“L’annuncio della chiusura degli impianti del Cracking e degli Aromatici per la primavera 2022 è un fatto destinato a incidere in modo profondo sull’attività industriale di Porto Marghera, ma più in generale sull’industria chimica del nostro Paese, visti gli effetti che questa provocherà a cascata, in primo luogo sui petrolchimici di Ferrara e Mantova. Un effetto domino che riguarda migliaia di posti di lavoro tra diretti e indiretti: 400 solo a Porto Marghera che diventano oltre mille con gli indiretti. Per questo ho presentato un’interrogazione per chiedere al governo garanzie sul futuro industriale di Porto Marghera e sulla svolta green da troppo tempo annunciata da Eni, senza che questa sia seguita dai fatti. Inoltre ho scritto una lettera alle presidenti delle Commissioni Attività Produttive e Ambiente per chiedere un’audizione urgente alla Camera dell’ad di Eni Claudio Descalzi”.
Così il deputato dem, Nicola Pellicani.
“Eni, a fronte della chiusura del Cracking - aggiunge Pellicani - propone ora una serie di interventi nell’ottica della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, molti dei quali fanno parte di investimenti frutto di altri accordi di ristrutturazione non ancora realizzati. La riconversione industriale in chiave green è non solo auspicabile, ma da tempo al centro delle iniziative del Pd.
Porto Marghera è il luogo ideale dove investire in green economy e transizione ecologica che è al centro del NGEU (Next Generation UE), ma servono progetti concreti e risorse adeguate. Stupisce inoltre il cambio repentino di strategia di Eni che solo a metà 2019 aveva presentato un piano di investimento di 168 milioni in quattro anni destinato a migliorare la sicurezza e l’impatto ambientale del Cracking. In poco tempo ha cambiato idea senza però chiarire quale futuro intende assegnare a Porto Marghera: indicarne le strategie industriali future - conclude - significa capire quali politiche industriali intende praticare nel Paese”.
“L’attentato contro l’Istituto Superiore di Sanità è un fatto grave, che non deve essere assolutamente sottovalutato e che necessita di una risposta immediata e forte delle istituzioni. Si tratta di un attacco alla scienza come guida nelle nostre azioni contro la pandemia del Covid e nell’indirizzo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale. Facciamo sentire al Presidente dell'Istituto, Silvio Brusaferro, al Direttore Generale, Andrea Piccioli, e a tutto il personale sanitario e amministrativo, tutta la nostra solidarietà. Chiediamo alle forze dell’ordine, che sono già al lavoro, di moltiplicare ogni sforzo per individuare i responsabili. Tutte le forze politiche facciano sentire con grande determinazione la loro netta condanna”.
Così Elena Carnevali, capogruppo dem in commissione Affari sociali alla Camera.
L’attacco all’Istituto Superiore di Sanità è un gesto vigliacco e incomprensibile. La sanità pubblica italiana è impegnata da un anno in una battaglia senza precedenti. Senza di loro non ce la faremo. Da medico dico: abbiamo fiducia nella scienza e nella ricerca. Solo così ne usciremo.
Lo ha scritto su Twitter Graziano Delrio, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“L’attentato compiuto ieri sera contro la sede dell'Istituto Superiore di Sanità è un segnale che deve metterci in allarme ed è ora necessario rispondere con determinazione. Attaccare il luogo simbolo di coloro che ogni giorno con sacrificio e abnegazione lavorano incessantemente per dare sostegno scientifico alla gestione dell'emergenza, per tutelare al meglio la salute di tutti i cittadini e delle nostre comunità, è un punto di non ritorno. Nell’inviare al Presidente dell'Istituto, Silvio Brusaferro, al Direttore Generale, Andrea Piccioli, e a tutto il personale sanitario e amministrativo la mia vicinanza, auspico che i responsabili vengano identificati al più presto”.
Così il deputato del Pd e componente delle Commissioni Affari Costituzionali e Antimafia, Carmelo Miceli.
“Dobbiamo essere grati alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e dell’Istituto Superiore di Sanità oggetto dell’incendio appiccato questa notte al portone di Viale Regina Elena a Roma sede dell’ISS. Chi ha commesso questo atto vandalico e violento è evidentemente contro la scienza e contro la cura.
