“Questa manovra sacrifica soprattutto la parte più fragile dell’Italia, il sud e le aree interne. Sindaci chiamati a sacrifici inenarrabili. Le risorse per la Zes Unica, già ridicole nel 2024, si riducono di 200 milioni per l’anno prossimo. Con la legge Calderoli sull’autonomia e ora con questa legge di bilancio il governo MELONI mette in ginocchio il paese. Nessuna misura convincente a sostegno delle politiche per il mezzogiorno, nessuna misura reale di contrasto alla poverta' e nessuna misura nonostante la direttiva europea casa green che consenta l’ammodernamento del patrimonio edilizio che al sud, ed in particolare in Sicilia, è fatiscente e lontano da ogni minimo requisito sulle moderne normative antisismiche.
Dopo la cancellazione delle zes, la figuraccia sul credito d'imposta alle imprese, il mancato finanziamento del fondo insularità, i tagli al fondo di perequazione, il governo continua in una azione politica contro il mezzogiorno di tutta evidenza”.
Lo dichiara Anthony Barbagallo, deputato e segretario regionale del PD Siciliano.
“Sinceramente non capiamo a quale Italia la presidente Meloni si stia riferendo quanto auto-celebra due anni di governo a dir poco fallimentari. Non parla certo del sistema dei trasporti al collasso e la totale assenza di azioni migliorative! Meloni racconta un sistema Paese fatto di propaganda e ideologia, ma i numeri - confermati anche dalle recenti figuracce degli aeroporti di Milano e Palermo - raccontano altro. Nessuna politica del governo per il controllo delle società di gestione aeroportuali, nessuna azione concreta a tutela dei passeggeri e dei loro diritti e il piano nazionale aeroporti ancora in alto mare. Per non parlare del trasporto ferroviario e dei ritardi dei treni: un'apocalisse! Un po' di modestia avrebbe prodotto un miglior risultato ma evidentemente questa parola è inesistente nel pensiero del governo, così come la parola 'trasporti'”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo PD in Commissione Trasporti, commenta le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sui due anni di governo.
"Oggi in aula a Montecitorio abbiamo assistito alla difesa d'ufficio da parte del governo Meloni sull'operato della Sac, del commissario straordinario e della Regione siciliana. Dopo oltre due anni non è stato ancora pubblicato il bando di gara di vendita quote detenute della società di gestione degli aeroporti di Catania e di Comiso e la situazione appare molto confusa: a nostro giudizio, c'è il rischio che tale ritardo sia motivato da interessi che vorrebbero far scendere il prezzo di vendita e poterne indirizzare il percorso di privatizzazione su soggetti ben precisi”. Così Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti a Montecitorio in una interpellanza urgente.
“Ci saremmo aspettati altro di fronte alle evidenti criticità dell'aeroporto, alla stima di 1 mld e alle procedure di aggiudicazione messe in discussione, allo stallo imbarazzante dovuto alla mancata pubblicazione del bando” continua il parlamentare dem. “Imbarazzano le nota della Regione che prima sospende le procedure per il rinnovo e poi sollecita il commissario a definire le procedure di rinnovo. Il 'tira e molla' delle procedure ha determinato che il rinnovo del cda di Sac sarà gestito dal commissario straordinario e non dai legittimi proprietari dell'aeroporto e cioè gli imprenditori e le organizzazioni datoriali”, conclude Barbagallo.
“Abbiamo interrogato il governo sull’azione che sta svolgendo per tutelare i collegamenti aerei tra l’Italia e il Nord America, in vista dell’annunciata riduzione dei voli diretti tra Italia e Canada e Italia e Stati Uniti in seguito all’accordo Ita Airways -Lufthansa. Il Viceministro non ha dato vere spiegazioni riguardo a quali passi il governo stia compiendo per tutelare e potenziare i collegamenti tra l’Italia e il Nord America.” “Siamo preoccupati per le nostre comunità all’estero e per le ripercussioni sul nostro Paese in termini di interscambio culturale ed economico - il governo mostra tutta la sua inadeguatezza” - così i Deputati Christian Di Sanzo, eletto in Nord e Centro America e Anthony Barbagallo, capogruppo PD in Commissione Trasporti.
