“La Costituzione è antifascista. Lo è nei suoi contenuti, lo è per l'articolo che vieta la ricostituzione del Partito Fascista, lo è per il contesto storico in cui è stata scritta. Ancora una volta l'attuale Presidente del Senato attacca i valori della nostra democrazia”. Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato Pd.
"La Russa: “L’antifascismo non è in Costituzione”. La Costituzione: “E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Siamo al negazionismo. La Russa è sempre più imbarazzante e inadeguato". Lo scrive su Twitter il deputato dem Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale del Partito Democratico con delega ai diritti.
“‘E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’. Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, dovrebbe leggere la nostra bellissima Costituzione fino alla fine antifascista”.
Lo scrive su Twitter la deputata del Partito democratico, Michela Di Biase.
"Le parole di Medusei a margine della seduta solenne per la commemorazione del 25 aprile in Liguria, in cui ha parlato di errori anche da parte dei partigiani e che non ci sono vittime di serie A e di serie B, sono gravissime e irricevibili, soprattutto per una città che come Genova è medaglia d'oro al valor militare.
A pochi giorni del 25 aprile, in cui ricordiamo i partigiani e il loro sacrificio, certe affermazioni non sono giustificabili. Non si puo' mettere sullo stesso piano chi ha oppresso l'Italia e chi l'ha liberata. Il presidente Toti si dissoci e con parole chiare e inequivocabili prenda le distanze da quanto dichiarato dal presidente del consiglio regionale", lo dichiarano i deputati liguri del Partito democratico Andrea Orlando e Valentina Ghio, Segretaria regionale PD e i senatori Annamaria Furlan e Lorenzo Basso.
Dichiarazione di Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente
“E’ sconcertante come la destra continui ad ignorare la vicenda balneari nonostante la sentenza della Corte Europea. E’ oggi necessario prendere atto che la scelta del rinvio voluta dal governo Meloni abbia fallito ed iniziare a costruire un bando ad evidenza pubblica che valorizzi e dia certezze agli investimenti fatti dalle imprese. Il Partito Democratico è pronto a collaborare attivamente in Parlamento per raggiungere questo obiettivo. Continuare a non affrontare il problema potrebbe impedire una soluzione ponderata e concertata; penalizzando quindi proprio il lavoro e la professionalità degli operatori balneari”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio
"Bene la disponibilità del sindaco Manfredi nel cercare risorse per consentire al teatro Mercadante di proseguire nella sua attività e per non fargli perdere lo status di teatro stabile. E auspichiamo che il Ministro Sangiuliano raccolga l'invito rivolto dal sindaco della città ad essere parte attiva nella ricerca di una soluzione. Lo dobbiamo al valore di questa realtà, ai suoi lavoratori, ad una eccellenza in ambito culturale che deve andare avanti". Così il deputato Marco Sarracino, membro della segreteria nazionale Pd, il senatore Antonio Misiani, commissario regionale del Pd campano e la senatrice del Pd Valeria Valente.
Il governo si era impegnato a risolvere il problema dello smobilizzo dei crediti fiscali, maturati con il superbonus 110%. I provvedimenti adottati, tuttavia, si sono dimostrati assolutamente inefficaci. Oggi, infatti, l’incaglio è un dramma che continua ad affliggere migliaia di cittadini e, allo stesso tempo, pregiudica la continuità di moltissime imprese dell'edilizia. Il Gruppo Pd, in Aula e nelle Commissioni, ha presentato un ampio ventaglio di soluzioni. Tutte rimaste, purtroppo, inascoltate. E il risultato di tanta sordità è oggi, dolorosamente, sotto gli occhi di tutti. Preoccupano il silenzio e l’inerzia di un governo per il quale, al contrario, il problema sembra non esistere.
Così il deputato del Pd Augusto Curti.
“Oggi il “Documento di economia e finanza 2023” è arrivato per il parere in commissione Cultura.
Zero euro per lo sport, zero euro per i valori “educativi, sociali, di benessere psicofisico” che la Costituzione presto richiamerà, zero euro per la riforma su lavoro sportivo.
Otto osservazioni di impegno per il governo del relatore di maggioranza, zero sulle politiche sportive.
Questo governo usa lo sport come bandierina ideologica, poi quando si tratta di parlare di risorse, scompare.
