01/12/2022 - 11:38

“Accelerare la messa in sicurezza del territorio, procedere con una legge contro il consumo di suolo e approvare al più presto il piano nazionale di adattamento climatico. Ma soprattutto utilizzare la prossima Legge di bilancio per destinare tutte le risorse a disposizione del Parlamento a rafforzare la prevenzione del dissesto idrogeologico, ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici e dedicare cura al territorio, evitando di disperderle in opere inutili e dannose. Incalzeremo il governo perché il tema del clima, della difesa del territorio, della manutenzione diventi una priorità per evitare altre tragedie come quella di Casamicciola. Ma soprattutto metteremo in campo ogni azione per scongiurare nuovi condoni edilizi. Preoccupano infatti le parole e le ambiguità del ministro perché non esiste un ‘abusivismo leggero’. Preoccupa perché le forze politiche che sostengono l’attuale governo sono state protagoniste in passato di condoni gravissimi, che precedono quello del 2018 che estese proprio a Ischia le norme del condono più permissivo di sempre. Chiediamo di garantire ai sindaci e ai prefetti strumenti e risorse per attuare i piani di salvaguardia e abbattere ciò che non poteva e non doveva essere costruito, per sbloccare le procedure di esproprio e per mettere davvero in sicurezza un territorio fragile come il nostro”.

 

Cosi la deputata del Pd, Chiara Braga, intervenendo a nome del Gruppo durante l’informativa del ministro Musumeci sulla tragedia di Ischia.

30/11/2022 - 16:59

“Dopo l'audizione del ministro Valditara siamo ancora più preoccupati di quanto già non lo fossimo. Lo show degli ultimi giorni non è servito solo a illustrare l'idea di una scuola in cui il merito è una parola vuota e dove si deve mortificare e umiliare lo studente che sbaglia, ma anche a coprire il vuoto di idee che abbiamo registrato oggi nel corso dell'intervento del ministro. La verità è che non è stata data nessuna risposta concreta sul tema del precariato dei docenti, sul potenziamento del sistema integrato 0/6, sugli strumenti di prevenzione del disagio e del bullismo, sull'edilizia e la dispersione scolastica. Del resto, non sono previsti investimenti significativi nella legge di bilancio, non ci sono ulteriori risorse rispetto a quelle previste dal Pnrr, le risorse per il nuovo contratto sono insufficienti e, soprattutto, non è stata pronunciata una parola sulla volontà, contenuta nella legge di bilancio, di ridurre nel corso dei prossimi dieci del 10% il numero delle scuole italiane. E’ del tutto evidente, infatti, che la norma prevista dalla manovra porterà a un accorpamento degli istituti. Il rigore, la disciplina e il classismo della scuola descritta da Valditara a mezzo stampa servono solo a nascondere il tentativo di ridimensionare gli investimenti sull'istruzione che si farà nei prossimi anni, già a partire dalla prossima Legge di bilancio”.

 

Così la capogruppo dem in VII commissione e responsabile Scuola del Pd, Irene Manzi.

30/11/2022 - 16:27

“Nell’ultima versione della legge di bilancio licenziata dal Governo apprendiamo che ben 400 milioni di euro sono stati stanziati per il dibattito parlamentare. Oggi, davanti ai grandi disastri che con una frequenza ormai preoccupante mettono in ginocchio intere comunità, è doveroso chiedersi se non sia più giusto investire queste risorse nella prevenzione del rischio idrogeologico. Ciò che è avvenuto a Ischia è solo l’ultimo degli eventi calamitosi per cui piangiamo vittime e danni gravissimi al territorio. Nel nostro Paese in quasi il 95% dei comuni c’è il rischio reale di dissesto idrogeologico. Ben 21,8 milioni di persone, cioè un italiano su tre, vivono in zone ad alto rischio. Negli ultimi 40 i disastri naturali in Italia sono aumentati in maniera spropositata. Lo sanno bene le popolazioni terremotate dell’Abruzzo e del Centro Italia, delle Marche e del Sud.”
Lo dichiara Ubaldo Pagano, Capogruppo del Partito Democratico in Commissione Bilancio a Montecitorio.
“Allora il Partito Democratico vuole fare una proposta al Governo Meloni. Vista anche la necessità di accorciare i tempi dell’esame della manovra, togliamo tutti i 400 milioni dalla disponibilità del Parlamento per devolverli interamente alla cura dei territori più a rischio, alla prevenzione e alla ricostruzione delle aree colpite. È una proposta di buon senso che speriamo tutti possa essere accolta senza tentennamenti”.

