"È molto importante che dalle audizioni del Ministro Bianchi sia emersa trasversalmente la necessità di operare affinché anche le discipline umanistiche possano ricevere opportuno sostegno all'interno di un sistema che punti alla multidisciplinarietà e all'ampliamento dell'offerta formativa. È necessario intervenire perché, senza mai entrare in una logica conflittuale, anche queste discipline godano della medesima attenzione e della stessa dignità di quelle STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica)”.
Così in una nota Michele Nitti, deputato del Partito democratico e componente della commissione Cultura.
"Lo studio delle arti può certamente contribuire a riequilibrare l'attuale sbilanciamento, arricchendo e completando il percorso di valorizzazione delle discipline umanistiche - prosegue l'esponente dem - ma qualunque tipo di intervento in questa direzione dovrà inevitabilmente essere armonizzato con il segmento superiore della formazione artistica”.
"Dall'Europa arrivano altri 3,9 miliardi di euro a protezione dei lavoratori e dell'occupazione. Lo ha annunciato Von der Leyen ribadendo il forte sostegno europeo all'Italia, che riceverà complessivamente 27,4 miliardi di euro dal programma SURE. Avanti così, lungo il percorso della solidarietà".
Lo scrive su Twitter Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee della Camera.
Altri 3,9 miliardi di euro del fondo Sure per proteggere dalla crisi lavoratori e imprese italiane. Il sostegno dell’Ue arriverà a 27,4 miliardi. L’Europa della solidarietà non si ferma.
Lo ha scritto su Twitter Graziano Delrio, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Alle 16.30 Debora Serracchiani, presidente della commissione Lavoro, Emanuele Fiano ed Enrico Borghi, dell'ufficio di presidenza del Gruppo Pd alla Camera, si recheranno in via Fani a Roma, in occasione dell'anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell'uccisione degli uomini della sua scorta Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.
“L’unico modo per contrastare il gigantesco egoismo mafioso che si è riattivato e rimesso in moto con la pandemia e che guarda alle imprese in difficoltà e alle comunità sociali per penetrarle e depredarle è la risposta collettiva. L’unica arma che abbiamo è che le comunità rispondano alla crisi. Questi due aspetti, quello comunitario e sociale e quello più economico legato alle imprese che falliscono (e che secondo i dati in nostro possesso sono a fortissimo rischio di finire in mano alla criminalità) coincidono e uno dei pochi modi di risposta è di fare impresa cooperativa. Da questo punto di vista i beni confiscati alle mafie costituiscono un patrimonio gigantesco, una incredibile possibilità. Dobbiamo ripartire dall’antimafia sociale, per esempio dai prodotti agricoli da filiera etica o dalle tante esperienze di qualità che ci sono sul territorio ma per far questo per prima cosa bisogna dialogare in maniera ancora più franca con le istituzione per correggere le storture che rendono molto lenta la presa in carico dei beni confiscati. Dobbiamo trovare il modo affinché non si debba passare da due o addirittura tre bandi per averli in dote e trovare finanziamenti. Bisogna lavorare perché gli enti locali siano parte dell’investimento sociale. Infine dobbiamo spingere affinché ci sia una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza che va ben informata e avvicinata. E’ necessario pensare a nuove forme di impresa che coinvolgano i cittadini e le cittadine perché abbiamo avuto modo di notare che se in questa fase qualcosa funziona è qualcosa che ha livello di engagement fortissimo con la comunità locale e si basa sulla prossimità e sulla territorialità. Mi piace ricordare l’esempio della Puglia dove abbiamo costituito il primo Osservatorio regionale sulle mafie con tutti gli atenei pugliesi. Ora io penso che sarebbe importante arrivare a presentare in Commissione Antimafia un prototipo di antimafia pugliese impegnata nella produzione beni confiscati, una sorte di brand che metta insieme tutti i soggetti che fanno questo tipo di attività (dai pomodori etici al pane di Altamura fatto in un forno sequestrato alla criminalità). Dobbiamo avere la forza di fornire un modello pugliese. Raccordare tra loro queste esperienze virtuose per provare a immaginare qualcosa di più grande e sostenibile e fare un lavoro di scala”.
Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, componente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Fenomeno delle Mafie e presidente del Comitato Infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico determinate dalle condizioni causate dall'emergenza sanitaria Covid-19.
“Trovare la via giusta per una transizione ecologica nel quadro di uno sviluppo equo ed inclusivo del Paese. Questo l'ambizioso obiettivo del Ministro Cingolani descritto in maniera puntuale e articolata nel corso dell'audizione alla Camera davanti alle commissioni riunite ambiente e attività produttive. Compito complesso perché se il punto di arrivo è uguale per tutti, quello di partenza non lo è. Il nostro Paese non parte indietro ma è assolutamente necessario accelerare tutti i processi ed i procedimenti che saranno approvati con il piano del Recovery Fund.”
