“Il fantasmagorico piano del ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, fa un bel frontale con la realtà. Apprendiamo dalla stampa che il progetto di centralizzare la gestione del Pnrr e degli altri fondi europei ha incontrato il secco 'no' della Commissione. E se ciò dovesse essere confermato, non ci stupirebbe affatto. Il ministro Fitto, in preda a un’ingiustificabile mania di controllo, ha dimenticato le regole di base dei fondi strutturali Ue, come ad esempio il principio territoriale e regionale su cui si fonda la politica di coesione.”
Lo dichiarano i deputati pugliesi del Partito Democratico Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi.
“A questo punto - concludono Pagano e Stefanazzi - sarebbe opportuno che gli italiani ne sappiano di più sui recenti colloqui del ministro in Europa, visto che il Parlamento ha all’esame un decreto legge che cambia radicalmente il modello di governance di queste risorse. Come pure dal punto di vista politico vorremmo capire che direzione vuole prendere questa destra di governo, che appare sempre più confusa. Da un lato lo scempio dell’autonomia differenziata e dall’altro la centralizzazione dei fondi europei. Delle due l’una: o si tratta del piano perfetto per commissariare ed ammazzare il Sud Italia, oppure siamo di fronte a una classe dirigente con livelli di preparazione da far tremare i polsi".
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd
Una fuga in pieno giorno, a ridosso delle abitazioni, calandosi con le lenzuola e con le telecamere di sorveglianza che riprendevano l'azione del detenuto. Non è la scena di un film di un regista fantasioso ma quanto è accaduto realmente il 24 febbraio nella Casa Circondariale di Nuoro Badu 'e Carros allorché è riuscita la fuga di Marco Rabuano, esponente della sacra corona unita, condannato in via definitiva e detenuto in regime di alta sicurezza.
Un fatto grave per modalità, circostanze e tipologia del detenuto che attesta ancora una volta la fragilità, per assenza di organico e sicurezza, delle carceri italiane. Per questo abbiamo chiesto conto al Ministro della Giustizia Nordio con una interrogazione parlamentare che questa mattina ho depositato insieme al collega Federico Gianassi.
Al ministro abbiamo chiesto tra l'altro se fosse a conoscenza che quel carcere presentava già molteplici criticità come attestato dal rapporto Antigone 2021 e del perché nulla sia stato fatto.
Al tempo stesso al ministro abbiano chiesto di conoscere tutte le iniziative adottate, anche di carattere straordinario, per garantire la sicurezza delle popolazioni e delle attività commerciali delle aree circostanti alla fuga e per sapere se è in corso una indagine supplementare per valutare eventuali elementi di complicità che hanno garantito la fuga del mafioso.
“In occasione dell’assemblea di classe congiunta dell’I.I.S. “Majorana-Cascino” di Piazza Armerina, regolarmente autorizzata, sul tema della legalizzazione della cannabis, con ospite un dirigente dell’associazione ‘Meglio Legale’, che coinvolge parlamentari e medici, imprenditori e avvocati, giornalisti e semplici cittadini, nonché promotrice del referendum sulla legalizzazione della cannabis e di diversi incontri sul tema su tutto il territorio nazionale, alcuni agenti del locale commissariato sono intervenuti interrompendo lo svolgimento dell’assemblea, chiedendo le generalità dei rappresentanti d’istituto che avevano organizzato l’assemblea. Nonostante l’interruzione, l’assemblea si è comunque regolarmente tenuta. Esprimiamo il nostro stupore per l’intervento, sproporzionato, delle forze dell’ordine, in apparenza per verificare chi fossero i promotori di un libero confronto su un tema profondamente discusso e sentito dall’opinione pubblica nazionale, ma che ha avuto il pessimo retrogusto di una vera e propria intimidazione. Vorrei sapere dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, se siamo ancora in un Paese democratico dove i cittadini sono liberi di radunarsi senza subire l’arbitrarietà dei controlli da parte delle forze dell’ordine”. Lo ha detto in Aula la deputata democratica Maria Stefania Marino, nel corso degl’interventi di fine seduta.
