“La destra dovrà confrontarsi con la proposta avanzata dal Pd per la pace in Medio Oriente. Innanzitutto il cessate il fuoco: serve per liberare gli ostaggi e fermare la carneficina a Gaza. L’unica pace possibile passa per il riconoscimento europeo dello stato di Palestina che conviva in sicurezza con Israele. Si può e si deve far tacere le armi e restituire la parola alla diplomazia. Il governo italiano non faccia la bella statuina”. Così il deputato del gruppo parlamentare del Pd, Capogruppo in commissione lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
Finalmente in commissione affari sociali alla Camera è stata calendarizzata la proposta di legge del partito democratico che chiede di riconoscere la figura del caregiver familiare. È un fatto importante perché aprirà una discussione profonda con le altre forze politiche su quella che riteniamo essere una vera e propria emergenza sociale. Una proposta che nasce dalla necessità di dare un sostegno a più di 2,8 milioni di persone in Italia che per ragioni affettive, per scelta o per necessità, si prendono cura dei propri cari non autosufficienti. Un caregiver familiare spesso vive le conseguenze di questa sua scelta a livello professionale, in termini di assenza al lavoro, ad esempio, o nelle limitazioni della vita sociale. Per questo è urgente riconoscere queste figure e sostenerle anche dal punto di vista economico. La calendarizzazione è un primo passo e le prossime settimane saranno decisive per una legge decisiva per la vita di milioni di persone. Lo afferma Marco Furfaro della segreteria nazionale PD e capogruppo in commissione affari sociali.
“Gli effetti del taglio delle pensioni in Legge di bilancio sono già disastrosi. Oltre 700mila tra medici, infermieri, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari, saranno penalizzati con una decurtazione pesante in busta paga. La destra ha promesso di abolire la Fornero e invece fa cassa sui più deboli creando un’altra stagione di esodati, generando un’incertezza generalizzata. Chiederemo un’audizione della ministra Calderone in commissione Lavoro per capire come immaginano di rimediare al rischio migliaia di persone ‘esodate’ che hanno visto da un giorno all’altro tagliato il loro diritto ad andare in pensione e con un’indennità adeguata”.
Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.
“Giulio Santagata è stato tra i protagonisti assoluti di una importante fase politica ed istituzionale che ha visto cambiare profondamente la politica e le istituzioni in Italia e in Europa. Il suo sguardo da economista prima nella sua Regione e poi da consigliere del presidente Prodi a Palazzo Chigi e a Bruxelles da Presidente della Commissione, gli ha consentito di riconoscere la politica quale strumento fondamentale per cambiare e migliorare la vita delle persone. Membro della Camera dal 2001, prima nella Margherita e poi nel Pd, con ruoli di primo piano nel Governo, aveva coordinato la stesura del programma elettorale e delle campagne elettorali con i quali l'Ulivo prima e l'Unione poi, vinsero sfide elettorali che sembravano impossibili anche solo da giocare”.
Così Stefano Vaccari, deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, intervenendo in Aula per ricordare la figura di Giulio Santagata.
“C’è un filo conduttore - ha aggiunto - che ha segnato l'impegno parlamentare di Santagata: la grande determinazione e la costante ricerca di favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte della politica, intuendo con anni di anticipo l’arrivo di quell’ondata di populismo che ha ancora di più divaricato il rapporto tra cittadini e istituzioni. Santagata lavorò molto su questo aspetto e la sua attività politica e istituzionale, spesso lontana dai riflettori della propaganda e della comunicazione, si evidenziò in due occasioni simboliche: la Fabbrica per il programma e i Comitati per l'Italia che vogliamo. Con grande generosità pensò a questi due strumenti partecipativi rivolgendosi soprattutto ai giovani e uscendo dagli schemi chiusi e poco attrattivi, propri dei partiti in crisi. È stato un autentico riformista - ha concluso - che ha saputo combinare la radicalità delle scelte con la necessità di trovare soluzioni concrete e attuabili”.
“Con l’approvazione dell’autonomia differenziata finisce la retorica della destra patriottica. Non sono più Fratelli d’Italia ma i cugini poveri della Lega. Abbandonano il sud negando il diritto all’accesso universale alla sanità e alla scuola. Alla Camera proveremo a fermarli”. Lo scrive su X il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.
