“Solidarietà a Klaus Davi, fatto oggetto di pesantissimi attacchi, anche dai risvolti pesantemente omofobi, da parte di una legale che assiste anche personaggi legati a clan su cui anche recentemente la Dda di Reggio Calabria ha emesso provvedimenti restrittivi. Si tratta di un attacco inaccettabile, intimidatorio, che va respinto e isolato”.
Così il deputato PD Walter Verini, componente della commissione Parlamentare Antimafia.
“Sono molto preoccupa per la gravissima situazione in cui versano gli ospedali nella città dell’Aquila e nel comune di Avezzano.
In questi mesi ho più volte sollecitato la Regione, la Asl ed il Sindaco dell’Aquila, nella sua qualità di presidente del comitato ristretto dei sindaci, a prendere provvedimenti adeguati. Ma nulla di quanto richiesto è stato fatto. Il numero dei contagi cresce, dopo un’estate trascorsa più a preoccuparsi di quanti concerti e di quanto pubblico dovesse partecipare agli stessi, che di quanti medici, infermieri, Usca, posti letti potessimo predisporre per affrontare con dignità ed energia la diffusione del contagio. Ora la situazione è gravissima e dall’8 ottobre in poi assistiamo ad una crescita paurosa della curva dei contagi, con aumento dei decessi e dei ricoveri che hanno saturato i due ospedali di L’Aquila ed Avezzano”. Lo scrive la deputata dem Stefania Pezzopane in una lettera indirizzata alla Prefetta dell’Aquila Cinzia Torraco.
“Chiedo esplicitamente di attivare ogni organismo di coordinamento tra le diverse autorità, anche coinvolgendo il comitato ristretto dei sindaci, e fare in modo che questo coordinamento ogni giorno monitori la situazione e informi la popolazione; di far sì che il presidente del comitato ristretto dei sindaci Biondi richieda ufficialmente alla Regione es alla Asl 1, l'Rt della provincia dell’Aquila, del Comune dell’Aquila, del Comune di Avezzano e di tutti i comuni con i contagi perché si abbia chiarezza della vera situazione e affinché la Regione, il Comune dell’Aquila ed i comuni abbiano precise indicazioni sul da farsi”, prosegue Pezzopane.
“La Regione Abruzzo è passata dallo status di area gialla a quella di arancione, quali sono stati gli elementi che hanno determinato questo passaggio nella nostra Provincia? Ho incontrato medici in questi giorni che operano in ospedale e nella medicina del territorio e che preferiscono mantenere l’anonimato per paura di ritorsioni che mi descrivono situazioni estremamente gravi. Ieri il Prof Marinangeli sosteneva che i dati in suo possesso, avendo come riferimento l’ospedale San Salvatore, indicano L’Aquila come “zona rossa”. È effettivamente così? I cittadini mi raccontano quello che stanno passando, come sono morti i loro cari, l’angoscia dell’attesa del ricovero fuori dall’ospedale, in tende senza riscaldamento e senza servizi. E tutto ciò al di là della generosità ed impegno di tutti gli operatori, che anche in questa occasione voglio ringraziare con tutto il cuore per il loro impegno, ma la situazione è ormai fuori controllo”, conclude Pezzopane.
“Il 9 novembre di 31 anni fa il Muro di Berlino veniva abbattuto e diventava solo pietre, frantumato da un popolo che finalmente riacquistava unità e piena libertà. Quel giorno Berlino era il centro del pianeta. Quel giorno ha rappresentato una svolta per l'Europa e il mondo intero”.
Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera, su Twitter.
“In Myanmar la Lega Nazionale per la Democrazia di Aung San Suu Kyi vince le elezioni politiche con oltre l’80%, esito che apre la strada alle riforme politiche e costituzionali necessarie a consolidare la transizione democratica. L’Italia, la Ue, la comunità internazionale sostengano”. Lo scrive su Twitter il Presidente della commissione Esteri della Camera dei Deputati Piero Fassino.
"La didattica in presenza è indispensabile per la formazione e la crescita degli alunni e deve rappresentare l'obiettivo prioritario di ogni istituzione scolastica. L'attuale situazione della pandemia, con l'aumento esponenziale dei contagi e dei ricoveri, impone però oggi una riflessione attenta sul da farsi: è innegabile che negli istituti si stiano infatti verificando molti contagi. È giusto quindi chiedersi se sia preferibile una chiusura programmata e temporanea di tutte le scuole anche per dare alle famiglie, agli alunni ed ai docenti il tempo di potersi organizzare anche per definire al meglio la didattica online, invece di procedere verso stop improvvisi, parziali e poi difficilmente gestibili”.
Lo dichiara Lucia Ciampi, deputata Pd in commissione Cultura di Montecitorio.
