“Per quale motivo il ministero dei Trasporti ha deciso di definanziare la linea Castelfranco-Maerne e come si intenda garantire la realizzazione dell’opera nei tempi previsti”. Lo chiedono al ministro Salvini in una interrogazione urgente i deputati veneti del Pd Piero Fassino e Rachele Scarpa insieme a Marco Simiani, capogruppo dem in commissione Ambiente della Camera.
Nella interrogazione i parlamentari sottolineano come “la linea sia infrastruttura essenziale per i tanti cittadini, studenti, lavoratori che ogni giorno da Castelfranco, dal Bassanese e dalla Marca occidentale muovono in direzione di Venezia e come l’attuale tracciato, a binario unico e intervallato da numerosi passaggi a livello, appaia del tutto inadeguato a corrispondere alla forte domanda dell’utenza e alle esigenze di un trasporto rapido ed efficiente”.
I parlamentari Pd ricordano che proprio per quelle ragioni “da anni le comunità locali rivendicano l’intervento di riqualificazione della linea definito ‘opera strategica’ dalla Regione Veneto”.
Infine, rimarcano i parlamentari, “la mancata realizzazione del progetto rappresenta un disincentivo all’uso del trasporto pubblico e un grave pregiudizio per gli utenti e per il territorio servito dalla linea”.
Per queste ragioni i deputati dem interrogano il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per sapere “per quale ragione si è definanziata un’opera da così lungo tempo attesa; per quale ragione non si revochi il definanziamento, confermando invece il finanziamento dell’opera; e in ogni caso come si intenda assicurare l’erogazione delle risorse necessarie a realizzare l’opera nei tempi previsti”.
“Dal Financial Times all’Ocse oggi arriva una promozione netta e inequivocabile del salario minimo. Non perché hanno aderito alla petizione popolare lanciata dalle opposizioni, ma perché sono abituati a dare giudizi oggettivi. Che spiegano che il salario minimo rafforza la contrattazione e non innesca alcuna spirale inflazionistica. La nostra destra invece costruisce fantasmi immaginari senza alcun fondamento scientifico ne’ riferimenti internazionali. Il loro sovranismo spinge l’Italia a diventare sempre di più la provincia dei diritti negati e dei salari bassi”. Lo dichiara il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.
"Luis Rubiales, quando era calciatore della Liga, era soprannominato 'Pundonor', che si potrebbe tradurre con 'dignità' o 'onore'. Un ossimoro dopo quello che abbiamo visto: un uomo che esulta in tribuna con le mani sui genitali e poi bacia in modo forzato una calciatrice neo campionessa del mondo". Lo dichiara il deputato dem Mauro Berruto.
"Il fatto è che quell'uomo - prosegue l'esponente Pd - dopo fragili scuse ('probabilmente ho sbagliato' ha detto) oggi è ancora presidente della Federazione calcio spagnola. L'imbarazzato silenzio dei vertici sportivi e della politica sportiva del nostro governo 'probabilmente', per parafrasare Rubiales, è funzionale a ricordarci che il nostro sport ha un grande problema di management maschile".
"'Probabilmente' - conclude Berruto - sarà inutile chiedere le dimissioni del presidente di una Federazione straniera, urgente invece chiedere che cosa succederà, qui in Italia, alle calciatrici della Sampdoria, ancora sospese fra stipendi mancanti e una situazione assurda che le vede in attesa di una convocazione mai arrivata. Tanto impegno, giusto, per salvare la squadra maschile della Sampdoria, nulla per la squadra femminile le cui calciatrici, professioniste anche loro, sono in attesa di sapere se avranno un futuro. Fra baci rubati e metaforiche pedate nel sedere c'è ancora tanto da fare per dare dignità allo sport femminile".
"Ha ragione la ministra spagnola dell'Uguaglianza, Irene Montero: un bacio sulla bocca senza consenso è una forma di violenza sessuale. E ha ragione anche il ministro spagnolo dello Sport, Miquel Iceta: inaccettabile che si baci sulle labbra una giocatrice per congratularsi con lei". Così in una nota stampa Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo. "Il comportamento di Luis Rubiales, presidente della Federcalcio spagnola, che impone il bacio in bocca a un'atleta che non lo vuole, non va derubricato a gesto dovuto all'euforia del momento, a gioia per la vittoria della Spagna sull'Inghilterra nella finale mondiale del Campionato femminile di calcio. È invece una forma di imposizione da parte di un uomo di potere verso una giovane donna che si è trovata a dover subire. Se anziché una calciatrice avesse avuto davanti un calciatore, Rubiales avrebbe fatto altrettanto? Sicuramente no. Luis Rubiales, con il bacio estorto a Jenni Hermoso (una forma di molestia sessuale)- conclude Boldrini- ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza a svolgere il ruolo che riveste. Nei suoi confronti vanno presi seri provvedimenti".
