"L'ipotesi di intervenire sul magazzino fiscale per le cartelle fino a 5mila euro, avanzata anche dal direttore dell'Agenzia delle entrate Ruffini, ci trova d'accordo. E' però opportuno che la strada da seguire, che indichiamo in una nostra proposta, non vada a favorire i soliti “furbetti”. Lo si deve anche per rispetto verso tutti quei contribuenti che hanno versato regolarmente nello stesso periodo (stiamo parlando delle cartelle riguardanti il periodo fino al 2015)". Lo dichiarano Gian Mario Fragomeli, capogruppo in commissione Finanze, e Ubaldo Pagano, capogruppo in commissione Bilancio.
"Oltre alla questione del magazzino fiscale - spiegano gli esponenti democratici -, è necessario però un intervento nei confronti di persone fisiche, piccole e medie imprese, Terzo settore, colpiti duramente dalla pandemia. Anche per questi, e per le cartelle dal 2015 in poi, va introdotto un taglio e la possibilità di rateizzazione in considerazione della perdita del fatturato. Un sostegno che non potrà essere inferiore al 50 per cento del calo. Su questa proposta concreta contiamo di avviare un confronto in Parlamento per giungere a una soluzione in grado di aiutare i soggetti colpiti dalla crisi e dare impulso a una possibile ripresa per molte attività del nostro Paese.
Bene che Speranza abbia rivisto posizione
“Affrontare la vaccinazione di massa quando le dosi disponibili tra poco saranno di oltre 50 milioni nel secondo trimestre e 84 milioni del terzo trimestre ripropone il tema del reclutamento del personale, infermieri, assistenti sanitari, ostetriche e altre professioni sanitarie che in ragione dell’esclusività dei dipendenti al SSN non possono essere “utilizzate” alla campagna vaccinale al di fuori dell’attività prestata all’interno delle aziende sanitarie. Ci avevo già provato nella legge di bilancio a prevedere il superamento dell’ esclusività - consentita invece ai medici e alla dirigenza sanitaria - , anche per affrontare imponente campagna vaccinale. Ora che ci sia un ripensamento da parte del ministro Speranza dopo la contrarietà di dicembre va bene. Così come l’intento della temporaneità solo per l’attività vaccinale che poteva già essere una mediazione possibile a dicembre . Tant’è, ora può essere l’occasione per “testare” il suo superamento ancorché temporaneo che deve però essere applicata oltre che agli infermieri, personale essenziale , anche ad altre professioni necessarie e utili a rendere capillare ed efficiente il più grande intervento di prevenzione di sanità pubblica, mai realizzato sinora”.
Lo dichiara la deputata dem Elena Carnevali, capogruppo in commissione Affari Sociali.
“È davvero una bella notizia che Ministri che da deputati avevano votato contro il provvedimento oggi lo presentino come una loro iniziativa. Il ministro del Partito Democratico Provenzano ha impostato un ottimo lavoro e questo è uno dei progetti importanti per il Sud che nasce nel governo Conte, con le destre che votarono contro. Riportata la giusta notizia, si va avanti nel rinnovare la Pa del Mezzogiorno con una immissione di nuovo personale, ben 2800 tecnici, nuove assunzioni. Si tratta nello specifico degli oltre 100 milioni di euro già stanziati nella legge di Bilancio approvata a dicembre in Parlamento senza il voto di Forza Italia, per l’assunzione con contratti fino a 36 mesi di 2.800 esperti per dotare di nuove competenze le centrali di programmazione, dai Ministeri ai Comuni, passando per le Regioni.
Mi auguro che i ministri Carfagna e Brunetta abbiano l’onestà di riconoscere il lavoro altrui e semmai di raddoppiare la cifra con nuove previsioni in continuità con quanto fatto da Conte e Provenzano. Sbagliarono quando si opposero, fanno bene ora ad attuare quanto già previsto ed a proseguire il cammino”. Lo dichiara la deputata del Pd, del coordinamento Parlamentari del Sud, Stefania Pezzopane.