“Ignobili gli insulti sessisti e razzisti contro Elly Schlein. Si mantenga il confronto su livelli di civiltà e rispetto. Quelle parole indegne devono essere condannate da tutti e questa brutta pagina chiusa immediatamente”. Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“L’Isola del Giglio ha bisogno di un elettrodotto: l’attuale centrale elettrica a gasolio è da tempo incompatibile con la valenza naturalistica del territorio e con le necessità della popolazione. L’impianto, oltre a creare evidenti problemi di inquinamento ed approvvigionamento di autobotti dal continente, presenta criticità anche per quanto riguarda i costi energetici per famiglie ed imprese. Nel 2021 Terna aveva inserito nel suo piano di investimenti triennale la realizzazione di un cavo sottomarino dalla costa all’Isola del Giglio. Sembra ora che il progetto sia bloccato per problemi di costi. Per fare chiarezza ho presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente e delle Infrastrutture”. Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
“Siamo alla farsa. Sull'urgenza di affrontare le criticità derivanti dalla siccità, ieri, il ministro Lollobrigida, rispondendo all'interrogazione presentata dal PD e accogliendo le proposte fatte, ha evidenziato che sarà compito della cabina di regia istituita dal governo presso la presidenza del Consiglio decidere azioni e misure. Oggi, di contro, il ministro Pichetto Fratin annuncia la nomina di più commissari per velocizzare gli interventi da adottare.
Che il governo sia in ritardo e navighi a vista è un fatto risaputo. Che prevalga la tattica del rinvio perché c’è un conflitto dentro la maggioranza su molte circostante è altrettanto vero. Ma è davvero paradossale che nello spazio di poche ore due ministri del governo dicano cose diametralmente opposte.
I problemi però permangono ed è grave che non vengano affrontati per assenza di univocità di indirizzo”. Lo dichiara il deputato del Pd, Stefano Vaccari.
Presentata interpellanza urgente rivolta a Piantedosi, Salvini e Giorgetti
“In merito al tragico naufragio avvenuto dinanzi la spiaggia di Steccato di Cutro, come funziona normalmente la catena di comando per le diverse attività in capo sia alla Guardia Costiera che alla Guardia di Finanza? Perché le autorità italiane, successivamente alla comunicazione resa dall’agenzia Ue Frontex delle dieci di sabato 25, non hanno valutato di classificare l’operazione in atto come operazione Sar, impedendo di fatto l’intervento della Guardia Costiera in tempo utile per salvare la vita dei naufraghi? Quali responsabilità politiche e amministrative vi siano state nella gestione della catena di comando?”.
Sono le domande contenute nell’interpellanza urgente presentata dal Gruppo del Partito Democratico alla Camera e rivolta ai ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, dei Trasporti, Matteo Salvini, e dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sottoscritta dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, dalla presidente dei deputati, Debora Serracchiani, e da tutti i componenti dell’Ufficio di Presidenza.
“Quesiti che necessitano risposte immediate - si legge ancora nel testo - anche alla luce delle dichiarazioni del comandante della Capitaneria di porto di Crotone, Vittorio Aloi, in cui si afferma che la Guardia Costiera sarebbe potuta intervenire poiché ‘in quel giorno c'era mare forza quattro, non sei o sette, e le nostre motovedette avrebbero potuto navigare anche con forza otto’. Inoltre, per stessa ammissione del Comandante Aloi, in base alle regole di ingaggio, le operazioni condotte dalla Guardia di Finanza vengono classificate come operazioni di sicurezza, mentre qualora venissero classificate come un cd. evento Sar (Search and Rescue), ossia un’operazione di salvataggio, esse dovrebbero prevedere l’intervento della Guardia Costiera. Fatti - si legge ancora nell’interpellanza - che gettano ombre inquietanti sulla linearità della catena di comando che sarebbe stata seguita nel gestire i soccorsi tra il 25 e 26 febbraio scorso, e soprattutto sulle diverse responsabilità dei ministri coinvolti da cui dipenderebbero in ultima istanza la classificazione di un evento come ricerca e soccorso”.
