“Mai si era verificata una cosa del genere ma la maggioranza del Governo Meloni riesce anche in questa impresa. Ci ricordano da mesi del risultato elettorale di settembre e oggi dimostrano quello che sospettavamo, cioè che per loro vincere le elezioni è un vanto, non una responsabilità. Oggi grazie alla clamorosa figuraccia che hanno fatto in Parlamento rischiamo di veder crollare la fiducia verso il Paese. Speriamo solo che per colpa di qualche deputato di destra a zonzo per Roma non debbano ancora una volta pagare i cittadini italiani. È una vergogna inaudita che dimostra solo quanto questa classe politica sia completamente impreparata a guidare un Paese serio.”
Come dire: non è che non studia, non ci arriva proprio. O forse non ci arriva e nemmeno studia. Il voto di oggi sullo scostamento ha dimostrato che questo centrodestra è pericoloso come mandante politico e incapace come esecutore materiale. Ci sono approssimazione, cialtroneria e pressapochismo. Ma anche arroganza, supponenza e sfacciataggine. Il risultato è che la maggioranza dovrà rifare tutto da capo e di corsa. Speriamo almeno che lo faccia meglio. Ma, dopo il male mi aspetto il peggio".
Lo ha dichiarato in una nota il deputato Pd Emiliano Fossi.
"Sullo scostamento di bilancio una figuraccia senza precedenti. Irridono i percettori del reddito di cittadinanza, dicono che le persone disoccupate preferiscono il divano e 500 euro di “mancia”, ma poi a non presentarsi a lavoro e al voto su un documento decisivo per l’economia italiana sono i deputati della destra. Pronti… a collezionare l’ennesima figuraccia". Lo scrive su twitter Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.
"Il ministro Giorgetti di fronte alla bocciatura da parte dell'Aula dello scostamento bilancio, nel tentativo mal riuscito di sdrammatizzare, sottolinea che tutto è avvenuto perché i deputati non sanno o non si rendono conto. In realtà si tratta di una colossale figuraccia davanti agli italiani e all'Europa e dimostra l'inadeguatezza del governo e della maggioranza. Non hanno saputo e voluto ascoltare i suggerimenti delle opposizioni ed ora saranno costretti a tornare in Cdm per valutare il da farsi a cominciare dalla loro palese incapacità". Così Silvio Lai, deputato Pd della commissione Bilancio della Camera.
“Pronti. Per non avere i numeri alla Camera e non approvare lo scostamento di bilancio del Def. Dopo poco più di sei mesi, il governo va sotto in uno dei provvedimenti chiave per il Paese. Un fallimento che dimostra tutta l’incapacità della maggioranza e dell’esecutivo”.
Lo scrive il deputato del Partito Democratico, Alessandro Zan, su Twitter.
Tweet di Nicola Zingaretti deputato Pd
Il Governo è andato sotto sullo scostamento di bilancio. La maggioranza non ha avuto i voti necessari per farlo approvare.
Seduta sospesa e grande segno di debolezza della Destra.
"Caos e approssimazione della destra anche sul Def. Alla Camera è stata appena respinta la Risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio inserito in tale Documento. È un fatto gravissimo. Non erano e non sono per nulla pronti. A farne le spese è il nostro Paese". Così il capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera Piero De Luca.
“Con supponenza e arroganza non si governa e prima o poi i nodi vengono al pettine. Capitolare sullo scostamento di bilancio, per mancanza dei numeri della maggioranza, è davvero grave trattandosi di una scelta prioritaria per il Paese. Ma così succede quando non si ha l'umiltà di ascoltare le valutazioni delle opposizioni e viene meno la capacità di raccogliere i suggerimenti. Ora saranno costretti a tornare in Consiglio dei ministri per riapprovare il documento. Si sono dimostrati ancora una volta inadeguati e il Def presentato non era all'altezza delle necessità”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura alla Camera.
"Quello che è accaduto oggi alla Camera è la diretta testimonianza che il paese è governato da una banda di dilettanti allo sbaraglio incapace di garantire la tenuta sociale ed economica. Senza l'approvazione a maggioranza della risoluzione sul Def non ci potrà essere alcun scostamento di bilancio necessario per sostenere le famiglie a partire dall'annunciato taglio del cuneo fiscale per i redditi medio - bassi": è quanto dichiara Simona Bonafè, vice capogruppo dei Deputati Pd.