"È molto importante che il Ministro in audizione abbia assicurato il rifinanziamento dei fondi di emergenza e i ristori per lo spettacolo, per continuare a sostenere il settore fino al termine della crisi sanitaria. La conferma di imminenti iniziative sul Codice dello spettacolo e sul Fus unitamente alla volontà di operare in quella sede sul tema delle tutele per i lavoratori dello spettacolo è un segnale di grande attenzione". Così in una nota il deputato della Commissione Cultura Michele Nitti, del Partito Democratico. "Dobbiamo però continuare a lavorare in modo pressante perché nel PNRR siano risolte alcune criticità, a partire dal superamento di quel dualismo conflittuale fra il concetto di "bene" e quello di "attività" culturale. Se la tutela e la valorizzazione del patrimonio materiale non passeranno attraverso quello immateriale, creativo e performativo, se non si sosterrà compiutamente la domanda culturale - continua l'esponente dem - non riusciremo a garantire una reale crescita socio-culturale dei territori e delle comunità e a determinare ricadute su professioni e occupazione, con il rischio che il prezioso capitale umano di cui disponiamo venga disperso. È questa, a mio avviso, la via maestra di quel Rinascimento culturale che il Ministro ha auspicato e che condivido pienamente" conclude Nitti.
“Do una valutazione nel complesso positiva dell’esperienza del governo Conte bis e credo anche che in materia di Giustizia si siano compiute delle scelte importanti che mi auguro vengano portate a realizzazione. Da questo punto di vista ho molto apprezzato la relazione della ministra Cartabia alla commissione Giustizia della Camera, nel corso della quale ha valorizzato le scelte che sono state compiute dal precedente governo e si è impegnata a proseguire su quella strada. Non penso solo ai disegni di legge in discussione alla Camera e al Senato per la riforma del processo Civile e Penale e per la riforma del Csm, ma penso ad alcuni provvedimenti che sono stati assunti per fronteggiare l’emergenza sanitaria, mi riferisco sia al processo di digitalizzazione realizzato in sei mesi e alle misure adottate per evitare il sovraffollamento delle strutture penitenziarie che vorrei che diventassero strutturali, anche perché è dimostrato che quando sono presenti queste misure si verifica un drastico calo delle recidive”. Lo ha detto a Radio Immagina il deputato dem Andrea Giorgis, sottosegretario alla Giustizia del governo Conte 2 e membro della commissione Giustizia della Camera.
“Intorno a Marta Cartabia - prosegue il deputato Pd - si è creato clima favorevole per le riforme. Mi auguro che tutte le forze politiche, a partire da quelle che in passato hanno cavalcato, senza nessuna remora, le paure dei cittadini, abbiano in questa nuova esperienza di governo atteggiamenti più ragionevoli. Se si abbandona la retorica del buttare via la chiave, il beneficio per il Paese sarà enorme. Tutte le forze politiche dovrebbero praticare una ‘pedagogia civile’ partendo da un’offerta politica razionale con interventi tesi a risolvere i problemi e non ad amplificarli ai fini del consenso”.
“Penso che Enrico Letta - conclude Giorgis - abbia centrato uno dei tanti problemi che ha la nostra democrazia quando parla di ‘transfughismo parlamentare’. Sono molto contento che il nuovo segretario del Partito Democratico abbia voluto dedicare, nella sua relazione, molto spazio al tema della democrazia. L’aspetto che ho più apprezzato è stato quello di voler mettere in relazione la crisi della nostra democrazia e gran parte delle democrazie europee, con la crisi economica e sociale che sta vivendo il nostro Paese, per cercare di intervenire su entrambi i fronti così da poter meglio affrontare la crisi economica. Grazie alle risorse del NextGeneretionEu potremmo avere un Paese più giusto, un Paese che cresce e produce ricchezza”.
L'audizione di ieri del ministro Patuanelli e il parere della commissione Agricoltura sul PNRR approvato oggi, delineano le strategie per agricoltura e pesca nei prossimi anni. Adesso serve uno sforzo di condivisione e di forte coordinamento tra Stato e Regioni, e con imprese, lavoro e ricerca”. Lo dichiara Susanna Cenni, deputata Pd e vice presidente della Commissione Agricoltura della Camera.