"Di nuovo un senso di forte spaesamento e cordoglio di fronte a un’altra ragazza che sceglie di togliersi la vita, probabilmente a causa degli esami universitari. Siamo stanchi di piangere i nostri coetanei. Di fronte a tante tragedie, che si ripetono dentro il medesimo drammatico schema, io non voglio rassegnarmi al senso di impotenza. Possiamo e dobbiamo attivarci, dentro e fuori il Parlamento, quantomeno per per dare al nostro Paese un servizio di psicologia di base, ancorato e interconnesso al sistema di istruzione, con cui intercettare e prevenire le difficoltà prima che si trasformino in tragedie. Un pensiero di vicinanza alla famiglia e agli affetti di Diana Biondi". Lo dichiara la deputata dem Rachele Scarpa.
"Il sindaco di Grosseto è palesemente offensivo e non capace di confrontarsi sui contenuti: chi utilizza la denigrazione fisica come strumento di confronto politico va condannato senza se e senza ma. Come cittadino di Grosseto sono imbarazzato ed indignato per le offese verso Elly Schlein. Mi aspetto le scuse e la presa di distanza della destra e del premier Meloni. In politica il rispetto reciproco è l’architrave della nostra carta costituzionale. Io l’ho sempre fatto, qualcuno stasera evidentemente no". Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, a proposito del post sessista pubblicato su Facebook dal primo cittadino di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il quale accosta la neo segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein alla foto di cavalli e dromedari, con un nitrito come sfondo sonoro, scrivendo "Per 2 euro che volevate, Belen?".
#Portovesme Lavoratori asserragliati a 100 metri di altezza su una ciminiera per difendere dignità e lavoro. È surreale ed assurdo. Il governo prenda urgenti soluzioni senza rinvii e non scappi come fece con la legge di bilancio quando bocciò gli emendamenti utili per risolvere la crisi
Lo scrivono su Twitter la vice presidente PD in commissione lavoro Chiara Gribaudo e il deputato PD in Sardegna Silvio Lai sollecitando il
Governo “ad intervenire concretamente per far terminare la protesta dei lavoratori che difendono dignità e lavoro”.
“Il settore delle costruzioni è da sempre fondamentale per l’economia nazionale, per il Pil e l’occupazione: era chiaro che demonizzare gli incentivi fiscali edilizi sarebbe stato un boomerang per il governo”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera, sui dati Istat resi noti oggi, mercoledì 1 marzo.
“Il superbonus va ricalibrato, non annullato. Il Partito Democratico sta lavorando ad un pacchetto di proposte, per correggere il decreto sulla cessione del credito, che tenga insieme la tenuta della finanza pubblica con la continuità delle imprese e dei cantieri. L’indagine conoscitiva sugli incentivi edilizi, che abbiamo chiesto ed ottenuto a Montecitorio, sarà poi il punto di partenza di una riforma organica e sostenibile delle agevolazioni fiscali”: conclude Marco Simiani.
