“Le nuove regole proposte della Commissione europea sulla governance economica dell'Unione rappresentano un serio passo avanti per aprire una nuova fase in grado di dare impulso alle economie degli Stati, superando vecchi approcci politici di austerità e rigidità finanziaria nell'applicazione del Patto di Stabilità. Il governo appoggi con forza questo processo di riforma, sostenuto dal commissario Paolo Gentiloni, a partire dal prossimo Consiglio Ecofin del 14 marzo e continui a negoziare per ottenere ulteriori risultati in tale ambito sulla scia degli strumenti rivoluzionari adottati in risposta alla crisi determinata dalla pandemia. C'è bisogno di una sempre maggiore integrazione e unità europea a livello fiscale e di bilancio. La destra continui a percorrere il cammino avviato negli anni scorsi grazie all'impegno in particolare del partito democratico a Roma e Bruxelles”.
Lo dichiara il vice capogruppo del Pd alla Camera Piero De Luca.
Continuano le manifestazioni in Georgia a dimostrazione che l’Europa è più grande dei suoi confini. E’ un’idea di libertà, sicurezza e prosperità che mobilita e unisce. Siamo con i manifestanti e condanniamo l’uso della violenza contro i manifestanti
Così su Twitter la deputata democratica e vicepresidente della commissione Esteri della Camera Lia Quartapelle.
Una nuova legge che abbia l’obiettivo di superare la Bossi-Fini e permettere al nostro Paese di avere nuove norme in grado di dotarsi di un sistema di ingressi legali per motivi di lavoro e, a determinate condizioni, regolarizzare gli stranieri già presenti non è più rinviabile. Per questo come componenti della commissione Affari costituzionali del Partito democratico insieme alla segretaria Elly Schlein e alla capogruppo Debora Serracchiani abbiamo sottoscritto la proposta depositata dall’on. Riccardo Magi che ha ripresentato la legge di iniziativa popolare della campagna Ero straniero. All’esame della commissione di domani sarà esaminata anche la proposta della Lega che mira a reintrodurre i decreti sicurezza voluti da Salvini che consideriamo un pericoloso passo indietro dopo le modifiche introdotte nella scorsa legislatura.
Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera Simona Bonafè
“La forza delle idee. La bandiera europea sventolata a difesa dei diritti e della speranza. Al fianco del popolo georgiano. L’Europa come comunità di destino”.
Così il capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera, Enzo Amendola, postando su Twitter un video di una manifestante che sventola a Tiblisi la bandiera dell’Ue nonostante gli idranti della polizia.
“Dal 13 marzo e fino al 2025, per il completamento del raddoppio della tratta Catenanuova-Bicocca, niente treni, sostituiti da bus con base di partenza/arrivo da Dittaino. Questo non è (neanche) un pesce d’aprile! E’ un diktat, una comunicazione inaccettabile nei tempi e nei modi che offende la Sicilia e i siciliani. Una scelta paradossale, oltre che inspiegabile, quella adottata da RFI nella regione, la Sicilia, con la velocità media dei treni più lenta d’Europa”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.
“Si discute di autonomia differenziata ma – prosegue Barbagallo – così facendo, e questo è un esempio concreto, ci sarà sempre un’Italia a due livelli diversi: l’alta velocità al Nord e i cantieri infiniti in Sicilia con la chiusura di 2 anni per completare 38 chilometri per il raddoppio della tratta Catania-Palermo-Catania. Treni vecchi, binario unico, mezzi lenti e servizi sostitutivi con bus: questo è il triste ed amaro risultato. RFI, ci tratta come sudditi nel totale e assordante silenzio del Governo regionale. Il PD – conclude – presenterà un atto ispettivo alla Camera e chiederà conto in ogni sede dell’operato di RFI e di tutte le istituzioni coinvolte”.
“Evidentemente a suon di forzature la maggioranza si è autoconvinta di aver preso il 75% alle ultime elezioni. Ricordo al capogruppo di FdI Foti che le forze di governo hanno raccolto meno della metà dei voti alle ultime elezioni e che le opposizioni meritano rispetto e confronto”. Lo scrive su Twitter il deputato del Pd Andrea Casu.
“Oggi sono iniziate in Commissione Affari Costituzionali della Camera le audizioni sulla nostra proposta di legge per il voto ai fuorisede. Ci auguriamo che finalmente questa sia la legislatura buona per approvarla, dopo che ne abbiamo già discusso tanto in quella precedente. Per il nostro Paese sarebbe un traguardo importante riconoscere il diritto di voto ai fuori sede come avviene in tutte le democrazie più avanzate”. Lo afferma la deputata del Pd Marianna Madia.