Sembrano passati anni da quando avete preso le redini del governo e invece questa lunghissima serie di disastri è stata inanellata in tempo di record. Avete preso un Paese che stava risalendo la china dopo anni di difficoltà. L’economia procedeva verso il recupero pieno del PIL perso durante la pandemia, con prospettive migliori grazie al Pnrr e alle tante risorse messe in campo. Dopo soli sei mesi di governo Meloni, invece, torniamo a parlare di crescita zero, di progetti al palo, di imprese ferme, di potere d’acquisto che arretra sempre di più. Sarà forse perché in questo tempo eravate troppo impegnati a bandire i rave party e le ong e a blaterare di immigrazione mentre gli sbarchi decuplicavano.
Oggi il governo ci presenta un documento di economia e finanza i cui contenuti sono degni degli scioglilingua del Conte Mascetti. Per il semplice mantenimento del taglio del cuneo contributivo anche per il 2024 saranno necessari oltre 10 miliardi di euro, a cui dovranno aggiungersi altri 7-8 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Per non parlare delle risorse per la riforma del sistema pensionistico, per “opzione donna”, per la sanità, l’istruzione, la non autosufficienza e per l’attuazione della delega fiscale. Al momento li coprite solo coi 4,5 miliardi derivanti dalla revisione dell’obiettivo di deficit, ma tutti gli altri dove sono? È evidente che o dobbiamo prepararci a nuovi tagli secchi dei servizi pubblici, oppure dobbiamo leggere la “maggior collaborazione” fiscale tra Stato e cittadini come l’annuncio dell’ennesimo maxi condono per i grandi evasori di questo Paese. Il solo numero che emerge da questo DEF è zero, come le risposte che date a chi oggi è in difficoltà, come le soluzioni trovate sulle pensioni. Zero come le promesse che avete mantenuto, come la crescita a cui ci avete condannato.
Così Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in commissione Bilancio della Camera, intervenendo in Aula.
Tweet di Andrea Casu deputato Pd
“Pronti” a tutto tranne che a garantire la maggioranza in Aula #Def
“Respinta alla Camera la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio inserito nel Def. Neanche sei mesi dall’insediamento e il governo è già senza maggioranza su una delle votazioni più importanti per il Paese”.
Così la deputata dem, Michela Di Biase, su Twitter.
Con la riforma Cartabia e le risorse del Pnrr è stato reso operativo l’ufficio del processo. Personale qualificato che assiste i magistrati nella velocizzazione del processo, con risultati positivi messi in evidenza proprio dai dati diffusi dal Ministero della Giustizia nei giorni scorsi: meno 12% la durata del processo civile e meno 10% per il processo penale nel 2022 rispetto al 2019. Purtroppo arrivano segnali preoccupanti dal Governo circa la volontà di proseguire questa esperienza, con il rischio di lasciare a casa migliaia di persone formate e preparate e di riportare indietro le lancette dell’orologio sull’obiettivo della ragionevole durata dei processi. Si tratterebbe di una decisione ingiusta ed inspiegabile, destinata a creare nuovi disagi ai cittadini e per questo contrasteremo ogni tentativo di impedire che questa importante esperienza possa continuare.
Così Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia del Pd e Federico Gianassi, capogruppo in Commissione Giustizia alla Camera
Bene la convocazione per il 16 maggio prossimo da parte del governo del tavolo su ex Whirlpool con le parti sociali dopo l’assegnazione da parte della Zes Campania a Tea Tek del sito di via Argine. È stata ascoltata la richiesta dei sindacati e del gruppo parlamentare del Pd. Si apra subito il confronto sul piano industriale e si diano certezze sui tempi delle assunzioni, garanzie sugli ammortizzatori sociali e coinvolgimento pieno degli attori istituzionali. Ora che si avvicina finalmente una soluzione alla vertenza di 317 lavoratori bisogna fare più che mai squadra.
Così il deputato Pd-Idp Arturo Scotto.
Sono in partenza per il Giappone, su invito dell’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) per partecipare al Forum parlamentare del #G7 per l’eliminazione delle armi nucleari, che si terrà a Tokyo e Hiroshima dal 28 al 30 aprile.
Un evento importante, in cui confermerò il mio impegno affinché l’Italia “che ripudia la guerra” aderisca al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari, e si unisca così a quegli Stati che l’hanno già fatto, per liberare il mondo da una minaccia che ci impedisce di vivere in sicurezza.
Incontrerò anche gli #Hibakusha, testimoni viventi della strage di Hiroshima e Nagasaki, i quali portano ancora addosso i segni di quella catastrofe.
È necessario agire concretamente per evitare il rischio dell’uso dell’atomica.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.