“Questa non è retorica: oggi si ricordano tutte le vittime innocenti della mafia, di tutte le mafie. Non solo i giudici e le forze dell’ordine ma anche civili e cittadini inermi. E in piazza a Trapani si respira aria nuova, tanti giovani, tante famiglie che hanno voluto con la loro presenza essere vicini ai familiari delle vittime”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo che, con la segreteria nazionale Elly Schlein, sta assistendo alla partecipando alla alla lettura dei 1101 nomi delle vittime innocenti di mafia, nell’ambito della XXX “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e da Avviso pubblico.
“Le dichiarazioni del presidente Elkann di oggi a proposito delle auto elettriche confermano quello che diciamo da tempo. Ci troviamo di fronte a politiche sbagliate da parte del governo Meloni che hanno comportato un crollo nelle vendite e acuito alcuni ritardi già clamorosi, come quello del mancato utilizzo dei fondi del Pnrr sulla transizione ecologica oppure alla lentezza colossale con la quale stanno procedendo gli appalti per le installazioni delle oltre 30mila colonnine elettriche nelle aree interne e nel Mezzogiorno. Le politiche scellerate dei ministri Salvini e Urso stanno comportando una continua perdita di occupazione e rischiano di mettere sempre più in crisi l’industria italiana alla vigilia della fase difficilissima dei dazi di Trump su questo settore. Serve ora, subito, un cambio di passo, con la consapevolezza degli errori che sono già stati fatti. Da questo punto di vista, il Partito democratico continuerà ad incalzare il governo in ogni sede istituzionale e nel Paese: l’Italia deve abbandonare il ruolo di Cenerentola d’Europa sulla auto elettriche”.
Così Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.
“Non si vede mai in Parlamento, ora capiamo perché la premier evita il confronto pubblico sia in Aula sia con i giornalisti. Oggi ne abbiamo avuto la prova provata: ha citato, rinnegandolo, il manifesto di Ventotene che rappresenta uno degli atti cositutivi e fondamenti dell’Unione Europea e di fatto, ha anche esalato la sua propensione al fascismo. Questo non è tollerabile, ora che si deve discutere di nuovi assetti difensivi dell’Ue e certamente questa non può essere la posizione dell’Italia che Meloni andrà a rappresentare nell’imminente Consiglio Europeo”. Cos’ il deputato Dem e segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.
“Il governo Meloni, che nega i voli di Stato ad un magistrato che ha combattuto la mafia ed è sotto scorta, utilizza i voli di Stato a suo piacimento. Ed è proprio il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ex magistrato, quello più stucchevole, seguito, ça va sans dire, dal ministro tuttofare alle Infrastrutture, Matteo Salvini, il quale è andato persino dal suo amico Orban con il velivolo messo a disposizione da Palazzo Chigi. E’ un andazzo questo a cui bisogna mettere fine. Chiederò delucidazioni, con una interrogazione, alla Presidente del consiglio e al sottosegretario Alfredo Mantovano”. Così il deputato Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, commentando un articolo del quotidiano La Repubblica sui numeri record dei voli di Stato utilizzati dall’esecutivo.
“Abbiamo chiesto al governo quale sia stata l’istruttoria compiuta per la verifica del rispetto dei criteri e delle procedure di nomina nelle società partecipate proposte dalla società capogruppo FS per garantire l'indipendenza del gestore dell'infrastruttura ferroviaria”. Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, dopo l'audizione di oggi del vice ministro Rixi in commissione Trasporti.
“Lo scorso 6 marzo sono state definite le nuove nomine ai vertici delle società controllate da Ferrovie dello Stato. Nomine tutte interne alla galassia dei trasporti e dell’ambito di gruppo, ossia sempre le stesse persone che vengono spostate da una partecipata all’altra; in sostanza un sistema di porte girevoli che mantiene l’offerta di professionisti sempre allo stesso perimetro precludendo la possibilità di formare nuove professionalità e, in alcuni casi, creando evidenti conflitti di interesse. La questione delle nomine nelle partecipate riveste una importanza centrale ed è regolata dall’ordinamento comunitario e nazionale in materia di indipendenza e imparzialità del gestore ferroviario per evitare conflitti di interesse, prevedendo che ‘i responsabili dell'adozione di decisioni sulle funzioni essenziali non possono ricoprire, per un periodo di ventiquattro mesi da quando cessano nelle proprie funzioni, alcun ruolo all'interno delle imprese ferroviarie operanti sulla relativa infrastruttura’. Non solo le risposte di oggi non ci hanno convinto, ma depositeremo una interrogazione urgente al Mef per vederci chiaro, anche in ordine alle sostanziali ipotesi di conflitto di interessi”.
“Il ministro Adolfo Urso, come al solito, sostiene che il piano di Eni è lo strumento idoneo a garantire la riconversione in chiave green degli stabilimenti italiani. Ma a noi interessa che, assieme a questo, il governo assicuri non solo la piena garanzia occupazionale dei lavoratori ma anche il rilancio della riconversione ecologica e industriale e della riqualificazione, in particolare per quanto riguarda gli impianti di Priolo Gargallo, Siracusa, Ragusa ma anche di Milazzo e Termini Imerese. Stiamo parlando, tra lavoratori diretti e indotto, di migliaia di persone. Per questo il primo atto deve essere lo stop alla chiusura degli impianti della chimica di base entro il 2025”. Lo dichiarano il senatore Antonio Nicita, il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo e il deputato regionale del Pd, Nello Dipasquale in occasione del tavolo Versalis (gruppo Eni) in corso al Mimit.
“Come Pd siamo e saremo al fianco dei lavoratori - aggiungono - che nei mesi scorsi, con i sindacati, sono scesi in piazza. E insistiamo perché il governo imponga alla sua partecipata, Eni, perché il piano di riconversione non sia un piano di dismissione, per cui alla fine gli investimenti netti di ENI si riducono. Occorre rilanciare il ruolo strategico di una chimica di base ambientalmente sostenibile e semmai affiancare a questa nuovi investimenti, non sostituirla, prevedendo contemporaneamente – concludono - la tutela e lo sviluppo dei territori interessanti con la necessaria salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.
“La situazione relativa al polo petrolchimico Isab di Priolo e alle zone marine prospicienti desta molta preoccupazione, poiché sono al centro di gravi e complesse situazioni dal punto di vista dell’ambiente e della sicurezza nazionale. I rifiuti reflui sono trattati dal depuratore Ias, sotto inchiesta per disastro ambientale perché non sarebbe in grado di ottemperare ai requisiti di legge. Secondo l’ultima puntata di Report il governo gli avrebbe anche conferito lo status di impianto di interesse strategico concedendogli deroghe alle emissioni. Un decreto impugnato dallo stesso tribunale di Siracusa che ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale, la quale lo scorso giugno ha concesso al governo 36 mesi per valutare il miglioramento del depuratore. Tutto ciò mentre anche l’impianto per il trattamento delle acque di scarico (Tas), che tratta i reflui industriali di Isab, finiva al centro di un’indagine della procura di Siracusa sempre per inquinamento ambientale. Se a terra la situazione è grigia, diventa addirittura buia al largo della costa. Sulla base di un dettagliato dossier di Greenpeace, infatti, si può affermare che la zona antistante al Polo di Priolo sia diventata l’hub della ‘flotta ombra’ russa, e non solo, che effettua i suoi traffici oltre le 12 miglia, al di là delle acque territoriali italiane. In una delle aree più martoriate dal punto di vista ambientale, quindi, si svolgono pericolose attività di trasbordo da nave a nave, con petroliere obsolete e prive di assicurazione. Di fronte a tutto ciò il governo non può più nascondersi, sia sugli aspetti tecnici inerenti gli impianti di depurazione, che riguardo le operazioni della ‘flotta ombra’ russa, per non rendere il nostro Paese complice di operazioni che violano il regime sanzionatorio assunto in sede internazionale”.
Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, che insieme al collega Stefano Graziano, capogruppo in commissione Difesa, ha presentato un’interpellanza
“Basta andare in un qualunque supermercato della Sicilia e della Sardegna per verificare il vertiginoso aumento delle merci di prima necessità sugli scaffali. Aumenti spesso a doppie cifre per pasta, latte, acqua minerale. Ciò è dovuto all’applicazione di una tassa che doveva servire ad incentivare la decarbonizzazione dei trasporti e che invece si sta rivelando uno strumento di ulteriore impoverimento per Sicilia e Sardegna ed un costo a carico di piccole e grandi aziende di trasporti e logistica”. Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, commenta la risposta del governo all'interrogazione sull’argomento di cui e' il primo firmatario.
"Vi e' una congiuntura drammatica in atto, aggravata anche dalla mancata erogazione o dal ritardo nell'erogazione del marebonus negli ultimi anni. Serve reperire con urgenza nuove risorse per evitare l'ennesima insopportabile speculazione a carico delle famiglie e serve garantire ai tanti operatori della logistica le condizioni per garantire la giusta remunerazione. Serve intervenire e serve intervenire presto".
“Aspettavamo da tempo le informazioni che il Gruppo FS ha riferito oggi alla stampa. Sarebbe stato istituzionalmente piu' corretto ed opportuno che queste notizie sui cantieri in corso, opere finanziate e da finanziare, nonché sulle presunte cause di ritardo dei treni, fossero state riferite in Parlamento in occasione dell'audizione dei giorni scorsi. Da tempo chiediamo non solo di conoscere i contenuti fondamentali del piano strategico, ma anche informative puntuali ai passeggeri e una politica vera sui rimborsi. Un’emergenza, quella del ritardo continuo dei treni, che ha causato un vero e proprio disastro nel trasporto ferroviario durante questi ultimi due anni. Riteniamo opportuno per il futuro, che Fs riesca ad riorganizzare l'offerta con un’articolazione del numero dei treni in modo da evitare ulteriori e insopportabili ritardi e disagi per i passeggeri. Il Partito Democratico manterrà alto il livello di attenzione. La sicurezza è importante, figuriamoci, come anche il livello dello standard di qualità del servizio”.
Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.
“Oggi in Commissione Trasporti abbiamo approvato la proposta della Camera sulle proposte di regolamento Ue sui diritti dei passeggeri. Un lavoro complesso che integra con nuove disposizioni i precedenti 5 regolamenti adottati dal 2004 al 2011. La nostra pronuncia indica al Governo la linea da seguire nel corso dei negoziati a livello europeo e in particolare alcune misure su situazioni insopportabili che danneggiano i passeggeri”. Così in una nota il deputato dem Anthony Barbagallo, relatore in Commissione del regolamento sui diritti dei passeggeri.
“Mi riferisco – continua il capogruppo Pd in Commissione Trasporti - alle pratiche che i vettori aerei pongono in essere sui bagagli a mano. Pratiche vessatorie che distinguono tra le compagnie, natura e dimensioni del bagaglio, e che diventano, spesso, un modo per aggravare i costi del viaggio. Insomma un'assurdità che va regolamentata in modo uniforme nei paesi Ue per evitare storture in danno dei passeggeri". "A tutela delle fragilità, è stata introdotta anche la gratuità del biglietto per l' accompagnatore del passeggero con disabilità o mobilità ridotta che viaggi, ove possibile, nel posto vicino". "Lungo tutto il lungo ciclo di audizioni, ci ha colpito l'irrisoria presentazione di reclami da parte dei passeggeri: un solo reclamo formale per un milione di passeggeri. Nonostante ci sono zone come la mia terra, la Sicilia, dove i ragazzi non riescono neanche ad arrivare puntuali a scuola con il servizio di trasporto su gomma."
"Infine abbiamo previsto tempi certi per i rimborsi anche nel caso di viaggi non effettuati e un programma di monitoraggio continuo" conclude Barbagallo.
“Dopo un lungo lavoro di due anni fatto di audizioni e approfondimenti normativi, in Commissione Trasporti abbiamo approvato l'indagine conoscitiva sulla continuità territoriale, partita anche da specifica richiesta del Pd. È un importante punto di partenza su un tema attualissimo come la continuità territoriale dove siamo impegnati per dare risposte concrete e soluzioni per migliaia di passeggeri”. Così in una nota il deputato dem Anthony Barbagallo.
“Registriamo però – continua il capogruppo Pd in Commissione Trasporti - la totale assenza del governo nello stanziamento delle risorse necessarie a dare concreta attuazione al provvedimento alla luce anche del principio di insularità in Costituzione”. “Serve dunque incrementare i tre fondi istituiti dalle norme del 2021 e dalla legge di bilancio 2023 e dare maggiori certezze ai cittadini che vivono nelle isole e in particolare ai siciliani e sardi, principali attori interessati della continuità territoriale”, conclude Barbagallo.
“L'attacco hacker alla rete dei trasporti rivendicato da attivisti russofoni è qualcosa di estremamente grave. Il comparto dei trasporti sta vivendo alla giornata tra disagi, ritardi, errori, inconvenienti e non può e deve subire anche l'incubo che ingerenze estere possano farlo bloccare definitivamente.” Così in una nota il deputato dem Anthony Barbagallo.
“Questo attacco – continua il capogruppo Pd in Commissione Trasporti - evidenzia la fragilità del sistema e 'offre' una giustificazione o un'alibi per chi i problemi anche più piccoli li evita e non li affronta. A chi, in fondo, non dispiace la politica estera russa”. “Ringrazio personalmente l'Agenzia nazionale per la cybersicurezza per il pronto intervento di ripristino della normalità, ma è chiaro che serve molto di più per rendere stabile ed efficiente la rete dei trasporti”, conclude Barbagallo.
Ci aspettavamo che l’audizione dell’amministratore delegato del gruppo FS Stefano Donnarumma facesse chiarezza sulle cause dei ritardi e su come si possa migliorare il servizio ferroviario per evitare il caos e i pesanti disagi dello scorso anno. Purtroppo dall’audizione sono arrivate soltanto risposte generiche e anche banali che non spiegano i motivi dei disservizi non soltanto ai parlamentari, ma soprattutto ai cittadini che continuano a non conoscere l'entità dei disagi e la strategia messa in atto per superarli. Del tutto inascoltate le proposte avanzate dal Partito democratico, dai temi che riguardano sistemi di informazione più corretti e coordinati e rimborsi automatici per tutti i passeggeri che subiscono disservizi. Siamo molto preoccupati perché non è arrivata nessuna delle rassicurazioni che ci aspettavamo.
Così Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera.
Dem presentano interrogazione su criteri nomina ad di Trenitalia contra legem
“Il Valzer di Meloni e Salvini sulle nomine nelle ferrovie non calpesti le norme. Presenteremo subito un’interrogazione urgente per chiedere al Governo di fare chiarezza sul rispetto del d.lgs.112/2015 che all’articolo 11 prevede chiaramente che chi ha avuto responsabilità rilevanti nella gestione della rete debba attendere almeno 2 anni prima di guidare un soggetto che vi opera. L’ultima cosa di cui hanno bisogno le ferrovie del nostro paese sono scelte contra legem che rischiano di creare ulteriore incertezza per passeggeri e lavoratori”. Così in una nota il capogruppo dem e il vicepresidente della commissione trasporti della Camera, Anthony Barbagallo e Andrea Casu, commentano l’esito del CdA di FS Italiane che ha nominato Gianpiero Strisciuglio - già Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI da maggio 2023 - nuovo CEO di Trenitalia.
In questi anni il Pd ha evidenziato le insopportabili forzature e le illegittimità che il governo ha sulle procedure relative al ponte dello Stretto. A partire da quella dell'aggiudicatario, avete scelto in violazione di tutte le procedure, il contraente, che aveva perso il giudizio di primo grado e avete stabilito un importo superiore a ben 5 volte il costo originario dell'opera. A nessun cittadino verrebbe consentito di costruire un'immobile su una faglia attiva e men che mai esitare un progetto con 62 prescrizioni di carattere ambientale”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo in replica al ministro Pichetto Fratin nel Question Time alla Camera.
“Andava fatta la VAS (valutazione ambientale strategica) – continua il capogruppo Pd in Commissione Trasporti - e una nuova VIA (valutazione impatto ambientale) non integrativa a quella abbondantemente scaduta. E invece in continua violazione delle norme comunitarie scegliete sempre scorciatoie che vi porteranno a sbattere contro una pronuncia della Corte di Giustizia europea”. “Mentre questo governo continua a promettere di realizzare il ponte, i siciliani, in questo momento, non hanno neanche un treno che colleghi Palermo a Catania e gli studenti non hanno neanche un servizio di trasporto pubblico locale che li faccia arrivare puntuali a scuola. Il progetto del ponte non potrà essere approvato senza il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e senza la verifica di ottemperanza attenta e minuziosa delle 62 prescrizioni della commissione VIA”, conclude Barbagallo.