“Abbiamo audito oggi in commissione Parlamentare Antimafia riunita in plenaria, il Direttore Generale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna. Tra le altre cose, riguardo la situazione del gioco legale in presenza, Minenna ha confermato che il volume d'affari del gioco legale fisico è sceso da 75 a 40 mld e che il passaggio al gioco online pesa per 14 mld. Mancano come è evidente, cospicui miliardi. La chiusura del gioco legale fisico ha comportato il passaggio verso forme illegali travestite da legalità, tanto è vero che Copregi ha effettuato operazioni in quasi tutte le province italiane e che è stato verificato come nella maggior parte dei casi si tenti di nascondere così il trasferimento di capitali illeciti o il riciclaggio”.
Così in una nota il deputato del Partito democratico, Paolo Lattanzio, membro della commissione Parlamentare d'Inchiesta sul Fenomeno delle Mafie e presidente del Comitato Infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico determinate dalle condizioni causate dall'emergenza sanitaria Covid-19.
“Apprezziamo la disponibilità data da Minenna a collaborare su eventuali riforme del settore - prosegue l'esponente dem - guardando anche agli aspetti di governance e di legalità. Mi unisco al direttore dell’agenzia delle dogane e al procuratore generale antimafia Federico Cafiero De Raho, nel chiedere attenzione sul settore del gioco legale. Occorre riflettere sull'opportunità della chiusura delle concessionari legali laddove le condizioni sanitarie lo permettano, dando il più possibile certezze ai lavoratori del settore”.
Nel giorno in cui Santori delle Sardine, quello che dorme in tenda sotto l’immagine di Berlinguer, ci insulta e ci accusa di essere tossici, arriva anche l’ex portavoce di Giuseppe Conte e cioè Rocco Casalino a dire che “ci sono alcune persone del Pd che sono straordinarie come Zingaretti e anche Franceschini che ho conosciuto. E poi ci sono alcuni cancri che riescono a distruggere il bello del Pd. Bisognerebbe estirpare questi cancri".
È un linguaggio inaccettabile, violento, insultante. Si intromette nella vita di un altro Partito.
Si è oltrepassato il limite. Questa non è politica, è il linguaggio dell’antipolitica e della distruzione dei rapporti politici.
Chi ha in questi giorni responsabilità di rappresentare il PD, e cioè la Presidente Cuppi, difenda la nostra comunità fatta di milioni di elettori e militanti, che non hanno nessuna intenzione di accettare questi insulti. Deve pretendere scuse formali da Casalino, e anche Giuseppe Conte dovrebbe parlare.
Lo afferma Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
Professor @GiuseppeConteIT , il suo portavoce ha appena definito molti parlamentari Pd che l’hanno sostenuta “cancri da estirpare”. È ancora il suo portavoce? Nel caso, rappresenta il suo pensiero?! In caso contrario, attendiamo dissociazione.
Così il deputato dem Enrico Borghi
“Mi hanno insegnato da piccolo che quando cominciano ad insultarti hai iniziato a vincere la partita. Oggi, dopo giorni di una sequela di altissime perle, abbiamo raggiunto l’acme e siamo stati annoverati ”cancri da estirpare”. Ben arrivato sul terreno della sconfitta, ing. Casalino”.
Così su Twitter il deputato dem Enrico Borghi a proposito delle affermazioni fatte da Rocco Casalino in una trasmissione televisiva.
“Una buona amministrazione è essenziale per assicurare una profonda coesione sociale: lo dimostra la recente esperienza pandemica, ma lo impone la Costituzione che affida alla Repubblica, e quindi anche alla pubblica amministrazione, il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena cittadinanza. Per riuscire a conseguire questa finalità, abbiamo necessità di porre al centro dell’azione di governo l'obiettivo di una buona organizzazione, perché solo una buona organizzazione consente di tradurre le norme in servizio al cittadino. Ma una buona organizzazione non può darsi senza un adeguato e pertinente dialogo tra le parti sociali”.
Lo dichiara Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro, intervenendo per l’audizione del ministro Brunetta.
Conferenza stampa - Domani, mercoledì 10 marzo, Sala Stampa della Camera
Partecipano: Gribaudo, Ungaro, Epifani
Verrà presentata domani, mercoledì 10 marzo, alle ore 14.00, presso la Sala Stampa di Montecitorio, la proposta di legge, prima firmataria la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, che intende modificare il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, e le altre disposizioni concernenti la disciplina del contratto di apprendistato.
In particolare, la Pdl si propone di rafforzare le clausole di stabilizzazione e di snellire e ammodernare l’apprendistato, incentivandolo in maniera costruttiva rimodulandone la retribuzione. Proprio in un momento in cui le difficoltà delle condizioni di precariato sono diventate ancora più evidenti a causa della pandemia, la proposta di legge si prefigge di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e di contrastare la precarietà delle giovani generazioni attraverso la riforma complessiva dello strumento dell’apprendistato.