Il Protocollo Italia-Albania presenta molti aspetti problematici e di illegittimità, a partire dalle irragionevoli discriminazioni di trattamento dei migranti che il Pd ha denunciato fin dall’inizio. Abbiamo chiesto al governo con innumerevoli emendamenti la tutela delle persone vulnerabili, non perché lo abbiamo immaginato noi ma perché lo ha detto la stessa Presidente del Consiglio che non verranno portati minori, non verranno portate donne, non verranno portate donne in stato di gravidanza, non saranno smembrate le famiglie. Tuttavia, come vi abbiamo evidenziato in Commissione e ora vi richiediamo anche in Aula, se non ci saranno donne e se non ci saranno donne in stato di gravidanza perché si prevede, all’articolo 9 del Protocollo, testualmente, che in caso di morte o di nascita i migranti sono sottoposti alle disposizioni della legislazione italiana? Nascita di chi? Da parte di chi? Se è così, allora avete intenzione di fare centri promiscui, uomini e donne? Allora ditecelo e ditelo all’opinione pubblica.
Il capolavoro di questa nuova campagna d’Albania costerà agli italiani 700 milioni di euro in 5 anni. Mentre il governo Meloni distrugge ogni beneficio per le fasce più deboli e introduce nuove tasse, investe invece in Albania, facendosi carico delle infrastrutture, dalle reti elettriche alle fogne, quando non si trovano i soldi per finanziare le stesse opere in tanti piccoli comuni in Italia. Con 700 milioni in 5 anni avreste potuto assumere migliaia di giovani professionisti: psicologi, assistenti sociali, traduttori, personale medico-sanitario, finanche gli addetti alle mense, alle pulizie e alla sicurezza. Invece il governo toglie 500 forze dell’ordine tra carabinieri, poliziotti, militari della guardia di Finanza al territorio nazionale per mandarli in Albania, pagandoli di più. Davvero un capolavoro.
Così Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula.
“Gli impegni presi dal governo per le scuole e per il personale coinvolto sono ancora troppo generici e insoddisfacenti. Chiediamo - già in fase di conversione del decreto Milleproroghe - risorse certe per consentire la proroga dei contratti e certezza per i lavoratori che devono seguire i progetti del Pnrr e che invece al momento non si sono visti rinnovare il contratto”. Così Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione per denunciare le gravi criticità generate dalla distinzione prevista dal suo dicastero rispetto alle proroghe tra le diverse figure del personale Ata.
“La nota ministeriale – aggiunge Manzi - ha generato, di fatto, una gravissima disparità di trattamento tra le figure professionali: da un lato i collaboratori scolastici e dall'altro gli assistenti tecnici ed amministrativi prorogati solo teoricamente e rimasti senza lavoro e senza alcuna certezza. Gran parte delle scuole, di fronte alle incertezze circa le risorse a disposizione, ha scelto infatti di non rinnovare i contratti del personale tecnico e amministrativo e, molte altre, si trovano a vivere una situazione di estrema confusione. Chiediamo al governo di garantire le risorse necessarie perché tutte e tre le figure professionali siano gestite e tutelate equamente, essendo tutte necessarie al buon funzionamento degli istituti scolastici e all’espletamento dei progetti Pnrr”.
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd
Gigi Riva è stato una di quelle personalità che hanno reso particolari servizi alla Patria e hanno illustrato la Nazione italiana, come recita la norma, nel campo del lavoro, dello sport e delle attività sociali. In queste ore milioni di persone stanno vivendo la morte di Gigi Riva con autentico dolore come ha avuto modo di rappresentare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché “i suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio”.
Per questo mi associo alla proposta di Roberto Morassut e chiedo che la Presidenza del Consiglio, com’è nelle sue facoltà, riconosca i funerali di Stato per Gigi Riva. Lo dichiara il deputato sardo del PD, Silvio Lai
“Interrogazione PD a Meloni e Piantedosi”
È inaccettabile e molto grave il comportamento del viceministro ai Trasporti Galeazzo Bignami che mercoledì scorso, in occasione dell’incontro a Forlì tra la Presidente Ursula Von der Leyen e la premier Giorgia Meloni, ha duramente attaccato e accusato di incompetenza il dirigente del servizio pubblico per aver consentito ad una pacifica manifestazione degli alluvionati dell’Emilia Romagna di avvicinarsi nei pressi del Comune e sarebbe persino giunto a contattare il Ministro dell'Interno per lamentarsene. Abbiamo presentato una interrogazione parlamentare come Gruppo PD per chiedere alla presidente del Consiglio e al ministro Piantedosi se non ritengano che il comportamento del viceministro sia andato non solo oltre le proprie competenze, ma soprattutto oltre i limiti costituzionali e se intendano censurare pubblicamente tale atteggiamento irrispettoso della libertà di manifestare e del delicato lavoro delle forze dell'ordine.