Imbarazzante. Anzi, vergognoso”. Lo dichiara Mauro Berruto, segretario Pd della commissione Cultura, Scienza e Istruzione di Montecitorio a proposito del Def 2023.
“La destra rischia di far deragliare un treno che si presenta come l’occasione storica per il rilancio del Paese. Le risorse del Pnrr sono fondamentali tra l'altro anche per favorire investimenti, per dare linfa vitale alle imprese e per creare posti di lavoro. Soprattutto nel Mezzogiorno, a cui è destinato il 40% dei fondi grazie all’impegno del Partito democratico. Non possiamo permettere che ciò accada per l'immobilismo del Governo, che a oggi non ha chiarito come intenda muoversi. E che non sta dando certezze neppure per i 630 milioni di euro destinati alle Zone economiche speciali (Zes) da noi fortemente volute. Le Zes, infatti, con l’approvazione della norma di cui sono il primo firmatario, sugli incentivi fiscali – che si sono affiancati a processi di sburocratizzazione e di semplificazione amministrativa - hanno consentito fino a oggi l'apertura di nuove attività economiche e la creazione di occupazione e occasioni di sviluppo strutturale nel Meridione. Noi vigileremo per evitare di perdere risorse e opportunità decisive. Il Pnrr non è appannaggio di questo o di altri Governi, ma è dell’Italia e gli italiani ne hanno diritto”. Così Piero De Luca, capogruppo del Partito democratico in Commissione Politiche Europee di Montecitorio, intervenendo al meeting sui 60 anni della Ficei, Federazione italiana Consorzi economici industrializzati.
“La capacità progettuale ed esecutiva delle aree di sviluppo industriale nel Paese vanno pienamente coinvolte nella realizzazione del Pnrr.” Lo afferma il deputato Pd della commissione Bilancio Silvio Lai, relatore al convegno organizzato per il 60° anniversario della FICEI, la federazione italiana dei consorzi industriali. “Ad oggi per il Pnrr il loro coinvolgimento é limitato e occasionale ed é avvenuto solo in alcune regioni ma sono enti pubblici economici, consorzi di enti locali nella maggior parte dei casi, che possono dare molto grazie alla loro esperienza di vere e proprie agenzie di sviluppo economico locale. Sono enti che possono dare molto nello sviluppo di nuove iniziative economiche, come enti di semplificazione e di promozione, come strutture di servizio per la conversione ecologica attraverso le energie rinnovabili o la gestione migliore delle risorse più preziose come l’acqua per l’utilizzo industriale. Lo dimostrano le performance delle ZES, nate per favorire l’insediamento industriale nelle aree portuali e preportuali del mezzogiorno dove le ASI sono protagoniste, pur nel limitato credito che questo governo pare dare a queste iniziative. Per questo - conclude il deputato dem - il governo ha il dovere di coinvolgerli come soggetti operativi del PNNR e motivare in caso contrario la loro esclusione.”
“Per la prima volta oggi il Parlamento Europeo ha esplicitamente condannato il governo italiano, insieme a quello dell’Ungheria di Orban e della Polonia di Duda, per la diffusione di una retorica e il sostegno a movimenti contro i diritti della comunità lgbtqia+. La mozione, passata a stragrande maggioranza (416 voti a favore e solo 62 contrari), dimostra che questa destra ci sta trascinando rovinosamente tra i Paesi più arretrati d’Europa e che l’Unione Europea già associa l’Italia ai paesi Visegrad. È l’ennesima umiliazione per l’Italia, stato fondatore dell’Unione: il governo Meloni sta attaccando le famiglie omogenitoriali, in palese accordo con Orban, che ha appena fatto approvare in Ungheria una legge per denunciare anonimamente le famiglie arcobaleno, una norma che ricorda a tutti gli effetti le leggi razziali. Il PD è e sarà in prima linea, fuori e dentro il Parlamento, per fermare questa pericolosa deriva e tutelare i principi di uguaglianza imposti dalla Costituzione e dai principi fondamentali su cui si basa l’Unione Europea.”
Così Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti della Segreteria Nazionale del PD.
"Il primo Documento di economia e finanze del Governo Meloni si caratterizza per una preoccupante assenza di ambizioni, strategie e risorse. Sull'utilizzazione dei fondi del Pnrr il Governo si caratterizza inadeguato ed incapace. Sul resto il Documento non dice nulla, limitandosi ad affermare che “il finanziamento degli interventi di politica di bilancio avverrà individuando le opportune coperture all’interno del bilancio pubblico”, a ulteriore conferma dell’assenza di qualunque strategia di politica economica.