All’evento, oltre a Chiara Gribaudo, partecipano i deputati: Massimo Ungaro (Iv), firmatario della Pdl, e Guglielmo Epifani (Leu); e, inoltre, Paolo Romano e Pietro Galeone, rispettivamente segretario e responsabile lavoro dei Giovani democratici di Milano, promotori di una campagna per la riforma degli stage e dell’apprendistato che ha raccolto finora oltre 38mila firme, soprattutto fra i più giovani.
“La Corte Costituzionale oggi ha chiarito le motivazioni delle sentenze n. 32 e 33 dello scorso 28 gennaio, entrambe riguardanti famiglie omogenitoriali. Le motivazioni della Corte sono particolarmente significative perché in entrambi i casi sottolineano che il legislatore deve agire tempestivamente per assicurare anche in Italia gli stessi diritti a tutti i bambini, così come “l’orientamento sessuale non incide di per sé sull’idoneità ad assumere la responsabilità genitoriale”. Con la sentenza n. 32 la Corte stabilisce che l’assenza di una normativa specifica crea una “disarmonia nel sistema”, quindi una vera e proprio discriminazione nei confronti dei figli di coppie omogenitoriali, mentre la n. 33 chiede che siano assicurati i pieni interessi del minore, indipendentemente che la coppia di genitori sia omosessuale o eterosessuale. Queste sono solo le ultime delle tantissime esortazioni che la magistratura ha inviato al Parlamento affinché la dignità e i diritti di tutti i bambini siano pienamente riconosciuti dallo Stato Italiano e venga posta la parola fine a una discriminazione insopportabile che dura da troppo tempo. Chi nega l’urgenza di riconoscere questi diritti, nega la realtà. Ancora una volta la politica e le istituzioni sono in ritardo rispetto alla società.”
Così Alessandro Zan, deputato del PD.
“Per favore, fermate questo gioco al massacro. La scuola è una cosa troppo seria per lasciarla ad estemporanee improvvisazioni. L’ordinanza odierna del Tar dimostra ancora una volta che il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, delibera sulla pelle di famiglie, docenti e studenti calabresi senza conoscere le questioni; egli opera, sottolinea il Tar, ‘in carenza di autonoma istruttoria’. Così il deputato dem Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera dei Deputati, commenta la decisione del Tar che ha riaperto le scuole.
“Chiudere o aprire le scuole - conclude Viscomi - non è una decisione ideologica da assumere in astratto sulla base di proprie singolari valutazioni, ma dipende, ovviamente, dalle analisi e comprensione del contesto. Tra proclami social, ordinanze regionali e provvedimenti giudiziari, purtroppo, le prime vittime sono i ragazzi. Chi governa ha il dovere di saperlo, chi lo affianca ha il dovere di ricordarglielo”.
“Il diritto all'interruzione di gravidanza in Polonia è stato praticamente abolito e le manifestazioni di protesta delle donne sono state represse con la forza. Per questo, oggi 8 marzo, le donne si sono mobilitate in tutta Europa di fronte alle ambasciate e consolati polacchi, per difendere la libertà di autodeterminazione delle donne e la loro libera scelta”.
Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, alla manifestazione di fronte al consolato della Polonia a Torino.
“L’impossibilità di abortire addirittura di fronte alla malformazione del feto - aggiunge - è un atto di vera e propria crudeltà che si somma alla cultura patriarcale e autoritaria che sta mettendo a rischio i diritti democratici di tutti i polacchi. L’Europa deve intervenire per ripristinare e tutelare in Polonia, come in ogni altro Paese, il pieno riconoscimento del diritto all'interruzione sicura della gravidanza, e promuovere l'educazione alla sessualità, alla dignità e al rispetto. Ovunque si violino i diritti delle donne, dobbiamo farci sentire”.
Bene le parole del premier Draghi e del ministro Franco su PNRR e donne. Rimuovere le diseguaglianze a partire da quella di genere sarà la strada maestra per la ripartenza del Paese. Sarà fondamentale una valutazione dell’impatto di genere di tutti i progetti nel Recovery Plan.
Anche in agricoltura c'è molto da fare. Oggi la marcia delle braccianti ci ricorda quanto scritto nel rapporto Placido Rizzotto, e cioè che dentro alla sfruttamento delle braccia esista anche ulteriore differenza per le donne e lo sfruttamento di braccia e di corpi femminili. Intanto studi ed approfondimenti ci raccontano come le imprese agricole gestite da donne siano più resilienti, attente a sostenibilita e biodiversità, innovazione, reti e relazioni.
Investire sul lavoro e sulle imprese femminili conviene al Paese, anche per questo abbiamo depositato una proposta di legge a sostegno del lavoro e della imprenditoria femminile in agricoltura.
Lo afferma Susanna Cenni, deputata del Pd e vice presidente della commissione Agricoltura della Camera.
“Un sistema logistico moderno, efficace e con regole snelle rappresenta uno strumento necessario per rendere il Paese competitivo e per rilanciare occupazione ed economia”.
Lo dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio, intervenendo al convegno Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry, l'appuntamento annuale dedicato all'incontro tra il mondo della logistica, delle spedizioni, dei trasporti, e il mondo dell'economia produttiva italiana.