Così la vicecapogruppo dei deputati PD Simona Bonafè e i deputati dem Ouidad Bakkali e Andrea Gnassi.
“Dall’Ocse arriva oggi una ricetta sulla giustizia fiscale in netta controtendenza rispetto alle linee seguite dal governo Meloni. 1. ‘Spostare le imposte dal lavoro alla proprietà e all'eredità, garantendo il mantenimento o l'aumento delle entrate’. 2. ‘Contrastare l'evasione fiscale, anche continuando a promuovere l'uso dei pagamenti digitali e abbassando il tetto sui pagamenti in contanti’. 3. ‘Ridurre l'erosione della base imponibile, anche riducendo le spese fiscali e limitando la proliferazione di regimi fiscali speciali di flat tax’. 4. ‘Rivedere il catasto’. Una direzione opposta a quella del centrodestra che, con la sua riforma fiscale: 1. amplia i regimi agevolati; 2. favorisce l’evasione fiscale con l’aumento del tetto del contante, con la svendita del concordato biennale e con un numero sempre crescente di condoni; 3. continua a prelevare le imposte patrimoniali su valori degli immobili che non rispondono più alla realtà”.
Così la deputata democratica Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd.
Ministro rispetti autonomia e potenzi fondo nazionale Tpl.
"La migliore risposta all’assurda polemica politica contro Bologna che ha avviato la sperimentazione della città 30, dopo aver raccolto le segnalazioni delle strade più pericolose da 20 mila cittadini, arriva oggi dai Sindaci di centrodestra di Olbia e Treviso che hanno orgogliosamente rivendicato di aver già compiuto la scelta di andare nella stessa direzione seguendo l’esempio di Amsterdam, Bruxelles, Londra e Barcellona che riducendo la velocità nei centri urbani hanno ottenuto una drastica limitazione del numero di morti sulle strade. Se il ministro Salvini intende difendere il diritto al lavoro rispetti l’autonomia dei Sindaci e dedichi le sue energie a una cosa davvero utile: intervenga subito per potenziare il fondo nazionale per il Trasporto Pubblico Locale al collasso in tantissime realtà e per rinnovare il contratto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore sempre più in sofferenza”. Lo scrive sui social il deputato dem Andrea Casu, componente della commissione Trasporti.
“Una città come Grosseto che viene militarizzata è una sconfitta per l'amministrazione comunale che non ha saputo promuovere politiche efficaci di sicurezza e inclusione. La giunta non ha utilizzato e valorizzato le competenze e le risorse della Polizia Municipale, ecco perché ha dovuto ricorrere all'esercito per gestire la sicurezza in città. Il sindaco, invece di chiedere più risorse e personale per le forze dell’ordine, finisce per screditare il lavoro, complicato e difficile, di tanti uomini e donne che ogni giorno sono sulla strada per difendere le nostre comunità locali. Un sindaco che plaude a questa situazione ammette il proprio fallimento", è quanto dichiarano il deputato Pd Marco Simiani, Demetrio Cozzupoli segretario dell’Unione Comunale Pd e Davide Bartolini Capogruppo Pd del Comune di Grosseto, sulla notizia che nel capoluogo toscano arriverà l'esercito per presidiare il territorio.
"Con la destra Grosseto è diventata una città purtroppo meno sicura, ma questa situazione, senza politiche concrete di prevenzione ma di repressione, non porterà alcun beneficio. Anzi, causerà gravissimi problemi alla vocazione ricettiva e turistica del territorio", concludono.
"Con il taglio del fondo per i disturbi alimentari la destra da una nuova pugnalata ai giovani. Mai come ora espulsione dal ciclo formativo per motivi di classe, lavoro precario o sottopagato, disoccupazione e assenza di servizi sta minacciando il futuro di milioni di ragazze e ragazzi. In tutta Europa sui giovani si investe, in Italia no. Continueremo in ogni luogo e in ogni spazio parlamentare a rappresentare questa condizione per ricostruire una speranza". Così il deputato dem Nicola Zingaretti.
“Il Partito Democratico e la famiglia progressista dei Socialisti e Democratici europei lavorano fianco a fianco per costruire una società e un’economia equa, forte e inclusiva. Dobbiamo continuare a unire le forze e raddoppiare i nostri sforzi nel momento in cui dobbiamo fronteggiare enormi trasformazioni sociali ed economiche insieme ad un contesto geopolitico sempre più impegnativo. Questa Commissione, grazie all’iniziativa delle nostre famiglie politiche, ha fatto molti passi importanti nel portare avanti l’agenda sociale”.
Così l’attuale commissario Ue per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit, candidato del Pse alla presidenza della Commissione europea, intervenendo al seminario del Gruppo Pd della Camera a Gubbio.
“Quello che siamo riusciti ad ottenere sotto il pilastro europeo dei diritti sociali - ha detto - è un risultato importante. Ne è un esempio la direttiva sul salario minimo, già di per sé un ragguardevole successo. Non è accettabile che persone che lavorano full-time non si possano permettere di arrivare alla fine del mese. Dobbiamo riconoscere il valore del lavoro e il valore dei lavoratori che svolgono quei lavori. Sempre più spesso in Italia vediamo retribuzioni troppo basse. I giovani colpiti dalla precarietà lasciano il Paese alla ricerca di lavori migliori altrove. L’Italia ha bisogno di salari migliori, con contrattazioni collettive e retribuzioni minime adeguate. L’Europa sociale gioca un ruolo decisivo nell’accompagnare la trasformazione che le nostre società ed economie stanno attraversando. Ma non possiamo dare per scontato il nostro modello sociale. Deve essere protetto, rafforzato e implementato ogni giorno. Credo che abbiamo bisogno di un nuovo contratto sociale europeo che garantisca una prosperità condivisa. Questo vuol dire mettere al centro della nostra campagna per le elezioni europee la giustizia sociale, il valore e la dignità del lavoro, l’uguaglianza di genere, gli investimenti sociali e la solidarietà. Siamo impegnati a favore del Green Deal, tuttavia, deve essere sociale e giusto, deve assicurare lavori di qualità e buone opportunità per tutti i cittadini. La nostra proposta è un’Europa verde, equa, democratica e sociale. Dobbiamo essere alla guida per assicurarci che la transizione verde sia una transizione equa, affinché i costi di oggi e i benefici di domani siano percepiti uniformemente. In conclusione, le prossime elezioni europee saranno incentrate anche sul tipo di società europea che vogliamo. Dobbiamo difendere i nostri diritti democratici e combattere per una società equa senza discriminazioni. Questi sono tra i valori fondamentali europei che noi, i progressisti, socialisti e democratici, devono difendere insieme con una politica sociale attiva basata sul pilastro dei diritti sociali. Noi contiamo sulla forza del Partito Democratico - ha concluso - per portare avanti questa agenda sociale e politica di rilevanza cruciale in Italia e per aiutare a creare un’Europa forte, inclusiva e progressista di cui la nostra società e l’economia necessitano urgentemente in questi tempi di tumulti internazionali”.
Abbiamo scelto di presentare questo importante emendamento al Milleproroghe con cui diamo la possibilità di ricorrere ai trattamenti di integrazione salariale per cinquantadue settimane, entro il 31 dicembre 2023, a quei datori di lavoro che, dovendo fronteggiare processi di riorganizzazione o ipotesi di grave difficoltà economica di imprese rientranti nel campo di applicazione della CIGS, non potevano più ricorrere ai trattamenti straordinari di integrazione salariale. Con l’approvazione di questo emendamento si
consente agli stessi datori di lavoro che non hanno usufruito di tale trattamento per tutte le cinquantadue settimane autorizzate, di completare il periodo totale, al fine di fronteggiare i processi di riorganizzazione già in corso o ipotesi di grave difficoltà economica di imprese rientranti nel campo di applicazione della CIGS. Una misura che può aiutare molte realtà del Sud come del Nord ad affrontare processi di riorganizzazione, oltre che segnale importante nei confronti dei lavoratori e delle imprese che confidiamo possa essere votato da tutte le forze politiche del Parlamento.
Così i deputati Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera e Marco Sarracino, responsabile Sud della segreteria nazionale del Pd.