“La risposta del viceministro mostra che non vi è una attenzione del Governo su questo tema e ci consegna un quadro disarmante sui trasporti dell’esecutivo Meloni, che oltre a fallire sui trasporti nazionali, dove il ministro Salvini da’ colpa a fantomatici chiodi per il blocco dei treni, dimostra di fallire anche sui trasporti internazionali dei quali non ne capisce l’importanza.”
“Nella manovra del governo Meloni la parola trasporti è del tutto inesistente. Nessun investimento strutturale sul comparto, nessun incentivo sul fondo insularità e nessuna misura per fermare il caro voli. A questo si aggiunga il mancato incremento del fondo nazionale sul trasporto pubblico locale è la frittata è fatta!”. Questo il commento del deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo PD in Commissione Trasporti, sulla manovra 2025.
“Neanche le cose più evidenti sono state prese in esame – continua il parlamentare -: dopo un'estate e un autunno drammatico per i viaggiatori, è stato ignorato anche il potenziamento del monitoraggio delle criticità delle rete ferroviaria”. “Insomma una manovra completamente sbagliata dove i trasporti sono i grandi assenti”, conclude Barbagallo.
“Abbiamo chiesto l’acquisizione degli atti riguardanti la vicenda di Paternò, inclusi gli ultimi provvedimenti emessi dal Tribunale del Riesame di Catania. Siamo e restiamo garantisti ma vogliamo vederci chiaro su questa vicenda che riguarda il comune etneo”. Lo ha detto, a margine dei lavori della commissione nazionale antimafia, Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD Sicilia e segretario della stessa Commissione, a proposito del rischio di infiltrazioni mafiose nel comune di Paternò dove il sindaco, tra gli altri, risulta indagato con l’accusa di concorso in scambio elettorale politico-mafioso.
“All luce dei gravi fatti avvenuti e degli ultimi sviluppi – aggiunge – ho chiesto di avviare le audizioni del caso”.
Roma, 9 settembre 2024 - “E’ l’ennesima forzatura inaccettabile quella che porta avanti il centrodestra in Sicilia sulla rappresentanza delle donne siciliane nelle giunte. Perchè rispetto alla normativa nazionale, In Sicilia utilizzando strumentalmente la prerogativa dello Statuto, che prevede l’autonomia per l’ordinamento degli Enti locali, il Centrodestra vuole abbattere del 50% la rappresentanza di genere. Di fatto vogliono dimezzare ancora la presenza delle donne in giunta, dal 40 per cento (come nel resto d’Italia) al 20. Il PD ha proposto diversi emendamenti per recepire la quota nazionale e spero che all’Ars nessuno chieda il voto segreto ma che su un argomento del genere si proceda con voto palese. In ogni caso, il testo arriverà in aula il 15 di ottobre e per quella data il PD Sicilia ha organizzato una grande mobilitazione nelle piazze e nelle aule parlamentare denunciando questa grave situazione”. Così il segretario regionale del PD Sicilia e deputato Anthony Barbagallo, intervenendo oggi in conferenza stampa alla Camera, convocata per accendere i riflettori nazionali sul caso della discriminazione delle donne in politica in Sicilia. I numeri d’altronde parlano chiaro.
Eccone alcuni:
- 6 sindaci donne nei primi 50 comuni della Sicilia;
- 8 donne sindaco elette su 128 comuni al voto all’ultima tornata elettorale;
- 19 sindaci donne su 391 comuni siciliani;
- Nessuna donna sindaco nei comuni delle 3 province di Enna, Caltanissetta e Siracusa
Barbagallo nel corso delle sue 3 legislature all’Ars è stato primo firmatario del testo sul ddl sulla doppia preferenza di genere da applicare in Sicilia, testo tuttavia mai calendarizzato per la discussione a Sala d’Ercole.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Roberta Mori, portavoce della conferenza nazionale delle Democratica, la capogruppo del PD alla Camera, Chiara Braga, le deputate Giovanna Iacono e Stefania Marino, la senatrice Annamaria Furlan.
“In questo momento in Sicilia la situazione è - prosegue- ulteriormente grave per altri due aspetti: la mancanza della doppia preferenza di genere per le elezioni dell’assemblea regionale siciliana per cui abbiamo, già chiesto fin dalla scorsa legislatura il commissariamento dell’Ars e della Regione. Stessa cosa, ed è il colmo, avverrà il 15 dicembre per le elezioni provinciali dopo 10 anni di commissariamento: anche in questo caso non è prevista la doppia preferenza regionale per i consigli provinciali e metropolitani. Queste sono forzature inaccettabili in palese violazione delle norme costituzionali”.
Rete ferroviaria stressata, Salvini non perda altro tempo
“Con profondo dolore esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai familiari dell’operaio tragicamente deceduto questa mattina sulla linea ferroviaria Bologna-Venezia. Si tratta dell'ennesima vita spezzata sui binari, un fatto che ci deve far riflettere e porre seri interrogativi sulle condizioni di sicurezza della rete ferroviaria italiana, che è stressata e sovraccarica. La sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri deve essere una priorità assoluta, non solo nelle parole. Rivolgiamo quindi un appello al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, affinché concentri le sue attenzioni su queste gravi problematiche e la smetta di usare il proprio incarico istituzionale per rincorrere facili consensi. Non perda altro tempo” così il capogruppo democratico nella commissione trasporti della camera, Anthony Barbagallo.
“Il Governo Meloni ha scelto di aumentare ulteriormente il prezzo del trasporto privato, incrementando le accise sui carburanti, mentre continua a disinvestire sul trasporto pubblico locale. Una decisione folle che penalizza milioni di cittadini e rappresenta un vero e proprio tradimento nei confronti degli elettori. Durante la campagna elettorale, infatti, la Presidente del Consiglio aveva promesso l'abolizione delle accise sui carburanti, una promessa che ora viene completamente disattesa. Con questa mossa, Meloni dimostra di non avere a cuore le esigenze quotidiane degli italiani, già gravati dal costo della vita in aumento, e di non voler investire in un sistema di trasporto pubblico efficiente, accessibile e sostenibile. Ancora una volta, sono i cittadini a pagare il prezzo di scelte politiche incoerenti e dannose: il governo Meloni lascia a piedi gli italiani”. Così il capogruppo democratico nella commissione trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.
“Dopo l'estate calda arriva un autunno ancora peggiore per i trasporti italiani. Il guasto ferroviario a Roma ha messo in tilt l'intero trasporto su rotaia in Italia: un blocco totale aggravato dalla completa disinformazione per i viaggiatori. Salvini fa tutto tranne che il ministro dei Trasporti dove si conferma inadeguato e incapace a risolvere i problemi, tranne i suoi personali. Siamo davanti ad un'emergenza nazionale ed è gravissimo che venga affidata al peggior ministro dei Trasporti di sempre”. Lo dichiara il deputato dem Anthony Barbagallo, Capogruppo Pd in Commissione Trasporti.
"Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili". È questo uno degli insegnamenti che ci ha lasciato Rosario Livatino, il magistrato ucciso dalla “stidda” agrigentina il 21 settembre 1990. Aveva solo 38 anni e, anche per questo, fu definito “il giudice ragazzino”. Ma Livatino toccò con mano e direttamente - da solo - l’influenza e la pervasività della mafia nella pubblica amministrazione, constató la corruzione diffusa. E grazie anche alle sue indagini che nella nostra Isola si scoperchiò la “tangentopoli siciliana”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia e segretario della commissione nazionale Antimafia ricorda il Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”, oggi Beato, nel 34° anniversario dell’omicidio.
“Era un uomo retto e un magistrato integerrimo – prosegue Barbagallo - che fu, anche lui, lasciato troppo solo. Un esempio e un monito soprattutto oggi , in un’epoca in cui si tende a delegittimare sempre di più il ruolo della magistratura a cui invece non bisogna mai far mancare sostegno incondizionato”.
“La siccità sta peggiorando in modo inesorabile la crisi idrica in Sicilia. Le piogge degli ultimi giorni non hanno avuto alcun effetto reale sui bacini dell’Isola anche a causa delle elevate temperature. In tutto il Centro Sud il deficit pluviometrico è di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. E in gran parte tutto questo è addebitabile, non solo al cambiamento climatico, ma soprattutto alla fatiscenza delle infrastrutture idriche e al modello di governance non in grado di soddisfare le esigenze di sviluppo del Paese. Ci sarebbero pure i fondi UE - secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano - ma l’Italia non ha attivato alcuna procedura per quanto riguarda la Sicilia al fine di attingere al Fondo di solidarietà europeo per i paesi in difficoltà”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo, che sull’argomento ha depositato una interrogazione urgente al ministro dell’Agricoltura per conoscere lo stato dell’arte e per sapere le ragioni per le quali non si è proceduto tempestivamente in tal senso.
“E’ grave quanto si legge – sostiene Barbagallo nell’atto ispettivo – perché a fronte di fondi disponibili la commissaria europea ha risposto che, non solo l’Italia non ha attivato alcuna richiesta per la Sicilia ma che lo dovrebbe fare entro 12 settimane dal primo danno. Il governatore della Sicilia, Renato Schifani ha proclamato lo stato di emergenza a causa della siccità il 12 maggio scorso e per la durata di 12 mesi. Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano al 6 agosto alla Commissione UE non risulta alcuna istanza per la Sicilia né dalla Regione né dalla Protezione civile. Per questo – conclude l’interrogazione - chiediamo che il ministro intervenga personalmente per spiegare e accelerare la procedura”.
“Parliamo oggi della peggiore estate di sempre, quella dei trasporti, trasporti aerei, treni e i collegamenti marittimi. Non abbiamo sentito dal ministro Salvini né la convocazione di un tavolo, né un momento di confronto con le compagnie aeree, né un momento di confronto con le società di gestione aeroportuale per tutti i disastri che si stanno susseguendo dall'inizio dell'estate: voli cancellati e ritardi consistenti di ore e ore, passeggeri che non vengono riprotetti in violazione della Carta e in violazione anche dei diritti dei passeggeri. Crediamo che serva un'azione vera di coordinamento e di controllo da parte del ministero e Salvini piuttosto che occuparsi continuamente di passeggiate in spiaggia si occupi concretamente di risolvere i problemi dei trasporti italiani”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, dal palco della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia durante il dibattito ‘Trasporti: un’ estate da dimenticare’
La vicenda Ita-Lufthansa ha tenuto col fiato sospeso per mesi i lavoratori e anche la politica per un affare che fino all'ultimo non si sapeva se si sarebbe chiuso, come e a quale importo e se con il via libera dell'Unione europea. Alla fine l'accordo è andato in porto e quando ancora non sono stati formalizzati gli atti, abbiamo appreso che il consiglio di amministrazione ha spinto per la sponsorizzazione della Juventus per l'importo di più di 40 milioni. Il cda piuttosto che avventarsi in
sponsorizzazioni francamente sproporzionate rispetto alla crisi che sta attraversando la compagnia aerea si occupi, invece, della qualita' dei servizi ai viaggiatori e della puntualita' scesa aime' ai minimi storici.
Frattanto, ricordiamo al governo che la societa continua ad essere senza amministratore delegato, e la nomina alla luce dei risultati di questa estate appare indifferibile. Il governo batta un colpo per provare a raddrizzare un'estate che per i trasporti e' iniziata male e sta finendo peggio.
Così Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione trasporti della Camera.
“Matteo Salvini, il fu ministro dei Trasporti perennemente in vacanza, è in pieno delirio da Papeete. Di fronte al caos in ogni ambito – dalle aerostazioni assediate da migliaia di turisti in vacanza in Italia, bloccati da ritardi e cancellazioni, ai frequenti blocchi ai collegamenti ferroviari e a navi traghetto degne solo del trasporto merci – Salvini, assente ingiustificabile al dicastero di piazzale Porta Pia – oggi pensa bene di prendersela proprio con i turisti. Cioè con coloro che scelgono di trascorrere le vacanze nel nostro Paese, contribuendo in maniera sostanziale al Pil dell’Italia in cui gli alloggi di ogni tipo sono “full”. Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.
“Da mesi – prosegue Barbagallo – evidenziamo il caos negli aeroporti italiani sollecitando un intervento del ministro, in particolare per i notevoli ritardi e le cancellazioni dei voli ma anche per i continui disservizi a terra. Ma proprio non ci aspettavamo questa uscita di Salvini contro i turisti. Chiediamo che sia la premier Giorgia Meloni che – conclude – si faccia carico di intervenire sul problema e soprattutto richiamando il titolare al ramo affinché parli meno a vanvera e prenda provvedimenti concreti”.