Noi, sopratutto in questi terribili mesi e comunque sempre, difenderemo la razionalità e la scienza contro ogni sopruso e contro ogni attacco”.
Così il deputato dem Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo
“È inaccettabile l'attacco all'ISS. Non è possibile che la scienza con i propri “attori” divenga bersaglio degli odiatori professionisti, antiscientisti, anti sistema. La reazione deve essere forte e chiara! È solo grazie alla scienza che abbiamo l'uscita dal tunnel della pandemia! Dobbiamo solo essere grati ai ricercatori, alle donne e uomini del ssn”.
Così Beatrice Lorenzin, responsabile salute del partito democratico ed ex Ministro della Salute, commenta l'attacco incendiario davanti la sede romana dell'istituto superiore di sanità.
"Quelle di Enrico Letta sono state parole scevre da ipocrisia e retorica. Avere avuto il coraggio di dire, nella prima relazione all’Assemblea che un partito progressista e riformista come il Pd deve avere la forza e il coraggio di inserire nella propria agenda politica temi fondamentali come quelli della Giustizia, della Sicurezza e protezione dei dati, è, per me, una ragione di merito per accordare piena e totale fiducia al nuovo Segretario”. Così il deputato dem Carmelo Miceli, membro della commissione Giustizia della Camera e già responsabile sicurezza del Partito Democratico.
"Fiducia e disponibilità ad una leale collaborazione nella costruzione di un Partito Democratico - conclude Miceli - che sia sempre più vicino ai problemi reali di questo tempo e che, per dirla con le parole ottimamente prese in prestito dal Segretario, sappia farsi comunità con più ‘personaggi' e meno ‘maschere’. Buon lavoro Segretario".
“Congratulazioni a Enrico Letta e auguri di buon lavoro alla guida della comunità politica di cui sono orgoglioso di appartenere, che ora deve radicalmente evolvere. Quello del Segretario è stato un discorso di altissimo livello, che ha gettato le basi programmatiche del lavoro dei prossimi mesi, ponendo anche l’attenzione alla tutela dei diritti di tutte e di tutti. Ora serve un grande impegno per far uscire il PD dalle secche in cui si trova e il Paese da uno dei momenti più drammatici della sua storia.“ Così il deputato Pd Alessandro Zan.
"Grazie Enrico, grazie al nuovo segretario del Partito Democratico. Ho sottoscritto la candidatura e votato con emozione ed orgoglio. Un discorso importante, ricco, fluido, a tratti molto emozionante. 'Anima e cacciavite’, come ha detto il Segretario. Molte maschere e pochi volti, mai più, speriamo. Enrico Letta ha avuto coraggio a prendere in mano il Pd in questi tempi difficili. Ha parlato di quello che avrei voluto ascoltare, mi ci sono ritrovata, ha richiamato con un passaggio significativo i territori e le aree terremotate, un segnale importante per la ricostruzione da completare che deve essere una delle priorità del Pd. 'Non serve un nuovo segretario, serve un nuovo Pd’, che sia nuovo, aperto, libero, accogliente. Aperto ai giovani, alle donne, alle persone che vogliono cambiare l'Italia e vincere le elezioni”. Così la deputata dem Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
"Enrico Letta è il nuovo segretario del Pd. Il momento è difficile sia per il Partito che per il Paese che sta attraversando una fase drammatica della sua storia. Ho apprezzato molto l’intervento del neo segretario che ha messo in luce la necessità di rimettere al centro le persone con i loro bisogni ma anche i territori. Il nostro è un Paese fatto di piccoli comuni, dal mare alla montagna, che vanno tutelati, sostenuti, accompagnati e degnamente rappresentati. Dobbiamo tornare a parlare di questioni concrete, di impresa, lavoro, scuola. Il Pd deve tornare alla sua vocazione maggioritaria, usando anima e cacciavite, diventando il perno centrale di alleanze future e mettendo al centro idee ma anche questioni reali che toccano la vita dei cittadini. La politica deve essere pratica, chiara, pragmatica. Deve risolvere i problemi: questo significa essere un partito vicino alla gente e non al potere.