E' quanto dichiarato da Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente alla Camera al termine dell'audizione odierna del ministro Cingolani.
“Ritengo fondamentale aver riaffermato con forza la centralità di un governo della transizione che, tuttavia, dovrà operare per evitare che il costo delle trasformazioni vada a gravare sui più deboli. Concordo – inoltre - sull’obiettivo di adottare un approccio che tenga conto della matrice trasversale della transizione ecologica che, in queste ore, sta delineando l’Italia del futuro."
"Per questo - prosegue Rotta - diventa fondamentale la coerenza tra le misure che andremo ad adottare e gli obiettivi che intendiamo raggiungere, dalla decarbonizzazione del settore energetico alla transizione burocratica,dalla rimodulazione dei sussidi ambientalmente dannosi alla tutela della biodiversità, fino alle misure di sostegno all’ economia circolare, in cui riveste un punto di particolare interesse il fine vita dei rifiuti, in cosiddetto End of waste, e un sistema impiantistico per il recupero della materia adeguato alle sfide che ci attendono."
"Il Parlamento e la Commissione Ambiente sono pronti a dare il proprio contributo in una dialettica costante che consenta di individuare i correttivi necessari per agevolare la realizzazione dei progetti per la transizione ecologica. La governance del PNRR rappresenta senz’altro un fattore critico in cui ritengo necessario incentivare sempre di più la collaborazione pubblico-privato per la rapida implementazione dei progetti verdi in cui devono essere garantiti il rispetto dei tempi di realizzazione insieme alla trasparenza e alla legalità dei progetti.” Conclude Rotta
43 anni fa per rapire Aldo Moro veniva barbaramente uccisa la sua scorta. Iniziarono così i giorni più bui della nostra storia. Con il sacrificio di 5 uomini per difendere la democrazia.
Lo ha scritto su Twitter Graziano Delrio, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Secondo l’Onu, 149 persone sono state uccise in Birmania dal 1 febbraio. La repressione militare contro le proteste pacifiche seguite al colpo di stato è sempre più brutale e sanguinosa. Per questo oggi, a nome del Gruppo del Partito Democratico, ho chiesto al governo quali iniziative intende prendere l’Italia”. Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.
“Mi è stato assicurato l’impegno - conclude De Maria - alla condanna del colpo di stato, la richiesta della liberazione di tutti gli arrestati e l’intenzione di ribadire in tutte le sedi internazionali i valori della democrazia, della libertà e dei diritti umani che sono scritti nella nostra Costituzione e che devono essere difesi ovunque nel mondo. È il momento di esercitare il massimo di pressione internazionale perché in Birmania/Unione del Myanmar siano ripristinate le libertà democratiche”.
“Comprendo la preoccupazione e anche la rabbia di molti genitori dopo un anno estenuante di Covid, con la chiusura a singhiozzo di asili nido, servizi per l'infanzia e scuole. Pur nella gravità del momento, con una recrudescenza dei contagi e la campagna vaccinale che stenta a partire, come non condividere il vero e proprio grido di dolore di molte madri e padri?”. Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicario del gruppo Pd alla Camera.
“Esiste un problema, un'emergenza sociale e lo Stato deve farsene immediatamente carico. Se il Cts e il governo ritengono che asili, servizi per l'infanzia e scuole debbano rimanere chiuse, è indispensabile estendere immediatamente, in sede di esame del Dl Covid, il congedo parentale e il bonus baby sitter anche a chi lavora in smart working, includendo almeno tutti i lavoratori essenziali pubblici e privati, con figli under 10. Si tratta, soprattutto, di donne: non possiamo dire che sono le più colpite dalla pandemia e poi lasciarle in questa situazione di grave difficoltà”, prosegue Alessia Rotta.
“Auspico che il governo intervenga immediatamente perché questa è un’emergenza sociale seria che richiede misure tempestive e risarcitorie”, conclude la deputata dem.
“Nel sangue di cinque servitori dello Stato che oggi ricordiamo, in quel 16 marzo di 43 anni fa, si realizzava l’interruzione dell’evoluzione democratica dell’Italia. Per tanti, troppi versi siamo ancora in #ViaFani...”. Lo scrive su twitter Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.
Oggi è l’anniversario della strage di Via Fani e del rapimento di Aldo Moro. Onoriamo il ricordo di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino, morti 43 anni fa nella difesa della Repubblica. Faremo sempre memoria del loro sacrificio. Saremo sempre a difesa della Democrazia.