30/11/2022 - 16:09

Dichiarazione di Virginio Merola, capogruppo Pd in Commissione Finanze della Camera

“Il Partito democratico darà parere contrario  al decreto n.173  in materia di riordino delle attribuzioni dei ministeri”. Lo dichiara Virginio Merola, capogruppo del Pd in Commissione Finanze della Camera, che aggiunge:  “siamo contrari perchè le nuove denominazioni  corrispondono a una visione d’insieme che riteniamo infondata e preoccupante. Noi pensiamo che lo sviluppo debba essere sostenibile  dal punto di vista ambientale, economico e  sociale. Togliere quindi le parole “sostenibile” e “transizione ecologica” e togliere la parola “istruzione” ma aggiungere “merito” a una scuola che dovrebbe essere fattore principale di eguaglianza e inclusione, è conseguenza di una visione che, con la legge di bilancio a breve in discussione, si tradurrà in azioni concrete con tagli alla sanità, mancati investimenti nella scuola, al reddito di poveri e pensionati. Resta il ministero del Mare almeno a farci sorridere: senza Guardia costiera, ma con le concessioni balneari e un pedalò per la vastità delle onde.”

30/11/2022 - 15:44

“La miope stretta del governo che colpisce le donne è resa facilmente evidente dai numeri provocati dalle modifiche contenute nella legge bilancio a Opzione Donna. Si riduce in modo drammatico lo stanziamento delle risorse destinate a questa riforma: da 110 milioni a poco più di 20; si restringe quindi il numero delle possibili beneficiarie: solo 2.900 a fronte di 17mila potenziali richiedenti. Questo il frutto della drastica riduzione dei profili riservati a questa opzione: non si andrà più in pensione con opzione donna a 58 anni, ma a 60 anni di età, abbassata di due anni solo se si hanno 2 figli e si è contemporaneamente caregiver o invalidi al 75 per cento o se si è stati licenziati! Un passo indietro a cui ci opporremo con forza sia in Parlamento che nella società a fianco delle donne e delle forze sociali e sindacali con le quali condividiamo questa battaglia”. Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.

29/11/2022 - 16:48

Dichiarazione di Claudio Michele Stefanazzi, deputato Pd

“Il Governo dovrebbe  procedere, senza ulteriori indugi, alla ratifica della riforma del Trattato istitutivo del MES, presentando il relativo disegno di legge in tempi brevi, anche in modo da consentire l’avvio delle nuove funzioni e contribuire al rafforzamento del sistema finanziario dell’Eurozona.” E’ quanto ha dichiarato in aula il deputato del Pd Claudio Michele Stefanazzi, intervenendo sulle mozioni concernenti la ratifica della riforma del Trattato del Mef. Per Stefanazzi, “il progetto di riforma del MES ampliando i compiti del MES stesso, trasformandolo nel backstop del fondo unico di risoluzione bancaria, contribuisce al raggiungimento del secondo pilastro dell’Unione Bancaria, consentendo un intervento nell’ambito delle crisi bancarie, sulla scia di quanto il nostro paese chiede da tempo.”  “Si tratta dunque, ha proseguito Stefanazzi- di una vera e propria mutualizzazione dei rischi che, sotto il profilo della solidarietà europea, è un ottimo segnale, ed è un ulteriore viatico verso il progetto dell’Unione bancaria, fino all’obiettivo di  creare anche dei meccanismi di mutualizzazione delle perdite.” Per il parlamentare Dem infine, “e’ opportuno completare l’attuale negoziato di modifica del MES, inteso quale passo indispensabile per l’ulteriore trasformazione di tale organismo in un vero e proprio Fondo Monetario Europeo, all’interno del quadro giuridico di diritto dell’Unione, coordinato con le politiche di bilancio europee” . In conclusione, Stefanazzi osserva che “ esiste un enorme spazio di intermediazione del debito in capo all’Unione. Porre in un unico contenitore quota parte delle entrate fiscali nazionali e quota parte dei debiti dei paesi membri, protetti dalla potenza di fuoco dell’Ue, può aumentare il potenziale di finanziamento dell’intera Unione europea. Questo consentirebbe – per Stefanazzi-  di ridurre il costo di finanziamento per l’intera Unione europea, sostenendo al contempo la Bce nelle operazioni nei mercati del debito, ponendo le basi per una programmazione e uno sviluppo in settori strategici”.