“Avremo risorse senza precedenti tra Pac e PNRR, non possiamo sbagliare le scelte. La sfida della transizione ecologica e digitale, le nuove relazioni tra aree urbane ed aree rurali, la qualità delle nostre produzioni nazionali, la nuova povertà alimentare, gli obiettivi tracciati dalla strategia Farm to Fork, la centralità e l’innovazione che donne e giovani rappresentano nel comparto, ci chiedono di lavorare presto e bene per un Piano Strategico Nazionale che faccia da cornice a tutto questo”.
“Domani viene incardinato nelle commissioni Lavoro e Affari sociali il decreto sui congedi: per il Pd i congedi parentali e i bonus babysitting devono essere previsti anche per chi si trova in smart working, ossia lavoratori a tutti gli effetti e non di serie B. Ci impegniamo a modificare il dl Covid affinché alcune categorie di lavoratori non siano escluse dai sostegni e possano fronteggiare i gravi danni causati dalla pandemia”. Lo dichiarano in una nota congiunta le deputate del Pd, Debora Serracchiani, presidente della commissione Lavoro di Montecitorio ed Elena Carnevali, capogruppo dem in commissione Affari sociali di Montecitorio.
“A tutti gli effetti - spiega Debora Serracchiani - con la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, chi si trova in smart working deve assolvere a un duplice o triplice compito, svolgendo in casa il lavoro ordinario assieme all'accudimento dei figli. Ed è evidente che a trovarsi in questa situazione siano soprattutto le donne, che non possono avvalersi di servizi esterni. In questo senso si pone una questione di equità che va affrontata e risolta da subito nel dl Covid”.
“Non è ammissibile che categorie professionali sanitarie e socio-sanitarie, soprattutto nelle zone rosse, possano essere escluse dai benefici del bonus babysitting - aggiunge Elena Carnevali -. Non aver incluso nel dl Covid assistenti sociali, biologi, chimici e fisici, farmacisti, ostetriche, psicologi, veterinari e altri operatori del Ssn o degli enti locali, è stato un errore al quale occorre porre al più presto rimedio”.
“Il Partito Democratico proporrà nelle commissioni competenti la modifica del decreto inserendo lavoratori e lavoratrici in smart working e tutte le professioni socio-sanitarie che sono state escluse. Ora è arrivato il momento di apportare subito tali modifiche”, concludono le deputate dem.
“Interrogando il ministro della Difesa durante il question time sul tema degli alloggi militari, abbiamo voluto dare seguito all'iniziativa volta a sospendere fino al 30 giugno 2021 tutti gli atti di recupero forzoso di alloggi di servizio nei confronti dei conduttori ai sensi dell'articolo 307 del codice dell'ordinamento militare, ancorché in situazioni di concessione scaduta, ivi compresi gli utenti di alloggi caratterizzati da situazioni eccezionali certificate dall'amministrazione della Difesa. I beneficiari sono categorie socialmente fragili, come vedove, familiari a basso reddito, portatori di gravi handicap, per i quali questa sospensione risulta fondamentale”.
Lo dichiara Andrea Frailis, deputato del Partito democratico e componente della commissione Difesa.
“Abbiamo apprezzato - prosegue l'esponente dem - l'impegno del ministro Guerini ad agire in questa direzione, e abbiamo sottolineato come sarebbe opportuno che la Difesa investisse maggiormente nel suo patrimonio abitativo per renderlo adatto alle esigenze del personale, anche in considerazione del fatto che circa un terzo degli alloggi sono vuoti e non assegnabili per mancanza di manutenzione”.
“Alitalia deve essere rilanciata garantendo la salvaguardia dei livelli occupazionali ed evitando lo spezzatino societario. Per il Partito Democratico sono queste le condizioni imprescindibili per rilanciare con credibilità ed efficacia la compagnia di bandiera”.