Così il deputato dem Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo
“Bene accelerare su ammortizzatori universali ed equo compenso. L'Iscro è stata una conquista dell'ultima Legge di Bilancio, ma i professionisti ordinisti sono rimasti esclusi; occorre dare loro una risposta tramite le casse private e preparare, per tutti, i decreti parametri. Abbiamo bisogno di tutelare maggiormente i giovani colpiti dalla pandemia, ad esempio estendendo il Rem ai tirocinanti. E contro la precarietà giovanile serve una riforma del contratto di apprendistato”.
Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, durante l'audizione del ministro del Lavoro a Montecitorio.
“Se le politiche attive sono imprescindibili per uscire da questa crisi - aggiunge la deputata dem - allora questo governo deve chiudere il capitolo Parisi una volta per tutte, e rendere Anpal pienamente operativa. C'è una proposta per la parità salariale che è stata approvata all'unanimità in commissione Lavoro. È un obiettivo del Pd e del governo approvarla: concordiamo quanto prima come portarla a casa. E discutiamo di come riformare il welfare di dipendenti e autonomi per estendere i congedi di paternità di tutti, e dare davvero libera scelta alle donne che sono state colpite più di tutti dalla pandemia”.
“Da oggi tre quarti degli studenti italiani, dai nidi alle superiori, anziché essere nelle loro classi a scuola sono a casa. I loro genitori stanno invece lavorando. Nel decreto di venerdì 12 marzo il governo ha anticipato i sostegni per le famiglie sotto forma di congedi e voucher baby sitter. Misure utilissime che sono però insufficienti. Per questo è fondamentale che il governo lavori per ampliare subito gli aiuti per le famiglie: 1) servono contributi per le baby sitter ed eventualmente scuola in presenza per i figli di tutti i lavoratori essenziali e non solo per i lavoratori sanitari e le forze dell’ordine; 2) occorre dare la possibilità di prendere congedi anche per chi è in smart working, poiché chi lavora da casa lavora, non può allo stesso tempo prendersi cura dei bambini, soprattutto se bambini in età del nido o della scuola dell’infanzia; 3) c’è bisogno di voucher per le baby sitter anche per chi lavora da casa. Senza questi sostegni c’è il rischio che a farne le spese siano i bambini e soprattutto le madri lavoratrici”.
Così la deputata dem, Lia Quartapelle.
“Abbiamo presentato un'interrogazione al ministro del Lavoro per chiedere se non sia opportuno, in occasione dell’auspicato intervento di aggiornamento sulla disciplina del Reddito di cittadinanza, prevedere una maggiore tutela per le madri con minori a carico che rischiano di essere escluse da questa forma di sostegno perché nel conteggio 'ISEE minori' viene calcolato anche il reddito del coniuge separato che però spesso contribuisce economicamente ai bisogni del minore soltanto sulla carta”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Debora Serracchiani, presidente della commissione Lavoro, e Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente.
“Con la normativa vigente - proseguono le due esponenti dem - rischiamo dunque di penalizzare proprio le donne sole con figli minori a carico, ossia tra quelle figure che in questo momento di pandemia più hanno subito la crisi e avrebbero maggiormente bisogno di un contributo da parte dello Stato. Far rientrare nel conteggio 'ISEE minori' il reddito del padre che purtroppo a volte è soltanto teorico penalizza in maniera doppia le donne, le quali non solo non riescono ad ottenere quanto spetterebbe loro di diritto, ma a causa di un contributo che non ricevono vengono escluse anche dal Reddito di cittadinanza. Sarebbe un'ingiustizia intollerabile”.
“I numeri ci dicono che la crisi generata dal covid sta colpendo più di altri le madri lavoratrici. Il Reddito di cittadinanza - concludono Serracchiani e Rotta - si è dimostrato una misura di grande portata sociale, lavoriamo dunque per renderlo il più efficace possibile, risolvendo storture e ingiustizie, e potenziamolo in favore di chi in questo anno ha visto fortemente peggiorare la propria condizione sociale”.
“In attesa di conoscere il testo definitivo del decreto Sostegno, continuiamo a chiedere, sperando che le indicazioni del PD siano accolte dal governo, di modificare il calcolo dei ristori per le imprese in perdita. Dopo tutte le incongruenze che ha generato, abbiamo finalmente archiviato il metodo dei Codici Ateco. Ma adesso è necessario fare un passo avanti affinché gli indennizzi siano calcolati in proporzione alle perdite di fatturato del 2020 rispetto al 2019, in modo da non penalizzare nessuna tipologia di attività. Confermato il limite dei 5 milioni, bisogna adeguare i ristori a quanto effettivamente perso, a prescindere dal giro d’affari complessivo, perché la logica da seguire è quella di sostenere maggiormente chi ha perso di più durante questo terribile anno.”
Lo dichiarano in una nota congiunta Ubaldo Pagano e Gian Mario Fragomeli, capigruppo rispettivamente delle Commissioni Bilancio e Finanze a Montecitorio.