29/11/2022 - 16:23

Tweet on. Andrea Casu, segretario del Pd romano e dell’ufficio di presidenza del gruppo alla Camera

Grazie alla battaglia del Sindaco Gualtieri il Governo corregge il tiro e inserisce nella legge di Bilancio le risorse necessarie per il completamento della #MetroC opera strategica fondamentale per #Roma e per l'Italia. Una buona notizia per la Capitale e per tutto il Paese.

29/11/2022 - 15:59

“È necessario valorizzare e difendere il pluralismo dell'informazione, a partire dal lavoro dei giornalisti che sono costantemente sotto attacco nell'esercizio di un diritto sacrosanto che è quello della libertà di stampa. Un diritto che non può essere messo a tacere o in discussione, perché rappresenta un indice importante della qualità democratica del Paese. Nel frattempo, va tutelato con maggiore forza il lavoro giornalistico con ulteriori misure per la stabilizzazione e le garanzie del lavoro, in linea con le risorse stanziate dal governo Draghi e, in particolare, dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Serve promuovere una legge quadro relativa al settore editoriale che tenga conto anche delle esigenze di un comparto profondamente trasformato dopo i due anni post Covid; pensiamo, ad esempio, all’informazione digitale. Ed è necessario tutelare e valorizzare le edicole come presidi di comunità, attraverso la stabilizzazione di misure già adottate in questi ultimi anni. Infine, dobbiamo ulteriormente promuovere la lettura dei quotidiani a scuola, ci sono già misure che vanno in questa direzione e che sono state introdotte dalla Legge di bilancio 2020, ma vanno adottati ulteriori interventi per stimolare la lettura critica e formata dei quotidiani da parte degli studenti”.

 

Così la capogruppo del Pd in VII Commissione, Irene Manzi, nel corso delle audizioni del sottosegretario all'editoria, Alberto Barachini.

29/11/2022 - 14:01

"Un'inversione di tendenza" dice il ministro? Vero, ma a danno della sanità pubblica. I fondi aggiuntivi in manovra destinati alla sanità sono 2 miliardi, di cui 1,4 miliardi saranno erosi dal caro energia e dall'inflazione. Il resto? Zero, niente di niente. Non c'è nulla per il personale, niente per il rinnovo dei contratti, niente per dimezzare le liste d'attesa. Niente per portare il numero di medici di base e pediatri a un livello appena dignitoso, finendola di gravare in modo spropositato su medici e operatori sanitari come fatto in questi anni. La verità è che la legge di bilancio metterà a rischio i bilanci delle regioni e, ancora peggio, il diritto alla salute degli italiani, in particolare quelli più fragili. Una linea chiara: per la destra a pagare devono sempre essere i più fragili, con i più ricchi che potranno ricorrere alla sanità privata.