“Non si può morire di Università, è il grido che si è levato durante le cerimonie accademiche. Certo, le ragioni di un suicidio rimangono sempre complesse, lasciano sgomenti e addolorati, ma hanno tratti in comune: bugie ai genitori sugli esami sostenuti o sulla data di laurea, lettere in cui si incolpava la difficoltà nel proseguire gli studi. Il rendimento, inoltre, è strettamente legato alla possibilità di continuare a studiare, specie per chi è fuorisede o pendolare e conta sulle borse di studio per fare qualcosa che dovrebbe essere garantito dalla Costituzione. Quella della competizione e della retorica della performance da record non è l'università che chiedono gli studenti. Dopo che la pandemia ha cambiato profondamente il mondo, il Pd si è battuto per una misura fondamentale: il bonus psicologo, reso sì strutturale nell’ultima legge di bilancio, ma con meno fondi. Eppure serve uno strumento come lo psicologo di base e servizi anche negli atenei per il sostegno psicologico. Chiediamo al governo di affrontare le fragilità introducendo meccanismi di cura e tutela che si attivino se uno studente salta ripetutamente un appello o non passa più volte un esame”.
Così la capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi, nel corso del Question Time dopo che il collega Mauro Berruto aveva segnalato alla ministra Bernini i dati sul fenomeno dei suicidi in ambito universitario, ricordando il caso della studentessa di Somma Vesuviana che si è tolta la vita perché in ritardo con gli esami.
“Secondo l’Istat - ha detto Mauro Berruto - in Italia si registrano ogni anno circa 4mila morti per suicidio. Nella fascia 15-34 anni sono circa 468, 200 tra gli under 24 e in altissima percentuale di studenti universitari. E’ dimostrato, inoltre, che tra gli studenti universitari il 33,8% soffre d’ansia e il 27,2% ha sintomi depressivi. In alcune facoltà molto competitive come Medicina - ha aggiunto il deputato dem - l’incidenza della depressione è maggiore da 2 a 5 volte. Ecco perché il governo deve intervenire per dare piena effettività al diritto allo studio”.
“Gli italiani hanno diritto ad abitazioni sicure ed energicamente efficienti, ma la destra si occupa di casa soltanto quando si tratta di fare cassa con i condoni, per poi piangere lacrime di coccodrillo dopo i disastri annunciati, causati dal dissesto idrogeologico. La direttiva europea sulle case green dovrà essere accompagnata da un fondo comunitario affinché i costi degli interventi di riqualificazione non ricadano sulle famiglie, in particolare modo sulle fasce economicamente più deboli e sulle imprese. Il Partito Democratico, sia in Italia che in Europa, si sta muovendo in questa direzione, mentre la maggioranza e l’esecutivo Meloni fanno soltanto terrorismo psicologico sui cittadini. Con quale coraggio accusano le istituzioni europee di penalizzare i beni immobiliari, proprio loro che in pochi mesi di governo hanno annullato Superbonus, cessione del credito e depotenziato gli incentivi fiscali edilizi anche per le zone terremotate?”. Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera, intervenendo oggi in Aula durante le dichiarazioni di voto sulle mozioni relative alla proposta di direttiva europea sulla prestazione energetica nell'edilizia.
“Si è tenuta la prima riunione dell'intergruppo parlamentare per la tutela e la promozione del benessere psicologico. Ampia e trasversale la partecipazione: hanno presenziato parlamentari da diverse forze politiche, sia di opposizione che di maggioranza.
Abbiamo dato un segnale di presenza, attenzione e consapevolezza rispetto all’aumento diffuso del disagio psicologico e alla necessità di risposte urgenti.
È emersa con particolare forza la necessità di intervenire non più solo a livello emergenziale, per ambiti isolati, ma di dare al lavoro dell’intergruppo un approccio teso alla promozione del benessere e delle competenze psicologiche, individuali e collettive. L’atteggiamento propositivo e cooperativo di tutti i partecipanti fa ben sperare nel lavoro del gruppo: nei prossimi mesi si procederà con approfondimenti, audizioni, indagini conoscitive, e non mancheranno le occasioni di costruire specifici percorsi parlamentari e legislativi.
È il momento che la politica si assuma la responsabilità di agire, istituendo servizi attualmente inesistenti, partendo dalle due principali infrastruttura sociali, scuola e sanità, al fine di rendere accessibili le competenze psicologiche a chiunque: il tema dell’accesso rimane, infatti, uno dei più grandi ostacoli.