Lo dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio.
“E’ altrettanto necessario che il governo, in sede comunitaria, si opponga con fermezza a richieste rigide e insensate. Il mercato aeroportuale italiano- conclude Gariglio - è infatti il più liberalizzato d'Europa e non possiamo accettare nessuna preclusione o imposizione”.
“Mara Carfagna e Renato Brunetta, nell’annunciare che il prossimo 25 marzo la Conferenza unificata dovrebbe dare il via libera finale all’avvio della procedura per l’assunzione di 2.800 tecnici al Sud, avrebbero dovuto ricordare, e spero che lo facciano alla prossima conferenza stampa, due elementi non secondari: il primo, che il provvedimento è il frutto del lavoro compiuto dall’ex ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano; il secondo, che il centrodestra votò contro questa norma approvata dal precedente governo. Capiamo che la memoria corta sembra essere oggi molto in voga, ma sarebbe anche giusto, pur se appartenendo a forze politiche che erano all’opposizione, riconoscere quanto di positivo hanno fatto gli avversari di un tempo”.
Così il capogruppo dem in commissione Affari europei alla Camera, Piero De Luca.
Dichiarazione on. Beatrice Lorenzin, responsabile forum salute del Pd
«Accogliamo con favore l’appello sottoscritto da numerosi e autorevoli scienziati, ricercatori e accademici, sull'importanza di mettere al centro dell'attività di Governo l’emergenza legata agli effetti che il Covid ha sulla salute mentale».
Così, in una nota, Beatrice Lorenzin, responsabile del forum salute del partito democratico, dopo la lettera aperta della Fondazione BRF firmata da oltre 80 professionisti della salute mentale inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro della Salute Roberto Speranza.
«Il Pd è da sempre attento alle problematiche legate alla salute mentale di adulti e bambini. A poco più di un anno dall’esplosione della pandemia emergono sempre più evidenti nuove problematiche sia per gli adulti che per l’infanzia e l’adolescenza. Problemi che richiedono una immediata presa in carico e che si sommano alle fragilità di una rete di assistenza assai disomogenea sul territorio nazionale.
Per questa ragione abbiamo presentato una risoluzione in commissione affari sociali della camera dei deputati a prima firma Siani ,sulla neuropsichiatria infantile e nei prossi giorni presenteremo una mozione in Aula su salute mentale e il covid-19.
Chiederemo al Governo di impegnarsi tra l’altro a rafforzare la ricerca sugli effetti neuro psicologici da covid, impegnarsi per la riabilitazione dei pazienti,istituire ambulatori per l’assistenza dei pazienti cosiddetti “long covid” ossia con una sintomatologia prolungata e persistente nel tempo al fine di studiarne le caratteristiche offrendo loro un continuato sostegno psicologico e psichiatrico»; e, ancora, a creare osservatori sia sulla condizione della salute mentale dell’adulto e del minore, sia sul fenomeno drammatico dei suicidi . «In più – spiega ancora l’onorevole Lorenzin, – vogliamo che siano poste in essere scelte di indirizzo chiaro che mettano la salute sia fisica che mentale dell’infanzia e dell’adolescenza al centro delle politiche socio-sanitarie del paese e dei singoli territori, rafforzando l'assistenza territoriale e i servizi in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo i neuropsichiatri infantili, gli psicologi, i servizi educativi e quelli sociali, il terzo settore, oltre ai pediatri e i medici di medicina generale per una pronta e precoce diagnosi».
«La pandemia – conclude l'ex Ministro della Salute – ha dimostrato, chiaramente, l’esistenza di un ventaglio di popolazione, specie tra gli adolescenti, in cui la necessità di ricevere sostegno e assistenza psichiatrica e psicologica è fondamentale. Le istituzioni hanno l'obbligo di impegnarsi affinché ci sia un progressivo ritorno alla normalità per i più fragili, anche e soprattutto partendo dalla sfera più delicata dell’essere umano: la salute mentale».