Così Marco Furfaro, capogruppo PD in commissione Affari Sociali, commenta le dichiarazioni del ministro della Salute Schillaci che ha parlato di "inversione di tendenza"

29/11/2022 - 12:57

“Il salario minimo è e sarà una delle battaglie identitarie del Pd. In Italia esiste ormai una questione sociale non più rinviabile e questa crisi la sta aggravando. Ci sono diseguaglianze economiche che hanno raggiunto livelli non più accettabili dal punto di vista etico. La forbice tra chi ha e chi non ha continua ad allargarsi. Una politica che riaffermi una nuova giustizia sociale, che vada nella direzione di una redistribuzione delle ricchezze ma anche delle opportunità, è per noi prioritaria”. Così il deputato dem Marco Sarracino, intervenendo in Aula per illustrare la mozione Pd sul salario minimo.

“La manovra di Bilancio varata da questo governo purtroppo non va in questa direzione, anzi. Sul tema del lavoro non c’è praticamente nulla. Noi invece riteniamo fondamentale in questo momento affrontare con urgenza la questione salariale. In Italia, troppe persone, nonostante lavorino risultano essere sotto la soglia di povertà, soprattutto giovani e donne al Sud. Il salario medio di un under 35 nel nostro Paese è inferiore a 1000 euro al mese. Come può un ragazzo progettare un futuro in quelle condizioni? Voi parlate dell’immigrazione, ma non vedete che il principale problema in Italia è l’“inverno demografico”. È arrivato il tempo di istituire un salario minimo con una sua quantificazione a 9,50 all’ora. Puntiamo subito alla definizione della retribuzione minima legale, facendo innanzitutto riferimento ai principali contratti collettivi nazionali sottoscritti dai datori e prestatori di lavoro più rappresentativi. Ma prevedendo che il trattamento economico corrisposto ai lavoratori non possa essere inferiore a 9 euro e 50 all’ora, al lordo degli oneri contributivi e previdenziali. Perché esiste una soglia sotto la quale non si tratta più di lavoro, ma di sfruttamento. Per questi motivi, con questa mozione, il Pd impegna il governo ad avere una road map in grado di giungere al recepimento della direttiva comunitaria in tempi brevi. Siamo convinti che il senso di responsabilità che dovrebbe accompagnare tutte le forze politiche ci guiderà in questo percorso non facile, ma necessario”.

28/11/2022 - 17:58

"La protesta dei medici, dei dirigenti sanitari e delle loro organizzazioni sindacali non è solo comprensibile, è sacrosanta. Abbiamo vissuto anni terribili, con il covid che ha messo a nudo la debolezze del nostro sistema sanitario e ha evidenziato le scellerate scelte del passato che hanno svilito la sanità pubblica a favore di quella privata. Il risultato è stato non garantire universalmente il diritto alla salute dei cittadini e trovarsi impreparati di fronte alla pandemia. Abbiamo superato anni terribili grazie agli sforzi dei medici e degli operatori sanitari, che hanno fatto un lavoro encomiabile, a tratti disumano. Per questo era il momento di cambiare strada e finanziare con forza il sistema sanitario nazionale e premiare gli sforzi fatti. Il risultato è una legge di Bilancio che ha un obiettivo ben preciso: colpire la sanità pubblica. La destra, anziché incrementare a dovere il finanziamente del fabbisogno sanitario nazionale, intervenire sul personale gratificandolo con retribuzioni all'altezza dei loro compiti e ampliandone i numeri, investire sulla medicina di prossimità, sui pronto soccorso, sulla diminuzione delle liste di attesa, mette qualche spicciolo che a malapena coprirà i costi derivanti dall'aumento dell'inflazione e dal caro energia. Daremo battaglia per fare in modo che la destra non neghi il diritto alla salute degli italiani". Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali della Camera.

28/11/2022 - 13:34

“Tra le pieghe della Legge di bilancio punta una norma che introduce una sanzione di 3000 euro a carico del professionista che trasmette la richiesta di avvio dell'attività ai fini dell'attribuzione del numero di partita Iva nei casi in cui, all'esito dei controlli, l'agenzia delle entrate emana un provvedimento di cessazione. La destra ancora una volta continua a scrivere norme sanzionatorie, punitive e vessatorie contro gli stessi professionisti che a parole racconta di voler tutelare.