“Esprimo grande soddisfazione per l’avvio dell’operazione Igea in Sardegna voluta fortemente dal sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi, a cui va il mio ringraziamento. L’operazione Igea consiste nell’utilizzo di medici militari per incrementare la capacità giornaliera di effettuare tamponi. Lo dichiara il deputato sardo del PD Andrea Frailis, componente della commissione Difesa di Montecitorio.
“L’iniziativa conferma ancora una volta - prosegue Frailis - la piena collaborazione tra governo e sindaci sardi. Una collaborazione di cui io e i miei colleghi deputati sardi del Partito Democratico, Romina Mura e Gavino Manca, siamo sempre stati convinti sostenitori”.
“L’operazione - conclude - conferma anche la fondamentale importanza dell’esercito a sostegno della Sanità isolana come già dimostrato dal progetto ‘Ad Adiuvandum’ iniziato l’estate scorsa”
“La Regione Piemonte chieda aiuto allo Stato per il Covid. Tutte le categorie dei medici e degli operatori sanitari, i sindacati, i media, le associazioni e i cittadini ci stanno dicendo che qui in Piemonte non ce la fanno più. Serve allora un veloce aiuto da parte dello Stato. Che siano l’esercito, la protezione civile, medici e infermieri da altre regioni o nazioni, o altro: vanno tutti bene. Però lo Stato interviene solo se le Regioni glielo chiedono. Ecco, questo è il tempo di mettere da parte l’orgoglio, i colori politici e di chiedere sostegno. Questa richiesta, se avanzata, la condividiamo. Ma deve partire, e in fretta”.
Così Stefano Lepri, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
Mentre c’è chi si trastulla ancora con l’illusione dell’isola felice, lisciando il pelo alle categorie più colpite alla spasmodica ricerca di un quarto d’ora di notorietà e di un facile consenso, la realtà si sta imponendo con una rapidità e una pericolosità che solo gli stolti non possono cogliere.
Per dirla col compagno Lenin, i fatti hanno la testa dura. E sono fatti di cifre che devono assolutamente essere prese in considerazione. Come dimostra un’analisi fatta dal collega Federico Fornaro, in Piemonte i ricoveri Covid sono passati in un mese da 216 a 4.367. e il trend di crescita del contagio continuerà senza interruzioni della curva, domenica prossima il numero dei ricoveri Covid nella nostra Regione avrà superato i 6.000, e cioè “bucherà” ampiamente (di circa 400 posti) i limiti massimi di ricezione del sistema ospedaliero piemontese. Questo sta avvenendo mentre è in atto -silenziosamente, perché gli operatori pensano a lavorare e non a urlare- un fenomeno nuovo rispetto alla prima ondata, ovvero un maggiore contagio degli operatori sanitari, che determina serie problematiche di personale disponibile e forte pressione sul personale sanitario in servizio.
Il Piemonte dispone complessivamente di 11.000 posti letto, all’interno dei quali vi sono naturalmente tutte le patologie. Il lavoro di Fornaro ci dimostra che stiamo andando “out” su tutti i parametri: da noi i ricoveri sono cresciuti del 40,5% rispetto al 33% della media nazionale, l’occupazione delle terapie intensive è salita del 55% contro il 36% della media nazionale, e gli isolamenti fiduciari sono al 51% contro il 41,3% italiana.
Insomma, la casa brucia! Ed è da irresponsabili guardare altrove, concentrarsi sulle questioni di dettaglio o comportarsi come se ciò non fosse.
In Piemonte abbiamo ancora una settimana per evitare scene che dobbiamo assolutamente impedire, ovvero i malati rimandati indietro dagli ospedali per impossibilità di ricevere e curare, e quindi il collasso del sistema.
Ieri, per il semplice fatto di aver supportato la richiesta del Sindaco di Verbania di coinvolgimento della medicina militare, mi sono visto attaccato e dileggiato da un negazionismo da tastiera che è ancora più grave se alimentato da chi -nel presente e nel passato-ha avuto ed ha responsabilità di natura pubblica.
Ma in realtà, dobbiamo finirla di perdere il nostro tempo in queste facezie. Questa è la settimana in cui si consuma la sabbia nella nostra clessidra. Non si abbia timore nel chiedere misure straordinarie, nell’attivare la Protezione Civile, nell’impiegare l’Esercito. Ogni ora spesa in chiacchiere, è un’ora persa. Se serve portare un secchio d’acqua per spegnere l’incendio, noi ci siamo. Ma chi ha le maggiori responsabilità sul campo, a Torino, suoni la tromba e guidi il percorso. Il tempo è poco, e passa in fretta. Così in post Fb il deputato democratico Enrico Borghi.