“Sono lieto di apprendere che la ministra per il Sud Mara Carfagna avvierà quanto prima la procedura per assumere 2800 tecnici nelle amministrazioni del Mezzogiorno per sostenere la programmazione e la spesa dei fondi europei. Mi sarebbe, però, piaciuto che, nel rispetto del lavoro fatto dal ministro Provenzano, gli si riconoscesse la piena paternità di questa misura di rigenerazione amministrativa da lui sostenuta e promossa: oltre 100 milioni di euro già stanziati nella legge di bilancio approvata a dicembre in Parlamento (senza il voto di Forza Italia) per l’assunzione con contratti fino a 36 mesi di 2.800 esperti per dotare di nuove competenze le centrali di programmazione, dai ministeri ai Comuni passando per le Regioni, e sostenere l’avanzamento della spesa e la qualità degli investimenti finanziati con risorse europee. Chi ha meriti si distingue cominciando con il riconoscere quelli altrui e, sono certo, la ministra Carfagna saprà riconoscere quelli di Giuseppe Provenzano, avendone ereditato le responsabilità insieme a molti programmi già avviati in un ministero fondamentale per la ripresa del Mezzogiorno.”
Lo afferma il deputato del Pd Pietro Navarra.
“Dare attuazione al lavoro svolto dal ministro per il Sud del precedente governo, Giuseppe Provenzano, è cosa buona giusta e siamo molto felici che oggi in molti si ravvedano e annuncino in pompa magna il via libera alla procedura di assunzione di 2.800 tecnici nel Mezzogiorno d’Italia. Sarebbe più corretto che almeno si desse atto di ciò che di positivo è stato realizzato dal Pd e dai suoi ministri nella precedente fase politica, soprattutto se la memoria non fosse così corta da non ricordare che il centrodestra neanche votò quel provvedimento”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano, in risposta all’annuncio della ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, e del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
“E’ difficile pensare che proprio mentre il Paese affronta gli effetti drammatici della terza ondata alcune categorie professionali sanitarie e socio-sanitarie, soprattutto nelle zone rosse, possano essere escluse dai benefici del bonus baby sitting. Non aver incluso assistenti sociali, biologi, chimici e fisici, farmacisti, ostetriche, psicologi, veterinari e altri operatori del Ssn o degli enti locali, nel recente decreto, con le Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del Covid e gli interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena, è stato un errore al quale occorre porre al più presto rimedio. Si è trattato di un'esclusione incomprensibile e ancora una volta le federazioni e gli ordini nazionali di queste categorie segnalano al governo questa incongruità. Il Partito democratico aveva già proposto la correzione a suo tempo, ora ancor di più è necessario mettere questi professionisti nelle condizioni di lavorare con il massimo di serenità alla cura della collettività, sapendo che i propri cari, in questo caso i propri figli, sono tutelati e sostenuti. Forse si ignora che tutti i professionisti sanitari e socio sanitari del Ssn lavorano ancora oggi in situazione di grande affanno”.
Così Elena Carnevali, capogruppo dem in commissione Affari sociali alla Camera.
“Il prezzo di questa pandemia la stanno pagando soprattutto le donne, i dati a nostra disposizione sono molto chiari e non lasciano margine ad interpretazioni. E la soluzione non può certo essere quella di sommare il lavoro ordinario, in ufficio, in fabbrica o in smartworking, a quello di assistere i figli in Dad e con le altre esigenze giornaliere. Per le donne chiediamo altro”. Lo afferma Susanna Cenni, deputata del Pd e vice presidente della commissione Agricoltura della Camera.
“Non possiamo permettere - conclude Cenni - che passi un messaggio così culturalmente devastante. Chiediamo con forza che il governo Draghi consenta l’accesso ai congedi parentali e al sostegno baby sitter anche alle donne che lavorano lontano dall’ufficio in modalità smartworking. È importante che nel decreto Sostegni il governo si faccia carico di estendere la possibilità di usufruire della proroga proroga ed estensione del congedo parentale e bonus baby sitter per i bambini sotto ad i 14 anni anche per chi lavora in smartworking”.