Il Pd potrà risorgere solo se sarà “progressista nei valori, riformista nel metodo, radicale nei comportamenti”. Così il deputato dem Umberto Buratti.
"L’agenda del governo Draghi - conclude Buratti - è l’agenda del Pd. Ora mettiamoci al lavoro, tutto insieme, per sostenere l’esecutivo in questi mesi difficili e ridare slancio a un partito fondamentale per gli equilibri del sistema politico italiano. Un partito di governo, fatto di tanti bravi amministratori che deve tornare al centro della vita politica del paese. Buon lavoro a Enrico Letta. Noi ci siamo!"
"Un discorso profondo da @EnricoLetta , un'identita' per il PD, una risposta alla grande crisi, la scelta dei temi su cui esserci sempre, inizia una nuova grande sfida, alla quale partecipare con lealta' e passione. Auguri di buon lavoro al segretario e a tutti noi!" Cosi' su Twitter il deputato dem Emanuele Fiano.
“Giovani, diritti, cultura e crescita. Per un Pd progressista nei valori e con una chiara impronta riformista.
Un partito che si apra alla societa' e che sia protagonista di un più forte sostegno al Governo Draghi.
Il profilo indicato da Enrico Letta rappresenta la strada giusta per rigenerare il Partito, affrontare le grandi sfide del presente e costruire il futuro del Paese.
Congratulazioni ed auguri di buon lavoro al nostro segretario”.
Lo dichiara Francesco Critelli, Responsabile nazionale Tesseramento Pd.
“Bel discorso di Enrico Letta. Un Partito di prossimità: progressista nei valori, riformista nel metodo, radicale nei contenuti che vuole tornare a vincere. Una relazione che restituisce pienamente il senso della sfida che ci attende” Così in una nota il deputato barese del Pd, Alberto Losacco, Presidente della commissione Giurisdizionale della Camera dei Deputati.
“Noi - prosegue Losacco - siamo chiamati a evitare che la crisi economica si trasformi in una sociale, come ha ricordato Letta citando Papa Francesco. Sulla riorganizzazione del Partito, ripartire dai nostri circoli vuol dire aprirli soprattutto ai giovani e far sì che diventino protagonisti della nostra iniziativa politica, anche per dare rappresentanza alla questione di una generazione che rischia di pagare tra i prezzi più alti della pandemia. Il percorso disegnato da Letta è davvero importante. Abbiamo tutte le risorse per ripartire, per costruire un Pd all’altezza della nuova fase, un Pd punto di riferimento per tutti quelli che credono nei valori europei. È una giornata importante, adesso rimbocchiamoci le maniche e torniamo a lavorare".
"Enrico Letta disegna l’obiettivo di un Partito Democratico aperto alla società, inclusivo, contro le diseguaglianze e per lo sviluppo. Un Partito Democratico capace di rappresentare i bisogni della gente. Un Partito Democratico per giovani e le donne. Un Partito Democratico che guarda al futuro dell’Italia e dell’Europa post Covid. Una casa politica per chi guarda al futuro. #iocisonoPD"
Così, in un post su Facebook, la deputata dem Beatrice Lorenzin, responsabile nazionale del forum salute del partito democratico ed ex Ministro della Salute.
"Abbiamo ascoltato oggi un intervento programmatco di Letta molto importante. La sua forte personalità, le sue parole di oggi ed il sostegno larghissimo che si è raccolto attorno alla sua candidatura rappresentano il giusto inizio per la nuova fase che si sta aprendo per il Partito Democratico. Ora, con Letta Segretario, mettiamoci tutti al lavoro. A partire dal tanto di buono che abbiamo fatto e dalla volontà di superare insieme limiti ed errori. Al gruppo dirigente è richiesta la scelta determinata dell' unità a tutti i livelli e la capacità di mettere davanti a tutto l'impegno comune in un grande progetto collettivo. A Letta grazie per il suo impegno e la sua disponibilità e a Zingaretti grazie per l' impegno prezioso e appassionato di questi anni". Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.