Confidiamo, insieme, che a partire dal lavoro le forze politiche coinvolte possano costruire risposte concrete e strutturali al grido di urgenza lanciato anche in questi giorni dalle giovani generazioni”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa, promotrice dell’intergruppo parlamentare per la tutela e la promozione del benessere psicologico.
"Ares, l’azienda sanitaria regionale della Sardegna, con i suoi concorsi si muove nel solco della coerenza normativa nazionale? I suoi bandi sono finte stabilizzazioni?". È quanto si chiedono i parlamentari sardi del PD Silvio Lai e Marco Meloni, scrivendo a Giuseppe Busia, presidente Anac, Autorità nazionale Anti Corruzione.
Lai e Meloni infatti con la missiva segnalano un bando di concorso per OSS pubblicato sul sito dell'Ares Sardegna "che presenta caratteristiche che lo avvicinano molto di più ad una operazione di stabilizzazione ad personam. Resta da capire, semmai, perché e per chi. Peraltro tra i requisiti richiesti vi è quello che basterebbe di aver svolto un solo giorno di lavoro anche attraverso una agenzia interinale effettuate senza alcuna selezione pubblica. Perché allora non dare valore ad esperienze nelle strutture convenzionate? Stranezze che meriterebbero ulteriori approfondimenti da parte di Anac.
Per questo - concludono Lai e Meloni - abbiamo chiesto all’Anac la verifica e la sospensione del bando e la verifica sui concorsi effettuati in Sardegna negli ultimi due anni nel sistema sanitario nei quali siano state considerate esperienze effettuate nel sistema pubblico ma senza previa selezione pubblica come elemento vincolante, effettuando di fatto stabilizzazioni e non concorsi aperti come prevede la nostra Costituzione".
“La presidente del Consiglio vuole più amministratrici nelle aziende pubbliche. Ma licenzia per ragioni politiche senza giusta causa quelle in carica #8Marzo”. Lo scrive su Twitter la deputata dem Marianna Madia, vicepresidente della commissione Politiche UE della Camera, commentando il licenziamento della presidente di Anpal Servizi, Cristina Tajani.
“Curioso come a volte alcuni esponenti politici pensino che per rendere vera un'affermazione, sia sufficiente dirla ad alta voce, anche in un'intervista. Mi riferisco a quanto dichiarato dalla vicepresidente del Senato del M5s, Maria Domenica Castellone, oggi su La stampa in un articolo a firma Niccolò Carratelli, riguardo al salario minimo. Nell'intervista dichiara: ‘Noi una proposta di salario minimo l’abbiamo messa sul tavolo in tutti i governi di cui abbiamo fatto parte, ma gli alleati si sono messi di traverso, Pd compreso: ricordo che, nella scorsa legislatura, hanno presentato gli stessi emendamenti di Forza Italia’. La senatrice sa bene di affermare il falso. Posso dimostrare con documenti alla mano depositati, discussi e bloccati in commissione Lavoro di cui ero capogruppo nella scorsa legislatura, che se oggi non esiste una legge sulla rappresentanza con il relativo salario minimo la responsabilità è esclusivamente del M5s. Il resto sono chiacchiere da bar”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Mauro Laus.
“Al fianco delle donne che lottano per conquistare e difendere la loro libertà, in Italia e nel mondo. Sempre”.
Così il deputato dem, Nicola Zingaretti, postando su Twitter la foto di una manifestazione delle donne iraniane.
“Non possiamo oggi non interessarci in particolare della situazione delle donne Ucraine ad un anno dall’inizio dell’invasione russa, spesso violentate, strappate dalle loro terre, costrette a veder morire i propri figli, utilizzate come armi di guerra. Non possiamo non ascoltare il grido delle donne iraniane che, rischiando la vita, si ribellano per affermare la propria dignità, i propri diritti e la libertà di tutti. Non possiamo ignorare il destino delle bambine e delle ragazze afghane cui vengono negati diritti elementari e fondamentali come quello di istruirsi, di studiare. Non possiamo non pensare alle tante donne che affrontano viaggi di fatica inimmaginabile, tra violenze indicibili. In fuga da persecuzioni, fame, guerra e alla ricerca di un posto sicuro, di un porto sicuro. Donne che troppo spesso, come accaduto a Crotone, finiscono insieme ai propri figli tra le vittime, magari senza nome, dei naufragi sulle nostre coste. Eppure la speranza, la resistenza, la forza di tante donne in Italia e nel mondo ci mostrano la necessaria via del coraggio, dell’umanità, dell’accoglienza, quella che anche noi dobbiamo percorrere.” Ha dichiarato Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei Deputati e vicepresidente PD, nel suo intervento in aula a Montecitorio.