"Una degenerazione che un generale in servizio presenti sul Corriere un manifesto politico, tanto più incitando all’odio e alla discriminazione, che non è libertà di espressione, ma un via libera alla violenza, già vissuto nel periodo più buio della nostra storia". Lo scrive su X (ex Twitter) il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico.
"Bene inchiesta interna per generale Vannacci. La libertà di parola non c'entra nulla. Ci sono le regole e le leggi. Lo dico a Salvini e alla parte di destra che attacca Crosetto. Libertà di odiare e allergia alle regole, questa è la destra. Velocità per il procedimento disciplinare". Lo scrive su X (ex Twitter) il deputato dem Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa.
"Cosa sta succedendo nel nostro Paese? La cronaca fotografa una spaventosa escalation di violenze commesse dagli uomini contro le donne, non ultimo l'atroce stupro di gruppo compiuto a Palermo: sette giovani, di cui uno minorenne, si sono accaniti in branco su una ragazza di 19 anni scatenando tutta la loro ferocia. A corollario di tanto orrore, sono spuntate come funghi non solo le chat dove si prendono le difese degli aguzzini secondo il solito, infame schema ('Lei se l'è cercata', 'Lei era ubriaca', 'Lei era una poco di buono'), ma anche le altre dove viene condiviso il video di quello stupro, con più di 16mila 'brave persone' che lo scaricano e lo guardano come fossero davanti a un film porno". Così inizia su X Laura BOLDRINI, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel mondo. "Ci rendiamo conto, sì o no - prosegue l'ex presidente della Camera -, di quanto sia misogina e patriarcale una società come questa, che tollera la violenza sessuale contro una ragazza e arriva perfino a giustificarla? Ci rendiamo conto, sì o no, che le misure securitarie e il ricorso all'esclusivo aumento delle pene non servono a niente se non si attua un cambiamento culturale non più rimandabile? Strillare di 'galera buttando via la chiave' e di 'castrazione chimica' può fruttare un po' di facile consenso politico, ma non risolve assolutamente nulla". Per BOLDRINI, infatti, "se non si porta l'educazione sentimentale nelle scuole, se non si formano i giovani al rispetto verso l'altro sesso e se non si insiste sulla parità di genere come presupposto per vivere tutti e tutte meglio, questo orrore continuerà a riprodursi". "Se non ci muoviamo al più presto, odio, violenza e misoginia troveranno sempre più terreno fertile. La costruzione di un nuovo modello di società è una priorità assoluta su cui dobbiamo impegnarci in fretta e uniti. Uomini e donne insieme", conclude l'esponente dem.
"Quello che è successo allo scalo di Francoforte ad un giovane tredicenne disabile italiano a cui è stato impedito di salire insieme alla famiglia su un volo Lufthansa regolarmente prenotato è gravissimo e ha anche privato il ragazzo dei farmaci salvavita che erano già stati imbarcati con il bagaglio. Il governo ed in particolare il ministro dei trasporti Salvini oltre a difendere l’indifendibile, come il generale Vannacci, si occupi anche dei nostri connazionali umiliati e privati dei diritti essenziali all'estero": è quanto dichiarano i deputati Marco Simiani, Andrea Casu e Ilenia Malavasi annunciando sulla vicenda una interrogazione parlamentare.
"Un comportamento arrogante, inqualificabile ed in palese violazione degli accordi europei sulle garanzie di assistenza ai disabili di cui devono essere accertate al più presto tutte le responsabilità. Ci attendiamo dal governo una presa di posizione rapida e ferma che favorisca al più presto scuse ufficiali e risarcimenti adeguati alla famiglia coinvolta da parte di tutti i responsabili. Episodi di questo genere non devono più verificarsi": concludono.
“Dopo la telefonata del ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Salvini, definita dalle stesse fonti della Lega ‘molto cordiale’, chiediamo alla premier Giorgia Meloni se lei sta dalla parte del ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha giustamente avallato l'avvicendamento del generale o dalla parte di Salvini?”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa.
"Zero termico a 5328 metri. Un record per il nostro Paese. Una notizia preoccupante che segnala, se mai ce ne fosse bisogno, la complessita' della crisi climatica che deve essere affrontata strutturalmente e non certo con ridicole misure d'emergenza come e' avvenuto con il decreto siccita' o anche con il decreto alluvione, peraltro senza impegnare le risorse necessarie per favorire la transizione ecologica e la ricostruzione". Lo dichiara Stefano Vaccari capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di presidenza della Camera. "L'agricoltura italiana segnala un preoccupante calo delle produzioni e sulle nostre tavole arrivano cibi piu' costosi. Il governo vive alla giornata sperando che passi la nottata e la calura, ma i dati scientifici e gli eventi catastrofici dovrebbero indicare responsabilmente una nuova strada da percorrere. Da Pichetto e Lollobrigida di contro solo annunci o dichiarazioni sui prezzi del caffe' da localita' turistiche esclusive, che servono ad alzare bandierine ma non a risolvere i problemi. Li aspetteremo come sempre in Parlamento, nonostante lo abbiano sempre piu' esautorato della propria funzione", conclude.
Tanta propaganda. Interventi normativi controproducenti. Abbandono della accoglienza diffusa. I comuni lasciati soli. La politica dell'immigrazione del Governo Meloni è un fallimento. Serve un cambiamento radicale. Serve una vera sinergia fra istituzioni. Subito.
Lo ha scritto su Twitter il deputato democratico Nicola Zingaretti
“Rispetto i provvedimenti contro il Generale Vannacci. Ma a tutti quelli che mugugnano “che in Italia c’è la libertà di pensiero e va rispettata” rispondo: è vero, in democrazia hanno diritto di cittadinanza tutte le idee, eccetto però quelle che, se si affermassero, negherebbero ad altre idee o persone il diritto di esistere.
Ci siamo già passati. Anche basta.”
Dichiarazione di Piero De Luca, ufficio di presidenza del gruppo Pd Camera
“Sull’immigrazione, le politiche del Governo si stanno rivelando del tutto fallimentari. La retorica populista della destra si è sciolta come neve al sole in questi mesi. Altro che porti chiusi e inverosimili blocchi navali. Gli arrivi sono aumentati del 100% rispetto allo scorso anno. Il Governo ha ingaggiato una guerra disumana alle ONG che salvano vite umane, ma non ha operato nessun contrasto reale alle reti di trafficanti di uomini e non ha avviato nessun lavoro strutturale per canali umanitari di ingressi regolari in Italia. Anche in UE la destra non ha ottenuto nessun risultato. Nessun passo avanti per un'operazione Mare Nostrum europea, né su una gestione pienamente condivisa e solidale del fenomeno migratorio, ma anzi, un grave passo indietro sulla riforma del regolamento di Dublino, che penalizza gli Stati di primo approdo come l'Italia. Infine, come sta emergendo nelle ultime ore in modo evidente, il Governo non ha effettuato nessuna programmazione seria ed efficace per l'accoglienza e l'integrazione nelle nostre comunità, ma ha messo in campo solo tanta approssimazione ed incapacità, scaricando tutte le tensioni e le difficoltà sui Sindaci in ogni territorio del Paese. Un disastro completo di cui devono rispondere agli italiani, invece di continuare ad attaccare gli amministratori locali e l'opposizione.
Tweet di Alessandro Zan, deputato Pd e responsabile diritti del Partito democratico
Il delirio di Donzelli su Vannacci sconfessa Crosetto. Per Fratelli d’Italia nessun problema se un generale in servizio sputa odio misogino, razzista, omofobo, per loro il problema è il PD che chiede sia rispettata la Costituzione. È questa la linea del partito di Giorgia Meloni?
Dichiarazione di Silvia Roggiani, segretaria di presidenza Gruppo Pd Camera
Secondo Donzelli chi ha ruoli di responsabilità nello Stato può dire qualsiasi cosa, offendere, ignorare diritti, fare proclami razzisti e omofobi. Parla di Costituzione ma forse non l’ha neanche letta. Gliene manderemo una. I soli che non dovrebbero parlare sono gli esponenti del Pd e dell’opposizione. Non sorprende che sia questa la concezione della democrazia del dirigente di FdI. Parole di cui dovrebbe solo vergognarsi. Sappia Donzelli, che ci batteremo sempre e strenuamente perché l’Italia non torni indietro nei valori democratici e che anzi vada avanti combattendo nostalgici e retrogradi.