliscono a ogni passaggio”
Così Valentina Ghio, deputata dem e segretaria PD Regione Liguria, Simone D’Angelo, segretario e capogruppo PD Genova e Luca Garibaldi, capogruppo PD Regione Liguria.
"Accertare le cause dei guasti dei treni verificati recentemente in Toscana ed in particolare nel nodo di Firenze; accelerare sui progetti del Pnrr relativi alla sicurezza ferroviaria ed impedire la dismissione della attività manutentive ad Osmannoro di Trenitalia". È quanto chiede al governo una interrogazione dei deputati del Pd Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè e Federico Gianassi.
"Ogni giorno Salvini ci ricorda che lui è il ministro del fare, fino ad oggi però gli unici cantieri da lui inaugurati sono stati finanziati dai governi precedenti. Chiediamo un intervento urgente ed efficace per garantire la sicurezza del servizio ferroviario dopo i numerosi disservizi che hanno interessato il capoluogo toscano, strategico non solo per la mobilità locale ma anche per la complessiva viabilità nazionale. In questa direzione è inoltre necessario promuovere la piena attività delle officine di Osmannoro, da decenni punto di riferimento per la manutenzione dei convogli ma che Trenitalia vorrebbe però trasferire", concludono i deputati Pd.
I ragazzi con le tende fuori dalle università sono nuovi poveri. Il Governo non si occupa di casa, azzera i fondi sugli affitti colpendo migliaia di famiglie. Ci vuole una gran faccia tosta a rifiutare fondi Pnrr e accusare i Sindaci
Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Ascoltiamo gli studenti che protestano per il diritto alla casa, in difficoltà per aumento affitti e precariato dilagante. Servono risposte immediate. A partire dal #PNRR grazie ai 960mln € per nuovi alloggi universitari. Governo, meno chiacchiere su fondi UE, più concretezza”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Enzo Amendola.