A livello generale nella manovra di bilancio 2023 è mancata qualsiasi prospettiva di sviluppo per il Trasporto pubblico locale sia rispetto alla riconversione ecologica che alla digitalizzazione dei servizi, ponendo l’onere di un così importante servizio sulle spalle degli enti locali e determinando ricadute negative sulle famiglie, con l’aumento dei biglietti; inoltre una delle poche misure di sostegno alle famiglie quale il Bonus Trasporti, nella riproposizione per il 2023, ha visto dimezzati sia le risorse del fondo (da 190 a 100 milioni di euro) sia il limite di reddito per poter richiedere il bonus (da 35.000 a 20.000 euro).
Appaiono del tutto pretestuose le affermazioni di voler potenziare e rinnovare le misure come il Ferrobonus e il Marebonus quando le suddette misure sono ferme nonostante si tratti di provvedimenti già finanziati a cui manca solo un atto di attuazione da parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; restano ancora senza risposte la violenza stradale e l’assistenza alle vittime della strada e da ultimo il focus sul Ponte dello Stretto da cui si evince che mancano ancora del tutto i fondi per la sua realizzazione e delle opere strutturali annesse". Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio, Anthony Barbagallo, firmatario insieme ai colleghi Pd Bakkali, Casu, Ghio e Morassut, del parere di minoranza contrario del Pd al Def 2023.
Il Pnrr è l’opportunità più grande, irripetibile che abbiamo costruito in Europa. L’abbiamo ottenuto in uno dei momenti più difficili della storia recente, all’indomani della pandemia, lo abbiamo ottenuto per ricostruire un paese stremato. Per questo non possiamo permettere a nessuno di farci perdere quest’opportunità: costruire l’Italia dei prossimi decenni, e di farlo rimuovendo diseguaglianze e promovendo sostenibilità, buona occupazione e buona impresa. Alla luce delle evidenti difficoltà e incapacità del governo siamo pronti a dare un contributo, ma cambiando schema di gioco: coinvolgere comunità, enti locali, attori economici e sociali e farlo in trasparenza, farlo da subito. Sanità, servizi, pubblica amministrazione, le priorità su cui il Partito Democratico continuerà a concentrare il lavoro politico in Parlamento e nel paese.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
"Una buona notizia dal Parlamento europeo a tutela dei prodotti enogastronomici di qualità. Con voto unanime la Commissione Agricoltura ha adottato una relazione sulla Riforma delle norme per la registrazione e la protezione delle indicazioni geografiche per una serie di prodotti sui quali il nostro Paese vanta una consolidata tradizione ed un quarto del fatturo complessivo della cosiddetta Dop Economy. Peraltro, la Commissione Agricoltura ha introdotto, grazie al prezioso lavoro svolto dal relatore Paolo De Castro e da tutti i commissari, l'obbligo di indicare sull'etichetta di qualsiasi prodotto Dop e Igp il nome del produttore e, per i prodotti Igp, l'origine della materia prima principale. Questo consentirà di intervenire in quei casi di abuso come già successo per l'aceto balsamico e il prosecco. Snellite anche le procedure per il riconoscimento e la verifica delle IGP. Si tratta ora di stringere perché l'iter negoziale si concluda al più presto. Nel frattempo è necessario che nel nostro Paese questa opportunità favorisca, attraverso specifici investimenti, la valorizzazione dei nostri prodotti nel segno della qualità, della trasparenza e della tutela dei consumatori". Lo afferma in una nota il deputato dem Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura della Camera.
“Il governo Meloni sulla gestione dei migranti continua ad essere in stato confusionale: se nel Def per il governo gli immigrati vengono considerati una risorsa indispensabile, le scelte propagandistiche fatte fino ad oggi, dalla criminalizzazione delle Ong alla cancellazione della protezione speciale, causano soltanto tragedie in mare ed incentivano l’immigrazione irregolare. Servono al contrario politiche serie ed efficaci anche per andare incontro alla richiesta delle imprese di manodopera in settori strategici dell’economia e per garantire con il lavoro regolare la sostenibilità del sistema pensionistico alle nuove generazioni”.
Lo dichiara Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, intervenendo alla trasmissione “L’aria che tira” su La 7.