“Il governo Meloni, con la complicità di tutta la maggioranza, ha deciso di uccidere un’altra volta la dignità di un popolo. Ha vigliaccamente scelto, da lontano, di piegare le ragioni della comunità di Taranto alla ragion di Stato. Eppure decine e decine di studi e relazioni avvertono che a Taranto la situazione non è sotto controllo e non lo è mai stata. Non avete accolto nessuna delle nostre proposte. Anzi, con questo provvedimento sferrate tre pugnalate profonde al cuore di una città già ferita: reintroducete lo scudo penale; distorcete il senso della Costituzione, spacciando la prosecuzione dell’attività come un bene da ‘bilanciare’ con i diritti a salute, ambiente e vita; infine, non offrite nulla all’ex Ilva per una prospettiva a zero emissioni. Avevamo proposto un accordo di programma, come promesso dallo stesso ministro Urso. Un tavolo per riunire vertici dell’azienda, enti locali e sindacati, e parlare di decarbonizzazione, bonifiche, tutela della salute e dell’occupazione. Avete bocciato anche questo emendamento, smentendo voi stessi. Il Pd in questi anni ha fatto i conti col suo passato. Di fronte alle evidenze scientifiche ha avuto coraggio di tornare sui suoi passi. Salendo con l’allora segretario Zingaretti sui tetti del quartiere Tamburi, ha chiesto scusa alla comunità di Taranto. Da voi un gesto del genere non lo abbiamo mai visto. Abbiamo invece ascoltato le falsità della campagna elettorale per accaparrarsi il voto e il negazionismo di chi ancora dice che a Taranto va tutto bene, che l’inquinamento non c’è mai stato”.
“Le azioni vandaliche contro i circoli del Pd di Subagusta e Ardeatina non ci intimidiscono. Il nostro lavoro sul territorio proseguirà con ancora più forza. Chiediamo alle autorità di pubblica sicurezza di assicurare la tutela delle realtà associative e politiche democratiche del territorio ed individuare gli autori di queste azioni violente. Rivolgo agli iscritti dei circoli, entrambi del mio collegio elettorale, la massima solidarietà e partecipazione”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
Dichiarazione di Stefano Vaccari, capogruppo Pd Commissione Agricoltura
“Ci dispiace che si sia perso già troppo tempo per far fronte all’emergenza idrica, ci auguriamo che la nuova cabina di regia svolga pienamente il proprio compito ma crediamo che sul fronte emergenziale servano atti conseguenti per avere immediate risposte, innanzitutto nei confronti del settore agricolo.” Così Stefano Vaccari, capogruppo del Pd in commissione Agricoltura, nel corso del Question time alla Camera, dopo che il collega Marco Simiani aveva sollecitato il ministro Lollobrigida “a mettere in campo azioni concrete per fronteggiare la condizione idrica emergenziale esistente, che rischia di compromettere le coltivazioni e l'attività dell'intera filiera agroalimentare italiana”. Vaccari, nel dichiararsi “soddisfatto poiché dopo la presentazione della mozione, di cui è prima firmataria la capogruppo Serracchiani, tutti i gruppi di maggioranza e di opposizione hanno convenuto con noi sull’importanza strategica dell’emergenza idrica per tutta l’economia del paese”, ha sollecitato il governo a dare “non solo risposte emergenziali ma anche strutturali, a cominciare dagli sprechi delle reti del servizio idrico, dalla necessità di realizzare nuovi invasi e di riattivare quelli che ci sono. Infine ha concluso Vaccari- servono risposte certe e chiare non solo ex post per i danni subiti dagli agricoltori, perché solo in questo modo noi potremmo costruire un piano strutturale di adattamento ai cambiamenti climatici.”
Non può essere festa della donna, per la Meloni, senza un attacco alle donne trans. Ma quanto ci vuole, a capire che l’esistenza delle persone trans non mette in discussione quella di tutte le altre? Io sono nata donna e tale mi sento, ma non mi sentirei mai minacciata nella mia identità da chi vive diversamente il rapporto con il proprio corpo o alla propria identità di genere. “Le donne sono le prime vittime dell'ideologia gender”, dice Meloni, ma io non ho ancora capito precisamente che cosa sia. Mi sembra che, a danneggiare le donne, ci stia già pensando questa maggioranza, che ha trasformato opzione donna in “opzione mamma” e che continua a presentare progetti di legge marcatamente antiabortisti. Le persone trans, invece, di questa propaganda sono vittime per davvero: le notizie di aggressioni, pestaggi e omicidi di matrice transfobica purtroppo sono spaventosamente frequenti. Lasciate la comunità trans in pace: la loro esistenza non minaccia la vostra, la cultura dell’intolleranza e della negazione che state alimentando le mette tutte in pericolo.
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.