Brexit: Garavini, ora grande attenzione a diritti cittadini europei residenti in GB
La Deputata PD sull’ufficializzazione del processo di Brexit da parte del Governo di Londra
La Deputata PD sull’ufficializzazione del processo di Brexit da parte del Governo di Londra
“Il rifiuto di una politica migratoria comune europea ribadita oggi dai Paesi del Gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia) non è più tollerabile. Ancor di più se questa decisione giunge a pochi giorni dalla Dichiarazione di Roma firmata in Campidoglio, in occasione dei 60 anni dei Trattati che sancirono l’avvio del processo di integrazione dell’Europa.
"La nostra proposta di legge vuole rafforzare il tema della cittadinanza nel nostro Paese. E' un percorso che nasce dal basso, dalle associazioni giovanili e che trova un suo sbocco naturale in Parlamento. Tanti ragazzi oggi vivono il paradosso di poter votare grazie all'Erasmus in giro per l'Europa, ma per gli studenti fuori sede in Italia c'è l'impossibilità di votare fuori dal comune di residenza. Con questa proposta di legge vogliamo dare una risposta concreta in questa direzione".
“In ritardo ma in Europa qualcosa si muove! Le decisioni assunte a Roma sabato scorso, l’annuncio fatto oggi dal ministro degli Interni austriaco, le dichiarazioni del commissario all’immigrazione Avramopoulos e quanto già aveva reso noto il ministro Minniti sugli accordi con la Germania, testimoniano che finalmente sul tema della redistribuzione dei richiedenti asilo l’Europa e i paesi europei si stanno muovendo. E’ una buona notizia per l’Italia e per la linea politica tenuta sin qui dai governi Renzi e Gentiloni.
"Sono francamente stupito dalle polemiche che ti sono piovute addosso.
Tu sei un Sindaco che, in prima linea, ti sei sempre battuto per i valori dell’accoglienza e del rispetto della persona". Lo scrive Franco Vazio, deputato del Partito democratico e vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, in una lettera aperta diretta al sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano.
Il prossimo 25 marzo si celebra il sessantesimo anniversario dei trattati di Roma che hanno dato vita all’Unione Europea.
Laura Garavini a Colonia sui 60 anni dei Trattati di Roma
"Quando Altiero Spinelli sull'isola di Ventotene ideò l’Europa unita,
quando Robert Schuman, Konrad Adenauer e Alcide de Gaspari diedero inizio all’Europa, nella loro visione immaginavano e perseguivano un'Europa della pace, della sicurezza, del benessere e del diritto. Pensavano ad un'Europa con obiettivi cui la gente continua ad ambire ancora oggi.
“Dobbiamo ringraziare il Presidente della Repubblica per la lucidità e la profondità delle sue parole per le celebrazioni dei Trattati di Roma. Come ha detto Sergio Mattarella, “Fatti gli Europei bisogna fare l’Europa”. L’impegno ad andare avanti nel processo di integrazione per costruire un’unione politica deve essere al primo punto degli impegni del Pd e del nostro paese. Povertà, disoccupazione, disuguaglianze potranno essere combattuti fino in fondo solo con un nuovo pilastro europeo: il pilastro sociale.” E’ quanto dichiara la vicecapogruppo dei deputati dem, Chiara Gribaudo.
“Il 60° anniversario dei trattati di Roma deve rappresentare il punto di svolta per una accelerazione del processo di integrazione europea. Dinnanzi alle sfide di una economia sempre più globalizzata ed ai rischi delle derive sovraniste che vorrebbero un ritorno ad anacronistiche piccole patrie, occorre una rinnovata consapevolezza su cosa ha significato il processo di integrazione e le sue conseguenti ricadute positive sulle popolazioni in termini di pace e diritti.
"In questi anni le forze progressiste di sinistra hanno incontrato crescenti difficoltà a proporre chiavi interpretative aggiornate rispetto all'evoluzione degli scenari internazionali, con riferimento in particolare alle questioni di ordine economico-finanziario e alla dimensione sociale delle politiche adottate in Europa. I risultati elettorali negativi dimostrano che abbiamo bisogno di elaborare immediatamente proposte originali e in linea con le dinamiche nuove emerse nella società".