Dopo la riproposizione di una proposta di legge sull'equo compenso che, con una incomprensibile inversione dei ruoli, prevede una sanzione automatica al professionista sottopagato invece che al committente inadempiente, ci troviamo di fronte all'ennesimo attacco ai liberi professionisti, con l'introduzione di una nuova sanzione a loro carico. Strano modo di tutelare i professionisti quello di sanzionarli!  Peraltro, si badi bene, non per violazioni commesse in prima persona, ma per i comportamenti scorretti dei propri clienti. Per tali ragioni già nella proposta di legge sull'equo compenso che ho presentato alla Camera viene previsto non solo un sistema sanzionatorio a carico dei soli committenti inadempienti, ma anche una serie di disposizioni volte a circoscrivere la responsabilità civile dei professionisti, in una ottica di proporzionalità con la prestazione svolta”.

Così la deputata dem e vicepresidente della commissione Lavoro, Chiara Gribaudo.

27/11/2022 - 11:24

“Che brutta ed iniqua manovra di bilancio Si colpiscono deboli e fragili e si fa cassa con i pensionati. Serve altro al Paese.Ha ragione Sbarra Cisl: piena indicizzazione delle pensioni, via vincoli ad opzione donna, rafforzare taglio cuneo e RDC, equità e progressività fiscale”.
Lo scrive su Twitter il deputato democratico Silvio Lai.

26/11/2022 - 12:31

Il Governo non ha previsto del dl aiuti quater nessun intervento per la sanità. Nelle proposte  della legge di bilancio per il 2023 le risorse previste per reggere al caro energia e ai costi del Covid sono di 2 miliardi. Ne servirebbero almeno altri 4 ,come come chiesto da tutte le Regioni. Il Fondo per la Sanità diminuisce nei fatti e non sono previste risorse per i prossimi anni per assumere personale medico e infermieristico e per aumenti adeguati delle loro retribuzioni: così li ringrazia la destra per il loro impegno nella pandemia. Per questo con il collega Virginio Merola e con i militanti del PD oggi abbiamo volantinato davanti all'Ospedale Maggiore a Bologna. Per informare i cittadini e per chiedere il loro sostegno per la battaglia che vogliamo mettere in campo in Parlamento per chiedere più risorse per la salute.

Così, Andrea De Maria, deputato Pd

26/11/2022 - 09:57

“Con questa legge di bilancio le promesse della destra si infrangono con la realtà. È una manovra inefficace e iniqua che colpisce le fasce più deboli, le famiglie e i lavoratori più fragili. E non affronta adeguatamente l'emergenza dell’aumento del costo della vita. I 21 miliardi previsti bastano a coprire solo per tre mesi la crisi energetica. E dopo? Nulla. Tutto questo di fronte a un già assodato aumento della benzina da dicembre. Sul lavoro era necessario uno sforzo maggiore rispetto a quanto previsto. Serviva un taglio del cuneo fiscale del 5-6% per ridare potere di acquisto alle famiglie, con almeno un mese in più di stipendio a fine anno. E ancora, nessuna traccia dell’indispensabile salario minimo di fronte al dramma di oltre 4 milioni di lavoratori poveri. Per non parlare delle contraddizioni su flat tax e pensioni. Misure diverse da quelle annunciate in campagna elettorale, realizzate però facendo cassa sui più deboli, tagliando tra qualche mese il reddito di cittadinanza ad oltre 600.000 percettori e riducendo l'aumento delle pensioni per oltre 4 milioni di persone. Infine, nulla per la crescita e nessuna parola sul Mezzogiorno. Una Manovra sbagliata che non aiuta il Paese, alla quale ci opporremo in Parlamento e in Piazza”.  Così Piero De Luca, vice capogruppo Pd alla Camera, intervenendo stamattina a Settegiorni su Rai1.

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