"Se mai vorrò mettere a disposizione la mia candidatura a Sindaco di Bologna lo farò pubblicamente, spiegandone le ragioni. Ho sempre fatto così. Sono stato eletto Sindaco di Marzabotto per due volte con il voto dei cittadini, sono entrato in Parlamento con le primarie nel 2013, il più votato in Emilia-Romagna, e da un collegio uninominale nel 2018, senza paracadute. Come pubblicamente ho spiegato le ragioni per cui non ho avanzato la mia candidatura a Sindaco, nonostante me lo abbiano chiesto in diversi. Quindi devo registrare come la mia candidatura evidentemente faccia paura, malgrado l'abbia smentita più volte, forse perché metterebbe in discussione equilibri di potere e accordi politici consolidati da tempo. Si perché anche io so "leggere i trucchetti della politica" e vedo "le modalità con cui sta emergendo il nome del deputato De Maria".
“Ma per me non mi preoccupo. Chiedo però rispetto per i militanti del Partito Democratico di Bologna ed il loro dibattito. Come il PD lo deve ai suoi interlocutori, senza arroganza e con spirito di apertura, così lo stesso rispetto è dovuto ad una grande comunità politica di donne ed uomini, com' è il Partito Democratico, a Bologna in particolare”.
Così Andrea De Maria, deputato PD eletto a Bologna.
“Ogni voto è importante. Lo si dice a ogni elezione. Questa volta, ogni voto è stato importante davvero.
L’unico per sconfiggere i populisti è proprio quello di batterli alle elezioni, ritrovando la forza del sostegno popolare.
Buon lavoro a Joe Biden”. Lo scrive su twitter Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri di Montecitorio.
"Con Joe Biden 46^ Presidente degli Stati Uniti si apre una pagina nuova per l'America e per il mondo.
Coesione, non lacerazione. Integrazione, non razzismo. Solidarietà, non egoismo. Multilateralismo, non arrogante conflittualita'
Con lui i democratici di tutto il mondo"
Lo ha dichiarato Piero Fassino Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati
“Calma e fiducia hanno premiato la corsa di Biden che diventa il 46-esimo Presidente del Stati Uniti d’America. Una nuova stagione che il Presidente eletto vuole di unità e di speranza si apre per gli USA ma anche per il resto del mondo”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Gianluca Benamati.
“Congratulazioni al Prefetto Maria Luisa Pellizzari, nominata vicecapo vicario della Polizia. Scegliere una donna è indubbio segno di civiltà e progresso. È importante che nel nostro Paese sempre più donne ricoprano ruoli strategici e fondamentali e vengano superati preconcetti su disuguaglianze nel lavoro e di genere. Ringrazio la ministra Lamorgese e il capo della Polizia Gabrielli per la scelta di qualità. Un’ottima scelta nel genere e nel merito. Al vicecapo Pellizzari vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”. Lo dichiara Carmelo Miceli deputato Pd e responsabile Sicurezza nella segreteria nazionale del Partito Democratico.
“La leale collaborazione tra i diversi livelli di governo, principio su cui si fonda la nostra Costituzione, ci obbliga all’esercizio della responsabilità. Aver instillato il dubbio, coltivato l’idea, che il governo decida chi premiare o penalizzare secondo la provenienza partitica del governatore di regione, oltre ad essere smentito dai fatti, vedi il caso della Liguria, va ben oltre il confronto anche più duro che in politica si può avere. La decisione di assumere parametri scientifici di riferimento condivisi a partire dalla Conferenza Stato-Regioni per determinare i 4 scenari e le condizioni di graduale gravità e gli interventi conseguenti ancorché non vincolanti, non possono essere smentiti dal sospetto di un uso politico arbitrario e punitivo. La giusta richiesta di trasparenza sui dati, appoggiata da tutte le forze politiche di maggioranza, non può ridursi a fare gli incendiari, all’alzata ad alto zero per poi vedere oggi la crescita di nuovi casi. L’ordinanza è stata redatta sulla base dei dati della scorsa settimana. E non poteva essere diversamente”.
Così Elena Carnevali, capogruppo dem in commissione Affari sociali alla Camera, intervenendo in Aula dopo l’informativa del ministro della Salute.
“Oltre alla responsabilità di difendere la salute come bene primario essenziale - ha aggiunto la deputata dem - c’è anche quella di dare garanzie a coloro che più pagano economicamente le decisioni di contrasto alla diffusione dell’epidemia. Maggioranza e governo sono impegnati per raggiungere l’obiettivo di sanare la frattura sociale tra garantiti e non garantiti dando una cura per tutti. Alle piazze di questi giorni, quelle fatte di gente per bene, di persone che vedono messi in crisi lavoro, futuro e sopravvivenza, abbiamo risposto da subito e con meccanismi semplici ed efficaci. La Legge di Bilancio, inoltre, non sarà solo una legge di maggioranza ma, se la disponibilità dell’opposizione sarà reale e non strumentale, la faremo insieme”.
"Al sindaco Gori la solidarietà dei deputati democratici. Non sono accettabili le intimidazioni. Questa battaglia si vince restando uniti e rispettando le regole non alimentando divisioni e soffiando sul fuoco. La coesione della comunità nazionale è essenziale per uscire dalla crisi che sta creando tante sofferenze al Paese".
Così il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio