11/07/2023 - 11:55

Non possono cavarsela con una riunione straordinaria e una conferenza stampa. La Presidente Meloni ha il dovere di spiegare in Parlamento cosa sta succedendo del Pnrr. E’ uno dei piani di rilancio più ambiziosi del Dopoguerra, conquistato dall’Italia per non lasciare indietro nessuno dopo gli anni della pandemia. Il mancato rispetto dei tempi e dell’arrivo dei fondi dell’Unione Europea è un colpo ai conti pubblici. Meloni non può continuare a tacere. Chiediamo la sua presenza in Aula al più presto perché il rischio di perdere la quarta rata – sempre in attesa della terza – è altissimo.
Così in una nota i capigruppo del Pd di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia.

11/07/2023 - 11:32

“È a rischio la quarta rata Pnrr, 16 miliardi di euro, ma nessuno sembra accorgersene. Il governo ha convocato una riunione d’urgenza per oggi, dopo aver passato settimane ad occuparsi di altro. Senza capire che da quei fondi passa il futuro dell'Italia".

 

Lo scrive su Twitter la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase.

11/07/2023 - 10:53

“La 4a rata del #PNRR sta definitivamente sfumando e la riunione d’emergenza convocata per oggi da Fitto è un brutto segnale. Il governo Meloni si sta rendendo responsabile della perdita di un’opportunità epocale per il Paese e per le nuove generazioni. E Meloni continua a tacere”. Lo scrive su  twitter il deputato del Pd, Alessandro Zan.

11/07/2023 - 10:39

La terza rata ancora sospesa e la quarta che non arriverà prima del prossimo anno. È sotto gli occhi di tutti ma il Ministro Fitto lo scopre oggi dai giornali e convoca in gran fretta una cabina di regia. Ancora non sono chiari quali progetti salteranno e quali subiranno modifiche. Solo una cosa è chiara: ancora una volta il Parlamento resterà escluso da una comunicazione trasparente e doverosa. Mentre mancherà l’occasione per trasformazioni importanti in settori strategici come la transizione ecologica, il Sud, l’occupazione femminile e giovanile, il Terzo Settore. Un fallimento totale di cui paga il prezzo il paese mentre il governo è impegnato ad attaccare magistrati e a difendere Santanchè e Facci.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

11/07/2023 - 10:06

Il governo si scioglie completamente sul PNRR, complice anche il caldo estivo, mostrando tutta la sua inadeguatezza. Dopo i continui rinvii della terza rata da 19 miliardi ancora non erogata dalla Commissione, anche i 27 obiettivi di giugno sono un miraggio e il pagamento della quarta rata da 16 miliardi slitterà quasi sicuramente al 2024. Le azioni del governo sul PNRR sono da 'bollino rosso' e rischiano di farci perdere risorse europee indispensabili per il rilancio dell’Italia e soprattutto del Mezzogiorno. E questi sarebbero i patrioti?
Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue

07/07/2023 - 15:05

“Per il governo ogni valutazione in merito al rischio di richieste risarcitorie milionarie dopo il ricorso al Tar da parte del Consorzio Eteria è prematura e la Diga di Genova non è a rischio realizzazione, perché non c'è ancora un giudizio definitivo: una risposta che, rispetto  alla necessaria attenzione che quello che il principale progetto del Pnrr richiede, per la sua portata sia in termini economici sia di impatto a livello lavorativo, portuale, ambientale, risulta troppo semplificativa e parziale. Pertanto, per quanto sia vero e doveroso attendere tutti i gradi di giudizio, credo che su un progetto di questo genere sia necessario prefigurare tutti gli scenari possibili ed essere pronti. Visto che giuristi interpellati sul caso arrivano a ipotizzare risarcimenti milionari, si parla del 5% o addirittura del 10% dell’opera, nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza del Tar. Per questo occorre predisporre percorsi certi e prefigurare scenari che non destabilizzino la realizzazione e il completamento dell’opera. Quello che oggi il governo non ha fatto”, dichiara la deputata e vicepresidente del Gruppo PD alla Camera Valentina Ghio dopo la risposta in aula all’interpellanza di cui è prima firmataria.
“Il cronoprogramma è molto stretto e richiede che non ci siano più incidenti di percorso come quelli che hanno caratterizzato la gestione fino ad oggi. - osserva Ghio - Si tratta di diversi episodi che nel caso di un progetto così rilevante hanno dato colpi significativi alla credibilità gestionale di chi dovrebbe realizzare l’opera più significativa del PNRR in Italia, fra tutte quelle dell’intero Paese. Questi elementi uniti ai tempi di costruzione, che da indicazioni di diversi esperti appaiono più lunghi di quelli promessi, richiedono una attenzione massima, anche perché ci sono ancora temi in fase di definizione, come quello della collocazione dei cassoni necessari per la costruzione dell’infrastruttura (sui quali c’è il percorso aperto con l’amministrazione di Vado Ligure), ma che devono trovare una collocazione che non vada a caricare ulteriormente aree di città già compromesse e sulle quali i cittadini si sono espressi in modo forte e chiaro. Decisioni che vanno condivise e che richiedono un rapporto del Governo con le istituzioni locali e una interlocuzione costante e doverosa di queste con la città, più di quanto sia accaduto fino ad oggi”.
“Una infrastruttura così significativa e rilevante per la Liguria e per tutto il Paese - prosegue Ghio - deve essere collocata in un ragionamento strategico di sviluppo economico, di diversificazione di modelli di sviluppo che devono coinvolgere tutte le diverse attività presenti nel porto di Genova e che danno lavoro a decine di migliaia di persone e che devono massimizzare le opportunità. Anche su questo occorre una riflessione di contesto e di scenario che deve coinvolgere tavoli di valenza nazionale. È lo spirito con cui è nato il PNRR che deve essere rispettato, quella definizione appropriata di Next Generation che ha l’obiettivo di produrre ricadute di futuro con le opere finanziate”.
“Chiediamo - conclude Ghio - che la stessa nostra preoccupazione per la prima opera italiana del PNRR sia anche del Governo e quindi chiediamo di monitorare passo passo il percorso con l’Autorità di Sistema Portuale, con il Comune di Genova e la Regione Liguria e di riferire in Parlamento, nelle commissioni competenti eventuali criticità in modo tempestivo”.

07/07/2023 - 13:51

“La sintesi del rapporto annuale dell’Istat, presento oggi alla Camera dei Deputati, si può racchiudere nella parola ‘coesione’. I rischi di lacerazione territoriale e generazionale si accompagnano a una grande capacità di resilienza, ma serve una visione unitaria del Paese intorno ad uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ecologico e sociale. E anche istituzionale. L’autonomia differenziata e la riforma fiscale dell destra aumenteranno le lacerazioni e le distanze. Il Sud, le risorse naturali, i giovani e gli anziani sono le parti a rischio del Paese e la destra sta lasciando cadere la grande opportunità del PNRR. La sinistra deve lavorare ad un grande progetto di coesione e ricucitura nazionale”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

07/07/2023 - 12:11

Governo: Braga (Pd), Attacchi scomposti, dia risposte ai problemi se capace

Un Governo bloccato su PNRR, rinvia il Mes e non vuole prendersi nessuna responsabilità sulla richiesta delle opposizioni sul salario minimo. Solo veline anonime e attacchi scomposti e gravissimi alla magistratura. Non funziona nascondersi dietro “fonti del Governo”. Meloni e i suoi Ministri cerchino di dare risposte ai problemi degli italiani, se ne sono capaci.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

06/07/2023 - 19:38

Nessuna commissione potrà cancellare le urla della destra durante il Covid. “Chiudere è un golpe”, “aprite tutto”, il fianco offerto a complottisti e no vax, l’ostruzionismo al PNRR.  Nella tragedia si vede chi ha combattuto con “disciplina e onore”. Abbraccio a Roberto Speranza.

Lo scrive su Twitter Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.

06/07/2023 - 12:33

Dichiarazione di Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in Commissione Bilancio

“Faccio appello a tutta la maggioranza affinchè ci dica che fine abbia fatto il ministro del Pnrr Raffaele Fitto perché  abbiamo perso le sue tracce ormai da mesi , più o meno come la terza rata del piano,  e stiamo ancora aspettando risposte sulla relazione relativa al semestre precedente. “ Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio Ubaldo Pagano, intervenendo in aula alla Camera. “Nell’ambito della relazione sullo stato di attuazione del piano – ha proseguito Pagano-  avevamo pianificato in commissione Bilancio la sua audizione per il 13 luglio . E in quella sede attendevamo che ci venisse a riferire almeno lo stato di attuazione di quelle che sono le partite in gioco e soprattutto  ci venisse a spiegare come intendeva rimodulare lo stesso piano  visto che la scadenza del 30 agosto per completare l’iter  di deposito alla commissione e praticamente dietro l’angolo. Ma cosi non sarà perché ieri ci è stato detto , anche questa volta, che per improrogabili impegni istituzionali  la sua audizione in commissione bilancio è stata sconvocata e rimandata  a data da destinarsi.” Per Pagano “il problema è fare in fretta qualcosa che serve al paese perché qui non c’è la polemica stupida nei confronti di un ministro inadempiente la cui incapacità avevamo conclamata certezza. Qui – ha concluso il parlamentare Dem-  c’è un problema politico enorme: voi state rischiando di sciupare 200 miliardi di euro semplicemente perché non avete una direttrice di marcia e soprattutto non volete farvi aiutare . Se volete coinvolgerci in questa procedura noi saremo ben lieti  di dare una mano. Perché di fronte all’interesse supremo del Paese noi contrapponiamo semplicemente l’amore per questo paese e non la volontà di fare  polemica a basso costo”.

05/07/2023 - 16:45

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
93 i milioni di fondi PNRR che il sindaco Brugnaro e la sua giunta hanno bruciato questo aprile presentando un bando che è stato valutato non ammissibile a finanziamento e adesso a tappare i buchi e a limitare le brutte figure degli alleati arriva il governo che tira fuori 90 milioni per salvare un’opera faraonica che è una priorità e un interesse solo per Brugnaro.
Si crea così un caso unico in Italia per cui, ai fini di finanziare un'opera fatta per ospitare società private, si vanno ad utilizzare esclusivamente finanziamenti pubblici. Come se già questo non bastasse, ricordo che il Comune spenderà altri 200 mililioni tra avanzi di bilancio e mutui.
Siamo al paradosso per cui un governo che non riesce a tirare fuori i fondi necessari per finanziare la Legge Speciale per la salvaguardia di Venezia, ne recupera invece in fretta e furia per salvare la faccia agli interessi del sindaco. Un vero e proprio insulto alle veneziane e ai veneziani, che quei denari li avrebbero dovuti ricevere per risolvere i veri problemi del capoluogo. Tanto per dare una cifra, solo per sistemare tutte le  abitazioni sfitte di proprietà del comune (un migliaio circa) per una media di 40 mila euro ad abitazione, si avrebbe un costo complessivo di 40 milioni di euro, con un aumento di circa 2500 residenti.

04/07/2023 - 16:26

Dichiarazione dei deputati Pd Federico Gianassi ed Emiliano Fossi.

"Il governo ha restituito a Venezia i 93,5 milioni che erano stati tolti dai fondi del Pnrr per la realizzazione del Bosco dello Sport. A questo punto non può passare un'ora di più: i ministeri coinvolti provvedano immediatamente ad adottare il medesimo trattamento anche per la Città di Firenze, che, come Venezia, ha subito una ingiusta e dannosa sottrazione di risorse (55 milioni) per la realizzazione del progetto dello Stadio Franchi che è monumento nazionale.
Se questo non accadesse, saremmo in presenza di un affronto politico inaccettabile di tutto il governo nei confronti della città di Firenze: un trattamento diverso tra la città di Venezia e quella di Firenze si potrebbe in quel caso spiegare solo alla luce del diverso colore politico delle amministrazioni e non vogliamo credere che il governo possa arrivare a tanto. Con il Pnrr viene finanziata la riqualificazione di impianti sportivi, le risorse accessorie per il finanziamento del progetto dello stadio Franchi furono deliberate dal governo Draghi e ufficialmente comunicate al Comune di Firenze. Poi solo per il Franchi e per lo stadio di Venezia è stato revocato il finanziamento. Ora con un intervento su Venezia il Governo di fatto cancella la revoca e Firenze rimane così per ora unica città esclusa, penalizzata e danneggiata.
Chiediamo che Firenze abbia lo stesso trattamento degli altri: la città non può tollerare un sopruso nei suoi confronti".

04/07/2023 - 15:35

“Non siamo per nulla soddisfatti della risposta del governo in merito all'interrogazione di oggi in commissione Trasporti. Avevamo chiesto caldamente che, nei tempi previsti per l’aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) con orizzonte 2020-2023, da inviare all’Ue entro il 30 giugno 2023, venissero date certezze alla transizione ecologica in merito al trasporto ferroviario, al trasporto pubblico e condiviso come lo sharing e all'elettrificazione dei porti. Ciò, al fine anche di risparmiare milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per produrre energia. Le risposte del governo, invece, sono state molto generiche e per di più non sono neppure in linea con gli impegni del Pnnr”. Lo dichiara il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.

“Tutti gli stati membri – conclude Barbagallo - sono stati chiamati a inviare l’aggiornamento del proprio Pniec. Ma l'atteggiamento elusivo del governo con il mancato confronto sul Pniec o peggio ancora il maldestro tentativo di modificare la governance del Pnrr differendo alcune scadenze non sono certamente la risposta migliore da dare al Paese. Continueremo a incalzare il governo perché l'obiettivo della transizione ecologica e in particolare la transizione ecologica dei trasporti, restano la priorità della battaglia politica del Partito Democratico in questa stagione”.

04/07/2023 - 11:53

Dichiarazione di Arturo Scotto e Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Lavoro e Affari Costituzionali della Camera
Stamattina i relatori di maggioranza del Decreto P.A. non hanno nemmeno avuto la sensibilità istituzionale di presentarsi in Commissione per illustrare il merito del provvedimento. Un decreto di 45 articoli che tratta tutti i settori, senza un baricentro sul Pnrr e che mette solo qualche toppa all’emergenza precarietà nella Pubblica Amministrazione, così come emerge da quasi tutte le audizioni delle forze sociali che abbiamo fatto stamattina. Un comportamento che non è negligenza ma irresponsabilità.

04/07/2023 - 10:06

“Adesso serve riorganizzare la macchina comunale per far sì che non accada più che uno si prenda l’appalto di tutte le decisioni. Scattiamo la fotografia sulla gravità dei fatti e creiamo la condizioni di garanzia affinché Pescara non patisca mai più questo abisso della qualità delle decisioni e dell’investimento pubblico”. Lo ha detto il deputato dem Luciano D’Alfonso intervenendo al consiglio comunale straordinario di Pescara per discutere sulla gestione del settore Lavori Pubblici e dei finanziamenti del PNRR.

“Le opere pubbliche sono fatte dal potere pubblico con denaro pubblico per produrre pubblica utilità. In questo caso è accaduto che la verticalizzazione abbia fatto danno: io conosco la fiduciarietà, che è cosa diversa dall’amicalità. La macchina comunale dev’essere una funzione della democrazia elettiva, non può trasformarsi in una satrapia intoccabile”, ha aggiunto.

D’Alfonso ha poi citato un caso specifico: “Quanto accaduto su viale Marconi è un capolavoro alla rovescia: in quella strada abbiamo appreso dell’esistenza di asfalti a scomparsa, che al mattino venivano stesi e la sera venivano tolti”.

“Pescara aveva davvero necessità di toccare il fondo in ragione della distrazione e della volontà di non ascoltare? Siamo nel pieno del PNRR, siamo nel pieno della ripresa della corsa per toglierci dalle sofferenze della pandemia. Abbiamo bisogno del massimo della forma della macchina comunale e del massimo del rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”, ha concluso il deputato dem.

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