“In questa direzione abbiamo appena presentato in Parlamento una proposta di legge sulle semplificazioni marittime - conclude Gariglio - cercando di sburocratizzare e semplificare l'attuale insieme di norme che spesso gravano sulle imprese rallentando lo sviluppo”.
“È impossibile celebrare questa Giornata internazionale dei diritti della donna senza ribadire, come ha fatto il Presidente Mattarella, che i nostri sforzi devono essere per prima cosa rivolti al contrasto della violenza di genere che sfocia troppo spesso nel femminicidio, 12 casi nei primi due mesi dell’anno. Ma non possiamo non considerare violenza anche il silente e continuo stillicidio del numero dei posti di lavoro delle donne, accelerato dalla pandemia: nell’ultimo anno oltre 400mila donne hanno perso la propria occupazione, il doppio rispetto alla media dell’UE. Quel posto di lavoro che molto spesso significa indipendenza ed emancipazione da chi genera violenza. La lotta all’odio misogino deve dunque essere un obiettivo prioritario da parte delle istituzioni, con azioni rapide ed efficaci, non solo tramite belle parole l’#8marzo. Perché la parità di genere è una conquista per la società nel suo insieme. La legge contro la misoginia, l’omotransofobia e l’abilismo attende di essere discussa in Senato. Iniziamo da lì. A tutte e a tutti un buon 8 marzo!”
Così Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico
Dichiarazione on. Stefania Pezzopane, deputata Pd
“C'è poco poco da festeggiare in questo 8 marzo. C’è invece molto da riflettere e soprattutto agire contro una crisi grave che devasta il paese, ma che è soprattutto crisi di genere. Un anno fa, con il primo lockdown, e’ iniziato un profondo cambiamento, negativo per milioni di donne italiane. Solo a dicembre, nella mia regione, l' Abruzzo, hanno perso il lavoro 101.000 persone, ma 99.000 donne. Numeri drammatici, dovuti alla fragilità dei rapporti di lavoro di molte donne che operano nel campo dei servizi e di comparti dove più crudele è la crisi. E poi molte di noi sono costrette a fare scelte drastiche, come tra il lavoro e figli. Per alleviare una situazione spesso insostenibile, vanno immediatamente ripristinati i congedi parentali ed i bonus baby sitter che hanno tamponato nel primo lockdown. E poi la violenza sulle donne, subdola sempre, ma terribile nella costrizione di stare in case spesso vissute come prigioni. Nell’ultimo anno sono aumentate le violenze in famiglia, le percosse, gli abusi sessuali, e pure i femminicidi. Nel 2020 sono morte 73 donne di femminicidio, più di una vittima a settimana, una mattanza di donne uccise da ex mariti, ex fidanzati, uomini che mentivano quando dicevano di amarle. Vivo questo 8 marzo con grande preoccupazione, ma con tanta voglia di reagire. Noi donne non vogliamo tornare indietro. Questo è il messaggio che mi sento di dare, soprattutto alle giovani generazioni a cui dobbiamo consegnare un mondo più libero, più sano, senza violenza e con pari opportunità. Buon 8 marzo alle donne, con tanta forza per vincere la sfida delle opportunità e della libertà. “
“La vaccinazione di detenuti e personale delle carceri va accelerata. Il caso di Volterra è emblematico e rischia di creare una situazione incontrollabile”.
Così Lucia Ciampi, deputata del Partito democratico, intervenendo sulla vicenda che ha colpito l'Istituto penitenziario della cittadina Toscana, dove sono stati registrati oggi 15 casi di positività al Covid tra i reclusi.
“E’ necessario - prosegue l'esponente dem - che le autorità cittadine, in particolare il sindaco e l’Asl competente, vengano immediatamente supportate dalla Regione, e dallo Stato per cercare di circoscrivere il contagio e intervenire tempestivamente con azioni efficaci di tracciamento e prevenzione. Mi attiverò subito in questa direzione”.
Oggi abbiamo ascoltato in audizione al Senato il Ministro dell'Economia, Franco, sul Recovery Plan Nazionale. È stata confermata l'esigenza di predisporre riforme strutturali e investimenti strategici per rendere più moderno e competitivo il Paese. Ed è stata ribadita soprattutto l'importanza degli interventi per il Mezzogiorno. Se vogliamo rendere davvero efficace il Pnrr e rispettare gli indirizzi europei che impongono espressamente di rafforzare la coesione sociale e territoriale, dobbiamo colmare le diseguaglianze economico-sociali ancora esistenti nel Sud. Per questo abbiamo il dovere di prevedere risorse aggiuntive rispetto a quelle ordinarie. Non possiamo certo limitarci alla soglia del 34% delle risorse quelle totali disponibili, ma dobbiamo programmare un ammontare straordinario di fondi adeguati al rilancio del Mezzogiorno, fondandoci anche e soprattutto su una verifica aggiornata dei Livelli essenziali delle prestazioni relative ai servizi fondamentali per i cittadini. Abbiamo un'occasione storica per ridurre i divari esistenti tra Nord e Sud nel Paese, rendendo così più giusta ed equa l'Italia del futuro.
Lo afferma Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera.